Visualizzazioni totali

domenica 16 luglio 2023

ANARCHY AND ANARCHIST 6

 ANARCHY AND ANARCHIST

La storia coreana è stata ricca di avvenimenti e lotte sociali, soprattutto quelle legate ai contadini e all'indipendenza nazionale. In quest'ambito gli anarchici sono stati sempre attivi e partecipi, assumendo un ruolo importante in particolare tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.  

Kim Jwa-jin, detto il Nestor Makhno coreano
 

Cenni storici

Nel 1894 la Corea fu invasa dal Giappone con il pretesto di proteggerla dall'influenza cinese. A difesa della Cina, intervennero le potenze europee (Russia, Francia e Germania) che imposero al Giappone l'abbandono della Corea.

Nel 1897 il re Gojong divenne il primo imperatore dell'impero Coreano, tuttavia ciò non impedì che nel 1910 il paese venisse conquistato dal Giappone. In seguito alla sconfitta dell'Impero giapponese nella Seconda guerra mondiale, durante la quale aveva occupato la Corea, nel 1945 la penisola coreana fu divisa in una zona di occupazione sovietica (a nord del 38° parallelo) e una zona di occupazione statunitense (a sud del 38° parallelo). Ancora oggi la Corea è divisa in due Stati: Corea del Nord e Corea del Sud.

Le origini del movimento anarchico

Il movimento anarchico coreano cominciò a svilupparsi in particolare tra i coreani presenti in Cina, esiliati per sfuggire alle persecuzioni politiche dopo i moti anti-giapponesi del 1919 (1.500 dimostrazioni, 7.500 uccisi, 16.000 feriti) e in Giappone, dove esisteva una nutrita colonia di immigrati.

Gli anarchici coreani presenti in questi due paesi non poterono non risentire delle condizioni socio-politiche presenti allora in quei due paesi, che furono poi alla base delle peculiarità dell'anarchismo coreano.

La Cina dei primi anni del secolo proveniva dall'insuccesso della rivoluzione del 1911, che portò all'occupazione delle sue coste da parte delle grandi potenze occidentali. In Cina quindi, il desiderio di maggiore eguaglianza e giustizia sociale si affiancava al desiderio di liberazione nazionale dal giogo imperialista occidentale. Gli anarchici presenti in Cina non poterono ignorare questo sentimento "nazionalista" che accomunava tutti coloro che là risiedevano. 

Il Giappone invece veniva dalle vittoriose guerre contro la Cina e la Russia (rispettivamente 1894-1895 e 1904-1905) che la collocavano nel novero delle grandi potenze capitaliste. In conseguenza di questo, si costituì naturalmente, parallelamente all'industrializzazione del paese, anche una folta e combattiva classe operaia ispirata alle tradizionali lotte del movimento operaio socialista, fautore della lotta di classe.

È da sottolineare come gli anarchici coreani ricevettero il pieno appoggio dei compagni giapponesi, in virtù dello spirito internazionalista che accomuna tutti gli anarchici, i quali furono in prima fila nell'opposizione antimilitarista alla Guerra Russo-Giapponese (1904-1905) e all'occupazione militare della Corea.

Sviluppo del movimento anarchico coreano (1920-1945)

Park Yeol e Fumiko Kaneko

Nei primi "anni 20" (del 1900) le autorità giapponesi orchestrarono una durissima repressione contro gli anarchici e i coreani in genere. La follia anti-anarchica e la fobia degli anarchici arrivò a tal punto da accusarli, incredibilmente, di essere corresponsabili del terremoto di Tokyo del 1923. Circa 6000 operai coreani residenti in Giappone furono fustigati pubblicamente, altri anarchici, anche giapponesi, subirono indiscriminatamente arresti e condanne all'ergastolo (...già nel 1910 il libertario Kotoku Shusi fu imprigionato e ucciso dalle autorità giapponesi) .

L'anno determinante per lo sviluppo del movimento anarchico coreano è però il 1923: in quell'anno in Cina ci fu la redazione del Korean Revolution Manifesto, ad opera di Shim Chai-Ho (1880-1936), giornalista nonché uno dei maggiori scrittori del tempo, in cui tra l'altro si può leggere: «Dichiariamo che la politica di ladrocinio del Giappone è la nemica dell'esistenza stessa della nostra nazione e che è nel nostro diritto respingere l'imperialismo del Giappone attraverso mezzi rivoluzionari» .

In Giappone invece, il coreano anarchico Park Yeol (1902-1973) progettò un attentato contro l'imperatore. È doveroso ricordare che molti anarchici coreani furono attivissimi, più o meno in questa stessa fase storica, nella regione cinese della Manciuria, dove misero in atto alcune importanti esperienze libertarie .

Nell'aprile dell'anno seguente, con la pubblicazione del Korean Revolution Manifesto, Lee Hwae-Young (1867-1932), Shin Chae-Ho, Yo a-Myeong, Lee Eul-Kyn, Lee Jeong-Kyn, Jeong Wha-Am e Paik Jeung-Ki sancirono la costituzione della Federazione anarchica coreana in Cina (FACC), che si dotò anche di propri organi di stampa: «Justice Bulletin» e «Recapture».

Due anni prima, nel 1922, Park Yeol aveva fondato a Tokyo, insieme ad altri anarchici, il gruppo La Rivolta da cui poi si sviluppò anche il movimento anarchico giapponese .

Tra il 1925 e il 1930 l'anarchismo si diffuse in Corea soprattutto a Seoul, Taegu (Lega della Verità e della Fratellanza, fondata nel 1925) e Pyongyang. Le cronache del quotidiano Dong-a Ilbo rilevarono presenze anche nella città di Icheon, dove era attivo un gruppo clandestino costituito da almeno 100 membri ed organizzato da Lee Eun-Song, a Chunju, dove vi era un gruppo di artisti libertari, e nelle province di Kwanseg e Kwanbul dove si contavano almeno 8 circoli legati all'anarchismo. Dal 1928 gli anarchici coreani cominciarono a federarsi con i compagni della Cina, Taiwan, Vietnam e Giappone, costituendo la Federazione anarchica orientale. Nel novembre 1929 la Kwanseo Black Friend League, mise in piedi una federazione nazionale che poi divenne la “Federazione anarco-comunista coreana”, che operò principalmente con modalità clandestine .

