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giovedì 7 luglio 2016

Alan Ford - Dal n. 1 al n. 49 (A suivre!)

Alan Ford

« [...] il gruppo TNT è il più scalcinato gruppo di spie mai visto nel mondo dei fumetti [...] »


(Franco Fossati in I fumetti in 100 personaggi, 1977, Longanesi & Co.)
Alan Ford è un albo a fumetti che racconta le avventure di uno squinternato gruppo di agenti segreti, il Gruppo TNT; il titolo dell'albo deriva dal nome di uno dei componenti, il "bello e ingenuo" Alan Ford. I personaggi, frutto di una lunga gestazione durata circa tre anni, sono stati creati dalla mente di Max Bunker (Luciano Secchi) e dalla matita di Magnus (Roberto Raviola). Tutti i numeri sin qui pubblicati sono stati sceneggiati solo ed esclusivamente da Max Bunker e contengono un sapiente mix di avventura, umorismo e presa in giro della società italiana che sfocia spesso nella critica o nella satira di costume.
Anche se inizialmente le storie dei primi episodi ruotavano principalmente sulle avventure dell'agente segreto Alan Ford, con il proseguire della serie, egli divenne solo un altro dei principali personaggi facenti parte del Gruppo TNT, strampalati agenti segreti male in arnese, con sede in un negozio di fiori a New York, che serve loro da copertura. Il loro capo è un vecchissimo uomo su una sedia a rotelle, misteriosamente chiamato Il Numero Uno, che intasca i lauti compensi elargiti dal governo statunitense o da ricchi cittadini per adempiere a svariate missioni segrete, lasciando ai propri agenti "le briciole" dei guadagni.
Si tratta del più longevo fumetto italiano di stampo umoristico-sociale con riferimenti all'attualità seppur filtrati da una spiccata propensione per il grottesco. In edicola sin dal 1969, è sempre uscito in formato tascabile economico nel quale viene ancora oggi proposto. Il primo numero uscì nel maggio del 1969 per l'Editoriale Corno, per passare nel 1982 alla Max Bunker Press, casa editrice di proprietà dallo stesso Luciano Secchi, che ne continuò la pubblicazione fino alla chiusura, nel dicembre 2012. Vi subentrò la piccola casa editrice 1000VolteMeglio Publishing gestita dalla figlia di Secchi, Raffaella.

Storia editoriale

La "nascita" di Alan Ford

La connotazione grottesca, sarcastica e caricaturale presente in Alan Ford deve parzialmente i suoi natali al personaggio del re Maxmagnus, ideato da Magnus & Bunker, e della sua combriccola di scalcagnati sudditi, le cui storie hanno iniziato ad apparire dal n. 5 di Eureka, datato marzo 1968. Da non trascurarsi è inoltre il primo esperimento di storia comico-grottesca messo in pratica dal duo Magnus & Bunker nel numero 93 di Kriminal dell'aprile 1967, intitolato Festa Happening. Infatti, la storia si svolge lungo linee che nulla hanno a che vedere con il genere "ufficiale" a cui Kriminal appartiene, quello del noir, sullo stile delle avventure del contemporaneo Diabolik. In Festa Happening la scena viene occupata dall'aspetto satirico e assurdo della storia, facendo passare in secondo piano i toni noir in favore di un umorismo caricaturale. Si tratterà di un "unicum" nella storia editoriale di Kriminal, ma porrà le basi per la creazione dell'originale miscela di umorismo e spy-story di terz'ordine che caratterizzerà le storie di Alan Ford e del Gruppo TNT delle quali Magnus e Max Bunker stavano già delineando i contorni fin dal 1967.

Stentato inizio e successo

Il primo numero di Alan Ford uscì nel maggio del 1969 al prezzo di 150 lire, nel formato a 128 pagine 12x17 cm. Inizialmente le vendite furono alquanto deludenti, tanto che intorno al numero 4 si ventilò una quasi sicura chiusura anticipata della testata. Pian piano le vendite iniziarono però ad aumentare in maniera lenta ma costante, giungendo al pieno successo dopo circa due anni in concomitanza con la prima comparsa dell'arcinemico del gruppo TNT, Superciuk, nella celebre trilogia dei numeri 26 Superciuk, 27 La minaccia alcoolica e 28 Il fiasco spezzato, diventando un piccolo fenomeno editoriale e di costume nell'Italia dei primi anni settanta. Sino al n. 75 l'albo venne disegnato ininterrottamente da Magnus, che si occupò della caratterizzazione grafica di tutti i personaggi impostando quello che sarebbe stato il tono generale di tutta la serie. In seguito si sono avvicendati vari disegnatori, tra i quali Paolo Piffarerio, Raffaele Della Monica e Dario Perucca, senza però mai raggiungere il livello eccelso e il gradimento dei lettori riscosso dal lavoro di Magnus. Eccezionalmente, lo stesso Magnus tornò a disegnare il n. 200, importante non solo come "ricorrenza", ma anche per lo svelamento di un mistero che aveva tenuto a lungo in sospeso i lettori (la presunta morte del Numero Uno).
Dopo i primi 16 numeri, Magnus fu coadiuvato alle chine da Giovanni Romanini, suo allievo (dal n. 16, agosto 1970), da Paolo Chiarini (dal n. 21, febbraio 1971) e, in seguito, anche da Luigi Corteggi e dallo stesso Paolo Piffarerio che dal n. 76 disegnerà, quasi ininterrottamente, anche le tavole di ben 90 numeri.
Le prime dieci copertine, caratterizzate da un particolare tratto "pittorico", furono realizzate da Luigi Corteggi; in seguito sono state disegnate dallo stesso Magnus e, comunque, quasi sempre dal disegnatore di turno del fumetto.
Nel corso degli anni alla testata originaria sono state affiancate altre pubblicazioni, sia di ristampe che di inediti. Tra queste la prima collana di ristampe, Gruppo TNT caratterizzata da una cornice bianca in copertina, le serie TNT Gold, Alan Ford Colore, Super Alan Ford, Alan Ford Story e TNT Edition (anch'esse dedicate alle ristampe), le due serie Special dedicate alle parodie e alle storie fuori serie per un totale di 34 albi inediti, e i 14 numeri de Le storie del Numero Uno.

