Visualizzazioni totali

martedì 25 aprile 2017

Without Borders - ITALY - Campania

Campania

In Campania si inganna persino il diavolo. (proverbio italiano)

La Campania è quella regione d'Italia che è esentata dal pagare le tasse perché i suoi abitanti sono troppo simpatici. Tranne quelli di Avellino, ai quali tra le altre cose è proibito spostarsi dai loro luoghi natii. È la seconda regione più popolosa d'Italia ed è divisa in cinque province, di cui quattro pressoché inutili e una dannosa. 

Temple of Hera, Paestum, built 550 BC
Berthold Werner
 Copyright © Antonio Troilo Photographer 
Con l'unificazione italiana viene rimesso in uso il nome Campania, che si era conservato vivo nell'uso letterario soprattutto per influenza degli autori dei secoli XIV e XV. 
(Antonio Canino)
La prostituzione africana in Campania
Provengono dal Ghana, dalla Nigeria, dalla Costa d’Avorio formano un esercito di giovani donne, vendute dalle famiglie per pochi denari a spietati trafficanti di schiave o allettate da promesse di lavoro non mantenute. Le conducono in Europa per via aerea, transitando per i paesi dell’est, dove i controlli sono più aleatori e malleabili. Si tratta infatti di merce pregiata che non può certo rischiare il viaggio sui barconi dalla costa libica verso Lampedusa, per via della terrificante percentuale di affondamenti.
  cubalivre

Cucina

ATTENZIONE! Per rispettare la scaletta del TGR Campania, verrà data la precedenza alla sezione Cucina, che sarà trattata prima delle sezioni Politica, Storia e Società.
Oltre alla famosissima pizza, ci sono numerosi altri piatti tipici. Passiamo in rassegna i più rappresentativi:
  • Anguille marinate: famoso piatto partenopeo. Consiste nell'introdurre anguille ancora vive in un barattolo preventivamente riempito con olio, aglio e aceto. Le anguille andranno in coma irreversibile ma resteranno vive, e dovranno essere consumate prima che si risveglino. Non per qualche motivo particolare, ma solo perché se si risvegliano iniziano a nuotare nel barattolo e poi bisogna ributtarle a mare.
  • La pastiera: tipica di Napoli, è una torta di pasta frolla farcita con ricotta, frutta candita e spirito di gallina. La leggenda vuole che per una buona riuscita del dolce occorra intrappolare in esso l'anima di un essere umano.
  • Sanguinaccio: originario di Caserta ma famoso in tutta la Campania, consiste nel ricavare cioccolato attraverso il sangue del maiale compiendo uno strano rito pagano risalente al 1500 a.C. e utilizzando una formula magica di cui soltanto le donne campane sono a conoscenza. Per la buona riuscita del dolce, è necessario uccidere il maiale con inaudita crudeltà.
  • 'O babbà: un dolce soffice imbevuto di rhum e pieno di zucchero. Ad ogni morso occorrono 30 unità di insulina per controbilanciare il livello del diabete.
  • I paccheri: tipo di pasta originario di Napoli. Solitamente sono serviti col ragù e accompagnati da un paio di ceffoni da parte dello chef.
  • Parmigiana di melanzane: un secondo piatto presente su tutto il territorio meridionale, la cui origine contesa tra Campania e Sicilia ha dato luogo a diverse faide camorristiche. Richiede tre giorni di preparazione e si prepara utilizzando olio, melanzane, basilico, parmigiano, olio, melanzane nell'olio, olio nell'olio. Obbligatorio accompagnarla con almeno 1,2 kg di pane a testa.
  • Spaghetti alle vongole: come suggerisce il nome, questo piatto è creato appositamente per essere mangiato dalle vongole. Secondo la tradizione napoletana, infatti, il miglior modo per allevare le vongole è nutrirle con gli spaghetti.
  • Mozzarella di bufala: simile alla mozzarella tradizionale, ma preparata dalle bufale invece che dagli esseri umani.
  • Liquore Strega: un liquore beneventano così forte che ha un tasso di mortalità del 92%. La leggenda narra che soltanto i beneventani possano farne uso senza riportare danni permanenti.
  • Limoncello: una mistura di essenza di limone, nitroglicerina, acido solforico e malvagità. Prima di poterlo servire a tavola, i produttori devono munirsi di regolare porto d'armi. 
 Photo: Fiammetta Pignatelli]

Storia


Gli inizi

I primi segni di presenza umana nella Campania risalgono al II millennio avanti Cristo, quando alcune popolazioni presero a costruire abusivamente case, città e templi: trattasi di popolazioni molto antiche come gli Osci, gli Opici, gli Asini, notoriamente poco acculturati, ed infine i Sanniti. Fra queste ed altre popolazioni scoppiavano continue guerre derivanti dal fatto che nessuno capiva la lingua dell'altro e, nel dubbio, temendo di essere stati in qualche modo insultati dalla controparte, si attaccavano a vicenda. Successivamente, approfittando della distrazione degli autoctoni, i Greci presero a colonizzare in sordina, senza che nessuno se ne accorgesse, tutte le località turistiche più belle, come ad esempio l'isola di Ischia, prima colonia greca in Campania, e Cuma, aprendo lidi e stabilimenti balneari, a beneficio dei ricchi commercianti cartaginesi, traendone lauti profitti. I greci trovarono dei grandi alleati negli Etruschi e nelle popolazioni latine, i quali fondarono, insieme ai coloni provenienti dalla Grecia, le città di Dicearchia (oggi conosciuta come Pozzuoli), Neapolis ovvero Napoli, Nola ovvero Nola e persino Acerra. I primi ad accorgersi di tutte queste nuove città furono i Sanniti, i quali si incazzarono non poco e decisero di invadere, uccidere e saccheggiare.

 The Last Day of Pompeii – Karl Briullov

Briullov visited Pompeii in 1828 and made sketches depicting the AD 79 Vesuvius eruption. The painting received rapturous reviews at its exhibition in Rome and brought Briullov more acclaim than any other work during his lifetime. The first Russian artwork to cause such an interest abroad, it inspired an anthologic poem by Alexander Pushkin, and the novel The Last Days of Pompeii by Edward Bulwer-Lytton. It depicts a classical topic but exhibits characteristics of Romanticism as manifested in Russian art, including drama, realism tempered with idealism, interest in nature, and a fondness for historical subjects. A self portrait is in the upper left corner of the painting, under the steeple, but not easy to identify.
 CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Copyright © Antonio Troilo Photographer
 [Sulla situazione nel casertano] Da queste parti la solidarietà, come nel mondo arabo, cessa fuori dalla porta di casa. Così si possono vedere ville e appartamenti puliti e perfetti all'interno, sino al cancello del giardino. Ma le vie adiacenti sono discariche a cielo aperto. Ecco perché la camorra può tranquillamente prosperare con il mercato delle scorie tossiche che arrivano dalle fabbriche del nord. Non c'è alcun senso del bene pubblico. Qui la logica trionfante impone la solidarietà dei legami famigliari contro quella dello Stato. Non si pagano le tasse perché sono governative, come non si porta il casco in moto, o non si paga l'assicurazione auto.
 (Carmelo Burgio)
Vanno in tutta e quindi anche in Campania, dove sembra che questo mercato sia piu' fiorente nell'area Aversano-Casertana e lungo il litorale domiziano.
Sono per la maggior parte minorenni ed offrono le loro grazie per pochi euro e sono particolarmente ricercate non solo per i prezzi, competitivi rispetto alle slave, spilungone dall’epidermide alabastrina e dai biondi capelli, ma soprattutto perché non pretendono dal cliente l’uso del profilattico e tanti sconsiderati, ignari dei rischi mortali dell’aids.
Ragazze che sono oggetto di lungo percorso intessuto da ogni genere di reato: riduzione in schiavitù, stupro, protezione e sfruttamento della prostituzione, adescamento, estorsione, minacce, violenze varie.
Molto spesso sono affidate ad una maman, una sorta di magnaccio in gonnella,che le sottopone a riti ancestrali (vodoo), che sanciranno per sempre obblighi di sudditanza assoluti verso questa megera, che pretenderà per il loro riscatto una cifra di 50 - 100.000 euro a seconda dell’avvenenza della fanciulla.
Se una ragazza vuole arrivare a battere i marciapiedi italiani deve pagare al proprio magnaccia 50mila euro. E poi deve pagare la mafia locale, che vuole fino a 300 euro al mese. Racconta Antonio Crispino sul Corriere della Sera, in un articolo con tanto di video, che le poche donne che provano a ribellarsi finiscono male. Prima vengono sfregiate, poi, se non si “ravvedono”, vengono gambizzate.
Un giro di soldi che loro, le ragazze, nemmeno si sognano. Prendono tra i 10 e i 30 euro per un rapporto sessuale in auto. Il prezzo è più basso se si per le africane (dal Senegal, dalla Nigeria, dal Sudafrica), più alto per le europee (lituane, polacche, bulgare, ucraine).
dhonamine

 Photo: Fiammetta Pignatelli

L'epoca romana





Le colonie greche, la cui popolazione era composta per lo più da commercianti e filosofi omosessuali, non si curarono minimamente dei rudi e concreti sanniti che invasero le città; i coloni semplicemente non reagirono, continuando imperterriti a fare quello che stavano facendo. Perplessi e disorientati, i sanniti non sapevano se ammirare i greci per lo stoico coraggio o prenderli per dei coglioni totali. Tuttavia i Sanniti non ebbero il tempo di riprendersi dallo shock poiché vennero raggiunti da un'ambasciata di ultras romanisti che dichiarò loro guerra.
Era infatti avvenuta una cosa che aveva fatto infuriare non poco i vertici di Roma: l'assedio di Capua. Con "assedio di Capua" ci si riferisce ad una partita di calcio in cui Roma fu costretta sullo 0-0 dalla strategia ultradifensivista dell'allenatore del Benevento. Un pareggio che costò caro ai romani, dal momento che quell'anno lo scudetto fu poi assegnato al Mediolanum.
Da quel momento, con l'impiego di numerosi contingenti militari, i romani ebbero ragione delle popolazioni locali, le quali vennero sconfitte nel giro di sole tre guerre sannitiche. I romani, allo stesso modo degli investitori tedeschi odierni, si dedicarono ad attività di bonifica e riabilitazione del territorio, alla costruzione di nuove città e di una ramificata rete stradale, innestando poi un sistema burocratico ed amministrativo molto efficiente. Tutte cose che le popolazioni locali ignorarono del tutto, continuando come sempre le loro gozzoviglie.