Tuttavia, mentre l'anarchismo tendeva a diffondersi sempre più, contemporaneamente, e in egual misura, subiva dure repressioni: nel 1925 il quotidiano Dong-a Ilbo rivelò l'arresto e la condanna ad un anno di carcere per 10 militanti della Lega della Bandiera Nera; altri 50 operai l'anno seguente furono condannati per aver affisso manifesti inneggianti all'anarchia.

In seguito, tra il 1931 e il 1945, il movimento anarchico coreano collaborò all'opera di contrasto dell'invasione giapponese; in piena Seconda guerra mondiale molti anarchici entrarono a far parte dell'esercito di liberazione nazionale. Le autorità occupanti giapponesi imposero allora lo scioglimento di tutte le organizzazioni politico-sociali e l'arresto di molti militanti, che in praticava significava l'annientamento del movimento anarchico.

Nell'agosto del 1940 Yu Ja-Myeong, della Federazione rivoluzionaria coreana e Yu Rim, della Federazione anarchica coreana, furono eletti al Parlamento provvisorio, entrando nel governo di unità nazionale insieme a nazionalisti e comunisti, ripetendo l'esperienza parlamentare compiuta dalla CNT durante la rivoluzione spagnola.

L'esperienza libertaria in Manciuria (1929-1931)

La Manciuria è una regione posta a nord della Cina, che all'inizio del secolo era sotto il controllo dei russi (dal 1900 al 1905). Allora vi erano diverse migliaia di coreani, molti dei quali anarchici, il che favorì negli anni avvenire lo sviluppo di una serie di sperimentazioni a carattere libertario: la presenza anarchica è certificata sin dai primi anni del XX secolo, ma fu solo nel 1929 che si costituì la Federazione Anarchica Coreana in Manciuria (FACM), il cui principale esponente, Kim Joa-Jin, sviluppò un piano di lotta all'imperialismo giapponese. La FACM costituì numerose cooperative, aprì corsi gratuiti d'istruzione e di addestramento per l'uso consapevole delle armi.

Nello Shimmin, una delle tre province della Manciuria, nell'agosto 1929 gli anarchici collaborarono all'amministrazione della zona, attraverso l'Associazione del Popolo Coreano in Mancuria (APCM), che si presentava come «un sistema indipendente auto-governato e cooperativo dei Coreani che raccolgono tutto il loro potere per salvare la nostra nazione in lotta contro il Giappone». L'APCM d'altronde sviluppò un'«associazione generale dei villaggi autogestiti», installando alcuni comitati popolari che si occupavano di agricoltura, della finanza, degli affari militari, della salute pubblica ecc.... . Non furono rare le collaborazioni tra la FACM e l'APCM.

Le cronache dell'epoca raccontano la popolazione locale accolse sempre con favore gli anarchici, i quali frequentemente si spostavano di villaggio in villaggio per diffondere i principi dell'anarchismo. Una delle figure maggiormente carismatiche e che funse da punto di riferimento per il movimento anarchico della regione fu Kim Jwa-Jin, conosciuto con il soprannome del Makhno della Corea.

In occasione di una riunione della FACC (Fed. Anarchica Coreana in Cina), svoltasi a Pechino nel giugno del 1930, fu deciso di indirizzare gran parte delle risorse economiche e umane verso la Manciuria, visti i successi riscontrati tra la popolazione; molti membri del FACC emigrarono verso il Nord della Manicuria (Shimmin).

In Manciuria, l'organizzazione degli anarchici dovette confrontarsi a Sud con gli elementi più reazionari pro-giapponesi e con i veri e propri attacchi militari opera di guerriglieri giapponesi, a Nord con esponenti stalinisti che intendevano "minare" il prestigio anarchico. Il movimento si divise sull'opportunità di proseguire nell'autogestione collettiva oppure se anteporre le lotte di liberazione nazionale alle rivendicazioni sociali (medesimi problemi furono affrontati dagli anarchici spagnoli, qualche anno dopo, durante la rivoluzione spagnola).

Nell'estate 1931 molti leader anarchici morirono a causa degli attacchi che venivano da Nord (stalinisti) e da Sud (giapponesi), altri invece passarono alla clandestinità.Dal 1931 il Giappone occupò militarmente la Manciuria, che assunse il nuove nome di Manciu kuò, molti anarchici furono assassinati, tanti altri furono costretti a passare alla clandestinità, che di fatto segnò la fine delle esperienze di autogestione.

Dopo la fine della Seconda guerra mondiale

 
Korean anarchist federation 1928
Unknown author - https://bayareaintifada.files.wordpress.com/2014/04/korea001.jpg
 
La fine della II Guerra Mondiale e la successiva divisione del paese in due stati sotto diverse influenze (americana e russa), ebbe notevoli ripercussioni anche all'interno del movimento anarchico coreano. A questo proposito, nell'immediato dopoguerra, e anche successivamente, si tennero diversi convegni nel tentativo di riorganizzare l'anarchismo coreano .  

Il 29 settembre 1945 si tenne a Seoul un incontro anarchico da cui scaturì la fondazione della Federazione per la costruzione di una società libera, che promulgò un programma fondato sui principi dell'autogoverno locale e sul controllo operaio delle industrie. Ma è con il ritorno a Seoul di Yu Rim, leader della "Federazione anarco-comunista" coreana e membro del governo provvisorio, che il movimento anarchico riprese in pieno la sua attività .

Dal 20 al 23 aprile 1946, ad Anwui (Corea) si svolse un importante congresso anarchico coreano, in cui si evidenziò l'influenza del pensiero Kropotkiniano in Asia. Si discusse specialmente della questione contadina e della necessità che si sviluppasse un movimento che ne rappresentasse gli interessi. Il 7 luglio 1946, con Yu Rim presidente, finalmente questo partito si costituì: il Partito per l'Indipendenza degli operai e dei Contadini. Questi però s'indebolì notevolmente con la divisione della Corea in Corea del Nord e Corea del Sud, concentrandosi principalmente nella Corea sotto l'influenza occidentale.

Un mese dopo la morte di Yu Rim (aprile 1961), il generale Park Jeong-Hee ordì un "colpo di Stato militare!" che proibì le attività politiche e arrestò i membri dei gruppi politici più radicali. Solo dieci anni dopo la vita ritornò alla normalità; nel febbraio 1972 Yang Il- Dong, Jeong Hwa-Am, Ha Ki-rak fondarono il Democratic Unification Party, erede dell'IWFP, che però fu sciolto nel 1982 durante il regime di Chun Doo-Hwan. In questa fase però riuscirono ugualmente a distinguersi per la loro attività propagandistica, i fratelli Li Jung-Kyu (1897-1983) e Li Eul Kyu (1894-1972) (quest'ultimo soprannominato "Il Kropotkin coreano), oltre al già menzionato Ha Ki-Rak, tutti presenti nel 1987 al congresso della Federazione Anarchica Coreana .

