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martedì 12 luglio 2016

Alexander Atabekian (2 febbraio 1868 – 1940) anarchico armeno.

Alexander Atabekian

 Alexander Atabekian (2 febbraio 1868 – 1940) è stato un anarchico armeno.
Nato a Shusha in Azerbaigian in una famiglia di medici, fu inviato dal 1889 al 1896 a Ginevra e in seguito a Lione per completare gli studi di medicina.

Inizi della formazione politica

Proprio negli anni di Ginevra, Atabekian collabora alla pubblicazione di Hinchak ovvero Il suono della campana, giornale diretto dal socialista armeno Avetis Nazarbekian nonché organo ufficiale del Partito Socialdemocratico Armeno, fondato da giovani studenti mandati dalle famiglie a studiare nelle università occidentali. Su questo giornale vengono pubblicati molti articoli sul genocidio compiuto dagli ottomani e sulla stessa resistenza armena; sono stati numerosi i pogrom di cui furono vittime armeni, georgiani e azeri ,.

La scelta anarco-comunista

I lavori di Kropotkin furono di fondamentale importanza per la scelta anarco-comunista di Atabekian. In particolare quelli pubblicati da Le Revolt nel 1879 furono importanti non solo per la sua formazione politica ma soprattutto perché diedero inizio a moti insurrezionali ed alla discussione inerente alla possibilità di trasformare gli scioperi in insurrezioni. Tali saggi, raccolti da Élisée Reclus che, come scienziato, aveva rapporti con lui non solo per la scelta politica libertaria ma anche per l'attività scientifica stessa, comparvero nel 1885 a Parigi con il titolo Discorsi di un ribelle.
Queste letture convinsero Atabekian ad aderire al movimento comunista anarchico. Incominciò così la sua militanza libertaria. Lavorando alla Kuzman, vecchia stamperia ucraina che era luogo di riunione e di incontro dei libertari che avevano riparato a Ginevra dove si era trasferito per seguire i corsi di medicina, Atabekian riuscì a preparare delle edizioni in russo e armeno degli scritti di Kropotkin; furono quindi pubblicati Ai contadini armeni e Lettera ai rivoluzionari armeni da una Organizzazione Internazionale Anarchica, di Bakunin ed Errico Malatesta. Nel contempo Atabekian iniziava la collaborazione politica con gli anarchici di Ginevra, di Parigi e con il gruppo degli italiani.
In un breve lasso di tempo Alexander Atabekian incontra Kropotkin, Max Nettlau, Stoianoff, Paraskev, Jean Grave e Gross, e con loro manterrà in seguito rapporti epistolari. Nel frattempo Luigi Galleani, Stoianoff ed Élisée Reclus, sottoposti a mandato di cattura per le dimostrazioni del 1º maggio 1890 a Parigi, decidono di riparare a Ginevra dove incontrano e collaborano con Atabekian. Scelta in modo coerente l'ideologia anarchica, Alexander Atabekian procede con la sua "missione" di propaganda politica sia nei villaggi ottomani che in quelli armeni e prende contatti con la Federazione Rivoluzionaria Armena ARF dopo che quest'ultima nel 1890 aveva aderito al movimento anarchico europeo pur essendo una formazione dotata anche di braccio militare in cui vi sono molti anarchici ma anche socialcomunisti e nazionalisti.

Il viaggio e la permanenza in Iran

Espulso da Parigi, Atabekian si laurea in medicina a Ginevra, lascia l'Europa e attraverso la Bulgaria raggiunge l'Iran a cavallo dell'inizio del nuovo secolo per proseguire il suo lavoro di propaganda e proselitismo. In Iran resta per circa quindici anni nella regione di Reshd. Impegnato fortemente nel suo mestiere di medico, fa amicizia con il comunista iraniano-armeno Ardeshir Avanessian, che viene assunto nella farmacia gestita da Atabekian stesso.

La rivoluzione di ottobre ed il periodo in Russia

Agli inizi della Rivoluzione di ottobre Alexander Atabekian si reca a Mosca, dove commenta e illustra la posizione anarchica con una trentina di articoli su Anarxia, organo di stampa della Federazione Anarchica Russa, edita pure un buon numero di opuscoli, Contro il potere, La Grande esperienza e La settimana sanguinante a Mosca fra gli altri, in cui illustra l'opposizione critica anarchica verso certi tipi di scelta fatte dai bolscevichi che risultano distanti da quelle di una rivoluzione libertaria in cui gli anarchici speravano si potesse trasformare la rivoluzione russa.
Quando ormai fu chiaro che il potere centrale era tenuto ben saldamente dai dirigenti bolscevichi Kropotkin, il principe anarchico di cui Atabekian era ottimo amico e gli fu vicino fino alla di lui morte, scrisse ad Atabekian che era la fine della rivoluzione.
Alexander Atabekian assieme al compagno Sandomirsku aprì nel 1918 una tipografia di genere cooperativista, dando inizio alle pubblicazioni di Pocin, giornale anarchico propugnatore di un sistema sociale cooperativistico. Atabekian, aiutato dai suoi figli in tale impegno, diede alle stampe L'etica e la politica, La situazione degli anarchici in Russia e le memorie di Kropotkin. Furono pubblicati 11 numeri del giornale, in 5 dei quali compaiono articoli di Atabekian inerenti all'Iran e al Medio Oriente.
Nel venire a sapere che Kropotkin stava per morire, nel gennaio del 1921 lo raggiunse nella casa di Dimitrov, assistendolo negli ultimi momenti assieme al suo medico personale. L'8 febbraio 1921 i funerali furono gestiti dalla famiglia e dai compagni anarchici. Atabekian fu ovviamente uno fra gli organizzatori della cerimonia funebre che poi fu l'ultima grande manifestazione anarchica il 13 febbraio 1921 nella Russia bolscevica.
Poco dopo la morte di Kropotkin, i bolscevichi, a partire dagli insorti di Kronstadt, iniziarono il periodo delle repressioni contro gli anarchici in Russia. Ne furono catturati non pochi: alcuni vennero fucilati nel carcere gestito dagli agenti della Ceka, un buon numero riparò in Cecenia e Kirghizistan. Anche Atabekian fu preso dagli agenti della Ceka nel 1920 perché accusato di aver violato le vigenti leggi inerenti alla stampa. Dopo aver scontato circa 6 mesi di campo di concentramento, nel 1921 fu nuovamente arrestato ed esiliato nel Caucaso, viene liberato per intercessione diretta della famiglia di Kropotkin. Kropotkin infatti aveva mantenuto legami di reciproco rispetto con Lenin, come traspare da due lettere in cui il principe anarchico si lamenta dei sistemi repressivi usati a sproposito da alcuni bolscevichi. Dopo la sua morte, evidentemente la famiglia del "principe" mantenne ugualmente rapporti con Lenin esercitando la propria influenza a favore di Atabekian. Malgrado la sua tipografia fosse stata chiusa per ben 5 volte, in qualche maniera egli riuscì a pubblicare il suo giornale fino al 19 marzo del 1923 quando gli agenti della Ceka perquisirono e confiscarono tutto il materiale necessario all'attività di stampa.
Alla morte di Lenin, Stalin impedì che la famiglia di Kropotkin potesse esercitare un seppur minimo peso sui bolscevichi e poter proteggere gli anarchici conosciuti dalla famiglia. Tenuto conto degli scarni documenti a disposizione, pare che Alexander Atabekian sia stato internato in un gulag, dove morì nel 1940.