 Early kings ruled from Castel Nuovo
Berthold Werner
Naples, Castel Nuovo

 n Campania è finita l'era Bassolino, nonostante «Un posto al sole». Negli anni, la soap di Raitre ha disegnato una Napoli che non c'è, una Napoli molto bassoliniana, una Napoli da portineria dove però non è mai esistito il problema spazzatura (tanto che si è dovuto provvedere altrimenti).
 (Aldo Grasso)

 CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Copyright © Antonio Troilo Photographer

 Se si va a fare sesso nelle villette abbandonate lungo la litoranea Domitia il prezzo sale a 50 euro. Definirle villette, in realtà, è a dir poco esagerato. Si tratta di scantinati pieni di muffa, racconta Crispino, dove “d’inverno si gela e d’estate si muore di caldo”.
Ma le ragazze vivono qui, senza acqua né luce, per lo più. Al massimo ci sono un letto, un wc e un frigorifero.
In Campania il fenomeno sembra essere gestito dalla mafia nigeriana , la quale si limita al pagamento di un pizzo mensile alla camorra .


L'area è quella compresa tra Caserta e Napoli, con una quota rilevante, quasi la metà del totale, rappresentata dal denaro spedito da Castelvolturno, dove l'Organizzazione internazionale per le migrazioni ha stimato almeno 500 ragazze nigeriane in pianta stabile. Qui operava Helen Uwaigboe, una delle madame più attrezzate. Le sue ragazze, all'arrivo, avevano da riscattare, lavorando sul litorale domizio, un debito da 50mila euro ciascuna. Tempo medio per affrancarsi: due anni.
Priscilla Omonfoma, anche lei nigeriana, è stata invece indicata come uno dei pezzi da novanta di un clan nigeriano che aveva basi in Campania e in mezza Europa. Per lei è scattata una condanna per associazione mafiosa, resa possibile anche dalle dichiarazioni di un connazionale al quale è stato applicato lo status di collaboratore di giustizia.
Si è cosi' appurato che la maman le istruiisce poi nelle arte erotica, le stiperà in squallidi appartamenti ed in pochi giorni saranno pronte per il marciapiede. Dovranno versarle ogni mese non meno di 500 euro e circa il doppio sono pretesi dalla malavita locale, proprietaria indiscussa del territorio, in barba alle leggi dello Stato e saranno dislocate, a secondo della loro bellezza, dappertutto, chi sulla provinciale, chi sotto un cavalcavia, mentre le meno attraenti dovranno contentarsi di una poco frequentata stradina di campagna. Un vero e proprio esercito del piacere nel regno dell’orrore e della violenza nel regno della camorra.
Le più fortunate, pagato il loro debito in 3 – 4 anni, potranno mantenere nel lusso gli uomini delle quali si innamoreranno e mandare denaro alla numerosa famiglia rimasta in patria, permettendo così ai genitori di aprirsi un negozietto ed a qualche volenteroso fratello di studiare.

 Pulcinella291

 AfroditeXxX

  Photo: Fiammetta Pignatelli

Medioevo





Sotto la dominazione romana comincia un periodo lungo e prospero per la felice Campania. Sì, certo, a parte Pirro, Annibale, un paio di eruzioni del Vesuvio che distruggono Pompei ed Ercolano facendo un migliaio di morti e poco altro. Ma la popolazione locale anche in queste occasioni reagisce sempre con serafica imperturbabilità. Tuttavia, come si sa, le cose belle prima o poi giungono al termine. Con la morte di Romolo Augustolo a Napoli, avvenuta per un'indigestione di frutti di mare, si fa coincidere la fine della dominazione romana e l'inizio di quel casino conosciuto come Medioevo. I primi ad insidiare le grazie della Campania furono i longobardi, i quali presero a costruire castelli e strane torri ovunque. Contemporaneamente il Papa ed i bizantini, invidiosi delle strane torri dei longobardi, costruirono altre torri ed altri castelli ancora più grandi. Dopo alterne vicende la Campania venne inglobata nel Regno di Sicilia all'insaputa del Papa, dei longobardi e dei bizantini chiusi nelle loro torri e nei loro castelli. In questa fase la Campania prosperò come un regno cosmopolita ed abusivo, ma a turbare gli equilibri di potere arrivarono gli spagnoli rappresentati da Alfonso V d'Aragona e fu a quel punto che a gran parte della popolazione locale girarono i coglioni sia per i cazzo di castelli ovunque che per l'avvicendarsi continuo di teste coronate, cosa che provocò rivolte ed insurrezioni. Ma tutto questo terminò con l'arrivo dei Borbone, una famiglia di cabarettisti spacciatasi per nobile che affascinò il popolo napoletano e campano.

 Revolutionary Masaniello
Attributed to Onofrio Palumbo - Museo di San Martino
probably Portrait of Masaniello

La Campania, per la sua fecondità detta Felice, fu con maggior lode chiamata Felice, & Amena. Era l'amenità propria della riviera del suo mare: la fecondità de' suoi campi fra terra.
 (Camillo Pellegrino)

Copyright © Antonio Troilo Photographer

 Giugliano, sesso a pagamento fuori alla Chiesa. Il parroco scrive alle istituzioni

  AfroditeXxX

  Photo: Fiammetta Pignatelli

Il ruolo della Campania nell'Italia unita

Durante la dominazione borbonica la Campania conobbe un lungo periodo di prosperità: i cittadini trascorrevano la maggior parte del tempo cantando canzoni popolari in riva al mare e mangiando spaghetti con le mani.
Nel 1861, però, la Campania accettò spontaneamente (molto spontaneamente) di unirsi al Regno d'Italia. Gli abitanti ne furono così entusiasti che decisero di partire in massa verso gli Stati Uniti d'America per comunicare la bella notizia anche oltre oceano.
Per far sì che il nuovo stato funzionasse a dovere, Cavour decise che ogni regione doveva avere un compito preciso: ai lombardi toccava lavorare e produrre; i piemontesi avevano già unito l'Italia quindi ottennero un periodo di riposo e se ne tornarono nelle caverne a guardare la TV; tutte le regioni centrali avevano l'onorevole compito di fare numero; ai campani toccò il compito più arduo: inventare barzellette per sostenere il morale degli altri compatrioti.
Le altre regioni del sud stanno ancora cercando uno scopo.

 Caserta Palace, inside
Adriano Amalfi - http://www.adrianoamalfi.com
Interno Scalone della Reggia

Quando si ama la Campania, si amano tutte le razze che l'hanno abitata, compresi gli Oschi.
 (Roger Peyrefitte)

 Roberta Ciuccio Fotografia

YouTube480 × 360Ricerca tramite immagine
Giugliano (NA) - Il parroco chiede l'Esercito contro le prostitute (08.03.14). Pupia Campania

Linaa24

   Photo: Fiammetta Pignatelli

Novecento










Allo scoppio della prima guerra mondiale la Campania pensò inizialmente di schierarsi con gli austriaci per fare un dispetto all'Italia, poiché i piemontesi li chiamavano terroni. In un secondo momento, però, i campani compresero che se avessero vinto gli austriaci gli sarebbe toccato lavorare ancora di più, quindi rinunciarono a questo piano.
Durante la seconda guerra mondiale la Campania fu bombardata ripetutamente dagli alleati: questo è il motivo per cui a Napoli le strade sono tuttora dissestate o inagibili. Dopo il boom economico degli anni '50 e il boom camorristico degli anni '80, la Campania ha conosciuto un declino che ha toccato il suo punto peggiore nell'emergenza rifiuti del 2008.

 Mount Vesuvius erupting in 1944

Perchè la musica guarisce, nella musica si rinasce. La musica mi ha salvato la vita. Canta, canta e salvati. Perché questa non è la terra dei fuochi; questa è la terra della gente che ama! 
(Emma Marrone)

Roberta Ciuccio Fotografia

 Giugliano, il fenomeno del sesso a pagamento lungo la circumvallazione esterna

 fragolasolitaria

Geografia

La Campania è caratterizzata da tre golfi, 4-5 isole, due zone vulcaniche e numerose aree montuose, tutte quante costruite abusivamente. Il litorale campano è molto vario, può essere sabbioso, roccioso o sporco. I monti principali sono i Monti Lattari, l'Appenino Irpino e le Dolomiti.
Idrograficamente la Campania ha fiumi e laghi di medie dimensioni, dai quali è meglio tenersi a una distanza di almeno 150 metri a causa dei miasmi, tra cui ricordiamo le fontane della Reggia di Caserta e le pozzanghere che si formano a Napoli ogni volta che piove.

 The grand gardens of the baroque Palace of Caserta
Marcok / it.wikipedia.org - Own work
The Reggia of Caserta. Statues in the garden.

'A disoccupazione pure è un grave problema a Napoli, che pure stanno cercando di risolvere... di venirci incontro... stanno cercando di risolverlo con gli investimenti... no, soltanto ca poi, la volontà ce l'hanno misa... però hanno visto ca nu camion, eh... quante disoccupate ponno investi'? [...] cioè, effettivamente, se in questo campo ci vogliono aiutare, vogliono venirci incontro... na politica seria, e ccose... hann' 'a fa' 'e camiòn cchiù gruosse.
 (Massimo Troisi)

Roberta Ciuccio Fotografia


 Fuorigrotta, prostituta ferita a colpi di pistola in via Mario Gigante

Fleur71



Clima

Il clima è tipicamente indolente, mentre le estati sono calde perché i roghi dolosi colpiscono il 98% del territorio.
La Campania ospita anche due vulcani, il Vesuvio e i Campi Flegrei, messi lì dal padreterno come pulsante di emergenza.

 Roberta Ciuccio Fotografia

Pulcinella with a guitar


A mio parere, Napoli è l'unica città d'Italia che rappresenta veramente la sua capitale.
 (Charles de Brosses)

MiciaTigrotto91

«Libidos», prostitute offerte online e sfruttate nei privè in Campania Squillo anche le mogli dei gestori

Popolazioni della Campania

Avellino

Popolo di montanari guerrafondai, gli avellinesi vivono arroccati nelle proprie montagne, scavando con avidità nelle viscere della Terra alla ricerca di gemme e pietre preziose. Questo popolo remoto e diffidente, avvezzo a sopravvivere tra le inospitali caverne orientali, si guadagna da vivere saccheggiando le carovane di passaggio dei salernitani che intraprendono lunghi viaggi di circa due settimane per raggiungere la capitale, Napoli, in cerca di fortuna e gloria.