Anarchismo contemporaneo

L'anarchico coreano Ha Ki Rak (il primo da sinistra in basso) all'Anarchist Centenary Celebration (Australia, 1986). Con lui ci sono anche (dall'alto verso il in basso, da sinistra a destra): Miura Seiichi, sconosciuto, sconosciuto, Peter Sheldon, Joe Toscano, Boris Franteschini, Amenda Ceccaroni, Bruno Vannini e Raphaele Turco

La nuova generazione anarchica coreana, tende a voler distinguersi dai loro predecessori dell'inizio del XX° secolo, spessissimo accusati di nazionalismo dai giovani libertari, segnando così un forte distacco tra i giovani anarchici e quelli più anziani.

Uno dei progetti più interessanti attualmente in atto è quello denominato Freeschool for International Solidarity, attraverso al quale si intende aprire e liberalizzare l'educazione, l'istruzione e la diffusione della cultura in ogni suo aspetto (musica, letteratura, arte ecc.) e grazie a cui si è anche cercato di colmare il profondo solco che divide gli anarchici più anziani da quelli più giovani (Lee Mun-Chang è una delle personalità anarchiche che più di tutte ha lavorato in questo senso) .

All'inizio del XXI° secolo gli anarchici hanno sostenuto attivamente i contadini delle comunità di Daechuri e Doduri, i quali per protestare contro l'espropriazione delle loro terre, necessaria per l'allargamento di una base USA, dichiararono la propria autonomia rispetto al potere del governo centrale, rifiutandosi di ubbidire alle imposizioni delle autorità coreane. Per parecchi anni si sono susseguite manifestazioni, proteste e violenti scontri con le forze dell'ordine, sino all'aprile 2007, quando i contadini sono stati costretti definitivamente ad abbandonare le loro terre e le loro case.

Il movimento libertario coreano, fortemente influenzato dall'anarchismo europeo e statunitense, nonché dal cosiddetto Global Justice Movement, è inoltre riuscito a coinvolgere nelle sue attività le forze del movimento femminista, del movimento operaio, dell'antimilitarismo (in opposizione al servizio militare obbligatorio) e di molte altre identità progressiste.

Note


L'anarchico Shin Chaeho fu uno dei più importanti leader dell'indipendenza coreana (da Wikipedia).

The Korean anarchist Movement

The Korean anarchist Movement

Si legga L'esperienza libertaria in Manciuria (1929-1931)

Bollettino Centro Studi Libertari, pag. 53

Bollettino Centro Studi Libertari, pag. 53

The Korean anarchist Movement

Alla fine della guerra molti anarchici coreani detenuti in carcere non furono immediatamente liberati, perfattemente in linea con quanto accadde anche in Italia dopo l'8 settembre 1943

Bollettino Centro Studi Libertari, pag. 53

da Socialismolibertario

Repressione del villaggio autonomo di Daechuri (6 marzo 2006)
 

Ha Ki-Rak (1912 – 1997) è stato un professore e una delle figure di maggior spicco dell'anarchismo coreano.

Biografia

Le sue attività politiche cominciano nel 1929, quando partecipa alle manifestazioni studentesche di Kwangju, anticipando di 51 anni quelle che si terranno nel 1980. Mentre era studente all'Università di Waseda, in Giappone, milita nel Tokyo Dong-hung No-dong Dong-meng (Associazione dei lavoratori di Tokyo) contro l'occupazione del suo paese proprio da parte dei giapponesi.

Dopo la liberazione dal Giappone nel 1945, ha contribuito a formare la prima organizzazione anarchica coreana - Ja-Yoo sa-hoi kun-sul-ja yun-Meng (Lega dei liberi Costruttori sociali), scrivendo la dichiarazione fondazione e il programma politico. Nel 1946, quando gli anarchici coreani hanno fatto ritorno dall'esilio, ha preso parte all'importante convegno tenutosi ad Anwui.

Nel febbraio 1972 Ha Ki-rak, Yang Il- Dong e Jeong Hwa-Am danno vita al Democratic Unification Party, erede del Partito per l'Indipendenza degli operai e dei Contadini, che però sarà sciolto nel 1982 durante il regime di Chun Doo-Hwan. Il 4 maggio 1986 prende parte alle celebrazioni tenutesi in Australia dei 100 anni dai fatti di Haymarket Square (Chicago). Nello stesso anno è stato pubblicato il suo libro intitolato Storia del movimento anarchico coreano.

Nel 1987 partecipa all'importante congresso della Federazione Anarchica Coreana, insieme agli importanti esponenti del movimento anarchico nazionale Lee Jung-Kyu e Lee Eul-Kyu. Nel 1995, due anni prima della morte, è stato tra gli organizzatori della Conferenza Mondiale della Pace a Seoul. 

 

Il generale dell'esercito di indipendenza coreano Kim Jo-jin Autore sconosciuto - "Memoirs of General Li Bum-seok", dicembre 2008, Yunnan People's Publishing House, Kunming, ISBN=978-7-222-05729-6
 
Kim Chwa-jin o Kim Jwa-jin (16 dicembre 1889 - 24 gennaio 1930), a volte chiamato con il suo pseudonimo Baegya, era un generale coreano, attivista per l'indipendenza e anarchico che ha svolto un ruolo importante nei primi tentativi di sviluppo dell'anarchismo in Corea.

Biografia

Kim nacque nella contea di Hongseong, nella provincia di Chungcheong, il 16 dicembre 1889 come secondo figlio di Kim Hyeong-gyo. Faceva parte di una ricca famiglia del lignaggio Andong Kim. Kim è stato descritto come un bambino di larghe vedute e intelligente. Quando aveva 3 anni, suo padre morì e lui crebbe sotto la rigida educazione di sua madre, Hansan Yi. Nel 1904 sposò Oh Sook-geun. Kim Chwa-chin si trasferì a Seoul nel 1905 per frequentare un'Accademia militare dell'esercito, fondando in seguito la Namyeon School nel 1907, dove venivano insegnate le moderne discipline accademiche.
 