Satira della società italiana

Una delle caratteristiche principali che decretarono il successo del fumetto fu la presenza nelle storie scritte da Max Bunker di una costante parodia della società italiana dell'epoca, una forte satira che non risparmiava nessuno: politici, mode, malasanità, lotta di classe (di capitale importanza in quegli anni di contestazione generale e particolare clima politico in Italia). Esemplare a questo proposito è la sequenza d'apertura del numero 11 dove in un ospedale da terzo mondo a metà strada tra un ospizio per poveri e un campo di concentramento nazista, vi è una netta critica del sistema sanitario italiano dell'epoca. La satira di Magnus & Bunker riesce nella difficile impresa di farsi apprezzare sia a destra che a sinistra, in quanto non sembra risparmiare nessuno schieramento ideologico. La borghesia e i ricchi capitalisti vengono spesso ferocemente presi in giro, ma anche i proletari sono tutt'altro che idealizzati. Essi vengono dipinti con toni grotteschi mostrando difetti altrettanto marcati dei benestanti e una moralità altrettanto dubbia. A questa regola non sfugge nemmeno la gran parte dei membri dello stesso Gruppo TNT, come a voler dimostrare che, nella società moderna simile ad una giungla, se si vuol sopravvivere, non c'è posto per ideali utopistici. Inoltre, il linguaggio utilizzato talvolta in Alan Ford contribuì alla diffusione a livello nazionale di termini dialettali milanesi quali "barbone" (nella sua accezione negativa di "clochard", "poveraccio"), "siuri" (vedi titolo albo n. 41 Missione da siuri) come sinonimo di "ricchi", "ciucco" per "ubriaco", ecc...

1975: L'abbandono di Magnus

« Affermare che dopo il n. 75 Alan Ford sia cambiato irrimediabilmente in peggio sarebbe come sostenere che dopo i Beatles il rock and roll sia morto. »
Il numero 75, Cala la tela su Superciuk (settembre 1975), sancisce la fine della collaborazione del disegnatore Magnus alla testata (tornerà solo eccezionalmente in occasione del numero 200, undici anni dopo). La premiata ditta Magnus & Bunker si separa in quanto Magnus vuole seguire un suo percorso artistico diverso, dedicandosi ad altri progetti senza i vincoli della serialità commerciale ormai raggiunta da Alan Ford, con forte rischio di una stanca e monotona ripetizione dei vecchi schemi narrativi. Sulla copertina dell'albo in questione, il personaggio di Superciuk saluta i lettori sventolando commosso un fazzoletto, in una sorta di messaggio di congedo dell'artista ai suoi lettori. Per gran parte della critica di settore e degli appassionati con questo albo si chiude il periodo d'oro di Alan Ford, l'unico artisticamente rilevante.
Al di là dei meriti artistici, il fondamentale contributo del disegnatore alla serie non era solo di carattere grafico, ma anche nei contenuti e nella creazione delle gag. Sebbene i testi fossero scritti da Bunker, Magnus vi contribuiva con le proprie idee, discutendo con lui le soluzioni migliori da mettere in scena dopo che gli era stata consegnata la sceneggiatura dell'episodio.

Periodo successivo

Dopo l'abbandono da parte di Magnus, alle matite arriva Paolo Piffarerio, già vecchio amico e collaboratore di Max Bunker, con il quale aveva realizzato progetti come Maschera Nera e Atomik. Piffarerio disegnerà un numero non indifferente di albi, restando alla guida di Alan Ford fino al febbraio 1984. In questo periodo le storie della serie mostrano un richiamo sempre più evidente alle vicende, ai personaggi e ai fenomeni di costume che in quegli anni imperavano in Italia. Diventano infatti parecchio frequenti albi dai titoli come Loggia P38 e Losche trame (chiaro riferimento alle vicende della P2), Portubell (parodia della popolare trasmissione di Enzo Tortora), oppure Renato Uno come te non c'è nessuno, con il quale Secchi prende affettuosamente in giro la passione dell'epoca di sua figlia per il cantante Renato Zero. Inoltre, in questo periodo avviene l'apertura di una nuova filiale parallela del Gruppo TNT nella città di Los Angeles, capeggiata dal Grande Cesare e con membri quali Mister Lamp e i fratelli Tim, Tom, Tumb Rock (momentaneamente passati dalla parte della legge), e il passaggio della testata dall'Editoriale Corno (fallita) alla Max Bunker Press di proprietà dello stesso Luciano Secchi.

Fine dell'era Piffarerio e declino

Seppur molto prolifico, nel 1984 anche Piffarerio annuncia il suo abbandono della serie per il troppo logoramento. Tutto ciò porta a un lungo periodo di incertezza dove iniziarono ad avvicendarsi alle matite svariati disegnatori occasionali, più o meno dotati. La ricerca del nuovo disegnatore fisso della serie terminò con l'arrivo del giovane Dario Perucca nel 1986, che ancor oggi si occupa di disegnare Alan Ford. Caratteristica del periodo in questione è la graduale eliminazione dei personaggi di Cariatide e Geremia, sempre più emarginati al ruolo di semplici comprimari confinati nel negozio di fiori, e la lunga vicenda della "morte" del Numero Uno (che riesce, anche se in minima parte, a risollevare le vendite ormai in declino da tempo).