 The island of Capri, often seen as a cultural symbol of Campania.
Berthold Werner
Anacapri, Villa San Michele

A Napoli è cambiato tutto. O quasi. Per i rifiuti è cambiato molto poco. La camorra, è vero, è diventata meno aggressiva. E da qualche avamposto si è dovuta ritirare. Però la raccolta dei sacchi «da 'a munnezza» è rimasta nelle mani delle stesse imprese che l'avevano ottenuta in appalto agli inizi degli anni Novanta, gli anni d'oro di Cirino Pomicino, De Lorenzo, Di Donato: i tre avidi «viceré» del Caf. Imprese che nel settembre del '96 hanno riottenuto dalla giunta Bassolino l'appalto per la raccolta delle 1300 tonnellate/giorno di pattume tal quale generate dalla città di Napoli. 
(Ivan Berni)

Roberta Ciuccio Fotografia

 bond66

GIUGLIANO-QUALIANO. Prostitute che praticano il mestiere più antico del mondo in pieno giorno in quel casermone di cemento che è l'ex ristorante il Pentolone, una struttura tolta alla criminalità organizzata e che è in attesa di rilancio dopo l'acquisizione da parte del comune di Qualiano. Oltre a ciò cumuli di immondizia abbandonati in una strada che conduce a tante piccole e medie imprese, che operano nell'area del Ponte Riccio al confine con Giugliano. Dulcis in fundo poi la decisione di spostare i rom di Masseria del Pozzo, sgomberati l'altro giorno, proprio in terreno adiacente ad alberghi e case.


Benevento 

Al di là delle pianure perdute, a metà strada tra Napoli e Mordor, sorgono le terribili Highland beneventane. Popolo fiero e fortunatamente in via d'estinzione, da quasi vent'anni i beneventani sono venuti a conoscenza di una sconcertante verità: esiste la vita anche al di fuori di Benevento. Gli abitanti di questa subregione, diretti discendenti dei sanniti, combattono per l'indipendenza dall'imperialismo partenopeo attraverso una inquietante propaganda che consiste nello scrivere sui muri frasi intimidatorie come Benevento regna oppure Via i napoletani dalla Campania. I napoletani, per accontentarli, si spostano così in massa verso la Lombardia e il Piemonte, dove loro malgrado troveranno altre scritte sui muri: Via i napoletani dalla Lombardia.


Rococo art inside the Palace of Caserta.
Twice25 & Rinina25 - Self-photographed
Caserta, immagini dalla Reggia di Caserta

A Napoli è stata affibbiata una mutazione di funzione e destino di cui non si è mai compresa la connotazione: da ex capitale, che cosa è diventata? Non si sa. E quel che è peggio: non se ne discute. (Philippe Daverio)

 Roberta Ciuccio Fotografia

 Benevento.  
“Continuano e preoccupa in termini di decoro e di sicurezza il dilagante fenomeno della prostituzione. Dal Rione Ferrovia a Piano Cappelle si registra un fenomeno crescente di donne dedite al mal costume ed i cittadini sono preoccupati non solo per la questione morale e di decoro ma sopratutto per quello che può rappresentare tutto ciò che si nasconde dietro a tale fenomeno”.

Classista

Caserta

I casertani sono il popolo più intraprendente della Campania dopo i napoletani, i beneventani, i salernitani e i polacchi. La popolazione è divisa in un rigido schema composto da tre diverse caste: imprenditori malavitosi, allevatori di bufale malavitosi, gente normale ma malavitosa. Il linguaggio utilizzato a Caserta è rimasto invariato dal Paleolitico fino ai giorni nostri ed è composto da due suoni consonantici (ʊɧ e ɰ) e una sola vocale (la æ). Dalla combinazione di questi suoni si ottiene l'intero vocabolario dei casertani.  

Arch of Trajan, city side.
Decan - Own work
Arch of Trajan, Benevento, Italy: the side oriented towards the centre of the city. 

A Napoli ho scoperto l'immonda parentela tra l'amore e il Cibo. Non è avvenuto all'improvviso, Napoli non si rivela immediatamente: è una città che si vergogna di se stessa; tenta di far credere agli stranieri che è popolata di casinò, ville e palazzi. Sono arrivato via mare, un mattino di settembre, ed essa mi ha accolto da lontano con dei bagliori scialbi; ho passeggiato tutto il giorno lungo le sue strade diritte e larghe, la Via Umberto, la Via Garibaldi e non ho saputo scorgere, dietro i belletti, le piaghe sospette che esse si portano ai fianchi. Verso sera ero capitato alla terrazza del caffè Gambrinus, davanti a una granita che guardavo malinconicamente mentre si scioglieva nella sua coppa di smalto. Ero piuttosto scoraggiato, non avevo afferrato a volo che piccoli fatti multicolori, dei coriandoli. Mi domandavo: «Ma sono a Napoli? Napoli esiste?» 
(Jean-Paul Sartre) 

 Roberta Ciuccio Fotografia

 
Ecco come il clan degli albanesi controllava le prostitute con una “App” nei telefonini 

 cpnewentry


Salerno 

I salernitani sono un popolo di predoni e briganti che occupa il bassopiano meridionale della Campania. Nascosti alle ombre degli alberi che costeggiano la foresta tropicale del Cilento, i salernitani sono soliti tendere imboscate agli ignari turisti di passaggio, cogliendoli di sorpresa e costringendoli a comprare i loro prodotti casarecci. Il centro di Salerno, invece, è popolato da cittadini che somigliano di più a un leghista che a un essere umano.

 Resti dell'acropoli di Cumae
Mentnafunangann - Opera propria
Acropoli

A Napoli, il 15 maggio, una sollevazione popolare aveva colto tutti di sorpresa. I soldati spararono e ci furono molti morti. Il Parlamento, che aveva tentato una mediazione, venne invece accusato di aver sostenuto la sedizione.
 (Nico Perrone)

  Roberta Ciuccio Fotografia

 Prostitute e incontri a Luci Rosse nel pieno centro a Salerno: 7 arresti 


cpnewentry



Quote rosso1.png Non sono di qui! Quote rosso2.png


~ Chiunque a Napoli

Quote rosso1.png Siamo invasi dalla spazzatura? Non è colpa nostra. Siamo brava gente, facciamo la raccolta differenziata, amiamo la natura. Tutta colpa del Governo! Quote rosso2.png


~ Tipico pensiero napoletano

Quote rosso1.png Melda! A quanto pale la nostla Glande Mulaglia non è più l'unica costluzione visibile dallo spazio! Quote rosso2.png


~ Un cinese su Napoli

Quote rosso1.png Toda joia... toda munnezza Quote rosso2.png


~ Roy Paci su Napoli

Quote rosso1.png I vulcanologi, ma anche i non addetti ai lavori, sanno che il dinamico riposo del Vesuvio avrà prima o poi un termine. Quote rosso2.png


~ Wikipedia sulla speranza

Quote rosso1.png Vedi Napoli e poi muori! Quote rosso2.png


~ Campagna per la promozione del turismo del Comune di Napoli

Quote rosso1.png Ma quando cazzo erutta il Vesuvio? Quote rosso2.png


~ Leghista sulle bellezze di Napoli

Quote rosso1.png Tolti i napoletani, la spazzatura, la camorra, la puzza e l'ignoranza Napoli sarebbe davvero una città stupenda. Ma a quel punto non sarebbe Napoli. Quote rosso2.png


~ Chiunque di ritorno da Napoli

Quote rosso1.png Beh, mi sono ispirato a Napoli... Quote rosso2.png


~ John Carpenter a proposito del film 1997: Fuga da New York

Turista : Quote rosso1.png Scusi, saprebbe dirmi dove...? Quote rosso2.png
Napoletano : Quote rosso1.png Nun saccio nient', io non c'ero e se c'ero dormivo! Quote rosso2.png
Turista : Quote rosso1.png Guardi, veramente io volevo solo chieder...! Quote rosso2.png
Napoletano : Quote rosso1.png NO! Sono delle brave persone! Io poi non sono di qui, capisce? Quote rosso2.png
Quote rosso1.png Non vedo l' ora di trovare un Velociraptor Vesuviano Quote rosso2.png


~ Turista su bellezze di Napoli

Napoli (in romano Nà Pòli, in pugliese Nèpoli, in sardo Vaffannapoli, in lingua padana Marrakesh, in inglese Napalm, e in americano Napolistan) è una ridente cittadina situata nell'Africa campana, tra il Vesuvio e i caseifici alla diossina di Caserta, a 500 metri sotto il livello della spazzatura.
È la città d'origine della famiglia Borghezio ed è nota in tutto il mondo come la culla della cultura culinaria e della musica raffinata, tra cui non sono dimenticabili le innumerevoli bande di suonatrici di piffero.
Nel 2003 ha vinto un premio come Città più napoletana del mondo, è gemellata con Beirut e il suo tasso di criminalità è del 900%, il che significa che ogni 1000 omicidi commessi nel mondo, 9000 avvengono a Napoli.
Dopo una quindicina d'anni di programmi finanziati direttamente dal paese con cui confina, l'Italia, Napoli è riuscita, grazie all'impegno dei propri amministratori Rosa Russo Jervolino e Antonio Bassolino, ad ottenere nel 2008 da Legambiente l'ambìto riconoscimento di "Città più Ecologica d'Europa". Tutto questo grazie all'innovativo progetto di recupero dell'immondizia che viene riconvertita in paesaggio urbano, colline e montagne. L'intenzione è quella di attirare un turismo alternativo, dove il turista potrà sciare sui cumuli di rifiuti sparsi ovunque nella città e nella provincia.
La lingua parlata a Napoli è il napoletano, che non è l'italiano.


Plateia maggiore (Napoli)
Armando Mancini - Flickr: Napoli - Via dei Tribunali
Via dei Tribunali - Napoli.

A Napoli l'orgoglio, appannaggio del dominatore, non è mai considerato legittimo, ma sempre soltanto ridicolo. 
(Elena Croce)

   Roberta Ciuccio Fotografia

Campania, 
È la seconda vittima nel giro di 4 giorni e a far ipotizzare la presenza di maniaco ci sono alcuni punti in comune: entrambe le donne uccise sono giovani, straniere e si prostituivano. 

 coppiasexi2010

Storia

Napoli (per molti Truzzonia o Tamarronia) deve il suo nome al suo popolo. Nel 1216 il ricchissimo mercante francese Silve Bair les Chains cercò di aprire un'impresa di pulizie a Napoli, data la sua proverbiale filantropia. Poco dopo aver incominciato a nettare la putrida città, si ritrovò subito dietro la sua carrozza di pulizia una folla immane che gli gridava dietro "n'a pulì!!! (cioè "non devi pulire") stamm buon accussì, 'nmiez à munnezz... n'a pulì!!!!" e da quel giorno tutti gli abitanti partenopei, accomunati dallo stesso attaccamento all'immondizia e al sudiciume, cambiarono il nome della città da Partenope a Napoli.