Quando Kim aveva 18 anni, ha liberato 50 famiglie di schiavi e ha bruciato pubblicamente il registro degli schiavi  fornendo a ciascuna famiglia terra sufficiente per vivere. Questa fu la prima emancipazione degli schiavi nella moderna Corea.
 
Kim ha anche organizzato filiali della Korea Association e dell'Associazione per le arti dello spettacolo a Hongseong per diffondere l'ideologia della liberazione nazionale coreana. Nel 1909 fu direttore della Hansung-Sik Company. Ha fondato un'istituzione accademica nordoccidentale con An e Yi Kap e ha fondato la Oh Sung-sung School come istituzione educativa affiliata per servire come vicepresidente. Ha anche contribuito a fondare un'associazione studentesca giovanile.
 
Nel 1911 visitò Jokdol Kim Jong-geun a Donui-dong, un istituto di raccolta fondi, per fondare l'Accademia militare dell'indipendenza nel nord di Gando. Tuttavia, finì per essere mandato nella prigione di Seodaemun per due anni e sei mesi, per le sue attività sovversive. Durante la sua condanna, ha incontrato Kim Gu. Dopo il suo rilascio dalla prigione nel 1913, scrisse una poesia: "Se un uomo commette un errore, è difficile da tollerare, e se il governatore cerca di vivere, deve aspettare ancora". Nel 1916, Kim si unì al Korea Liberation Corps, formato da Park Sang-jin e Chae Ki-joong, insieme a Nobalin e Shin Hyun-dae. Nel 1918 fuggì in Manciuria per sfuggire al dominio giapponese della Corea, e lì firmò la Dichiarazione di indipendenza coreana insieme ad altri 39 rappresentanti coreani, preludio al Movimento di indipendenza del 1 marzo.
 
È entrato a far parte del Korea Justice Corps, che si è concentrato su Senol, ha assunto la responsabilità militare, ha riorganizzato il gruppo di definizione nel dipartimento militare ed è stato raccomandato come comandante. Nel 1919, su raccomandazione del governo provvisorio della Repubblica di Corea, assunse la carica di comandante generale dell'esercito dell'ufficio dell'amministrazione militare settentrionale (Bungnogunjeongseo in coreano). La sua prima azione è stata quella di installare un centro militare nelle montagne della contea di Wangqing, dove lui stesso è diventato un educatore sulla leadership militare. L'addestramento sotto di lui era rigoroso e i compiti assegnati alla maggior parte delle truppe sotto il suo comando erano incentrati sull'acquisizione di armi. Nel settembre 1920, 298 persone si diplomarono alla Prima Accademia Militare.    
 
Quando l'unità militare giapponese è stata inviata in Manciuria in ottobre per eliminare le forze indipendentiste coreane, ha incontrato le truppe giapponesi a Cheongsan-ri, mentre spostava le sue forze indipendentiste sul monte Baekdu. Il 21 ottobre, la battaglia di Cheongsanri ha avuto luogo dopo la battaglia di Godonghae, a partire da Baegun-ri, Baegung, il 26 ottobre. In particolare, il regime militare nordcoreano guidato dal generale Kim Chwa-chin ha contribuito notevolmente alla vittoria a Cheongsanri ottenendo una grande vittoria nella battaglia di Baegun Pyeongjoon, Gonjeongjeon e Eorang Village. Questa vittoria, dove le forze di Kim causarono circa 1200 vittime ai 3000 soldati giapponesi, fu una pietra miliare nella battaglia per l'indipendenza.
Dopo la vittoria nella battaglia di Cheongsan-ri, membri dell'amministrazione militare e politica di Beilu, davanti a lui c'è Jin Zuozhen  
Autore sconosciuto - "Memoirs of General Li Bum-seok", dicembre 2008, Yunnan People's Publishing House, Kunming, ISBN=978-7-222-05729-6
 
 
Baek at a Japanese newspaper in 1934
Pubblicato il 10 febbraio 1934, Liberty United News n. 89.
  
Baek Jeong-gi (백정기, 19 gennaio 1896 – 5 giugno 1934) è stato un combattente per l'indipendenza anarchico coreano durante l'occupazione giapponese.
È nato a Buan, Jeolla settentrionale.
Nel 1946, Pak Yol recuperò i resti di Lee Bong-chang, Yun Bong-gil e Baek Jeong-gi dal Giappone e condusse il funerale nazionale il 6 luglio. Baek è sepolto nella tomba di Hyochang Park.  
 
Kim Won-bong ( coreano : 김원봉 ; 1898 - c.1958) era un anarchico coreano, attivista per l'indipendenza coreana, comunista e successivamente statista per la Corea del Nord.

Biography

Kim Won-bong nacque nel 1898 a Miryang, nella provincia di Gyeongsangnam-Do, in Corea. Suo padre era Kim Ju-Ik e sua madre era Lee Gyeong-Nyeom. Lee morì dando alla luce il fratello di Kim Won-bong, Kyung-Bong.  
Nel febbraio 1919, Kim entrò nell'Accademia militare di Shinheung (신흥무관학교; 新興武官學校) e si sottopose all'istruzione militare per sei mesi, dopodiché abbandonò l'accademia. Il 9 novembre dello stesso anno, Kim organizzò un'organizzazione clandestina nazionalista coreana nota come Korean Heroic Corps (의열단; 義烈團), con Yang Gun-ho, Gwak Jae-ki, Han Bong-Geun, Kim Ok e altri. Tra gli obiettivi del Corpo Eroico c'erano l'assassinio di funzionari giapponesi e dei loro collaboratori, insieme ad attacchi alle basi giapponesi. Dopo aver assunto la posizione di leader del Corpo Eroico, Kim Won-Bong scoprì di non poter raggiungere gli obiettivi dell'organizzazione in quanto non disponeva di un numero sufficiente di membri. Di conseguenza, entrò a far parte dell'Accademia militare di Whampoa nel 1926. Kim usò lo pseudonimo di "Choi Rim" e organizzò il Partito Rivoluzionario Nazionale Coreano e il Partito della Ricostruzione Comunista di Joseon. 
Il Partito Rivoluzionario Nazionale Coreano è stato formato a Shanghai nel 1935 da un gruppo di partiti coreani nazionalisti di sinistra, organizzati da Kim Kyu-sik, Kim Won-Bong e Cho Soang. Il 10 luglio 1937, su invito del governo della Repubblica di Cina, Kim si recò a Lushan, sede della conferenza del governo cinese e famosa località di villeggiatura. Durante la sua permanenza lì, i funzionari del governo cinese hanno insistito per associare il fronte unito contro l'imperialismo giapponese. Prima del suo ritorno, Won-bong ha ricevuto ingenti finanziamenti dal governatore cinese.
Kim Won-Bong è stato vice comandante dell'Esercito di liberazione coreano (한국 광복군) del governo provvisorio della Repubblica di Corea. Dopo l'indipendenza coreana, è tornato in Corea con i funzionari del governo provvisorio della Repubblica di Corea il 3 dicembre. Dopo la liberazione, ha partecipato a un incontro con Kim Gu, Kim Kyu-sik e Pak Hon-Yong.  
Sebbene Kim fosse un comunista, non gli piaceva il regime della Corea del Nord, quindi Kim continuò a rimanere nel sud dopo la divisione della Corea. Tuttavia, con l'aumento dell'oppressione anticomunista nella Corea del Sud, alla fine fuggì in Corea del Nord nel 1948.
Kim Won-Bong si è sposato due volte. La sua prima moglie, Choi Dong-seon, morì giovane. Dopo la sua morte, ha sposato Park Cha-jeong. Aveva due figli e una figlia: Kim Cheol-Geon (김철건), Kim Joong-Geon (김중건) e Kim Hak-Bong (김학봉), rispettivamente. Il suo pseudonimo era Yaksan (약산 若山), che significa "come una montagna".[Citazione necessaria]  
Nel 1958 fu epurato da Kim Il Sung. Ci sono molti resoconti diversi sulla morte di Kim. Secondo uno, Kim si sarebbe suicidato assumendo cianuro. 