1984-1986: La saga della morte del Numero Uno

Nel n. 184 della serie, Il Numero Uno è morto! (ottobre 1984), ha inizio una lunga saga che si protrarrà fino al n. 200 Hic Hic Hurrà (febbraio 1986). In essa l'anziano capo del Gruppo TNT viene apparentemente ucciso da un killer senza nome, e nel proseguimento delle storie i lettori assisteranno agli sforzi dei membri del gruppo di scoprire l'identità dell'assassino e di svelare i folti misteri che lo circondano. Alla fine si verrà a sapere che in realtà ad essere ucciso era stato un semplice attore scritturato per impersonare Sua Eccellenza.

2005: La svolta dell'incidente

Dopo decenni di immobilismo, nella trilogia raccontata nei numeri 427 La maledizione della luna verde mela, 428 Il presagio e 429 Un giorno nuovo, Max Bunker mise in atto una svolta cruciale nella continuity alanfordiana. Tutti i componenti del Gruppo TNT, tranne Alan e il pappagallo Clodoveo sembrano morire nel corso di un incidente, annegati nelle acque di un fiume. Minuette, l'attuale moglie e socia di Alan, aiuterà il giovane a gestire l'agenzia. I due conteranno anche su Clodoveo, specialmente se vi sono casi particolari legati all'FBI o al gruppo T.N.T.

Disegnatori principali

Gli artisti che si sono occupati dei disegni nell'arco di più di 500 numeri mensili sono diciannove. Nel grafico sotto riportato, è documentato il contributo dei tre principali:
  • Magnus ha ideato graficamente i personaggi e ha disegnato la serie ininterrottamente dal n. 1 (maggio 1969) al n. 75 (settembre 1975). Ha successivamente realizzato il solo n. 200 Hic Hic Hurrà (febbraio 1986).
  • Paolo Piffarerio è stato il disegnatore della serie dal n. 76 (ottobre 1975) al n. 176 (febbraio 1984). Tuttavia, in tale periodo, alcuni numeri sono stati affidati ad altri disegnatori. È stato inoltre autore di 6 numeri degli Alan Ford Special tra il dicembre 1992 e l'ottobre 1995.
  • Dario Perucca è il disegnatore che si è occupato del numero più alto di albi. Ha disegnato oltre 250 numeri, dal n. 202 (aprile 1986) a quelli attualmente in edicola, compresi 18 Alan Ford Special e 4 Alan Ford Spin off. Tuttavia, in tale sequenza, diversi numeri sono stati affidati ad altri disegnatori.

Disegnatori secondari

Altri sedici disegnatori si sono alternati a Paolo Piffarerio e a Dario Perucca (non a Magnus, che ha disegnato ininterrottamente i primi 75 numeri), oppure coprendo il periodo intercorso tra i due (dal n. 177, uscito nel marzo 1984, al n. 201, uscito nel marzo 1986).
Essi sono:
  • Massimo Airaghi, Piercarlo Macchi, Edoardo Morricone, Matteo Paganini (1 albo a testa);
  • Luka Bonardi, Paolo Chiarini, Giovanni Romanini, Staff di If, Gianni Tacconella (3 albi a testa);
  • Enrico Folli (4 albi);
  • Oskar (5 albi);
  • Marco Nizzoli (9 albi);
  • Raffaele Della Monica (13 albi);
  • Giuliano Piccininno (14 albi);
  • Omar Pistolato (15 albi);
  • Warco (33 albi).
Alcuni di questi disegnatori, hanno fornito un consistente contributo all'inchiostrazione dei disegnatori principali della serie (vale la pena ricordare che Giovanni Romanini e Paolo Chiarini hanno collaborato più volte con Magnus, passandogli a china i disegni).

    Il Gruppo T.N.T.