La fondazione di Napoli si deve a Diego Armando Maradona e a Raffaele Cutolo. Per poter conservare il nome Napoli e non essere costretta a cambiarlo in Palepoli o peggio in Viadimezzepoli, Napoli viene rifondata daccapo ogniqualvolta giunge notizia che al mondo una città è stata fondata, e comunque, a scanso di equivoci, ogni anno il 4 di maggio se San Gennaro fa il miracolo. Ricerche storiche e paleontologiche non hanno purtroppo portato alla scoperta della data della prima fondazione, anche se alcuni ritrovamenti archeologici potrebbero far pensare al percolatozoico.
I suoi abitanti, a cui non basta di abitare nella città più nuova della città più nuove del mondo, affermano che questa sia la città più antica del mondo e che furono i suoi abitanti a fondare Gerico, Ninive e Tenochtitlan, a costruire le piramidi e dipingere di rosso Marte.
Recentemente Napoli è diventata ufficialmente città sotterranea, in seguito alla ilare situazione dei rifiuti in cui si trova perché la camorra ha riempito il territorio dei rifiuti tossici delle imprese del nord Italia. Preoccupati per la cosa, il sindaco e il governatore hanno adottato durissimi provvedimenti per risolvere il problema:
  • Aumento del 20% della quota mensile che la camorra deve sganciare al comune per gli appalti e le discariche.
  • Creazione di un inceneritore ad Acerra, subito chiuso perché alcuni letterati della Lega Nord l'hanno otturato con un numero imprecisato di bambini napoletani. La polvere da sparo in essi contenuta è poi esplosa, coinvolgendo nella deflagrazione i sopracitati Premi Nobel. L'ONU ha dichiarato il ricordo di questo giorno "Patrimonio dell'Umanità".
  • Sospensione dell'immunità diplomatica per i camorristi.
  • Aumento delle pene per i reati di camorra. Si è pensato addirittura di aggiungere lo "schiaffo sulla mano" alle pene vigenti, tra cui spiccano il <<Non lo fate più!>>, le pacche sulle spalle e una serie di buoni sconto dell'Eurospin.
L'introduzione di tali misure straordinarie, oltre a rendere l'area urbana estremamente più pulita (è ora possibile infatti intravedere il cielo da una falla nella munnezza che si è aperta a nord di Fuorigrotta), ha anche reso Napoli più vivibile. A patto che giriate con un giubbotto antiproiettile.

 Anfiteatro campano (Santa Maria Capua Vetere). Probabilmente il primo anfiteatro costruito dai romani
Dom De Felice e Carla Nunziata - Opera propria
Inside the amphitheater of Santa Maria Capua Vetere

 A Napoli va debitrice l'Italia della restaurazione della moderna filosofia razionale, che da quel regno si propagò per tutta la penisola. Il Telesio, il Bruno ed il Campanella aveano cominciato a scuotere il gioco aristotelico; il Vico ed il Genovesi lo levarono dal collo degli Italiani e lo infransero. 
(Giuseppe Maffei)

Roberta Ciuccio Fotografia

 Sfruttamento prostituzione

 man2269

  
Popolo

In questa città durante la storia dell'evoluzione umana si è sviluppata una razza a parte, quella dei Floods, fuori dal mondo per diversi aspetti:  
  • Parlano con versi nasal-gutturali, e solo dopo alcuni anni di esercizio intensivo si riesce a comprendere cosa cazzo stiano dicendo.
  • Lavorano dalla nascita, si guadagnano da vivere da soli o in branco, di solito su moto equipaggiate di autoscippoportafogli, un optional ormai molto in voga tra i napoletani.
  • Non sembrano capaci di parlare con un tono di voce normale, ma perfino in un autobus, che non è propriamente vasto quanto un campo di calcio, sentono il bisogno di chiamarsi tra di loro urlando: Pascààààà!, Gennàààà!, Nunziatìììì!, con un volume in decibel superiore a 300.
  • Vivono notoriamente in scatole di cartone o nei famosi "bassi"
  • Hanno una linea invidiabile, mediamente fra i 90 e i 190 kg, grazie alla loro tradizione culinaria basata su fritture (di pesce, pane, carne, cane, patate, pneumatici, erba) e pasta. Questa dieta conferisce agli uomini un fisico atletico quanto quello di Giampiero Galeazzi dopo il cenone di Capodanno e un davanzale alquanto prosperoso alle donne. Inoltre aiuta particolarmente a raggiungere questi risultati la tecnica usata per mangiare: il napoletano si abboffa, nel vero senso della parola, perché oggi può, domani chissà... di solito succede che l'indomani si azzuffa e prende a botte anche il nonno pur di cibarsi di qualcosa.
  • Una classe molto rappresentativa delle ultime generazioni è quella dei cuozzi che al nord prende il nome di Tamarroni, Terroni, Zarri, Zarroni, Truzzi o Zaùrdi. Qui si chiamano Napuligni e Napulegne, nel pieno rispetto delle pari opportunità, e sono facilmente individuabili: si trovano infatti a bordo di automobili quali la Fiat Punto GT, opportunamente "akkittata" con minigonne, alettone posteriore con porta gerani, impianto stereo potenziato e luci al neon.
  • Secondo il popolo napoletano, il punto forte della loro città è il sole che si specchia nel mare, ma dalla regia dicono che d'inverno piove di più che a Milano (sì sì a Milano, quel nebbioso buco del ...). 
 Castello normanno (Ariano Irpino)

Amo Napoli perché mi ricorda New York, specialmente per i tanti travestiti e per i rifiuti per strada. Come New York è una città che cade a pezzi, e nonostante tutto la gente è felice come quella di New York.
(Andy Warhol)

Manuela Pace Photography - memories and tales

 Presi i fratelli rapinatori seriali di prostitute: 14 colpi. 

 queen_of_spades

  
Economia
L'economia della città è condizionata dalla sua natura turistica: Napoli risulta essere infatti una città particolarmente riposante e gradita a chi desidera compiere una vacanza in pieno relax. Questa natura tranquilla si capisce del resto benissimo dalle immagini qui riportate. Vogliamo in particolare far notare come al mercato di Napoli vi sia un oculato rispetto delle normative, in particolare dopo l'ultimo decreto che obbliga il venditore a dichiarare se almeno la merce che vende è rubata oppure no. Ancora oggi è molto diffuso il baratto.
L'economia cittadina si basa sul modello africano: gli abitanti hanno come fonte primaria di reddito lo stipendio. Degli altri. Portafogli, collanine, automobili, orologi... tutto fa brodo. Per questo motivo risulta evidente il perché lo sport preferito dai napoletani sia lo scippo, molto simile nello svolgimento al classico ruba-bandiera. Viene praticato a piedi, a cavallo, in bicicletta o in motorino, ma la vera specialità locale è farlo con l'Apecar. Un'altra sostanziosa fonte di reddito è la truffa a danno delle assicurazioni.

 Castello Aragonese ad Ischia
Cara Napoli, è difficile, tanto difficile dopo quattro anni... e allora ho pensato che forse è meglio salutarti così: chiedendo in prestito prima a zio Pino e poi a te, quello che la gente, la meravigliosa tua gente, ti canta ogni volta come una promessa di amore eterno. [...] Napule è tutto nu' suonno e a' sape tutto o' munno ma nun sann' a verità. Io la so. L'ho scoperta, l'ho amata, l'ho chiusa a chiave nel cuore: ed è per questo che oggi i miei occhi sono bagnati da questo mare e sporcati da questa terra. Terra mia. Ciao guagliù, forza Napoli sempre. 
(Gökhan Inler)

Manuela Pace Photography - memories and tales


 
Prostitute nude in strada a Marigliano:
protesta contro il degrado della zona
Il racconto dei Verdi: «Operavano in un posto pieno 
di rifiuti: si sono spogliate ed è intervenuta la polizia»

 buongustai2015

ph GAETANO ARTIOLA  

Musica

Raffaello, Alessio e il grande Gigi D'Alessio: sono tre i piloni portanti della musica napoletana, seguiti a ruota da Gigi Finizio e Maria Nazionale, nonché dall'intonatissimo Francesco Merola, figlio di Mario Merola, il re della sceneggiata infartuato durante un "do" di petto.
Non si possono poi dimenticare (benché la tentazione sia forte) il mitico Gigione e il mitico Jo Donatello, ambiti dal popolo cuozzo napoletano e riconoscibili dalla camicia rosa o verde pisello, abbinata a pantaloni giallo canarino o viola malva.
Da non dimenticare infine Gigi D'Agostino, il quale da poco più di un decennio è l'idolo dei ragazzi napoletani. Negli ultimi anni ha letteralmente spopolato con il suo genere musicale Lento Salento, un genere innovativo caratterizzato dalle sonorità che ricordano la tipica atmosfera opaca e ferrosa delle officine meccaniche, a tratti interrotta da uscite plateali, con tonalità solenni e sentimentali (cit.: "Pioggia, e sole, e sole, e sole..." e ancora "Suona Gigi D'Agostino, scambiatevi un gesto di pace").