Pubblicazioni in russo ed armeno per l'Anarchiceskaya Biblioteka

L'Anarchiceskaya Biblioteka pubblicò gli opuscoli di:
  • Kropotkin: Diritti Politici (1893), Decomposizione dello Stato (1892), Anarchismo (1893), Le Minoranze Rivoluzionarie (1894), Lo Spirito di Rivolta (1893);
  • Bakunin: il primo volume di La Comune di Parigi e "L'idea dello Stato.; *Élisée Reclus: Ai nostri fratelli contadini;
  • Errico Malatesta: Tra contadini (articolo con prefazione per gli Armeni del 1893);
  • Jean Grave: Perché siamo rivoluzionari? (1894).
Anarchismo e Movimenti Armeni nell'Impero ottomano, a firma di Anahide Ter Minassian, pubblicato da Atabekian, nelle prime pagine degli opuscoli mostra impresso il timbro "pubblicato con l'autorizzazione del Ministero dell'Istruzione" in ottomano.
La diffusione di tale materiale propagandistico fu opera di Paraškev Stoianoff tramite viaggi in Caucaso, Istanbul e Bulgaria dopo che gli era stato proibito di rimanere a Parigi.

Hamayankh La Comune giornale libertario

Atabekian, nel suo soggiorno a Parigi per proseguire gli studi di medicina, riuscì a pubblicare il primo periodico anarchico in lingua armena, Hamayankh (La Comune) . Ne furono pubblicati cinque numeri, ciascuno formato da 8 pagine con articoli sull'anarchismo e in generale sul movimento rivoluzionario armeno. Il giornale, nella sezione intitolata Movimento Rivoluzionario Internazionale, forniva anche una sintetica panoramica sui movimenti anarchici nel mondo.
Hamayankh trovò riscontro fra gli immigrati armeni in occidente e nei Balcani, e Stoianoff ne tentò la divulgazione tra i rivoluzionari armeni dei Balcani, del Caucaso meridionale e della Turchia.
Benché su tale organo di stampa non compaiano lavori firmati da Atabekian, sembra che alcuni articoli siano stati scritti ugualmente da lui, ma firmati con uno pseudonimo dopo che era stata decretata la sua espulsione da Parigi. Tale ipotesi è caldeggiata dallo storico Anahide Ter Minassian, che sostiene che l'uso dello pseudonimo era una precauzione doverosa per prevenire il sistema repressivo contro gli anarchici. Atabekian emigrò in Iran di lì a qualche anno dopo, e Hamayankh fu fatto conoscere tramite la sua distribuzione nella regione di Reshd.

Alexander Movsesi Atabekian (né le 2 février 1868 et mort le 4 décembre 1934) était un important anarchiste arménien, auteur et éditeur d'écrits libertaires.
Meistring, O. - http://search.socialhistory.org/Record/570039
 
Alexander Movsesi Atabekian (Armenian: Ալեքսանդր Մովսեսի Աթաբեկյան; 2 February 1868 - 4 December 1933) was a prominent ethnic Armenian anarchist, author and publisher of anarchist literature in Russian.

Biography

Born into an Armenian aristocratic (melik) family of a doctor in Shusha, Atabekian initially studied in a college in his native town, and then at University of Geneva (1889–96) and at Lyon. From 1888-1890, during his early years in Geneva, Atabekian participated in the Social Democrat Hunchakian Party, contributing to the typesetting of its periodical Hinchak (Sound of the Bell), which was published by Avetis Nazarbekian.
He became an anarchist in 1890 through reading Words of a Rebel, a series of essays written by Peter Kropotkin in 1879 for the paper Le Revolt later collected for publication in 1885 by Elisee Reclus. Thereafter he published Armenian and Russian translations of Kropotkin and other anarchist authors, and established relations with the militants and anarchists in the Armenian Revolutionary Federation. He met Kropotkin with Bulgarian anarchist Paraskev Stoyanov in 1893. In 1894 he edited Hamaink, the only Armenian anarchist periodical, which ran for five issues.
Between 1896 and 1917 he worked as a doctor in Northern Persia; from 1914 to 1917 in the Imperial Russian Army. Upon the dissolution of the army following the Russian Civil War, he again met Kropotkin and became an active anarchist in Moscow after the February Revolution. He served as the editor of the anarchist periodical Pocin from 1919–1923, representing the anarcho-cooperative trend in the libertarian movement. Atabekian published articles in which he criticized social-revolutionaries and Bolsheviks, and opposed the October revolution. After the death of Kropotkin he founded the Kropotkin Museum with other veteran anarchists. Atabekian was arrested in the 1930s and is thought to have died in a labour camp in 1940.

Works

(in Russian)

  • Возможна ли анархическая социальная революция?, М., 1918;
  • Вопросы теории и практики, М., 1918;
  • Против власти. Сборник статей, М., 1918.
Funerali di Kropotkin (13 febbraio 1921), fra i cartelli portati dai manifestanti ne compare uno con scritto: Chiediamo la libertà di tutti gli anarchici incarcerati che stanno combattendo per le medesime idee per cui Kropotkin ha combattuto , l'anarchia,
Uknown - http://www.agrorede.org.br/ceca/Piotr/pk12.html
Esta imagem é parte do album de fotografias do funeral de Kropotkin publicado em 1922 pela Confederação Anarco-sindicalista Russa no exílio. Grupo de anarquistas soltos por um dia pela polícia secreta "comunista" para assistir ao funeral de Kropotkin. Vários deles, entre os quais Fanny Baron, seriam fuzilados pouco depois.