    I componenti del Gruppo TNT sono quasi gli stessi dal 1969, con qualche piccola aggiunta negli anni (e una perdita al primo numero). Da segnalare la sede del gruppo, che usa come "copertura" quella di un negozio di fiori tra la quinta e la sesta strada di New York.
    • Alan Ford: è un giovane grafico pubblicitario, povero in canna, cresciuto in un orfanotrofio dove serviva come manovalante, che entra a far parte del gruppo nel primo numero della serie grazie ad un equivoco. Non è certo un coraggioso ma è saggio, leale ed intelligente, e di un'ingenuità a tratti disarmante. La sua età apparente sembra circa di 30 anni. Nonostante il bell'aspetto (per creare graficamente il personaggio gli autori si ispirarono all'attore Peter O'Toole) e i salti mortali che fa per la ragazza di turno (Linda e Brenda sono le sue fidanzate più famose), è sfortunato in amore. Ha lavorato in precedenza in un pattinodromo dove ha imparato ad essere un discreto pattinatore. Dal n. 429 in poi lavorerà con la bellissima maga francese Minuette Macon, sempre come agenzia investigativa. I due saranno assistiti da Clodoveo, il pappagallo del Numero Uno, che fornisce loro consigli utili per risolvere casi intricati e particolari e si sposeranno nel n. 500.
    • Bob Rock: al personaggio di Bob Rock è affidato da sempre il ruolo più comico. È uno degli agenti più attivi del gruppo TNT. Alto appena 1 metro e 50 centimetri, nasuto (autocaricatura di Magnus) e iracondo, è da sempre vestito con una mantellina da cacciatore di cervi alla Sherlock Holmes, decorata con motivi scozzesi. Bob ha più o meno 35 anni. È un perdente nato, capace di avere la peggio a pallate di neve contro i ragazzini del quartiere; sempre ai ferri corti con i postini Sigmund Mail e Pisistrate Nelson, e con l'anziano vicino per il volume della radio. Ha tre fratelli gemelli, di nome Tim, Tom e Tumb, le cui malefatte talvolta si incrociano con le missioni del gruppo; compare per la prima volta nel n. 1. Dopo l'incidente accaduto nel n. 428 si dedicherà prima alla carriera musicale insieme ai fratelli, e poi al teatro avendo una piccola parte in una commedia su Adolf Hitler, nel n.460.
    • Il Numero Uno: alle volte usa lo pseudonimo Stravecchio de Vecchionis ed è il "grande vecchio", l'entità misteriosa che ha voluto e creato il gruppo. Ha un'età indefinibile, racconta di aver incontrato i personaggi più importanti della storia, da Omero a Robespierre. È paralitico (da sempre), ricchissimo (pur vivendo in una stamberga), avido e dai modi molto spicci e bruschi. Viene chiamato dai componenti del gruppo "barbabianca" o il "vegliardo" o più frequentemente "rimba" o "infernale/dannato vecchiaccio", a seconda degli umori, ma reclama l'appellativo di Sua Eccellenza; compare per la prima volta nel n. 11 intitolato proprio Il Numero Uno, dove però appare solo come un vecchio demente: la sua pazzesca fisionomia definitiva si delinea soltanto in seguito. Conosce vita, morte e miracoli di quasi ogni essere umano del pianeta, il tutto scrupolosamente annotato in un libriccino di minuscole dimensioni che porta sempre addosso. Nel numero 100, Le colline nere del Sud-Dakota, il gruppo fa la conoscenza di suo nonno, che alla fine della storia lascia al nipotino il pappagallo Clodoveo, mentre nel numero 350 Oh-oh Strabalda conosciamo la sua sorella gemella per aspetto fisico e modi. Tra i due non scorre buon sangue e sono numerose le volte i cui i due si guastano i piani a vicenda. Nel numero 50 Così nacque il gruppo T.N.T. il Numero Uno racconta di aver perduto l'uso delle gambe per la patria, mentre nel numero 140 L'eredità texana racconta, più esplicitamente, di essere rimasto paralitico per una caduta da cavallo. Dopo l'incidente, anche se non più a capo del Gruppo TNT, rimane una figura presente sullo sfondo di molte storie, agendo dietro le quinte, ma rivela anche palesemente il suo carattere di assoluto approfittatore, egoista e vendicativo, anche agli occhi di Alan stesso. Nelle ultime storie assume un ruolo paterno verso Alan e Minuette, i giovani membri del gruppo, considerandoli come figli dal punto di vista professionale.
    • La Cariatide: il suo vero nome è Gervasius De' Statuis. È, in origine, il "capo" ufficiale, fungendo da tramite tra il gruppo e il Numero Uno, ma poi perde gradualmente importanza nelle missioni. Finisce così per passare il tempo a dormire e a viziare la piccola cavietta Squitty, meritandosi appieno il soprannome. La sua età oscilla fra i 55 e i 60 anni. Grassoccio ma imponente, è la caricatura di Luciano Secchi[senza fonte]; compare per la prima volta nel n. 1. Dopo l'incidente incontra Domitilla Scaldabagno, padrona di una pizzeria intenzionata a sposarlo ma che è indecisa fra lui e Geremia. Quindi i due lavoreranno insieme nella pizzeria della donna.
    • Geremia: nome completo, Geremia Lettiga; è un degno compare di Cariatide, almeno nel praticare lo sport del sonnecchio. Geremia ha 60 anni. Ipocondriaco senza speranza, eternamente affetto da tutte le patologie conosciute e non, ha un colorito giallastro (verde nell'edizione TV di Supergulp!); compare per la prima volta nel n. 1. Si dedicherà dopo l'incidente ad allestire insieme a Cariatide una pizzeria gestita da Domitilla Scaldabagno.
    • Grunf (vero nome Grunt von Grunt; Otto Grunf, tedesco di Germania nella sigla del cartone animato; viene chiamato "Grunt" nei primi numeri) è il genio ingegneristico del Gruppo TNT e la guardia del corpo del Numero Uno. Le sue invenzioni sono creative, geniali, innovative e soprattutto economiche. Peccato che siano anche fallimentari. Prima di entrare nel gruppo ricevette un encomio dall'esercito americano per aver sabotato (accidentalmente) l'aviazione tedesca compreso l'aereo del Barone Rosso; compare per la prima volta nel n. 1. Ha 65 anni, e indossa sempre un completo da aviatore della prima guerra mondiale. Sopravvissuto, come tutti, all'incidente del numero 428 Il Presagio, finisce a lavorare in un circo dove un donnone di nome Strudel intende obbligarlo a sposarla. Fuggito, grazie anche all'aiuto di Alan e del Conte, Grunf decide di coronare il suo sogno d'amore con una donna di nome Gertrude.