1863, un bersagliere del neonato regno d'Italia esibisce il corpo di Nicola Napolitano, brigante appena fucilato
sconosciuto - http://anpi.it/media/uploads/patria/2006/10/00_LE_FOTOSTORIE_13.pdf
"Il Bandito Nicola Napolitano"

[I napoletani] Cavano l'arte dal sole.
 (Camillo Boito)


Manuela Pace Photography - memories and tales

Giugliano in Campania: prostituzione nascosta in centro massaggi. Clienti attirati con annunci che offrivano “eleganza e privacy”
 Arrestati dai carabinieri i 2 gestori

copless7175

 ph GAETANO ARTIOLA

Squadra di calcio

La squadra del Napoli Calcio ha origini sconosciute (purtroppo, altrimenti si studierebbe il fenomeno e si opererebbe per evitarlo in futuro). È universalmente riconosciuto il fatto che i tifosi di questa squadra sono i maggiori seguaci al mondo del motto “l’importante è partecipare”, cosa che si può capire facilmente dal fatto che tifano con entusiasmo pur non essendoci motivi per essere entusiasti o esaltarsi. Tra l'altro sono riusciti a stabilire il record di pubblico in un campionato di serie C: 70.000 spettatori! Nel 1984 però, Gesù scese in terra nelle vesti di un giovane talento argentino, il quale diede prova di grande sadismo nell'inculare San Silvio col Biscione da Arcore. Ed è stata l'unica volta che l'unto dal signore è stato inculato pur non inculando. Girano voci che nonostante Napoli sia in questo stato notoriamente brado la città possegga addirittura uno stadio da calcio per la propria squadra che ha il nome di "Stadio San Paolo", e sembra che San Gennaro si sia incazzato non poco per questo sgarro, pretendendo che gli dedicassero almeno un eliporto, come risarcimento morale.

  Uno «scugnizzo» armato durante le quattro giornate di Napoli

 Colpito dalla prima apparizione di Napoli. Grandi folle, strade belle, edifici alti.
(Herman Melville)


  Manuela Pace Photography - memories and tales

hotcouple71_77

  Prostituzione made in Campania

  ph GAETANO ARTIOLA

Metropolitana

Dopo una visita a Milano, l'allora sindaco Masaniello decise che Napoli meritava un sistema di trasporto pubblico degno. Per realizzare questo progetto furono spese tre intere manovre finanziarie e Accenture fu incaricata della direzione dei lavori. Andandola a visitare durante la stagione delle piogge si possono visitare anche i fiumi sotterranei, ormai poveri di fauna a causa dell'abbondante inquinamento.
Grande fu lo sfarzo il giorno dell'inaugurazione...


Conza della Campania 1980
Veduta di Conza della Campania rasa al suolo dal terremoto. 

Con superbo slancio patriottico sapeva ritrovare, in mezzo al lutto ed alle rovine, la forza per cacciare dal suolo partenopeo le soldatesche germaniche sfidandone la feroce disumana rappresaglia. Impegnata un'impari lotta col secolare nemico offriva alla Patria, nelle "Quattro Giornate" di fine settembre 1943, numerosi eletti figli. Col suo glorioso esempio additava a tutti gli Italiani, la via verso la libertà, la giustizia, la salvezza della Patria. Napoli, 27 – 30 settembre 1943. 
(Motivazione data dalla Presidenza della Repubblica italiana con decreto del 10 settembre 1944, che così assegnava alla città di Napoli la Medaglia d'oro al valor militare.

  Manuela Pace Photography - memories and tales

 Felicementesposati

Sacerdote Giugliano: dobbiamo anche tutelare la decenza

Strade e viabilità

Una legge del 1876 impedisce che i nomi delle strade di Napoli siano più corti di 1.326 caratteri. Inoltre Napoli è l'unica città a essere così infelice da dedicare una strada ai Fratelli Grimm e a Walt Disney. I napoletani rinnegano quelle due strade e quando le vedono, svoltano nella strada a fianco. Ma la strada a fianco è Via Filumena Marturano e quindi i figli sono figli e sono tutti uguali. A questo punto il napoletano si ritrova circondato e non può fare altro che svoltare a sinistra e ritrovarsi sulla Rotonda Maradona e fuggire velocemente ma peccato che andrà a frenare su viale Marilyn Monroe e in una sorta di improbabile toponomastica avrà il colpo di grazia sgommando e andando a finire contro un muro in Via I Misteri di Parigi.
Il nome di strada più corto a Napoli è "Vico della Concenzione a Montecalvario delle paparelle al Pendino dello Spirito Santo del pallonetto a Santa Chiara in Gratia Plena della Madre del Buon Consiglio dei Borboni di Rua Catalana di San Patrizio della Pazienza della Vergine Annunziata della porta di Capua sugli scalini del Conte di Mola della Santissima Madonna dei sette dolori a ogni bene in extremis antesaecula dell'emiciclo di Poggioreale in omnia mundis delle mura greche di San Carlo all'Arena della Madonna di Santa Maria del Pianto sullo slargo della Carità di Caravaggio del palazzo Filomarino di Rocca Concella in Assunzione della Beata Vergine di Pozzuoli dei tre spiriti innamorati di palazzo Carafa di Maddaloni del Pio Monte della Misericordia di Santa Caterina degli scalzi del principe Pignatelli Antonio Cortés Gomez dos Santos de Toledo Los Cuaros in miracolum mundis delle capuzzelle del cimitero delle catacombe di Santo Eustachio Ora Pro Nobis in San Paolo in Harem sul decumano superiore e non inferiore in reginae matrii boni consilii catolichae ecclesiae antenobilium di Carlo III in Borbone della Duchessa d'Austria del viceré Don Pedro Armandòs Juarez di Santa Lucia dei gradoni del molo Beverello nella Nuova Marina di via Giotto e di via Tino di Camaino in Angeli Domini della Antica Consolare Campana in Appia di Santa Maria alla rotonda anfiteatrica in caelo est gratiis ab aeterno abbascie all'Arzo"...conosciuta più comunemente dai locali con il nome di: "Via A'mammt".
La toponomastica di Napoli mandò in crisi il database di Google Maps per qualche giorno nel gennaio del 2004. La Lega Nord asserisce che sarà lo stradario di questa città a far saltare in aria i computer di Google e a favorire così lo stradominio di Bill Gates sul mondo.
Di recente, il "sindaco" di Napoli Rosa Russo Jervolino ha imboccato la via del federalismo e ha diviso la città in tre quartieri: Vomero, Mergellina e Sanità. Vomero e Mergellina vanno bene, il problema di Napoli è la Sanità.
Per guidare a Napoli, il Ministero dei Trasporti ha stabilito la necessità per il conducente di conseguire la patente speciale N e di stipulare un'apposita polizza assicurativa che scarica l'intera responsabilità sullo stesso. Raggiungendo Napoli dalla A1, il Tomtom mostra immediatamente l'icona di pericolo e colora la strada di rosso sangue. Nessuno ad oggi ha raggiunto vivo Napoli salendo dalla A3 Salerno-Reggio Calabria.
Ad ogni modo, la circolazione in centro è dettata da alcune semplici regole:
  • A un incrocio, CHI SI FERMA È PERDUTO. Fermarsi ad un incrocio infatti porta alle seguenti conseguenze: tutti coloro che provengono dalle altre strade vi taglieranno la strada e quelli dietro di voi inizieranno a strombazzare (se donne) o a tirar fuori le spranghe (se uomini). Si dovrà quindi aspettare la tarda notte che il traffico scorra prima di attraversare l'incrocio in sicurezza
  • L'autista del tram (ce ne sono solo due perché erana fà a vverè), rigorosamente Triestino impegna l'incrocio credendo di avere la precedenza ma viene bloccato da un'auto che non può passare proprio a causa del tram. Per la regola di sopra, l'auto dietro il tram e l'auto dietro quella bloccata dal tram si posizioneranno a 30cm dal paraurti del veicolo che segue impedendo a entrambi la retromarcia
  • Le file per il parcheggio dalla terza a decrescere sono sempre occupate
  • SOLO alle rotatorie si dà la precedenza a destra, guarda caso l'esatto contrario del resto d'Italia
  • Con semaforo verde, occhio alla presenza di veicoli 
  • Le strisce pedonali rendono più visibile l'obiettivo
  • I parcometri sono animati, non hanno una tariffa fissa (dottò... na cosa a piacere) e non rilasciano ricevuta
  • Quando sulla Tangenziale la segnaletica orizzontale segnala la presenza di una sola corsia di marcia, se ne formano non meno di tre
  • I motorini sono omologati per quante persone riescono fisicamente a trasportare senza sfondare le sospensioni
  • Indossare il casco è vietato. Gli agenti di pattuglia intorno a determinati quartieri possono intimare al motociclista di toglierlo. Alle volte il mezzo viene sequestrato a prescindere
  • La cintura di sicurezza è sconsigliata in quanto rende meno agevoli le operazioni di sequestro di un veicolo
  • Qualsiasi oggetto di valore, piccolo o grande, verrà immediatamente sequestrato
  • La segnaletica verticale e orizzontale serve solo per decorare il paesaggio (accussì è chiubbel).
Consiglio stradale: se incontrate qualcuno con la macchina parcheggiata in doppia fila fermo a parlare con un altro in macchina in tripla fila che vi impedisce il passaggio non serve lampeggiare: vi ignorerà. Non serve suonare: vi manderà affanculo. Procuratevi una vecchia FIAT 127 e passate a forza rigandogli tutta la fiancata. È l'unica maniera per avere ragione. Se avete una macchina decente non preoccupatevi, appena la parcheggerete ve la ruberanno e dopo potrete finalmente comprarvi la 127.

Tipico paesaggio irpino
Razzairpina
Tipico paesaggio irpino,comune di Montella prov. di Avellino, Italia. Sullo sfondo il monte Acellica 1660 msl circondato dal tipico verde irpino

Credimi, per chi ha un po' d'onore e di sangue nelle vene, è una gran calamità nascere napoletano. (Carlo Filangieri)


Manuela Pace Photography - memories and tales

gentyli

 Adesca una prostituta, ma quello che vuole non è sesso: 35enne finisce in manette per tentata rapina


Zone in

Secondigliano

Secondigliano è celeberrima in tutto il mondo per l'abusivismo, il basso livello di alfabetizzazione, la camorra, le sparatorie, la munnezza e la droga. A proposito di quest'ultima, il comune di Amsterdam ha fatto causa a Secondigliano per concorrenza sleale.
Il Rione Dei Fiori viene da alcuni definito come "terzo mondo". Diversi paesi dell'Africa Nera si sono offesi per essere stati accomunati a Secondigliano.

 Vallo di Diano (Cilento)
Geofix - Opera propria
Panorama del vallo di Diano

Dalla terra impastata, vivificata dal fuoco esso trascorre, e non solo per vecchia metafora, nelle vene e nel sentimento degli esseri umani che felicemente popolano Napoli. E come il fuoco non è sempre visibile ed esplosivo, ma talvolta inerte e sonnolento – non mai morto – sotto strati di cenere o in remoti cuniculi, così anche nella storia degli uomini di queste terre e nelle loro singole esistenze, la virtù ignea trapassa dalla morte apparente a uno slancio vitale così impetuoso da portare a distruzione implacabile, mentre il più delle volte, e più pacificamente, genera pensieri profondi, opere d'arte, inimitabili modi di vita.
 (Gino Doria)

 Manuela Pace Photography - memories and tales

Napoli – Attratta dalle promesse di alcuni sfruttatori che le avevano garantito una vita migliore, una ragazza albanese era arrivata a Napoli ancora minorenne ed era finita sui marciapiedi a fare la vita.
Gli uomini che l’hanno condotta in Italia l’avevano sottratta alla sua famiglia, privata dei documenti di riconoscimento e, come se non bastasse, era malnutrita, veniva drogata e le veniva sottratto tutto il denaro ricavato dalla sua “attività”.