Popular culture

Interpretato da Cho Seung-woo nel film Assassination del 2015.  
Interpretato da Yoo Ji-tae nella serie TV MBC del 2019 Different Dreams. 
 
Kim Won-bong, a Korean Independent activists (1946) 
Anonymous - http://www.ohmynews.com/NWS_Web/view/at_pg.aspx?CNTN_CD=A0000845402
 
 
La squadra di volontari nordcoreani Kim Won-bong
 
 Volontari coreani - http://khariles.tistory.com/m/1583
 
L'epurazione di Kim Won-Bong: Kim Won-Bong (김원봉) 등 Migliaia di persone Dong-A IlBo-Dong-A IlBo 1964.01.29 Pagina 7 Articolo http://newslibrary.naver.com/viewer/index.nhn?articleid=1964012900209207006&edtno=2&printCount=1&publishdate=1964-01-29&officeid=7&OFPAGeno=7 &printno E tipopubblicazione=00020
 
 
 
Lee Hoe-Yeong o Lee Hoe-Young (coreano: 이회영; Hanja: 李會榮), conosciuto anche con il suo pseudonimo Woodang (coreano: 우당; Hanja: 友堂), (17 marzo 1867 – 17 novembre 1932) era un Attivista per l'indipendenza coreana, anarchico e uno dei fondatori dell'Accademia militare di Shinheung (Hangul: 신흥 무관 학교) in Manciuria. Ha usato tutta la sua fortuna del valore di circa due trilioni di won (1,7 miliardi di dollari) nel valore odierno per combattere contro l'occupazione giapponese della Corea. È il fratello maggiore di Lee Si-Yeong, futuro vicepresidente della Repubblica di Corea.
Nato in una rinomata famiglia nobile, GyeongJu Lee Clan, in cui i suoi antenati erano stati nominati funzionari governativi durante la dinastia Joseon, lui ei suoi fratelli (con l'eccezione del fratello maggiore) decisero di fuggire dalla Corea, piuttosto che diventare soggetti di oppressione. I suoi fratelli sono:
Lee Gun-yeong (이건영,李健榮) (1853-1940)– Primo e fratello maggiore 
  Lee Seok-yeong (이석영,李石榮) (1855-1934) - Secondo fratello, morto di fame a Shanghai, in Cina Lee Cheol-yeong (이철영,李哲榮) (1863-1925) - Terzo fratello  
Lee Si-yeong (이시영,李始榮) (1868–1953)– Quinto fratello Lee Ho-yeong (이호영,李護榮) (?-1933)– Sesto e più giovane fratello. Lui e la sua famiglia scomparvero nel 1933, di cui non si seppe mai più nulla.
Quando Lee arrivò in Cina, rimase in Manciuria prima di trasferirsi a Pechino e successivamente a Shanghai.
Lee è stato arrestato all'arrivo da Shanghai a Dalian e successivamente imprigionato nella famigerata prigione di Lushun fino alla sua morte. Morì il 17 novembre 1932. La causa della sua morte era un mistero, e l'autorità giapponese afferma che si era impiccato alle sbarre di una stazione di polizia, usando un panno di canapa. L'affermazione dei giapponesi è stata confutata dai coreani, che hanno affermato che Lee è stato ucciso dai giapponesi. Alla sua morte, il suo corpo è stato cremato lo stesso giorno; le ceneri furono successivamente riportate nella Corea occupata dai giapponesi e infine nuovamente sepolte al cimitero nazionale di Seoul, anni dopo l'indipendenza coreana.
 Lee è stato insignito postumo dell'Ordine al merito per la Fondazione nazionale nel 1962. Nel 2000, il governo cinese lo ha proclamato "martire patriottico della rivoluzione antimperialista / antigiapponese" per la sua lotta contro l'imperialismo giapponese in Cina. Nel 2010, una serie drammatica in cinque parti è stata trasmessa dalla KBS per commemorare la sua lotta, intitolata Freedom Fighter, Lee Hoe Young (자유인 이회영). La serie è andata in onda il 29 agosto 2010, data del centenario dell'annessione della Corea da parte del Giappone. 
 

Popular culture

Interpretato da Jung Dong-hwan nella serie TV KBS del 2010 Freedom Fighter, Lee Hoe-young.
 
Lee Hoe-yeong 
Unknown author - http://www.hddy.or.kr/
 
Yi Heoyeong. 
Based on File:이회영.jpgP
ak Jae-sun - Own work
 
Park Yeol 
Unknown author - Japanese book "Showa History of 100 million people Vol.11" published by Mainichi Newspapers Company.

Pak Yol ( coreano : 박열 ; 3 febbraio 1902 - 17 gennaio 1974) era un anarchico e attivista indipendentista coreano condannato per alto tradimento in Giappone per aver cospirato per attaccare la Casa Imperiale del Giappone . Il suo nome è anche scritto Bak Yeol, ed è anche talvolta conosciuto con il suo nome di nascita Pak Jun-sik.
 