    • Il Conte Oliver: nobile inglese decaduto e cleptomane, approfitta della sua licenza da agente segreto più che altro per rubare un po' di tutto e rivenderlo al suo ricettatore di fiducia, il mitico Bing, che è omonimo del famoso Samuel Bing mercante d'arte. Per il resto il Conte è un vero gentleman inglese, ma non ama tornare in patria, dov'è – ovviamente – ricercato. La sua età è compresa fra i 40 e i 45 anni. È uno degli agenti più efficienti del gruppo, anche per la capacità di procacciare abilmente l'armamentario delle missioni. Per la sua destrezza riscuote una certa stima anche dal venale Numero Uno; compare per la prima volta nel n. 2. Nel numero 83 Giallissimo vengono raccontate le origini sue e del suo casato. Il casato degli Oliver-Oliver nacque dal matrimonio combinato di Benjamin K. Oliver e una sua cugina, Lady Geraldine Oliver, una bella donna da cui i discendenti hanno ereditato la cleptomania (e l'abilità). Il padre del conte aveva sperperato tutto l'ingente patrimonio in generi di conforto e avventure galanti, così Oliver, il più giovane e furbo dei figli, suggerì ai fratelli maggiori Jack e Patrick di rapinare i ricconi dei party a cui erano invitati. Ben presto il sospetto che fossero coinvolti nelle rapine li fece mettere al bando dalla buona società londinese, ma ormai si erano rifatti una certa agiatezza. Nel tentativo di lavorare in proprio i due fratelli maggiori del conte persero la vita: il primo, Jack, venne impiccato per aver ucciso un uomo mentre tentava di rubare un pianoforte, Patrick invece cadde da un tetto durante un inseguimento. Oliver continuò per lungo tempo la sua attività finché non venne arrestato. Per evadere si sostituì al suo compagno di cella, un gangster americano che aveva ottenuto l'estradizione. Così il conte Oliver degli Oliver-Oliver giunse a New York. Il Numero Uno scoprì che si nascondeva nella casa di un riccone (con l'intento di alleggerirlo dell'argenteria) e mandò la Cariatide ad arruolarlo con la minaccia di avvertire la polizia e di farlo rispedire in patria. In patria alla fine ci torna sul serio: nel numero 380 Slalom il primo ministro Milton gli comunica che le accuse contro di lui sono cadute e che può tornare nei suoi possedimenti inglesi. Ora il conte Oliver lavora per i servizi segreti inglesi, ma non ha totalmente perso il suo vizio del furto. Ha un debole per le donne, tra cui Minuette, la moglie di Alan.
    • Minuette Macon : è la compagna e socia in affari di Alan. Minuette, nata in Francia, ragazza orfana proprio come Alan, cresciuta in una casa di correzione gestita dalla maga Yvonne Leclerc a causa dei suoi precedenti per rapina, è l' ex moglie di un illusionista, Jean Macon, da cui ha ereditato il cognome. Incontra Alan per la prima volta nel n. 398. Appena divorziata da Jean, Minuette decide di vivere in America, dove ottiene un permesso di lavoro con l'FBI. Legandosi professionalmente e sentimentalmente ad Alan, la donna diverrà un membro del gruppo TNT. Alan si sposa con lei nel n. 500. Esperta in arti marziali e nella magia bianca.
    • Squitty: la cavietta mascotte di Cariatide; si limita a squittire e a dormire nella sciarpa del suo padrone. Compare nel numero 21 Bombafobia, ed è sempre obiettivo di dispetti da parte di Bob Rock e del cane Cirano.
    • Cirano: è il bracco italiano di Bob che accompagna il gruppo nel primo periodo; compare per la prima volta nel n. 18 Il cane da un milione di dollari (novembre 1970). Però nel n. 185 se ne andrà dal gruppo con Cariatide, Grunf e Geremia ma, al contrario di questi ultimi, Cirano passerà dalla parte del nemico. Il suo nome deriva dal personaggio di Cyrano de Bergerac, che è nasuto proprio come Bob.
    • Clodoveo: il pappagallo parlante e intelligente, in eterno contraddittorio con il Numero Uno, compare per la prima volta nel n. 100 Le colline nere del Sud Dakota (ottobre 1977); il Numero Uno lo riceve in eredità dal nonno. Dopo l'incidente diventò membro fisso dell'agenzia investigazioni TNT aiutando i giovani Alan e Minuette.
    • Xeres: è il serpente texano del defunto zio Tobia Quantrill. Tobia lo chiamava Xeres perché lo ha allevato a vino di Porto, anche se in realtà beve ogni genere di alcolico; viene lasciato in eredità a Numero Uno. Dopo l'incidente non si sa più nulla di lui.
    • Mister Lamp: inventore pazzoide e geniale, dopo esser stato d'aiuto in diverse occasioni agli agenti del gruppo, entra a far parte della filiale di Los Angeles.
    • Agente MRF/12 Sez.16/1956738: nel primo numero, giunto per errore nella sede del Gruppo T.N.T., Alan Ford viene scambiato per un altro agente, non conosciuto in volto dalla Cariatide (che non ne conosceva neanche il nome, ma soltanto il numero di matricola): è l'agente MRF/12 Sez.16/1956738 (così chiamato due volte, alle pagine 95 e 101) che si presenterà in ritardo, quando Alan, preso il suo posto giocoforza, sarà già partito per una missione. Vestito alla maniera di un corriere ciclista della Prima Guerra Mondiale (sullo stile del personaggio Capannelle del film "I soliti ignoti"), dotato di un carattere a metà tra lo spigliato e il serioso, scomparirà definitivamente alla centesima pagina (era apparso alla pag. 87), ucciso per mano nemica. Di fatto, è stato un membro ufficiale del Gruppo T.N.T., l'unico ad essere perito sul campo di battaglia (se si esclude il Grande Cesare, membro della filiale di Los Angeles).
    • Il Grande Cesare e i tre gemelli Tim, Tom e Tumb Rock: questi quattro personaggi faranno parte, per un certo periodo, della filiale di Los Angeles ma sono annoverati nella sezione dedicata ai nemici del Gruppo T.N.T. avendo ricoperto ruoli da antagonisti nella maggior parte della serie.