An anarchist on the roads of freedom
In the last quarter of the 19th century, Alexander Atabekian was an active figure in the anarchist movement of Europe, especially for the Russian anarchist movement and Armenian revolutionary movements.
In the last quarter of the 19th century, Alexander Atabekian was an active figure in the anarchist movement of Europe, especially for the Russian anarchist movement and Armenian revolutionary movements. He published several pamphlets including the essays of Bakunin, Kropotkin and Errico Malatesta in Armenian and Russian through the Anarchist Library which he founded in Geneva.
Max Nettlau proposes that it is the self-sacrificing efforts of Alexander Atabekian, who was studying medicine in Geneva, that made anarchist publications in Armenian become known (between 1891-1894) (Max Nettlau, Anarchisten und Syndikalisten Band V).
In the early years of his education (1888-1890) Alexander Atabekian contributed to the typesetting of «Hinchak» («Sound of the Bell») which was the periodical of Hinchakian Social Democratic Party, being published by an Armenian socialist, Avetis Nazarbekian. The articles and essays in «Hinchak» were mainly composed of the Ottoman genocide over Armenians and the Armenian resistance to it and the pogrom executed on Armenians in Georgia and Azerbaijan.
Atabekian continued to the anarchist propaganda activities addressing the Armenian and Ottoman villagers and established relations with the militants and anarchists in Armenian Revolutionary Federation (ARF) after he joined the anarchist movement in Europe (1890).
ANARCHO-COMMUNIST ALEXANDER ATABEKIAN
The essays written by Peter Kropotkin in 1879 and which appeared on the paper «Le Revolt» were provoking individual and collective revolt actions and emphasizing the importance of the strikes’ transformation into rebellions. These essays were collected by Elisee Reclus and published under the name of «Words of a Rebel» in Paris in 1885. This pamphlet was very popular between the young anarchists of the period. Alexander Atabekian also joined the anarchist-communist movement after reading «Words of a Rebel». He started to work in old Ukrainian Kuzman’s printing house (which was the only place anarchists could attain in Geneva) in order to collect the Armenian and Russian essays.
The pamphlets he prepared here were: «To the Armenian villagers» and «Letter to Armenian Revolutionaries from an International Anarchist Organization» (Max Nettlau, Anarchisten und Syndikalisten Band V).
Besides preparing these pamphlets, Atabekian was establishing relations with the anarchists in Geneva, Paris and Italy. Kropotkin, Max Nettlau, Stoianoff, Paraskev, Jacques Grave and J. Gross would be the first anarchists for him to meet and exchange letters. Luigi Galleani, P. Stoianoff and Elisee Reclus (who faced prosecution after their actions in Paris in 1st of May, 1890) came to Geneva and met Atabekian. Here they printed the manifest which was written to the memory of the anarchists who were executed in Chicago (llth of November, 1887) in Kuzman’s printing house and postered it in the streets of Geneva.
Atabekian, together with Stoinoff, met Kropotkin in London and declared that he was undertaking the plan to deliver the pamphlets to the first anarchist organization in southern Russia. After he returned to Geneva, Atabekian - fairly experienced at creating multipurpose and practical printing devices - carried his work in Kuzman’s printing house to the boarding-house he stayed. (This lodging house would later be the place in which the manuscripts of Bakunin were preserved. Some parts of the manuscripts were anonymously published by Atabekian in Les Temps Nouveaux later on). He printed the first volume of Bakunin’s «Paris Commune and Idea of the State» in Russian in Anarchiceskaya Biblioteka (Anarchist Library) which he founded in his room (Jaap Kloosterman, Les papiers de Michel Bakunin a Amsterdam).
Other Armenian and Russian pamphlets he published in anarchist library were:
Kropotkin: Political Rights (1893), Decomposition of the State (1892), Anarchism (1893), Revolutionary Minorities (1894), Spirit of Revolt (1893, was published in Libre de la Federation in unfinished form), Elisee Reclus: To Our Farmer Brothers, Errico Malatesta: Between Peasants (This article was published with an preface for Armenians, 1893), Jacques Grave: Why Are We Revolutionaries? (1894) (M. Nettlau, Anarchisten und Syndikalisten Band VS. 481.82)
In his article titled «Anarchism and Armenian Movements in the Ottoman Empire», Anahide Ter Minassian notes that there is the insertion «published with the consent of Ministry of Education» (in Ottoman language) in the first pages of the pamphlets published by Atabekian. (Osmanii Imparatorlugu’nda Sosyalizm ve Milliyetcilik (1876-1923), ed. Tuncay, Mete - Jan Zurcher, Erik)
These pamphlets were in circulation among the Armenian immigrants. This circulation was organized by Stoianoff who went to Southern Caucasia and Istanbul and also to Bulgaria after being exiled from Paris. Some sources argue that Atabekian tried to distribute the pamphlets in Izmir and Istanbul also. (It is hard to conceive if it was done by himself or via other people. Also the archives belonging to Atabekian are scattered through four countries and much of it couldn’t be classified yet).
The condition that the massacres against the Armenians in the Ottoman Empire (Sason, Samsun, Zeytun etc.) took a constant state affected Atabekian deeply. «...He was so affected by the events of 1895 that he was unable to continue his activities as far as I know» (M. Nettlau Anarchisten und Syndikalisten Band V).
Atabekian continued his medical degree in Lyon and Paris. He was graduated in Geneva with his Ph.D. thesis on quinsy. After being notified with the sentence of exile which was given for his former anarchist activities in Paris, he left Europe and first travelled to Bulgaria and then Reshd region of Iran, where he would stay for sixteen years.
«HAMAYANKH» («COMMUNE»)
«Hamayankh», Atabekian’s first anarchist periodical in Armenian, was published five issues in Paris in 1894 (Max Nettlau).The periodical consisted of eight pages and the first pages were containing articles about anarchism and about Armenian revolutionary movements in general. The other pages were separated for short news about anarchist movements of the world and political events, under the title of «International Revolutionary Movement». The articles about massacres and resistances mainly consist of the pamphlets published by ARF. One of these pamphlets, «Sason and Mus Combats» is written in a nihilist and lyric rhetoric. Besides publishing ARF’s articles, «Hamayankh» also criticises the authoritarian and centralist structures of the Armenian revolutionary movements.
«Hamayankh» was well appreciated among the Armenian immigrants in the West and the Balkans (Max Nettlau). Stoianoff made it possible to distribute it to the Armenian revolutionists coming from the .Balkans, Southern Caucasia and Turkey.
There are not any articles signed by Atabekian in «Hamayankh». It is possible for him to have written under a pseudonym after the legal prosecutions and the exile sentence in Paris. Anahide Ter Minassian explains the absence of the name Atabekian in the articles as a possible precaution for the constant prosecutions against the anarchists.
Reshd region of Iran was another place that «Hamayankh» was published in. Minassian alleges that «Hamayankh’s» publication in Iran is attributed to Atabekian himself. The title of this periodical reflects the anarchist views of its publisher. Its publication date (1880) is quite early too» (Tuncay - Zurcher, 199). Karekin Levonyan, too, writes that Iran version of «Hamayankh» was published in 1880 and the publisher was Atabekian (Armenian Press, 1794-1934). The date 1880 is problematic in the context of Atabekian’s biography.