 LunaZeus

  ph GAETANO ARTIOLA

Scampia

Scampia, il quartiere degli scampi, perché invece di andare avanti si va all'indietro, è la più nordica periferia di Napoli. Essa è divenuta famosa grazie ai suoi edifici a forma di vela (le Vele, appunto, progettate da Filippo Brunelleschi sotto l'effetto di un mix di oppio e Falanghina), il cui design e soprattutto la cui resistenza è ispirato a quelle delle Caravelle di Colombo. Ancora più importante è però il mercato internazionale della droga, dei superalcolici, dei cd pezzotti e degli schiavi. Il 90% della popolazione di questo quartiere si dedica, sin dalla tenera età, a questa nobile attività, permettendo a Scampia di vincere il premio No-bel (detto anche Sì-ò cess') per il crimine, assegnatogli nel dicembre 2002. L' 8% si dedica allo studio e alla pratica della famosa e apprezzata musica neomelodica, mentre il restante 2% della popolazione si destreggia nell'arte del furto.
Passeggiando tranquillamente tra i palazzi di questo quartiere, sempre con l'accortezza di lasciare il telefonino ma soprattutto il Rolex a casa, è possibile non di rado udire il verso dei cuccioli di palo, razza tutt'altro che in via di estinzione. Alberto Angela, dopo lunghi mesi di attenta osservazione, ha pubblicato un documentario in cui spiega che questi esseri sono istintivamente allarmati dalla presenza di pattuglie della Polizia in zona. Matteo Garrone ha quindi deciso immediatamente di riadattare tale documentario intitolandolo Gomorra.

 Panorama dei Monti Picentini dal Monte Sassosano (Montella)

Da Parigi, seguendo i confini di Francia, abbiamo visto il Meno gettarsi nel Reno tra sponde fitte di bei vigneti, e la fertile Campania fino a Napoli, coi suoi palazzi stupendi e le strade dritte, ben lastricate, che dividono la città in quattro parti. E la tomba d'oro del saggio Marone, e la strada lunga un miglio che tagliò nella roccia in una sola notte. 
(Christopher Marlowe)

Studio Fotografico Angillotti

 violentata patrigno prostituzione napoli

 mogliehot

  ph GAETANO ARTIOLA

Bagnoli

Bagnoli è il quartiere famoso per le sue spiagge di amianto, petrolio, benzina e sostanze cancerogene. Situato a sud, confina con il Marocco, la Sicilia e l'Abissinia.
Chiuso a nord dalle linee della Metropolitana e a sud dalla linea della Cumana, Bagnoli ha ispirato Hitler per la creazione del campo di concentramento di Birkenau. Vista l'alta percentuale di schifezze rilasciate nell'aria e nell'acqua dall'Italsider durante gli anni passati, Bagnoli è l'unico quartiere di Napoli a poter vantare una fauna degna dello zoo di Chernobyl, che comprende simpatici animali come i pesci a 3 teste, il mostro di Lochness e i pontili dell'area Ilva.
Bagnoli è famosa anche per l'ampia possibilità di parcheggio, infatti è l'unico quartiere al mondo dove i box auto sono situati anche sui terrazzi; è famosa per la sua popolazione accentrata, ossia 700 persone per ogni palazzo, con le rispettive 3.000 autovetture parcheggiate in strada; è famosa per Viale Campi Flegrei, luogo di ritrovo di camorristi, parlamentari, comunisti e Serial-Killer. Il motto di Bagnoli è: "vedi Napoli e poi muori, e se non muori vieni a mare a Bagnoli."

 Scorcio da Amalfi

 [A Napoli] Dopo il 1830 nacque una nidiata di giornali, che sebbene parlassero di sole cose letterarie, e dicessero quello che potevan dire, pure ei si facevano intendere, erano pieni di vita e di brio, e toccavano quella corda che in tutti rispondeva. Era moda parlare d'Italia in ogni scritturella, si intende già l'Italia dei letterati: e sebbene molti avessero la sacra parola pure al sommo della bocca, nondimeno molti altri l'avevano in cuore. 
(Luigi Settembrini)

© Marco Rossi fotografo

 Napoli, le prostitute bambine dimenticate Hanno 13, 15 anni. Sono cedute ai clan dalle famiglie. Le si trova per strada o nei cinema hard.

 Napoli, Italia - 10 maggio 2010. Prostitute lungo le strade dei comuni che costeggiano il litorale domitio. La maggior parte delle prostitute sono di nazionalita? africana o dei paesi dell'est europeo..Ph. Roberto Salomone Ag. Controluce.ITALY - Prostitutes along the streets of suburbs of Naples are seen on May 10, 2010.
Copyright
ROBERTO SALOMONE

aquiladellanotte1

2012 Mario Luise.

Quartieri spagnoli

Situati nel cuore della città i quartieri spagnoli vengono così definiti per la destrezza delle sue abitanti nel praticare l'arte della sega spagnola. I quartieri sono famosi anche per gli edifici indistruttibili e per i suoi ingressi senza uscita. Infatti entrando nei quartieri spagnoli, senza esserne residenti, c'è una sola possibilità su due di uscirne, ma solo in posizione orizzontale sotto un lenzuolo con vari chili di piombo incastonati in corpo. Nell'altro caso si rimane intrappolati tra i vicoli, che avendo una vita propria si spostano, cambiano forma e si moltiplicano intrappolando chiunque alla maniera delle scale di Hogwarts.
La vita nei quartieri spagnoli comincia a mattinata inoltrata: i suoi abitanti si svegliano tardi, hanno lavorato tutta la notte e se le auto non avessero tutte questi cazzo di antifurti si sarebbero sbrigati anche prima.


Panorama da Massa Lubrense
IlSistemone - Opera propria
Costiera Sorrentina (da Massa Lubrense)

È proprio di Napoli che si può ripetere con un famoso personaggio: qual è quel gentiluomo che non ha scritto una tragedia? Con questa variante, per altro, che la moda delle tragedie essendo passata, quei giovanetti egregi si erano dati al dramma e alla commedia; ingannando gli ozî signorili nel culto delle Muse, "cui giovano le quinte e la ribalta". La nobiltà napoletana segue in cotesto le tradizioni del suo duca di Ventignano e del suo barone (sic) Genoino. Parte coltiva ancora gli studî classici, sotto gli auspici di Gargallo e di Basilio Puoti; parte si è data con ardore alla scuola moderna, e va sull'orme di Eugenio Scribe e di Alfredo de Musset. Ma gli uni e gli altri, col loro culto per la scena, ci fanno fede che l'amore delle lettere è sempre vivo nel seno dell'aristocrazia del Sebeto, diversa in ciò da quella di tante altre città italiane. Epperò va lodata, e tutti debbono augurarsi che i baci delle Muse, una volta dati, non vadano perduti. 
(Anton Giulio Barrili)

Gaetano Rossi Fotografo

 Prostituta aggredita con l'acido in piazza Garibaldi a Napoli, non voleva pagare il pizzo

LAVOGLIAMATTAIN4

2013 Mario Luise.

Vomero

Detto anche Vomevo, è una gigantesca casbah dominata da un ceto commerciante medio borghese maleducato, affamato e accattone. Il Vomero è considerato il quartiere alto (ma solo perché posto più in alto rispetto agli altri) dove in genere si radunano il sabato sera i cuozzi, i chiattilli nonché le baby gang nate per assicurare la continuazione della specie del camorrista, che rubano i soldi dei vomeresi per potersi comprare a loro volta una casa al Vomero. Tali mandrie si spostano in branchi, tutti a braccetto (come per dire che sono legati) con classica camminata alla Celentano e dicono: "ma c'rè o'frat? 'e fatt o'scem vicin a cuggggginem?", oppure mentre si è impegnati a fare altri cazzi dicono: "ma c'rè fra'? M staj uaddànn?" oppure "ma c'rè frà? Cocc' pubblèm?". Il quartiere è divenuto famoso negli ultimi anni grazie a delle sculture di arte moderna apparse misteriosamente per le vie: tali opere suscitano nei passanti un senso di diarrea mentre esclamano la tipica frase in inglese di Oxford: "ma che sfaccimm' è stù cos?"

 I faraglioni di Capri
Elenagm - Opera propria

È scoraggiante sotto qualunque cielo osservare i cambiamenti di Napoli. Lo sventramento prosegue e intere zone sono trasformate. Penso sia un bene che l'ampio Corso Umberto I tagli il vecchio Pendino; ma quale contrasto tra il pittoresco di prima e la volgarità cosmopolita che ne ha preso il posto! [...] Il porto dal quale si partiva per Capri è colmato; il mare è stato scacciato a una disperata distanza, dietro squallidi mucchi di rifiuti. [...] Sarà una strada qualunque, chiusa tra alti caseggiati, senza nessuna veduta.
(George Gissing)

 Studio Fotografico Alessandro Siminole

NAPOLI, 17 DIC - Prostituta GIA un 16 anni, Ridotta in schiavitù da Una banda di connazionali senza scrupoli Che con l'inganno l'ha sottratta alla famiglia per farla Venire in Italia, Una Giovane albanese ha accettato il percorso di Recupero Che le E Stato prospettato dall'Unità operativa tutela emergenze Sociali e minori della Polizia Municipale di Napoli per studiare e frequentare corsi di Formazione per estetista e parrucchiere voltando le Spalle al mondo della prostituzione.