    I nemici

    Col passare degli anni i nemici del Gruppo TNT sono diventati sempre più sofisticati ed aderenti alla realtà contemporanea. Sono tantissimi, ma qui riportiamo la descrizione di quelli più significativi e famosi.
    • Baby Kate: è una fantasmessa degli anni trenta che riappare sulla terra a causa di un mago fallito di nome Drake. Vive in una casa buia con Larrigan e i suoi accoliti. L'unico modo per liberarsi di questi fantasmi è pronunciare proprio la parola "fantasmi". Si innamorerà pazzamente di Alan. Debutta nel n. 4 La casa dei fantasmi (agosto 1969).
    • Margot, la super-spia, è stata un avversario ricorrente. È il primo nemico che Alan Ford incontra entrando nel gruppo TNT. Nel n. 32, Quando il q cuore fa bi-bim, ba-bam, perde la memoria ed è ricoverata temporaneamente in un centro di igiene mentale.
    • Tim, Tom e Tumb Rock sono i fratelli gemelli minori di Bob Rock. Figli del gangster Ebenezer Rock, al contrario del fratello hanno deciso di seguire le orme del padre, finendo spesso e volentieri al penitenziario di Yuma, a volte proprio per colpa del gruppo TNT. Bob pare molto legato a loro, tanto da entrare in crisi quando non sa se denunciarli o meno, esitazione che sparisce completamente quando i tre, approfittando della loro somiglianza con il fratello, lo inguaiano con la giustizia, come avviene nel numero 62 I 3 Rock. Nel n. 77 Succursale inaugurasi vengono arruolati, insieme a Mister Lamp, nella succursale del gruppo T.N.T. a Los Angeles. Attualmente i tre lavorano con Mister Lamp nel ristorante Mamma Mia (le loro capacità in cucina erano già state mostrate nel numero 61 La testa di coccodrillo), ma non disdegnano alle volte di tornare sulla via del crimine. Nel numero 32 Quando il q cuore fa bi-bim ba-bam, Bob Rock racconta che quelli dei tre non sono dei veri nomi ma le onomatopee prodotte dal padre svenendo lungo le scale alla notizia che gli erano nati quattro gemelli. L'infermiera che aveva fretta di finire il turno, segnò quei tre suoni come nomi. La somiglianza con Bob è impressionante, l'unica differenza è la pettinatura dei capelli ed il fatto che Tumb porta i baffi.
    • Superciuk: vero nome Ezechiele Bluff, per la sua fama nel mondo degli appassionati di fumetti e non, Superciuk è quasi più famoso di Alan Ford. È il mitico Robin Hood al contrario, che ruba ai poveri per dare ai ricchi. La sua arma è la fiatata alcolica, che l'eroe alimenta in un primo momento con del barbera di pessima qualità e poi con un mix micidiale, i terribili pomodori alla cipolla agliata. Superciuk, il vendicatore grasso e mascherato, nella vita borghese è uno spazzino perennemente soggetto alle angherie della compagna, la bandita Beppa Giosef. Fondamentalmente è un idealista, convinto che i ricchi siano persone per bene in quanto non buttano le cartacce a terra, e disposto a rischiare la vita per la compagna, come avviene nel numero 119 (Fauci). Fa la sua prima apparizione nel n. 26 Superciuk (agosto 1971).
    • Beppa Giosef: è la ributtante moglie di Superciuk, nota gangster; si trasforma in seguito in Morgana. Fa la sua prima comparsa nel n. 87 Super Super Superciuck (settembre 1976).
    • Aseptik: coperto da capo a piedi da una tuta anti-contaminazione, Aseptik è uno scienziato pazzo il cui obbiettivo è rendere la terra un luogo inabitabile grazie all'inquinamento prodotto da una sua invenzione, una bomba supertossica. Egli sostiene che gli uomini stanno sì inquinando la terra, ma troppo lentamente, per cui ha deciso abbreviare questa agonia. La figura di Aseptik è una satira del sentimento ecologista che si stava diffondendo in quegli anni. Farà la sua prima comparsa nel n. 40 Ecologia (ottobre 1972) e morirà nel n. 47 La minaccia di Aseptik (maggio 1973).
    • Arsenico Lupon: è un personaggio bieco e ciarlatano che inganna le sue vittime coprendo con abiti eleganti i propri sotterfugi al motto di "assai galante e molto ladron". Il nome tradisce il riferimento letterario ad Arsenio Lupin di Maurice Leblanc. Come l'originale, è un esperto di travestimenti, ma, come chiarisce il suo nome, è anche un avvelenatore. Compare per la prima volta nel n. 53 Arsenico Lupon, assai galante e molto ladron (novembre 1973).
    • Kreuzer : sinistro scienziato, dalla testa deforme (tanto da essere soprannominato testa di lampadina) e l'occhio di vetro. Spesso è stato visto con l'occhio di vetro in mano: in alcuni numeri il destro, in altri il sinistro. Si presume una svista del disegnatore… Condannato per crimini di guerra e contro l'umanità ad una pena di 298 anni e 3 mesi. Compare per la prima volta nel n. 3 Operazione Frankenstein (luglio 1969).
    • Dr. Alsar: scienziato che lavora in una clinica che anziché curare le persone le danneggia ancor di più. Sarà un componente del Trio Fantasticus.
    • Violet: figlia del Dr. Alsar, prima s'innamorerà di Alan, poi scoprendo che ha fatto arrestare il padre diventerà una sua grande nemica. Inoltre è furiosa con Alan in quanto l'ha resa calva.
    • Brenda: inizialmente innamorata di Alan, lui la andava sempre a trovare al Pio Istituto De Sade. Finché un giorno Ronald Dawson detto Papi se la portò via dall'istituto e Alan tentò di ritrovarla senza successo. Riapparsa nel n. 98, viene arrestata per aver rubato droga a Papi. Così si scopre che, dopo essere stata rapita da Papi, aveva iniziato a drogarsi e a considerare Alan solo uno sciocco. Nel n. 199 La tomba violata (gennaio 1986) muore per mano del Grande Cesare.
    • Tromb, o Mister Tromb: è uno dei primi nemici della serie; nonostante sia molto ricco e potente, Tromb è complessato fin dalla sua giovinezza per la sua obesità. Il suo obiettivo è sterminare la razza umana che lo ha deriso chiamandolo "grassone" e "palla di lardo". Formerà, in sostituzione del Cospiratore, con Alsar e Stampel il Trio Fantasticus. Compare per la prima volta nel n. 24 Boyscout (giugno 1971).