Atabekian was born in Shusha, Transcaucasia in 1868. He lived there until he graduated from high school. The fact which is indicated in many sources is that his participation in anarcho-communist movement happened in 1890 and his travel to Iran took place after 1896. This makes the publication year 1880 for «Hamayankh» too early. If the fact that the other information about him in both the two sources are in consensus (except the date) is taken into consideration, it seems possible that the date 1880 is amiss.
ARMENIAN REVOLUTIONARY FEDERATION (ARF) AND THE LIBERTARIANS
«You cannot predict how an outstanding comrade of mine whom I met here and shared a deep friendship in the meantime provides me great tranquillity. He is an immigrant from Constantinople who constantly risks not only his freedom but also his life and who is one of those misunderstood rebels. Despite the fact that he is a libertarian who is convinced in our thoughts, he acts along with Armenian Revolutionary Federation due to the weakness of the libertarians in the East. He doesn’t want to spend time here in vain. He is a shoemaker and works from 4 in the morning to 9 in the evening for a very little money. He doesn’t want to stay here for long because of his decided and contender personality. His self-sacrifice to participate the combat again is admirable. He works in worst conditions in order to gather a few pennies.» (Atabekian’s letter to Jacques Gross from Sofia, November 16-28, 1896. IISG Amsterdam).
ARF was founded in Tbilisi in 1890. In the beginning, the organization was constituted by anarchists, socialists and nationalists. It is said that Khristaphor Mikaelyan, one of the founders, was once a supporter of Bakunin and was always a defender of direct action and self-government (Minassian). Mikaelyan was an icon of freedom in Armenian literature for his militancy and authorship of essays. Like Atabekian and other libertarians from Istanbul, he also had been to Bulgaria. He died in Bulgaria while he was testing the bomb which was designed to be used to assassinate Sultan Abdulhamid II in Yildiz (Avetis Aharonian, The Fedayees).
«Droshak Library» of ARF had a rich collection. Kropotkin’s «Spirit of Revolt» and «An Appeal to the Young» were too published by published by «Droshak» («Flag»).
ARF’s propaganda actions appealing to the Muslim population and militant actions against the Ottoman government affected the intellectuals who initiated the second «Young Turks» movement. Fifty armed ARF militants marched to the government centre in 1894 to protest the massacres against the Armenian population. Later they raided the Ottoman Bank. Armed conflicts, bombardments and captive holding events lasted for a whole day. These events centred the gazes of the world to the Armenians in the ottoman Empire besides leading to a great excitement in Istanbul. The style and method of the act was a first for Istanbul. Perhaps it was the first «modem» action style. This action led to Young Turks’ using new propaganda methods, who were hitherto trying to get organized by secret gatherings. Young Turks gained possession of a printing press in Galata. They distributed the declarations which were written by Abdullah Cevdet and printed in a thousand copies.
The actions of ARF and massacres in 1894 and 1895 deeply affected the thoughts of Ottoman intellectuals. The declaration of the Young Turks called the peoples of Ottoman Empire to a common war against the despotic regime (Yuriy Asatovic Petrosyan, JonTurkler, Istanbul 1974).
In the meantime an anarchist group of fourteen people coming from different countries of Europe and from ARF rustled in Istanbul (Sukru Hanioglu, Abdullah Cevdet).
Armenian libertarians showing activity in ARF sent a declaration in 1896 to Socialist International in London.
«Atabekian sent a declaration titled ‘Aux socialistes revolutionnaires et libertaires’ (To the Revolutionary and Libertarian Socialists) and signed by the name of Libertaires Armeniens to the International Congress in London (July 18, 1896). I translated the same declaration for ‘Der Sosyalisf (September 26, 1896)». (M. Nettlau, Anarchisten und Syndikalisten Band V, 482).
Minassian notes that Armenian libertarians included in their declaration the argument that the European states were participating in the crimes of Sultan Hamit and they (libertarians) were declaring “the dawn of the social revolution” in the East.
MOSCOW 1917 AND THE DEATH OF PYOTR KROPOTKIN
After working as a doctor for many years in Iran, Atabekian came to Moscow in 1917. There is little information relating to his years in Iran. It is said that he met the Iranian-Armenian communist Ardeshir Avanessian there, and that Avanessian worked in the pharmacy of Atabekian for a long time (Iran Socialist and Communist Parties, Organization and Groups 1917-1991).
Atabekian attended to the discussions regarding to the October Revolution in the newspaper «Anarxia» (the publication of the anarchist federation). He published thirty articles expressing his high hopes to transform the October Revolution into an anarchist revolution and afterwards his criticism of Bolsheviks’ possession of the government. In November 1917, when the Bolsheviks gained the possession of the government, Kropotkin said «This will ruin the revolution» for the first time to his close friend Atabekian.
Atabekian and G. Sandomirsku founded a printing press in 1918 which was organized as a cooperative one. Here, they published the first anarcho-cooperative periodical of Moscow, «Pocin». The typesetting and layout of Pocin was done by Atabekian himself. The periodical mainly consisted of the memories and letters of Kropotkin who was a close friend of Atabekian and who was admired by him. The periodical lasted for eleven issues and five of them included Atabekian’s observations of Iran and Middle East.
In January 1921, Kropotkin who was lying in his house in Dimitrov, had Atabekian, his doctor and comrade, with him. Atabekian didn’t leave him alone until his last breath.
Deteriorating with each passing day, Kropotkin died in 13th of April 1921. The formal funeral ceremony of the Bolsheviks was rejected by his family. His funeral was organized by an anarchist committee including Atabekian. Kropotkin’s funeral became the last and greatest anarchist demonstration in Russia.
One month after the death of Kropotkin, Bolshevik dictatorship repressed the uprising of Kronstadt sailors cruelly. Series of operations against anarchists were initiated throughout the whole Russia. In the private penitentiaries of Cheka (Russian secret police organization) tens of anarchists were shot and executed. Hundreds of anarchists were imprisoned or exiled to Chechnya and Kyrgyzstan. Alexander Atabekian took his share from the Bolshevik tyranny, too. He was arrested by Cheka in 1920 with the charge of opposition to the Act of Press. He was sentenced to six months in a concentration camp. In 1921, when he was arrested again, he was sentenced to exile to Caucasia. With the intervention of Kropotkin’s family, the sentence was consolidated (Repression de I’anarchic en Russie sovietiste, Editions de la « Librairie Sociale» Paris).
What happened to Atabekian afterwards? A complete enigma. The sources in Amsterdam argue that he died in a Soviet concentration camp in 1940, while A.Burkov (from Yerevan) argues that he died in Moscow. French sources allege that he was lost in exile. Another source, the author of «Anarchists in Russian Revolution», Paul Avrich asserts that Atabekian, like other Russian anarchists, was lost.
It is (un)known that Greeks, Jews and Armenians «in this geography», like Atabekian, constitute an extensive literature. Besides the fact that much of this collection stays in different countries, the rare and few pieces in Turkey still couldn’t be collected and classified. The discourse of “this geography” or “these lands” which seems to be “perfect” should be liberated from being a political discourse from now on. We are going to publish other essays and articles by Atabekian in the following issues.
* This article was written originally in Turkish language for bi-weekly anarchist newspaper «Ozgur Hayat» and translated into English by Deniz Keskin. Published in No 25 (July 2006) «Abolishing the Borders from Below», an anarchist journal from Eastern Europe.