In popular culture

Interpretato da Lee Je-hoon nel film del 2017 Anarchist from Colony.
 
Park Yeol and Fumiko Kaneko (so-called "Objectionable Photograph") 
Unknown author - Japanese book "Showa History of 100 million people Vol.12" published by Mainichi Newspapers Company.    Created: Taisho era(1912-1926)
 
ingenuità del dopoguerra  
Autore sconosciuto - "Weekly Chosun"
 
foto di Shin Chaeho 
 Autore sconosciuto - Sistema informativo del movimento per l'indipendenza della Corea (Independence Hall)
Sin Chaeho, o Shin Chae-ho (coreano: 신채호; 8 dicembre 1880 – 21 febbraio 1936), è stato un attivista, storico, anarchico, nazionalista per l'indipendenza coreana e fondatore della storiografia nazionalista coreana (민족 사학, minjok sahak; a volte abbreviato in minjok).: 7 : 27 : 52  È tenuto in grande considerazione sia in Corea del Nord: 112–3  che in Corea del Sud.: 26–7  Due delle sue opere, A New Reading of History (Doksa Sillon), scritto in 1908 e The Early History of Joseon (Joseon Sanggosa), pubblicato nel 1931, sono considerati opere chiave della storiografia nazionalista nella Corea moderna. una pretesa ancestrale sia per la Corea che per la Manciuria,: 26 : 3  Shin studiò anche la mitologia coreana.: 53  Durante il suo esilio in Cina, Shin si unì all'Eastern Anarchist Association e scrisse articoli antimperialisti e pro-indipendenza in vari giornali; le sue attività anarchiche lo portarono all'arresto e alla successiva morte in carcere, il 21 febbraio 1936.: 447 : 128
 

Biography

Infanzia

Shin è nato l'8 dicembre 1880. Suo nonno era un funzionario del dipartimento consultivo reale. Il suo pseudonimo era "Dansaeng", che in seguito cambiò in "Danjae". A Shin furono insegnati vari libri e concetti neo-confuciani da suo nonno, e in seguito si iscrisse all'accademia confuciana Seonggyungwan,: 441–2  ricevendo un dottorato nel 1905. Shin, con una capacità limitata, lesse letteratura e storia italiane e pubblicò alcune -lavori correlati; Si ipotizza che Dante possa avere un'influenza sul lavoro di Shin Chae-ho, in particolare Dream Sky (1916).: 313 Shin ha continuato a lavorare per i comitati editoriali di due giornali, il Hwangseong Shinmun (Hangul: 황성신문; Hanja: 皇城新聞) e il Daehan Maeil Shinbo (대한매일신보; 大韓每日新報), e divenne il leader del gruppo clandestino di "illuminazione patriottica", il Sinminhoe.: 443  Il suo gruppo sarebbe poi migrato in Manciuria nel 1910: 3  e attirò radicali come Yi Tong-hwi, un bolscevico coreano che partecipò a "The Conspiracy case of 1911",: 6– 7  che era un tentativo di assassinare il governatore generale giapponese Terauchi, portando all'arresto di diversi membri di Sinminhoe e infine allo scioglimento del Sinminhoe.: 46

All'Estero

Shin andò in esilio volontario nel 1910 quando il Giappone dichiarò l'annessione della Corea; ha poi viaggiato a Vladivostok, poi in tutta la Cina. Shin evitò le organizzazioni politicizzate fino al Movimento per l'indipendenza del primo marzo, nel 1919, che lo spinse a unirsi al governo provvisorio coreano a Shanghai. scontro con il leader ad interim Syngman Rhee (I Seung-man) e Shin che parte per abbracciare l'anarchismo: 34  e redigere la "Dichiarazione della rivoluzione coreana" per la Fratellanza dei Giusti (Uiyeoldan) nel 1923.[7]: 445  Shin si unì alla Associazione anarchica orientale (동방 무정부주의 연맹; 東方無政府主義聯盟) nel 1926.: 446
 

Arresto e Morte

Shin fu arrestato dalla polizia militare giapponese a Taiwan nel maggio 1928 per il tentato contrabbando di 12.000 yuan in banconote contraffatte fuori Taiwan con lo pseudonimo di "Yu Byeong-taek" (유병택; 柳烟澤) nel tentativo di aiutare a finanziare l'Est Attività generali dell'Associazione anarchica e fabbrica di bombe.: 446  È stato condannato a 10 anni di reclusione dal tribunale distrettuale di Dalian per essere scontati nella prigione di Lüshun. Shin morì mentre era in isolamento nella prigione di Lüshun per un'emorragia cerebrale il 21 febbraio 1936.: 156 : 447  La Repubblica di Corea conferì postumo a Shin l'"Ordine presidenziale al merito per la fondazione nazionale" nel 1962 e la cittadinanza il 13 aprile , 2013.  
 

Pensiero

Il Minjok e il nazionalismo etnico coreano

Shin Chae-ho ha scritto ampiamente su una teoria della storia etnica che ha cercato di sfidare i tradizionali concetti di confine in Corea e incoraggiare il nazionalismo coreano. Questa teoria è ampiamente indicata come il minjok coreano (민족; 民族);: 188  Una prima forma del minjok si trova nel suo articolo "New History Reader". La Corea come una "nazione peninsulare" geograficamente definita (반도 국; pandoguk), nata dalla politica associata al Mandato del Cielo nella filosofia politica cinese classica.: 29  Questa egemonia cinese fu interpretata come sinocentrica da Shin, e altri, come ha posto il controllo delle frontiere nelle mani del tribunale cinese.: 27 : 29–30
 Il lavoro storiografico del minjok di Shin ha tracciato la storia di una nazione in base alla sua genealogia e lignaggio razziale, basandosi su razza e cultura ereditabili. erano reciproci e inseparabili. Per Shin, "se si respinge il minjok, non c'è storia"; ignorare o minimizzare il minjok significava devitalizzare la storia stessa.: 32 
All'interno della più grande storia minjok di una nazione c'era una razza ospitante, il chujok (주족); l'identificazione del chujok era necessaria per tracciare la storia autentica di una nazione e consolidava una storia nazionale etnocentrica. Per la Corea, il chujok era l'antico Regno Coreano-Manciuriano del Buyeo (부여; 夫餘),: 32  che, secondo la stima di Shin, ebbe inizio 5.000 anni fa con la nascita di Dangun, il leggendario figlio di un orso che fu trasformato in un essere umano dal dio Whanin.: 16  Combinando mitologia e genealogia, è stata tracciata una discendenza comune di coreani e manciuriani, rendendoli effettivamente una famiglia.: 33  Shin ha tentato così di cancellare il confine geografico tra Corea e Manciuria a favore della ri- unificazione.: 231
Distinto dal minjok era lo stato, il gukga (국가; 國家; o kukka). Il minjok come concetto più basilare del gukga e non cambiava sostanzialmente tra le generazioni, mentre il gukga poteva cambiare tra regni, governo e regole.: 40 Definendo il minjok come una storia etnica ricca e potente, Shin ha costruito una difesa sociale antimperialista e anticolonialista. In gran parte, l'obiettivo era il rifiuto della supervisione e dell'influenza del governo cinese e giapponese. mitigare l'importanza della Corea.: 30   