    • Stampel: inventore geniale dagli scarsi mezzi economici e con una gamba di legno, costretto a metterla in vendita per potersi sfamare. Più che altro viene coinvolto da altri nemici, come Strabalda, Mister Tromb o il Cospiratore, che ne sfruttano le invenzioni strampalate per i loro malvagi scopi.
    • Il Cospiratore è un individuo mascherato che darà non pochi problemi al Gruppo TNT, fondando il Trio Fantasticus, con Alsar e Stampel. Morirà nel n. 65, trovandosi nel luogo dove era caduta la fiala del dottor Aseptik e verrà sostituito da Tromb; resusciterà nel n. 163.
    • Il Barone Wurdalak, il vampiro, proviene dalle pagine di Satanik, ma è diventato il capo di un trio di vampiri imbranati (ma comunque pericolosi). Un tempo aveva anche due servitori non vampiri, Krud e Kott (in seguito vampirizzati da lui stesso, quindi impalati da un cacciatore di vampiri). Nelle storie più recenti il suo castello è stato acquistato dal ricchissimo texano Tom Dig Ballas e da sua moglie Sue Ellen. In questo arco narrativo il barone ha accettato il contratto per non separarsi dal suo castello e per poter succhiare altro sangue (ai turisti). Compare per la prima volta nel n. 71 In Transilvania c'è un castello che... (maggio 1975).
    • Il Grande Cesare: ambigua figura di gangster, prima nemico poi alleato e addirittura capo della filiale di Los Angeles del Gruppo TNT, dove sono arruolati anche Mr. Lamp ed i 3 fratelli gemelli di Bob Rock. Nel n. 200 si scoprirà essere il mandante dell'omicidio del Numero Uno, avvenuto nel n. 184 (in realtà a morire fu una controfigura). Successivamente, nel n. 235 Il prigioniero della torre (gennaio 1989), verrà fuori che il mandante dell'omicidio del Numero Uno non era il vero Grande Cesare, ma suo fratello, affiliato alla setta dei Mangia. Tuttavia, lo stesso Grande Cesare, per gelosia di una giovane brasiliana, tradirà il Gruppo TNT vendendosi ai Mangia stessi, e verrà ucciso dal gruppo TNT nel n. 300 Un invito invitante (giugno 1994). Il suo nome deriva dal titolo del primo gangster movie girato in America, Piccolo Cesare (Little Caesar, 1931).
    • Gommaflex: Il personaggio di Gommaflex è nato per la TV, quando Bunker e Piffarerio dovevano creare qualcosa di nuovo per Supergulp!, la trasmissione di fumetti di Giancarlo Governi. Gommaflex ha la faccia di gomma che gli permette di assumere le sembianze di chiunque, e sfrutta questa abilità esclusivamente per scopi criminali. Debutta nel numero 110 Gommaflex (agosto 1978).
    • I Mangia: sono una setta segreta che mira al controllo del mondo. I capi della setta sono un cinese, un francese, un russo, un americano e un inglese, i quali poi trasmetteranno ai loro discendenti l'appartenenza alla setta. I discendenti dei Mangia verranno eliminati uno per uno dal Gruppo TNT, tranne l'americano, in quanto l'ultimo discendente del capo Mangia americano è il Generale War, da sempre rifiutatosi di aderire alla setta. Anche dietro l'attentato al Numero Uno del n. 184, come si chiarirà in seguito, c'erano i loschi disegni dei Mangia, attraverso il fratello del Grande Cesare. La setta fa la sua prima comparsa nel numero 237 La stirpe dei Mangia (marzo 1989).
    • Anten-Man: è un personaggio della generazione di Perucca. È chiaramente ispirato, anche fisionomicamente, a Silvio Berlusconi quando svolgeva la sua attività di imprenditore delle comunicazioni e dell'editoria. Il suo disegno criminale consiste nell'avere il monopolio dell'informazione oscurando i segnali televisivi della concorrenza. Fa la sua prima apparizione nel numero 253 Anten-Man (luglio 1990).
    • Strabalda: sorella gemella del Numero Uno, detesta mortalmente il fratello. Compare per la prima volta nel numero 350 Oh-oh Strabalda, dove racconta che il suo odio ha origine da un episodio dell'infanzia: lei e il Numero Uno (che nel flashback è raffigurato sempre con la barba) avevano ricevuto in dono dal nonno rispettivamente una bambola e una palla. Mandata Strabalda a riprendere il pallone che era finito nel fiume (secondo la sorella l'aveva fatto apposta), il Numero Uno fece a pezzi la bambola della sorella e infine la spinse in acqua. Più avanti nel tempo vi sono dei riferimenti riguardo ad una certa parte di eredità e del testamento del padre dei due che non è mai stato trovato. Benché lo minacci spesso di morte, il Numero Uno ha un comportamento strano nei confronti della sorella, sia per il ritardo con cui si vendica sia per quella volta che le salvò la vita in L'ultimo film di Bill Mikowsky nonostante il suo recente tentativo di ucciderlo. Sicuramente Strabalda è fra tutti i personaggi di Alan Ford quella che più è in grado di capire la mente del grande e infernale vecchiaccio, nonché una dei pochi a conoscere il suo vero nome benché, tra i dialoghi dei due, non venga mai fuori.
    • Domitilla Scannagatti: è una cantante lirica, rivale di Minuette, ossessionata da Alan. Cattiva e sleale, Domitilla è una donna determinata ad avere Alan per sé. Esordisce nel n. 446.
    • Diamond Fitzgerald: multimilionario i cui mezzi per guadagnare non sono proprio etici. Per creare coinvolgimento intorno a un suo prodotto, lo stracchino Superstrack, non esita a far rapire l'attore dello spot. Si mostra al pubblico solo attraverso un megatelevisore, la sua segretaria mantiene i contatti con l'esterno. Minuette e Alan sono i suoi nemici dichiarati, perché rovinano spesso i suoi piani.
    • Geko Limortacci: killer al soldo di Diamond Fitzgerald, apparso nel n.461; ha il compito di ostacolare Alan e Minuette, ma fallisce sempre.