Biografia dell'anarchico armeno Alexander Atabekian

Nell'ultimo quarto del 19° secolo, Alexander Atabekian è stato una figura attiva dell'anarchismo europeo, specialmente nel movimento anarchico russo e nei movimenti rivoluzionari in Armenia. Ha pubblicato in lingua armena ed in russo parecchi opuscoli, compresi i saggi su Bakunin, Kropotkin ed Errico Malatesta per i tipi della Biblioteca Anarchica che aveva fondato a Ginevra.
Max Nettlau rileva come sia stato grazie agli sforzi ed ai sacrifici di Alexander Atabekian, il quale studiava medicina a Ginevra, che fu possibile disporre delle pubblicazioni anarchiche in armeno tra il 1891 ed il 1894. (Max Nettlau, Anarchisten und Syndikalisten Band V).
Nei primi anni della sua formazione (1888-1890) Alexander Atabekian contribuì all'impaginazione di "Hinchak" ("Il suono della campanal") che era il periodico del Hinchakian Social Democratic Party, pubblicato da un socialista armeno, Avetis Nazarbekian. Gli articoli ed i saggi su "Hinchak" vertevano soprattutto sul genocidio degli Armeni compiuto dagli Ottomani, sulla resistenza armena e sui pogrom di cui furono vittime gli Armeni sia in Georgia che in Azerbaijan.
Atabekian continuò la sua attività di propaganda anarchica verso i villaggi armeni ed ottomani e stabilì rapporti con i i militanti anarchici della Federazione Rivoluzionaria Armena (ARF) dopo che ebbe aderito al movimento anarchico in Europa (1890).
Alexander Atabekian e l'anarco-comunismo
I saggi scritti da Kropotkin nel 1879 e che comparvero sul giornale "Le Revolt" stavano provocando azioni di rivolta sia individuali che collettive, ponendo l'enfasi sull'importanza della trasformazione degli scioperi in ribellioni. Questi saggi vennero raccolti da Elisée Reclus e pubblicati col titolo di "Discorsi di un Ribelle" a Parigi nel 1885. Questa pubblicazione divenne molto popolare tra i giovani anarchici del tempo. Lo stesso Atabekian si unì al movimento comunista anarchico dopo aver letto Kropotkin. Iniziò a lavorare nella vecchia stamperia ucraina Kuzman (che era l'unico posto ri riferimento per gli anarchici di Ginevra) al fine di stampare i saggi in armeno ed in russo.
Vi preparò i seguenti saggi: "Ai contadini armeni" e "Lettera ai rivoluzionari armeni da una Organizzazione Internazionale Anarchica" (Max Nettlau, Anarchisten und Syndikalisten Band V).
Oltre a lavorare per questi opuscoli, Atabekian si stava mettendo in contatto con gli anarchici di Ginevra, di Parigi ed in Italia. Kropotkin, Max Nettlau, Stoianoff, Paraskev, Jacques Grave and J. Gross sarebbero stati presto i primi anarchici che egli incontrò e con cui ebbe scambi epistolari. Luigi Galleani, P. Stoianoff ed Elisée Reclus (i quali erano ricercati per le loro azioni durante il 1 Maggio 1890 a Parigi) si recarono a Ginevra dove incontrarono Atabekian. Fu qui, nella tipografia Kuzman, che stamparono il manifesto alla memoria degli anarchici condannati a morte a Chicago (ll Novembre, 1887) per poi affiggerlo nelle strade di Ginevra.
Atabekian, insieme a Stoinoff, incontrò Kropotkin a Londra, dove pianificarono l'invio degli opuscoli alla prima organizzazione anarchica nata nella Russia meridionale. Dopo il suo ritorno a Ginevra, Atabekian - ormai tipografo esperto nel creare sistemi di stampa pratici e multiuso - trasferì il suo lavoro nella tipografia Kuzman nella casa in cui viveva. (che sarebbe in seguito diventata il luogo in cui vennero conservati i manoscritti di Bakunin. Alcune parti dei manoscritti vennero pubblicati anonimi da Atabekian sulle pagine di Les Temps Nouveaux poco dopo). Egli stampò in russo il primo volume dell'opera di Bakunin "La Comune di Parigi e l'idea dello Stato" per i tipi della Anarchiceskaya Biblioteka che aveva messo su in casa sua. (Jaap Kloosterman, Les papiers de Michel Bakunin a Amsterdam).
Altre sue edizioni in armeno e russo per l'Anarchiceskaya Biblioteka furono:
Kropotkin: Diritti Politici (1893), Decomposizione dello Stato (1892), Anarchismo (1893), Le Minoranze Rivoluzionarie (1894), Lo Spirito di Rivolta (1893; Elisée Reclus: Ai nostri fratelli contadini; Errico Malatesta: Tra contadini (articolo pubblicato con una prefazione per gli Armeni nel 1893); Jacques Grave: Perché siamo rivoluzionari? (1894) (M. Nettlau, Anarchisten und Syndikalisten Band VS. 481.82)
Nel suo articolo intitolato "Anarchismo e Movimenti Armeni nell'Impero Ottomano", Anahide Ter Minassian nota che sulle prime pagine degli opuscoli pubblicati da Atabekian vi è il timbro "pubblicato con l'autorizzazione del Ministero dell'Istruzione" (in lingua ottomana) (Osmanii Imparatorlugu’nda Sosyalizm ve Milliyetcilik (1876-1923), ed. Tuncay, Mete - Jan Zurcher, Erik)
Questi opuscoli circolavano tra gli immigrati armeni, grazie a Stoianoff che si recò nel Caucaso del sud, ad Istanbul ed anche in Bulgaria dopo essere stati espulso da Parigi. Secondo alcune fonti Atabekian cercò di far arrivare gli opuscoli a Izmir ed anche a Istanbul. (E' difficile stabilire se lo facesse in prima persona p tramite altri compagni. L'archivio di Atabekian è stato smembrato tra 4 paesi e solo una parte classificata).
I massacri ottomani ai danni degli armeni nel 1895 (Sason, Samsun, Zeytun etc.) prostrarono profondamente Atabekian. "...Era così sconvolto dai massacri che fu per molto in tempo incapace di riprendere la sua attività politico-editoriale" (M. Nettlau Anarchisten und Syndikalisten Band V).
Atabekian continuò i suoi studi in medicina a Lione e a Parigi. Si laureò a Ginevra con una tesi sull'angina. Dopo il decreto di espulsione che gli venne notificato per le sue pregresse attività a Parigi, lasciò l'Europa si trasferì prima in Bulgaria e poi in Iran nella regione di Reshd, dove sarebbe rimasto per 16 anni.
"Hamayankh" ("La Comune")
"Hamayankh", il primo periodico anarchico di Atabekian in armeno, vive 5 numeri a Parigi nel 1894 (Max Nettlau).Il periodico aveva 8 pagine contenenti articoli sull'anarchismo e sui movimenti rivoluzionari armeni in generale, poi brevi notizie sui movimenti anarchici nel mondo ed eventi politici, sotto il titolo di "Movimento Rivoluzionario Internazionale". Gli articoli sui massacri e sulla resistenza dominavano negli opuscoli pubblicati dalla ARF. Uno di questi opuscoli, "La Resistenza a Sason e Mus" è scritto in uno stile retorico lirico e nichilista. Oltre a pubblicare articoli della ARF, "Hamayankh" criticava anche le strutture autoritarie e centraliste dei movimenti rivoluzionari armeni.
"Hamayankh" era molto apprezzato tra gli immigrati armeni in occidente e nei Balcani (Max Nettlau). Stoianoff fece il possibile per diffonderlo verso i rivoluzionari armeni che venivano dai Balcani, dal Caucaso meridionale e dalla Turchia.
Non vi è nessun articolo con la firma di Atabekian su "Hamayankh". E' possibile che egli abbia scritto sotto pseudonimo a causa dei guai giudiziari seguiti all'espulsione da Parigi. Anahide Ter Minassian spiega l'assenza della firma di Atabekian sotto gli articoli come una possibile precauzione per la costante repressione ai danni degli anarchici.
"Hamayankh" venne pubblicato anche nella regione di Reshd in Iran. Per Minassian la pubblicazione di "Hamayankh" in Iran è da attribuire allo stesso Atabekian. Il titolo del giornale riflette le idee del suo editore. La data della sua pubblicazione (1880) è alquanto precoce (Tuncay - Zurcher, 199) Anche. Karekin Levonyan scrive che la prima versione iraniana di "Hamayankh" è del 1880 e che l'editore sia proprio Atabekian (Armenian Press, 1794-1934). La data del 1880 è problematica nel contesto della biografia di Atabekian.