Darwinismo sociale

Shin è talvolta definito un darwinista sociale, un concetto popolare all'inizio del XX secolo. All'interno del lavoro di Shin, il Buyeo minjok manciuriano-coreano è interpretato come lo standard di misura per il progresso storico in Corea.: 34  Shin ha descritto una storia razziale di conflitto tra le varie razze dell'Asia orientale, così come una storia politica. Verso questo progresso, il progetto minjok di Shin era delineato in termini di vittorie razziali: in particolare per il Buyeo, la vittoria sarebbe stata la completa riunificazione della razza e quindi la difesa dall'assimilazione culturale e dall'imperialismo.: 35 Questo quadro "darwiniano-spenceriano", che valorizzava il nazionalismo etnico e la purezza, permise a Shin di scrivere una storia della Corea incentrata sulla razza che tentava di chiudere le giustificazioni coloniali giapponesi unendo storia etnica e progresso, rendendo necessariamente dannosa l'adulterazione della società coreana con la cultura giapponese, non progressista.: 34–5  Questo è in qualche modo analogo al nordicismo, o all'etnografia progressista, ma da una prospettiva coreana. Shin non ha descritto la Corea come la "vincitrice" di queste battaglie razziali. Shin ha descritto una lenta caduta del minjok, attribuendo principalmente un punto culminante al re Muyeol di Silla, e poi la discesa attraverso la caduta di Balhae e la lenta frattura dell'unità sociale coreana attraverso la politica e la guerra. Shin ha elogiato le dinastie Koryeo e Choseon, ma ha insistito sul fatto che i successi che hanno portato sono stati solo parziali, lamentandosi del fatto che se gli studiosi "stanno cercando una piena unificazione, non può essere trovata dopo Tangun".

Juche

Shin Chae-ho è spesso accreditato come la fonte primaria dell'ideologia politica Juche (주체; 主體; che significa autosufficienza o autonomia; a volte scritto Chuch'e). Juche aspira alla completa autonomia di un paese, sia in senso nazionale che in senso storico.: 5  Tuttavia, non è chiaro se il Juche nordcoreano sia modellato o sia semplicemente simile al Juche di Shin. Studiosi come Sheila Miyoshi Jager hanno scritto che i forti riferimenti alla storia dell'ideologia nordcoreana sono rari, ma le somiglianze nel linguaggio, nel simbolismo e nei concetti rendono Shin Chae-ho un buon candidato come influenza su Kim Il Sung e il suo stesso Juche ideologia di stato.: 5  Anche il concetto Juche di Shin è specificamente coreano; tuttavia ha una somiglianza con il giapponese Kokutai (국체; Kukche).: 135
 

Anarchismo

 La filosofia anarchica di Shin Chae-ho è in gran parte ignorata dagli studiosi coreani contemporanei. "a modo proprio" e loda la "lotta umana" come una via retta. Il libro ha anche sfidato gli standard letterari terminando con i puntini di sospensione e interrompendo la continuità storica prendendo in prestito personaggi dalla storia coreana.: 324–5
 
Danjae Shin Chae-ho, 1919 Thenchin 
Unknown author - http://kid.chosun.com/site/data/html_dir/2008/02/20/2008022001240.html
 
Statue of Sin Chae-Ho in Seoul's Grand Park.
 Himasaram - Own work

Yi Jeonggyu (coreano: 이정규; Hanja: 李丁奎; 1897-1984) conosciuto con il suo pseudonimo Woogwan (coreano: 우관; Hanja: 又觀) era un anarchico coreano. Trascorse gran parte della sua giovinezza in Cina, dove gli anarchici erano relativamente più liberi che nella Corea occupata, e collaborò non solo con anarchici cinesi ma anche con quelli di vari paesi come Giappone, Taiwan e Russia. Fu uno dei pionieri del movimento anarchico coreano nei primi anni '20 e uno dei più importanti anarchici coreani in Cina di quel periodo. Ha iniziato la sua carriera come attivista per l'indipendenza coreana e poco dopo è diventato un sostenitore dell'anarchismo. Yi Jeonggyu non riconosceva l'anarchismo e il nazionalismo come ideologie opposte e perseguiva i suoi obiettivi gemelli di rivendicare l'indipendenza della Corea e stabilire una nuova Corea basata su ideali anarchici. Insieme a Lee Hoe-yeong (coreano: 이회영; Hanja: 李會榮), è considerato una delle figure chiave che hanno fondato l'ideologia anarchica del movimento indipendentista coreano.

Famiglia

 Yi Jeonggyu era il fratello minore di Yi Eulgyu (coreano: 이을규, Hanja: 李乙奎), noto come "Kropotkin della Corea", ed era una delle figure chiave del Daedongdan [ko]. Yi Eulgyu guidò il caso dell'esilio del re Yi Kang.
 