    Alan Ford all'estero

    Sebbene sia molto famoso in Italia, Alan Ford non ha mai goduto di particolare popolarità all'estero, a parte la Jugoslavia. Le versioni tradotte in francese, danese e portoghese brasiliano cessarono la pubblicazione in breve tempo. Un caso a parte sono invece la Jugoslavia e le Repubbliche che le sono succedute, dove Alan Ford (tradotto in croato da Nenad Brixy per il Vjesnik di Zagabria nel 1972) ebbe un successo enorme, diventando uno dei fumetti più letti e famosi. Dopo la dissoluzione della Jugoslavia nel 1992, la pubblicazione del fumetto è continuata separatamente presso editori diversi in Croazia e Serbia, mentre sono iniziate nuove pubblicazioni in lingua slovena e in lingua macedone nelle rispettive repubbliche. Numerosi sono i riferimenti al fumetto di Magnus & Bunker nella cultura jugoslava:
    • Nel film di Emir Kusturica Gatto nero, gatto bianco, un personaggio legge Alan Ford lungo tutto il film. Inoltre, la maggior parte degli improvvisati mezzi di trasporto usati da un altro personaggio del film sono direttamente ispirati alle strampalate invenzioni di Grunf. Anche nel successivo film Promettilo! diversi personaggi sembrano tratti dai fumetti di Alan Ford.
    • I Prljavo Kazalište, un gruppo rock croato ha preso il nome da una frase tradotta in serbo-croato tratta dal numero 99 di Alan Ford intitolato Broadway.
    • I Superhiks, rock band macedone, prendono il loro nome da "Superciuk" tradotto in slavo.
    • Nella canzone Za tebe del gruppo punk croato KUD Idijoti, uno dei versi del brano recita: "Kad srce radi bi-bam ba-bam" che è la versione tradotta del titolo del numero 32 di Alan Ford, Quando il q cuore fa bi-bim ba-bam.
    • Il sito internet del Dipartimento di Elettronica dell'Università di Belgrado si chiama "tnt.etf.rs" in onore al Gruppo TNT.
    Numerosi locali pubblici (pizzerie, bar, ecc.) inoltre sono intitolati ad Alan Ford o al Gruppo TNT.

    Curiosità

  • Nel numero 392 di Alan Ford intitolato Dite la vostra (febbraio 2002), venne inserita la versione a fumetti di un noto personaggio della cronaca nera italiana: Erika De Nardo del "massacro di Novi Ligure" (colpevole di aver ucciso la madre e il fratellino) appare brevemente nelle vesti di una showgirl che canta una canzone dedicata alla mamma. E proprio sul ritornello della celebre Mamma, con un coltello in mano Erika canta: «Mamma, solo per te il mio coltello vola, mamma appena ti branco ti taglierò la gola». L'apparizione su Alan Ford di Erika fu causa di svariate proteste da parte di lettori indignati e la trovata comica venne accusata di cattivo gusto dalla stampa. Così Max Bunker (Luciano Secchi) rispose alle critiche: «Quella di Alan Ford è satira. Negli anni il fumetto ha affrontato, a modo suo, ogni aspetto della nostra società e della realtà, anche quelli che, purtroppo, la cronaca del nostro Paese ci offre quotidianamente».

n.1 - Il gruppo TNT
Maggio 1969  L. 150
 Editoriale Corno

n.2 - Il dente cariato
  Giugno 1969 


n.3 - Operazione Frankenstein
Luglio 1969


n.4 - La casa dei fantasmi
Agosto 1969

n.5 - Date! date! date!
Settembre 1969


n.6 - Alex Barry non c'è più
Ottobre 1969   
   Viene considerato il numero più difficile da reperire dell'intera collezione.

n.7 - Una gita a San Guerreta   
 Novembre 1969


n.8 - L'albero di Natale
Dicembre 1969

n.9 - Zoo symphony
Gennaio 1970

n.10 - Formule
Il n.9 ed il n.10 riportano la stessa data di uscita. nella realta' il numero 10 esce nel febbraio del 1970, per uno sciopero.


n.11 - Il Numero Uno
Prima copertina realizzata da Magnus per la serie.

Numero abbastanza raro da reperire completo di adesivi fustellati.
  Marzo 1970  L. 200


n.12 - La triste storia di un giovane ricco 
Aprile 1970


       n.13 - Golf
       Maggio 1970


 n.14 - 1 2 3 4
  Giugno 1970


n.15 - Il colpo di fulmine 
Agosto 1970 


n.16 - Un voto per Notax
Settembre 1970


n.17 - Cure termali
Ottobre 1970


n.18 - Il cane da un milione di dollari
        Novembre 1970


n.19 - I tre di Yuma
Dicembre 1970


n.20 - Frit, Frut
Gennaio 1971

n.21 - Bombafobia
  Febbraio 1971


 n.22 - La paura fa spavento
  Aprile 1971


n.23 - Sogno d'una notte di mezzo inverno
  Maggio 1971


n.24 - Boy Scout
  Giugno 1971

n.25 - Due balzi in più   
Luglio 1971

n.26 - Superciuk
  Agosto 1971

n.27 - La minaccia alcoolica    
 Settembre 1971

n.28 - Il fiasco spezzato
Ottobre 1971

  n.29 - Circus
 Novembre 1971

n.30 - Santa Claus' Story
Dicembre 1971

n.31 - Il giorno della befana  
Gennaio 1972

n.32 - Quando il q cuore fa bi-bim ba-bam
   Febbraio 1972

n.33 - Lo spennagrulli
 Marzo 1972

n.34 - Bluefarm
Aprile 1972

n.35 - La dozzina del pentagramma
Maggio 1972

n.36 - Il centurione
Giugno 1972

n.37 - Il colonnello Lapislazuli
Luglio 1972

n.38 - Le grandi vacanze
Agosto 1972

            n.39 - Belle Epoque
Settembre 1972

n.40 - Ecologia
Ottobre 1972

   n.41 - Missione da siuri
Novembre 1972

n.42 - Grasso Natale
Dicembre 1972

n.43 - La festa di Capodanno
Gennaio 1973

n.44 - C'era una volta una taglia
Febbraio 1973

n.45 - Piano concerto al Centimetropolitan       
 Marzo 1973

n.46 - Rischia o trapassa
Aprile 1973

n.47 - La minaccia di Aseptik
  Maggio 1973

n.48 - Il ricco zio è morto 
 Giugno 1973

n.49 - Derby
  Luglio 1973 

...A Suivre...

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