Atabekian nacque a Shusha, Transcaucasia nel 1868. Visse lì fino alla fine delle scuole superiori. Diverse fonti datano la sua partecipazione al movimento comunista anarchico al 1890 e collocano il suo viaggio in Iran dopo il 1896. Il che renderebbe prematuro collocare la pubblicazione di "Hamayankh" al 1890.
La Federazione Rivoluzionaria Armena (ARF) ed i libertari
"Non puoi immaginare quanta tranquillità mi reca in questo momento la profonda amicizia di un generosissimo compagno. Egli è immigrato da Constantinopoli e rischia costantemente non solo la libertà ma anche la sua vita ed è uno di quei ribelli misconosciuti. Nonostante egli sia un libertario concorde con le nostre posizioni, lavora con la Federazione Rivoluzionaria Armena a causa della debolezza dei libertari ad Est. Non è qui per perdere tempo. E' un calzolaio e lavora dalle 4 del mattino alle 9 di sera per pochi soldi. Non vuole rimanere qui a lungo perché ha una personalità determinata e volitiva. La sua dedizione per la lotta è ancora una volta ammirevole. Lavora in pessime condizioni per guadagnarsi pochi centesimi" (lettera di Atabekian a Jacques Gross from Sofia, November 16-28, 1896. IISG Amsterdam).
La ARF venne fondata a Tbilisi nel 1890. All'inizio l'organizzazione era costituita da anarchici, socialisti e nazionalisti. Si dice che Khristaphor Mikaelyan, uno dei fondatori, era un sostenitore di Bakunin nonché difensore della azione diretta e della autogestione. (Minassian). Mikaelyan era un'icona della libertà nella letteratura armena in ragione della sua militanza e dei saggi di cui era autore. Al pari di Atabekian e di altri libertari di Istanbul, anch'egli era stato in Bulgaria, dove morì mentre stava preparando la bomba che era destinata al Sultano Abdulhamid II in Yildiz (Avetis Aharonian, The Fedayees).
La biblioteca "Droshak" della ARF aveva una ricca collezione; i testi di Kropotkin "Lo Spirito della Rivolta" ed "Appello alla gioventù" vennero pure pubblicati dalla "Droshak" ("Bandiera").
Le azioni di propaganda della ARF verso la popolazione musulmana e le azioni militari contro il governo ottomano permeavano gli intellettuali che diedero inizio al secondo movimento dei "Giovani Turchi". 50 militanti armati della ARF marciarono verso la sede del governo nel 1894 per protestare contro i massacri ai danni della popolazione armena. Assalirono poi la Banca Ottomana. Per un'intera giornata si susseguirono scontri armati, sparatorie ed arresti. Questi fatti portarono all'attenzione del mondo la questione armena all'interno dell'Impero Ottomano, oltre a suscitare una grande agitazione nella città di Istanbul. Lo stile ed i metodi della iniziativa erano inauditi per Istanbul. Forse fu la prima azione in stile "modem". Questa azione condotta dai Giovani Turchi usando nuovi metodi di propaganda, aveva alle spalle un'organizzazione basata su riunioni segrete. I Giovani Turchi presero possesso di una tipografia a Galata. Stamparono e distribuirono migliaia di copie delle dichiarazioni scritte da Abdullah Cevdet.
Le azioni della ARF ed i massacri del 1894 e 1895 influenzarono profondamente il pensiero degli intellettuali Ottomani. La dichiarazione dei Giovani Turchi chiamava i popoli dell'Impero Ottomano ad una guerra comune contro il dispotico regime (Yuriy Asatovic Petrosyan, JonTurkler, Istanbul 1974).
Nel frattempo un gruppo anarchico di 14 persone provenienti da diversi paesi europei e dalla ARF iniziò ad essere attivo ad Istanbul (Sukru Hanioglu, Abdullah Cevdet).
I libertari armeni che lavoravano con la ARF inviarono nel 1896 una dichiarazione all'Internazionale Socialista a Londra.
"Atabekian inviò una dichiarazione intitolata ‘Aux socialistes revolutionnaires et libertaires’ firmata come Libertairi Armeni al Congresso Internazionale di Londra (Luglio 18, 1896). La stessa si trova in ‘Der Sosyalist' (September 26, 1896)". (M. Nettlau, Anarchisten und Syndikalisten Band V, 482).
Minassian nota che i libertari armeni inserirono nella loro dichiarazione la denuncia della partecipazione degli Stati europei ai crimini del Sultano Hamit e contestualmente annunciavano "l'alba della rivoluzione sociale" ad Oriente.
Mosca 1917 e la morte di Pyotr Kropotkin
Dopo aver lavorato come medico in Iran per molti anni, Atabekian si recò a Mosca nel 1917. Si sa poco ai suoi anni in Iran. Pare che lì incontrò il comunista Iraniano-Armeno Ardeshir Avanessian, il quale lavorava per lungo tempo nella farmacia di Atabekian (Iran Socialist and Communist Parties, Organization and Groups 1917-1991).
Atabekian partecipò al dibattito sulla Rivoluzione d'Ottobre sulle pagine del giornale "Anarxia" (l'organo della Federazione Anarchica). Vi scrisse 30 articoli in cui esprimeva le sue speranze di trasformare la Rivoluzione d'Ottobre in una rivoluzione anarchica e le sue critiche alla presa del governo da parte dei bolscevichi. Nel Novembre 1917, quando i Bolscevichi presero il controllo del governo, Kropotkin disse per la prima volta al suo caro amico Atabekian: "E' la fine della rivoluzione".
Atabekian e G. Sandomirsku misero su nel 1918 una tipografia che era organizzata su basi cooperative. Pubblicarono "Pocin", il primo periodico anarco-cooperativo di Mosca. Tutto il lavoro di composizione ed impaginazione di Pocin era sulle spalle di Atabekian. Il periodico pubblicava le memorie e le lettere di Kropotkin che era molto amico di Atabek e da questo davvero stimato. Ne uscirono 11 numeri e su 5 di essi comparvero articoli di Atabekian riguardo l'Iran ed il Medio Oriente.
Nel gennaio 1921, insieme a Kropotkin morente nella sua casa di Dimitrov, c'erano Atabekian ed il suo dottore. Atabekian non lo lasciò solo un attimo fino all'ultimo respiro.
Kropotkin morì il 13 Aprile 1921. La cerimonia di stato preparata dai bolscevichi venne declinata dalla famiglia. Il suo funerale venne organizzato da un comitato anarchico di cui faceva parte Atabekian. Il funerale di Kropotkin fu l'ultima e più grande manifestazione anarchica in Russia.
Un mese dopo la morte di Kropotkin, la dittatura Bolscevica represse crudelmente la rivolta di Kronstadt. Furono avviate una serie di operazioni contro gli anarchici in tutta la Russia. Nelle prigioni segrete della Ceka (la polizia segreta russa) decine di anarchici venivano fucilati ed uccisi. centinaia di anarchici venivano imprigionati o costretti all'esilio in Cecenia e Kyrgyzstan. Anche Alexander Atabekian non sfuggì alla tirannia bolscevica. Venne arrestato dalla Ceka nel 1920 con l'accusa di aver violato la Legge sulla Stampa. Venne condannato a 6 mesi di campo di concentramento. Nel 1921, quando venne di nuovo arrestato, venne condannato all'esilio nel Caucaso. Grazie all'intervento della famiglia di Kropotkin, la sentenza venne sospesa. (Repression de I’anarchie en Russie sovietiste, Editions de la "Librairie Sociale" Paris).
Cosa ne fu di Atabekian in seguito? Un completo enigma. Le fonti in Amsterdam ci dicono che egli morì in un lager sovietico nel 1940, mentre A.Burkov (di Yerevan) sostiene che egli morì a Mosca. Secondo le fonti francesi venne mandato in esilio. Un'altra fonte, l'autore di "Anarchici nella Rivoluzione Russa", Paul Avrich asserisce che Atabekian, come altri anarchici russi, risulti disperso.
E' poco nota l'ampia letteratura costituita da Greci, Ebrei ed Armeni, come Atabekian "in questa geografia". Oltre al fatto che molte di queste pubblicazioni si trovano in diversi paesi, quei rari e pochi reperti rimasti in Turchia non sono stati ancora né raccolti né classificati. Il discorso di "questa geografia" o di "queste terre" che sembra essere "perfetto" dovrebbe essere liberato dalle pregiudiziali politiche d'ora in avanti.
Cemal Selbuz