WillyeStella


Pianura

Detta anche Chianùr. Ridente quartiere della periferia napoletana, contraddistinta da grandi boulevard e da palazzi storici, costruiti un po' tutti a cazzo di cane, secondo un meraviglioso ed efficiente piano regolatore che visti i risultati dev'essere stato dato alle fiamme subito dopo la sua approvazione.
Per anni sede dalla più grande discarica del mondo, dove pare ci siano seppelliti tutti i morti della seconda guerra mondiale più una dozzina di sottomarini atomici russi, Pianura ha dato il via a quella che è stata la cosiddetta rivolta della monnezza, dove la camorra ha dato prova di grande difesa territoriale prendendo a molotov in faccia carabinieri, polizia, esercito e guardia di finanza, risparmiando però i vigili poiché erano al bar a prendersi il 16° caffè della giornata.
A Mogadiscio, vedendo le immagini di Pianura in quei giorni, i somali etichettarono il comportamento del popolo e dei loro governanti come increscioso. "A Rosetta ce piace 'a munnezz' pecché è 'na zoccola", fu l'elegante slogan dei rivoluzionari di Pianura. I giovani delle banlieue parigine e alcuni estremisti anarcofascistipazzicomunisti delle città greche di Salonicco e Atene, hanno proposto un gemellaggio con gli abitanti del quartiere per il modo di accogliere la polizia.

Vista su Sapri
Riccardo Pesce - Opera propria
Il lungomare di Sapri (SA)

È un fatto per me oramai fermo: codesti meridionali, dal più al meno, recano nella poesia quella volubilità delle loro chiacchiere, che si devolve per lunghi meandri di versi sciolti o per cadenzati intrecciamenti di strofe senza una cura al mondo del pensiero. Il poeta napoletano tipo è il Marino. È inutile: i meridionali non sono poeti né artisti, non ostante tutte le apparenze: sono musici e filosofi. La poesia (anche questo parrà un paradosso) è delle genti più prosaiche e fredde della Toscana e del Settentrione.
 (Giosuè Carducci)


 Studio105f-Fotografia

 Fuorigrotta, prostituta uccisa nella notte
9 maggio 2015

 CpNirvana

Centro direzionale di Napoli

La city della città di Napoli: un insieme di grattacieli vuoti nei cui parcheggi vendono la droga, organizzano sette sataniche o trafficano organi, oppure si danno alla pazza gioia le coppiette nelle macchine. 

 Porticciolo di Lacco Ameno, comune dell'isola d'Ischia
Dr.Conati - Opera propria
il lungomare di Lacco Ameno (isola d'Ischia) visto dal porticciolo turistico. Autore foto: Roberto De Martino

 Eccoci finalmente qui. Un proverbio italiano dice: – Vedi Napoli e poi muori!, ma io dico: – Vedi Napoli e vivi – perché c'è molto qui degno di essere vissuto.
 (Arthur John Strutt)

  Studio105f-Fotografia

 storie prostituzione prostitute

coppiavika


2014 Mario Luise.

Suburbi dell'entroterra

Marano di Napoli

La provincia che è tutt'uno con la città, attaccata al quartiere di Chiaiano, quartiere noto per aver dato vita a una fantastica caccia al poliziotto, nonostante la stagione fosse finita,quando prima Monsignor Prodi e poi San Silvio, decisero di mandare una delegazione di 1000 celerini (guidati da tal Comandante De Gennaro,noto per aver regalato un pernottamento in ospedale a tanti manifestanti del G8 di Genova 2001) a sgomberare le strade che i residenti occupavano per non far aprire la discarica, quando a soli due km, a Scampia c'era un morto ammazzato ogni due minuti. La cittadina confina con Chiaiano come abbiamo già detto, con Calvizzano, Villarica (si,quel cesso di posto famoso per ospitare le latitanze dei più simpatici killer della camorra), e Mugnano di Napoli, chiamato anche Mugnacess per la quantità di merda che gira da quelle parti. Marano di Napoli ha ospitato gente illustre come Totò Riina, Buscetta, Roger Rabbit e Joe Pesci. Negli anno 80/90 era conosciuta come roccaforte inespugnabile della camorra, dove solo Ken il Guerriero osò mettere piede. Gli abitanti etichettati tutti come camorristi (solo Casal Di Principe gli è avanti), girano in fuoristrada per poi mettere 5 Euro di benzina sotto i distributori.

Isolotto di Megaride
Ra Boe / Wikipedia
Napoli 2010

Ed è questa l'altra differenza con Berlino: mentre la seconda torna a vivere con la riunificazione germanica un momento di grande rilancio, all'opposto Napoli con l'unità d'Italia non ha fatto che perdere colpi. Eppure, le due città hanno in comune «tutte le caratteristiche che le rendono amabili agli occhi dei giovani, solo che a Napoli questa risorsa non viene percepita come una ricchezza bensì come un problema. Bisogna cambiare il paradigma, così come fu fatto per Berlino negli anni '80, e comprendere che i centri storici sono risorse su cui investire». 
(Hans Stimmann)

 Studio105f-Fotografia

 Smascherata a Napoli la gang di malviventi albanesi che operava in traffico di prostitute.

 couplesex50


Casalnuovo, Pomigliano e Brusciano

Molto importanti sono i comuni di Casalnuovo, Pomigliano e Brusciano, centri intellettuali di tutti i cuozzi, distinguibili dalla loro camicia rosa e camminata a gambe storte. Nella cittadina di Pomigliano la villa comunale insieme alla ex isola pedonale sono i maggiori luoghi di ritrovo dei cuozzi.

 La Corricella (Procida)
ho visto nina volare - Flickr: Nell'isola di Arturo (e di Elsa)
Procida, Corricella.

Era allora Napoli in un periodo di grande splendore. La sua vecchia aristocrazia, nella quale s'intrecciavano con la boriosità spagnola e l'argutezza francese l'innato senso estetico della Magna Grecia, era fra le prime d'Europa. Briosa, svagata, scapigliata, elegante, vi si alternavano splendide feste a chiassose mattane, spettacoli di eccezione a banchetti pantagruelici, gite a Capri, ad Ischia, sul Vesuvio.
 (Salvatore Gaetani)
Luca Rizzo Fotografia


È accaduto a Napoli, nei pressi di Piazza Garibaldi: una donna denuncia alle autorità competenti il compagno e la suocera con l’accusa di prostituzione forzata

coppiaseducente  

2014 Mario Luise.

Pauzzul'

Pozzuoli, terra regnata dai puzzulani che ha dato inizio alla progenie di Sofia Loren, nota donna della camorra denominata "Silver Boobs" perché si faceva pagare il pizzo schiaffeggiando i commercianti con le sue tette d'acciaio.
Non tutti sanno inoltre che il famoso film 300 doveva essere inizialmente girato a Pozzuoli, purtroppo però non si riusciva a trovare una fossa libera per la famosa scena dove Leonida spinge l'ambasciatore persiano, erano già tutte occupate dai rifiuti.

Vivara vista da Procida
Retaggio - Opera propria
Vista dell'isola di Vivara da Punta Solchiaro (Procida) - foto di it:utente:Retaggio

 Farei fatica a vivere nel caos delle grandi città. Ma io adoro Napoli e la sua umanità, adoro lo spirito sociale che c'è lì, il fatto che se succede una cosa al tuo vicino è come se fosse successa a te. Napoli ti dà un amore unico che ogni allenatore dovrebbe provare nella vita. 
(Maurizio Sarri)

 Salvatore Palumbo Fotografo

La Napoli della prostituzione: luoghi, orari ed etnie nella mappa della polizia

cipiace2011

 2014 Mario Luise

A' fravula

Afragola, (i napoletani definiscono gli abitanti di questo luogo con il latinismo "afraulès") è un territorio da poco rilevato dagli svedesi che vi si sono insediati con l'obiettivo (peraltro riuscito) di fottere gli stessi napoletani vendendo loro mobili da montare da soli con allegate istruzioni per il montaggio sotto forma di rebus in svedese e che comunque, una volta montati, durano al massimo fino all'esultanza per il primo gol del Napoli.

 La cosiddetta Tavola Strozzi è probabilmente la più importante immagine di Napoli del XV secolo. Tempera su tela di 82 x 245 cm. è attualmente conservata al Museo di Capodimonte e per decenni è stata ospitata da quello di San Martino, da quando fu rinvenuta nel 1901 a Palazzo Strozzi di Firenze.

Forse ora è tardi per risuscitare la Tradizione di Napoli. Ma, per coloro che ancora cercano di denigrarla o vogliono ignorarla, lì stanno le sue vestigia; nei libri che non si leggono, nel popolo che viene disprezzato, nel cuore di molti che inconsciamente le sentono come io le sento. Perciò passeggiando tanti pomeriggi nella rumorosa via Toledo ho sofferto la tristezza profonda della solitudine, consolata solo dalla voce serena dell'ultimo tradizionalista napoletano, Silvio Vitale, quando il richiamo che sentivo nel più profondo del mio essere mi diceva che era impossibile finisse così il popolo dei miei antenati, ricco di lealtà generosa, creatore di grandi libertà concrete, paladino di imprese universali. Morirò, ma volgio morire con la speranza che, anche se sepolta e derisa, la tradizione della mia Napoli non può restare inerte archeologia. La giustizia di Dio non può permettere che muoia tra lubridi un popolo che è stato strumento di Lui nelle battaglie decisive della storia. Neanche se, come sembra accadere, i Napoletani si sono lasciati andare nella pazzia di un suicidio collettivo.
 (Francisco Elías de Tejada)

 Salvatore Palumbo Fotografo.

 La camorra mette le divise alle prostitute
Le passeggiatrici napoletane costrette ad indossare gli stessi indumenti: ad ogni colore corrisponde un clan

cipiace2011

 2014 Mario Luise

Fratta

Fratta è un paese che sta all'incirca a nord di Napoli. Non si sa perché nessuno si ricordi o usi il suo vero nome, Frattamaggiore, forse per distinguerla da quel villaggio terremotato e retrogrado che è Frattapiccola, meglio conosciuta come Frattaminore. Fratta e Frattapiccola sono in guerra da anni per conquistare un misero pezzo di terra che contiene l'ospedale e saltuariamente i due sindaci si incontrano dal polliere Giuacchino, si siedono a tavolino e se lo giocano a dadi o a tressette.


Sommer,Giorgio (1834-1891)  - View of Forte Sant'Elmo.

Già nello scorcio del Medio Evo, Napoli oltrepassava i 200 mila abitanti, quando Milano non sorpassava che di poco i 50 mila e Torino ne contava 16 mila soltanto; quando Amburgo ne aveva meno di Torino e Londra meno di Milano. 
(Andrea Geremicca)

 Salvatore Palumbo Fotografo
  
 Poggioreale - Prostitute minacciate e picchiate

 ramises

  2014 Mario Luise

Rhum

Grumo Nevano è uno dei principali paesi al mondo; il primato di questo paese è quello di essere l'unica città della provincia di Napoli, dove si svolge la raccolta differenziata. Creatore dell'ONU e del telecomando, Grumo ben presto è riuscita con le elevate vendite di benzina, estratta grazie a processi modernissimi dalle auto dei turisti, a pagare la squadra di calcio chiamata Grumese Calcio, andata in rovina dopo che un calciatore ha perso la vita e si è lamentato di non averla ritrovata, credendo che l'avessero rubata.

