SUONATORI LIBERTARI CALABRESI Una storia affascinate tra impegno sociale, musica e poesia |
“Quannu
vene l’anarchia” potrebbe essere un auspicio, un desiderio recondito,
una utopia di un gruppo di sognatori oppure l’ostinazione di bravi
musicisti con tanta voglia di condividere, di suonare e gioire con gli
altri esprimendo, in una lirica dialettale, una forte passione ed una
fede sincera.
Credo che I SUONATORI LIBERTARI CALABRESI siano tutto questo.
Si
è sempre detto che Anarchia fa rima con poesia e quindi che la canzone
di protesta e di lotta è un mezzo espressivo popolare per diffondere
capillarmente il credo libertario e antiautoritario, cosi gli SLC hanno
confezionato un disco corale prodotto da un ensamble di suonatori già
presenti sulla scena musicale Amanteana dagli anni ’70, iperattivi che
sfoderano sempre un entusiasmo disarmante. Il gruppo ha deciso di
esprimere la rabbia, la solidarietà, l’antagonismo con la canzone
militante musicata con strumenti della tradizione popolare.
Reperire questo disco non è stato
facile, la distribuzione per questo tipo di prodotti, purtroppo, non
esiste, i musicisti stessi devono promuoverlo attraverso la rete
capillare del passa parola. Conosco personalmente quasi tutti i
componenti del gruppo e sono consapevole di essere in un certo senso
condizionato nel giudizio ma bisogna oggettivamente constatare che in
questo disco ci sono delle “perle “ alcune già ascoltate dal vivo come “
e ‘mo ca simu cca” e “unn’e ppe fa paroli “ in cui c’è lo zampino del
grande Enzo Ruffolo eclettico della musica folk amanteana che ha seguito
un percorso musicale diverso ( che affronteremo,magari, in un altro
intervento).
Calabria terra bella, Calabria terra
di briganti, Calabria terra di ribelli, anche se ti hanno depredata e
derubata di tutto, rimani sempre bella…….diciamolo chiaro che la gente
di Calabria non si arrenderà! Strofa tratta da “unn’e ppe fa paroli “ Questo pezzo è un
atto d’amore per le proprie radici in cui traspare il forte desiderio
di restare, di non emigrare, per un riscatto di questa terra martoriata,
è un atto di accusa e di condanna per i politici, per poteri forti e
n’drangeta che hanno svilito un intero popolo.
“ L’emigrante”, “La strina di Judeu”,
“Cinque guaglioni”, “Si dice libertà” pezzi che rappresentano un momento
di vero lirismo di denuncia. E come nella migliore tradizione dei canti
anarchici e libertari, canzoni di protesta dirette, senza fronzoli,
cantate per scuotere le coscienze e per non dimenticare.
Dal punto di vista musicale il lavoro
risulta un po’ frammentario e discontinuo, a volte contaminato da suoni
di oltreoceano, l’armonica e il tempo sono tipici dei folksinger
americani che denotano che molti di loro hanno attinto dalla cultura
Dylaniana.
Ma veniamo alle perle di cui parlavo
prima, scritte dalla penna pungente di Felice Campora, ho trovato il
pezzo “l’emigrante” di grande qualità sia nel testo che nella musica,
l’ho trovato originale e non retorico. Anche la ballata dei “Cinque
guaglioni” è notevole, rievoca una storia degli anni 70: la morte di 5
ragazzi in auto in circostanze non chiare, erano dei giovani anarchici
cosentini in possesso di documenti che provavano responsabilità di
apparati dello Stato in una strage su un treno a Gioia Tauro in cui
persero la vita 6 persone, plico che dovevano consegnare in “mani
sicure”, ma di quel plico dopo l’incidente d’auto se ne persero le
tracce. Anche la “strina du Judeu “ è un grande contributo, rime
improvvisate tipiche di Lago(CS) accompagnate dalla chitarra in cui si
inserisce sapientemente il suono pastorale di un flauto, molto toccante,
bello veramente. Avrei preferito che tutti i pezzi fossero delle
tessere di un mosaico e che dipingessero un affresco di cultura
contadina, di lotta, di disagio e perché no di allegria e baldoria, ma
va bene lo stesso ce ne fossero di artisti di talento e di impegno come I
suonatori Libertari Calabresi….
DISCO FORTEMENTE CONSIGLIATO - QUALORA NON RIUSCISTE A REPERIRLO CHIEDETE UN CONTATTO ALL’INDIRIZZO E-MAIL
staff@friendsofpolar.it
DAL VOSTRO JANKADJSTRUMMERAmantea 20-01-2015
https://myspace.com/suonatorilibertari
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