Articolo apparso in turco sul giornale anarchico "Ozgur Hayat" e tradotto in inglese da Deniz Keskin, e pubblicato sul No 25 (luglio 2006) di "Abolishing the Borders from Below", un giornale anarchico dell'Europa Orientale. Traduzione italiana a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali.


Bir Ermeni Anarşist: Aleksander Atabekyan

Aleksander Movsesi (Moiseevich) Atabekyan 2 Şubat 1868’de Çarlık Rusyası’nın Dağlık Karabağ Bölgesinin Suşi şehrinde doğdu. Baba, doktor Movses Atabekyan soyluluk ünvanına sahip olan varlıklı biri. Babası gibi doktor olan kızkardeşi, Suşi’de Taşnaksutyun Partisi’nin kurucu üyelerinden. A. Atabekyan da babası ve kız kardeşinden sonra ailenin üçüncü doktoru olmak üzere, 1886’da Suşi’deki lise mezuniyetinden sonra tıp okumak için Cenevre’ye geliyor.
1889 yılında Cenevre’de sosyal demokrat “Hınçak” partisine katılır ve Ermeni sosyalist Avedis Nazarbekyan tarafından çıkartılan aynı isimli “Hınçak” (Çan) gazetesinde gönüllü dizgici olarak çalışır ve bir sosyalist olarak, Osmanlı İmparatorluğu’ndaki ve Kafkasya’daki Ermenilere yapılan katliam, baskı ve sürgünlere karşı etkin bir mücadele sürdürür.
Peter Kropotkin’in 1879’da ‘Le Revolté’ gazetesinde yazdığı, bireysel ve kollektif isyan eylemlerini teşvik eden, grevlerin ayaklanmaya dönüştürmedeki önemini vurguluyan makaleleri, Elisée Reclus tarafından derlenerek 1885’te Paris’te ‘Bir Asinin Sözleri’ olarak yayınlanır. Bu risale, dönemin genç anarşistlerinin ellerinden düşmemekteydi. Aleksander Atabekyan da 1890’da ‘Bir Asinin Sözleri’ni okuduktan sonra anarşist-komünist hareketle yoğun bir ilişkiye geçecektir. Max Nettlau, Ermenice anarşist yayınların tanınmasının (1891-1894), Atabekyan’nın özverili çalışmasıyla gerçekleştiğini yazıyor.
Atabekyan Rusya, Paris ve İtalya’daki anarşistlerle ilişki kuruyor. Malatesta, Merlino, Galleani, Schicchi ve Ettore Molinari ilk tanıdığı anarşistler olacak. Daha sonra uzun süre mektuplaşacağı Kropotkin, Max Nettlau, Stoianoff, Jaques Grave, J. Gross’la tanışacaktır. 1 Mayıs 1890’da Paris’teki eylemlerinden dolayı polis takibatına uğrayan Luigi Galleani, P. Stoianoff, Elisée Reclus, Cenevre’ye gelerek Atabekyan’la buluşuyorlar.
Atabekyan, dönemin anarşistlerinin merakla tanışmak istedikleri Kropotkin’le, 1891’de Londra’da buluşarak, Güney Rusya’da oluşan ilk anarşist gruba Rusça risaleleri basma ve ulaştırmayı üstleniyor. Cenevre’ye döner dönmez Bakunin’in, Rusça ‘Paris Komünü’ ve ‘Devlet Düşüncesi’nin birinci cildini, Rusya’ya göndermek üzere basıyor.
Atabekyan’ın yayınladığı broşürlerin, Ermeni göçmenler içinde yaygın bir dolaşımı oluyor. Güney Kafkasya ve Balkanlardaki dağıtımı, Paris’ten sürgün edildikten sonra Bulgaristan’a gelen Stoianoff tarafından organize ediliyor. Jason Adams da, Atabekyan’ın risalelerinin Türkiye’deki Ermeni devrimci hareketleri içinde yaygın bir dağıtımının olduğunu yazıyor.
Osmanlı İmparatorluğu’ndaki Ermeni katliamlarının (Sason, Samsun, Zeytun…) sürekli ve kitlesel bir hal alması Atabekyan’ı çok etkileyecektir. Max Netlau “…1895’lerde yaşananlar Atabekyan’ı o kadar huzursuz etmişti ki, bildiğim kadarıyla anarşist faaliyetlerine devam edemeyecek duruma gelmişti ”der.
Atabekyan, Ermeni liberterlerin kendi adlarına ilk defa yazdıkları bir bildiriyi, 1896’da Londra’daki Sosyalist Enternasyonal’e gönderiyor (Liberterlerin hâlâ EDF içinde mi, yoksa bağımsız bir anarşist grup olarak mı örgütlendikleri bilinmiyor. Liberterlerin bu bildirisiyle aynı zamana denk gelen, benzer söylemler içeren EDF’nin bildirisi de Amsterdam Kongresi’ne gönderiliyor).
Atabekyan, tıp öğrenimini Lyon ve Paris’te devam ettirerek, 1896’da Cenevre’de anjin üzerine yazdığı doktora teziyle mezun oluyor. Daha önce Paris’teki anarşist faaliyetlerinden dolayı verilmiş olan sürgün kararının tebliğ edilmesiyle Avrupa’yı terk ederek, önce Bulgaristan’a daha sonra da onaltı yıl kalacağı İran’ın Reşt bölgesine gidiyor.
1896 ve 1917 yılları arasında Kuzey İran’da bir doktor olarak çalıştı; İmparatorluk Rus Ordusu [2] 1914 dan 1917. Rus Sivil Savaşı’ndan sonra ordunun dağılması üzerine, yine Kropotkin’in araya geldi ve Şubat Devrimi’nden sonra Moskova aktif bir anarşist olmuştur. O liberter hareketin anarko-kooperatif eğilimi temsil eden 1919-1923, anarşist dergi Pocin editörü olarak görev yaptı. [2] Atabekian sosyal-devrimciler ve Bolşevikler eleştirdi ve Ekim devrimine karşı makaleler yayınladı. Kropotkin’in ölümünden sonra diğer kıdemli anarşistler ile Kropotkin’in Müzesi kuruldu. Atabekian 1930’larda tutuklandı ve 1940 yılında bir çalışma kampında öldüğü sanılmaktadır.
Bulgaristan’da, mektuplarından anlaşıldığı kadarıyla bir veya iki sene kalıyor. Jason Adams, Atabekyan’ın İstanbul ve İzmir’de kaldığını yazıyor. Atabekyan’a ait daha bir çok belge henüz kamuoyuna açık değil. Atabekyan’a ait belgelerin önemli bir kısmının bulunduğu Amsterdam’daki “Uluslararası Sosyal Tarih Enstitüsü” (IISG) Atabekyan’a ilişkin yeni belgeleri kamuoyuna açacak ve bu belgelerin içinde Türkiye’den Max Nettlau’ya (Atabekyan’a ait belgelerin bir kısmı Max Nettlau Papers arşivi içinde toplanmış) gelen mektup ve metinler gibi Atabekyan’la mektuplaşmalar yer alacak.