Sommer,Giorgio (1834-1914)-Napoli,1865  ca.

 Gloria d'Italia e ancor del mondo lustro, madre di nobiltade e di abbondanza, benigna nella pace e dura in guerra.
 (Miguel de Cervantes)

FOTORICCARDI

 Sesso con una prostituta minorenne nei vicoli di Forcella: arrestato
In manette è finito un cittadino bengalese. La ragazzina, che ha dichiarato di essere sola sul territorio italiano, è stata affidata ad una struttura protetta

 coppialove61

2015 Mario Luise

Sant'Antm e Casandrin

Sant'Antimo si trova tra Rhum e Casandrin. Paese degradato. Il Santo omonimo fa concorrenza sleale a San Gennaro. E questo non si fa no no no! Casandrino si trova tra Rhum e Sant'Antm, famoso per la festa dell'Assunta e dei buoi che la trascinano (e delle cacche di codesti buoi). Molto famoso in queste due città è il rito del "Volo dell'angelo". Tutti dopo aver pranzato si radunano in piazza verso le 22:00. Inevitabilmente qualcosa va storto, e inizia tutto alle 23:30. "Jamm a vrè jì ngiulill"

Tram a Montesanto

Grande civiltà di Napoli: la città più civile del mondo. La vera regina delle città, la più signorile, la più nobile. La sola vera metropoli italiana.
 (Elsa Morante)
FOTORICCARDI

Colpe

Le colpe dei napoletani sono innumerevoli...tra le tante ricordiamo:
  • All'estero tutti pensano che gli italiani siano tutti come i napoletani: chiassosi, maleducati, mangiatori di pizza e spaghetti e suonatori di mandolino quando va bene, deliquenti e mafiosi il resto delle volte. Basta guardare uno qualsiasi dei tanti film di produzione estera per notare la cosa.
  • Il 98% dei tronisti di "Uomini e donne".
  • Il 98% dei commentatori di news online su "Uomini e donne".
  • Le magnifiche scarpe catarifrangenti.
  • La morte dei genitori di Harry Potter, uccisi dalla camorra.
  • Ciro Esposito.
  • Gennaro Esposito.
  • Sofia Loren.
  • Mario Merola.
  • E la relativa sceneggiata napoletana.
  • Il ritorno del lato oscuro.
  • L'economia italiana sotto lo zero.
  • L'innalzamento delle acque.
  • L'innalzamento del prezzo dei pomodori sul mercato.
  • La visione della figa da vicino.
  • La propensione alla disonestà pubblica e privata degli italiani.
  • L'elezione di Berlusconi prima, di Prodi poi e di nuovo di Berlusconi.
  • L'inquinamento atmosferico di molte città italiane.
  • I piagnistei e le sceneggiate.
  • I bambini.
  • L'aviaria.
  • La tossicodipendenza di Maradona.
  • Lo scioglimento dei ghiacciai in Antartide.
  • Il surriscaldamento globale.
  • Epidemie di colera.
  • Silvio Berlusconi.
  • Il brontolare dei vecchi.
  • I giovani d'oggi.
  • Le camicie rosa.
  • MSN Messenger.
  • Il surf di Buona Domenica.
  • Il calo nell'istruzione italiana dovuto alla sindrome "ignorantia sempiterna".
  • La distruzione della lingua italiana.
  • Le canzoni di Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo, Alessio, Raffaello e Gianni Celeste.
  • I peli superflui.
  • Leopoldo Mastelloni.
O almeno così sembra guardando Studio Aperto. Del resto, se un trevigiano accoltella un barista titolano "Tragedia nel Trevigiano", se un abruzzese si sbuccia un ginocchio "ANCORA SANGUE A NAPOLI", indipendentemente dal fatto che la cosa sia avvenuta a Napoli o no. Una ragione dovrà pur esserci.
A Napoli sono anche nati i simboli dell'Italia all'estero (simboli che in effetti ormai vengono apprezzati dagli italiani stessi) tra cui:
  • Munnezza
  • Pizza
  • Mandolino
  • Mafia
  • Mastella
I napoletani ignorano quanto c'è scritto in questo paragrafo credendo di aver apportato al mondo poesia, musica, pittura, scultura, film, cucina, sole, mare e simpatia e una delle aree al mondo con la più alta concentrazione di siti protetti dall'Unesco. Questo risultato è stato ottenuto inserendo tutti i cittadini in un mondo virtuale detto "NAtrix" che serve a intrattenere i napoletani affinché possano essere catturati meglio. Un certo Neo (il cui vero nome è Masaniello) tentò di bloccare "NAtrix" bucando il programma ma l'operazione fallì anche se alcuni napoletani riuscirono a fuggire e si crede che tutt'ora siano sparsi nel mondo sotto il falso nome di Fabio Cannavaro, Giorgio Napolitano e Sophia Loren.

Estorsione e violenze su prostitute: arrestati


coppiainfinity

2015 Mario Luise

Cucina napulitana

La cucina di Napoli vanta la paternità di molti piatti famosi nel mondo:
  • La vera pizza napoletana.
  • Il vino al metanolo napoletano.
  • La mozzarella di bufala alla diossina napoletana.
  • I pomodori alla diossina napoletani.
  • Il vero ragù napulitano.
  • I veri tortellini in brodo napoletani.
  • Le lasagne napoletane.
  • Le piadine romagnole napoletane.
  • Le tigelle montanare napoletane.
  • La vera bistecca alla fiorentina napoletana.
  • La vera cotoletta alla milanese napoletana.
  • La vera mortadella bolognese napulitana.
  • La vera polenta napulitana.
  • La vera cassoeula napulitana.
  • La vera cassata siciliana napulitana.
  • Il vero pesto alla genovese napoletano.
  • Il vero risotto alla milanese napoletano.
  • La vera impepata di cozze a 2 tempi napoletana: 1 mangi, 2 crepi di dissenteria per una salmonellosi acuta (le cozze erano state pescate a meno di 1Km da uno scarico fognario in mare). 
 Tram a via dei Mille

 Guardo in questo momento con rinnovata fiducia a Napoli e ai napoletani, alla loro capacità di cogliere i frutti del riconoscimento rappresentato dalla competizione che oggi si inaugura [l'America's cup], e di esprimere, in generale, lo slancio necessario per la valorizzazione delle preziose risorse e potenzialità di cui è ricca la nostra grande, storica città.
(Giorgio Napolitano)

 FOTORICCARDI

Curiosità

  • le munizioni.
  • Per selezione naturale, pare che negli ultimi tempi ai neonati napoletani venga dato subito in dotazione un mitra e un sacchetto della spazzatura.
  • Napoli è l'unica città a essersi liberata da sola dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, poiché Hitler non aveva pagato il pizzo.
  • Grazie al suo paesaggio urbano particolarmente adatto allo scopo, il film WALL-E è stato ambientato in uno dei quartieri residenziali di Napoli.
  • Sempre più persone sembrano attribuire ai napoletani una certa superiorità antropologica. Non si riesce infatti a comprendere come i napoletani riescano ad avere una vita mediamente lunga, senza morire di malattie infettive, in seguito ad agguati camorristici e senza suicidarsi. La spiegazionè semplice, fanno come le formiche o le api: si riproducono in maniera esponenziale così che la continuità della specie non risenta delle numerose vittime della criminalità organizzata, poi celano questa sconvolgente verità chiamando i figli sempre allo stesso modo.
  • Pochi sanno che i napoletani hanno una grandissima passione per l'ippica. Difatti parte dell'economia cittadina si regge su questo amatissimo sport, rinominato dai fantasiosi napoletani "ò cavall' e ritorn". I cavalli sono allevati in maneggi abusivi costruiti sotto i cavalcavia e le corse sono tenute sulle strade cittadine, in mezzo al traffico quotidiano con il benestare delle polizia che e' miseramente impotente per inferiorita' numerica.
  • Il mezzo di locomozione più diffuso e acclamato è O' Trerrote.
  • È inutile chiudere l'auto dopo aver parcheggiato, infatti basta aspettare 10 secondi per ritrovarsela aperta.
  • Il passatempo preferito dai napoletani è la caccia al portafoglio o alla borsetta, notoriamente effettuata in branco muniti di lance e cerbottana.
  • Famosi sono i complimenti usati nelle comunicazioni interpersonali dal popolo napoletano: "par 'o frat ro cazz", "mmocca a chella cess' 'e mammeta", "vaffà quatte bucchine cu 'e denucchje int'a mmerda", "accìrete", "pije 'o mmocca", "ma vafancul", "inda cchella zucapisce a trademiento 'e soreta", "puozze sculà", "t'hanna magnà 'e cane", "zengara arresajuta", "chi te bbìve" , oltre al classico "scurnacchiato", usato ancora da qualche nostalgico del Vomero, nonostante sia stata universalmente riconosciuta la maggiore efficacia del più bucolico "mallanemaechitestramuòrto" sostituito nei giorni di afa dai "he a murì, lutamma" e "te n'hea accattà tutte mmericine" e soprattutto "Milané, sempe rind' 'e pàcche tò pije!". Il complimento per antonomasia, però, rimane il grande ed intramontabile "Kitammuort", diventato da qualche anno il saluto tipico dei napoletani.
  • La montagna più alta di Napoli è il monte "Munnezza" (15987 m) e la catena montuosa più estesa si propaga da nord a sud e da ovest a est per le strade della città.
  • La metropolitana di Napoli è uno dei più famosi teatri al mondo, dove giornalmente vengono interpretate scene di risse, accoltellamenti e sparatorie.
  • Dal 27 marzo 2010, non è più considerato un'offesa dare del napoletano a qualcuno. 
  • Con l'espressione "liberty napoletano" non si intende il peculiare stile architettonico che contraddistingue alcuni edifici della città, ma un caratteristico mezzo di locomozione a due ruote, con le particolari caratteristiche di essere arrubbato e di fare più rumore di un caccia militare.
  • Saltare lo squalo avvalendosi della gnocca? a Napoli tutto è possibile!
 intensemozioni2016

2016 Mario Luise



 

 

Nessun commento:

Posta un commento