Atabekyan isminin asıl önemi, Ermeni bir anarşist olarak Osmanlı İmparatorluğu’ndaki “Ermeni Devrimci Hareketi”yle ilişkisi, özellikle de bu hareketin içindeki anarşist ve liberterlerle ilişkisinin olması ve bu coğrafyada yaşamış olmasıdır.
Atabekyan uzun yıllar doktorluk yaptığı Kuzey İran’ın Reşt şehrinden 1917’de ayrılarak, Moskova’ya geliyor. İran’daki yıllarına ilişkin, 1984’de IISG’ye gönderilen ‘Iran Socialist and Communist Parties, Organization and Groups 1917-1991’ adlı raporda, Ermeni komünist Ardeshir Avanesiyan’ın Reşt’te Atabekyan’la tanıştığı, hatta uzun süre Atabekyan’ın eczanesinde çalıştığı ve A. Bükov’un, Atabekyan’ın 1914 yılının sonlarında Rus ordusuna katılıp, Kafkas cephesinde sahra hastanesi şefi olarak çalıştığını yazdığı, ansiklopedik bilgilerin dışında -şimdilik- başka belge bulunmamaktadır.
Atabekyan, Moskova’da anarşist federasyonun gazetesi ‘Anarxia’da Ekim devrimine ilişkin tartışmalara katılır. Ekim devrimini anarşist bir devrime dönüştürme umudunu ve daha sonra Bolşeviklerin iktidar hakimiyetine karşı mücadeleyi içeren 30 makalesi yayınlanır. Kasım 1917’de Bolşeviklerin iktidarı ele geçirmesiyle, Kropotkin “Bu devrimi gömer” sözünü ilk kez, yakın dostu Atabekyan’a söylüyor. Atabekyan 1918’de G. Sandomirsku’yla birlikte, kooperatif tarzı örgütlenmiş, Moskova’nın ilk anarko-kooperatif matbaası ‘Poçin’i kurar. Dizgi ve mizanpajını Atabekyan’ın yaptığı Poçin yayınevinden, daha çok kendisinin yazdığı 24 kitap ve risale yayınlarlar. 1919’da da aynı isimli Poçin (İnisiyatif) dergisi yayınlanır. 11 sayı çıkan Poçin daha çok, Atabekyan’ın her zaman büyük bir hayranlık duyduğu Kropotkin’in mektupları, anıları ve kendisinin Ortadoğu ve Kafkasya’da kaldığı dönemlerdeki gözlemlerini içermektedir.
Ocak 1921’de Dimitrov’daki evinde ağır hasta olan Kropotkin’in yanında dostu ve doktoru Atabekyan vardır. Son nefesine kadar baş ucunda ayrılmaz. Durumu gün geçtikçe ağırlaşan Kropotkin, 13 Şubat 1921’de vefat eder. Bolşeviklerin resmi devlet töreni önerisi ailesi tarafından reddedilir. Cenaze töreni, Atabekyan’ın da içinde olduğu, Rusya çapında kurulan anarşist komite tarafından yapılır. Kropotkin’in cenaze töreni, Rusya’da yapılan en büyük ve son anarşist gösteri olur. Bolşevik diktatörlük, Kropotkin’in ölümünden bir ay sonra Kronştad denizcilerinin isyanını kanla bastırır. Rusya genelinde, geleceğin Stalin’inini aratmayacak şekilde anarşistlere karşı temizlik hareketi başlatılır. Çeka’nın (Bolşevik gizli servisi) özel hapishanelerinde onlarca anarşist kurşuna dizilir. Yüzlerce anarşist hapsedilir, Çeçenistan ve Kırgızistan’a sürgün edilir.
Aleksander Atabekyan da bolşevik zulmünden “nasibini” alır. 1920’de Çeka tarafından, basın yasasına muhalefetten dolayı tutuklanır ve altı ay toplama kampı cezası verilir. 1921’de tekrar tutuklandığında, bu defa Kafkasya’ya sürgün cezası alır. Kropotkin’in ailesinin girişimi sonucu sürgün durdurulur. Daha sonra Atabekyan’ın akıbeti ne oldu? Tam bir muamma… Atie van der Horst ve Elly Koen, IISG için hazırladıkları ‘Atabekyan Papers’ çalışmalarında, Atabekyan’ın 1940’da Sovyet Rusya’da işçi kamplarında öldüğünü; A. Burkov Moskova’da 1933’de öldüğünü; Fransa’daki kaynaklar (Editions de la Librairie Sociale a.g.e) ve Paul Avrich ‘Rus Devriminde Anarşistler’ kitabında sürgünde kaybolduğunu; G. P. Maximoff ise sürgünde öldüğünü yazıyorlar. 04.12.1933
 AVEDIS NAZARBEGYAN, (1866 Tiflis – i 939 Moskova) siyasi kişilik, aktivist Hinçak partisi kurucularından. Tahsilini Tiflis ve Petersburg da tamamladıktan sonra Sorbon üniversitesinden mezun oldu. 1886-87 senelerinde Mıgırdiç Portukalyan’ın [Portukalyan 1876’da kurulan Araratyan Cemiyetinin kurucularındandır].Armenya dergisinde görev aldı, sonrasında fikirleri uyuşmadığı için ayrıldı ve Cenevre’de sosyalist fikirleri on planda olan kuruluşlarda görev aldı. 1887 senesinde Kafkasyalı Ermeni gençler­le beraber “Hınçak isminde bir gazete ve partisini kurdu. Ermenistan’ın kurtuluşu ve Osmanlı baskısına son vermeyi ve özgür bir Ermenistan kurmayı hedefledi. Marksist düşünceyi yaymak için “Sosyalist kütüphane” baslığı altında kitaplar yayınladı. K. Marx,F Engels, G.Plekhanov ve diğerlerinin kitaplarını neşretti. O tarihlerde   Kağapar   (Fikir), Abdag (Tokat) dergilerini Atina’da ve sonrasında da yayınları Londra’da sürdürdü. Kitaplarını neşrettiği ünlü kişilerle salisen tanıştı. Bunlardan, Lafarkin, Şahumyan ve Lenin gibi isimlerle görüştü. 1923 de Paris ten ABD ne geçti ve taraftarlarıyla ilgilendi, çalış­malarım devam ettirdi ve 1934 senesinde Sovyetler Birliğine döndü.

 



 

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