Vita

La sua famiglia viveva a Nonsan, Chungcheongnam-do, e Yi Jeonggyu nacque a Jangbong-do, Incheon della Corea del Sud. Ha frequentato la Incheon High School (ex Incheon Public Commercial School) nel 1911 sotto il dominio giapponese. Dopo la laurea, ha ottenuto un lavoro in banca ma si è dimesso per protesta contro la discriminazione razziale da parte dei giapponesi. In quel periodo fu coinvolto nel movimento indipendentista. Nel 1918, Yi sviluppò un interesse per il socialismo durante la sua permanenza all'Università Keiō in Giappone. Yi partecipò alla Dichiarazione di Indipendenza dell'8 febbraio 1919 come membro della Korean International Student Association (coreano: 조선유학생학우회; Hanja: 朝鮮留學生學友會). Tornò in Corea con l'inizio del Movimento del 1° marzo del 1919. Yi venne a rappresentare la sua provincia natale di Chungcheong nel governo provvisorio della Corea, riunito a Shanghai nell'aprile 1919. Attratto verso ovest per unirsi alla rivoluzione russa, intendeva frequentare l'Università dell'Estremo Oriente alla fine del 1921, ma temendo la violenza tra i comunisti coreani, rimase a Pechino. I due anni successivi a Pechino furono formativi per Yi, così come il suo orgoglio nella lotta per l'indipendenza coreana, che contribuirono entrambi a sviluppare la sua personalità e le sue idee anarchiche. Ha continuato i suoi studi di economia all'Università di Pechino con l'aiuto degli anarchici cinesi Li Shizeng e Cai Yuanpei. A Pechino incontrò anche Yu Ja-myeong [ko], il poeta russo Vasili Eroshenko e altri radicali: Lu Xun, Zhou Zuoren e Fan Benliang. Nell'aprile 1924 organizzò la Federazione degli anarchici coreani (coreano: 조선무정부주의자연맹 o 재중국조선무정부주의자연맹; Hanja: 在中國朝鮮無政府主義者聯盟) con Lee Hoi-young, Sin Chaeho, Yi Eulgyu, Jeong Hyeon-seop [ ko], Yu Jamyeong [ko] e Baek Jeong-gi. Dopo aver fondato organizzazioni anarchiche, gli anarchici coreani hanno cercato di costruire una nuova società coreana con indipendenza basata su principi anarchici. A tal fine collaborò con anarchici ed esperantisti cinesi. A metà del 1923, Yi ha co-fondato una scuola di Pechino per esperantisti e ha insegnato nella sua scuola media. Più tardi, nel 1923, Yi si unì a un progetto anarchico per costruire una comune agricola nella provincia cinese di Hunan. Intendevano trasferire cinquanta famiglie contadine coreane per unirsi alle famiglie contadine cinesi esistenti nella regione per coltivare ginseng redditizio. Il progetto era un'organizzazione cooperativa di co-coltivazione, co-consumo e comproprietà.[4][19][20] Il progetto è fallito a causa dei disordini nell'Hunan, ma è riconosciuto come il primo esperimento di comune agricola anarchica coreana. Yi avrebbe tentato molte volte nella sua vita di ricreare un progetto del genere. Poiché la creazione di una società anarchica in Corea richiederebbe la fine del dominio imperiale giapponese, l'esperimento della comune può essere visto anche come parte del movimento di liberazione nazionale. Tuttavia, entrambi gli obiettivi sono stati in qualche modo vanificati dalla dipendenza del progetto dall'assistenza cinese. Yi era a Shanghai alla fine del 1924 e faceva l'apprendista presso una fonderia di proprietà britannica prima di essere licenziato per il suo coinvolgimento nelle attività di organizzazione del lavoro. Ha partecipato alla Shanghai National Labor University, che ha formato i leader dei lavoratori urbani. A Nanchino intorno al luglio 1928 Yi Jeonggyu fu eletto per servire come uno dei segretari della Federazione Anarchica Orientale (EAF, Dongfang wuzhengfu zhuyizhe lianmeng; coreano: 동방무정부주의자연맹; cinese: 東方無政府主義者聯盟), che è stato stabilito dagli anarchici da vari paesi dell'Asia orientale, Corea, Cina, Filippine, Giappone, Taiwan e Vietnam (Annam; 安南) per rafforzare i legami internazionali e costruire una società ideale che garantisca l'indipendenza di ogni nazione e la libertà individuale. Nel primo numero della sua rivista The East (coreano: 동방 (Dongbang); giapponese: Tōhō; cinese: Dongfang) pubblicato simultaneamente in queste tre lingue dell'Asia orientale il 20 agosto 1928, contribuì con un articolo ora perduto intitolato "To Inform Anarchici dell'Asia orientale”. In questo pezzo, Yi Jeonggy ha chiesto la rivoluzione in Corea, aiutato dalla collaborazione degli "anarchici orientali". La polizia giapponese arrestò Yi in Cina nell'ottobre 1928 e lo deportò in Corea per il processo. Yi Jeonggyu ha co-organizzato la Free Society Builders Federation (FSBF, coreano: 자유사회건설자연맹) a Seoul nel settembre 1945. Dopo il 1946, ha insegnato alla Sungkyunkwan University. Ha servito come presidente della Cheongju University nel 1958 e presidente della Sungkyunkwan University nel 1963 e si è ritirato nel 1966. Ha investito tutta la sua fortuna per fondare il National Culture Research Center (국민문화연구소), un gruppo di ricerca sull'anarchismo nel 1970. Morì nel 1984 e non ha presentato domanda per lo status di combattente per l'indipendenza coreana [ko] (coreano: 대한민국 독립유공자; Hanja: 大韓民國 獨立有

Scattata durante una protesta con i birmani che vivono in Corea del Sud contro il colpo di stato militare.

Una marcia in occasione della Giornata Internazionale del Lavoratore.
 


May Day clashes in Seoul, 2015.
 

Partners in crime.
Kaneko Fumiko (a sinistra), dal Giappone, e Park Yeol (a destra), dalla Corea, divennero amanti e rivoluzionari. Originariamente nazionalista, Park arrivò a rifiutare tutte le ideologie dopo aver incontrato Fumiko e insieme abbracciarono quello che chiamavano nichilismo e anarchismo. Pensatori del crimine, hanno propagandato. Per aver complottato l'assassinio del principe ereditario giapponese, furono condannati a morte, ma alla fine Park uscì di prigione dopo più di 20 anni di reclusione.
 


L'anarchismo cubano nasce e si sviluppa come movimento sociale nel 19° secolo, esercitando da quel momento una grande influenza sulla classe operaia dell'isola caraibica almeno sino alla rivoluzione castrista. Il movimento prese slancio soprattutto dopo l'abolizione della schiavitù nel 1886, fino a quando non fu illegalizzato una prima volta nel 1925 dal presidente Gerardo Machado ed in seguito dal governo marxista di Fidel Castro (giunto al potere con la rivoluzione della fine degli anni '50). L'anarchismo cubano abbracciò inizialmente la corrente collettivista ispirata a Bakunin ed in seguito quella anarco-sindacalista. L'anarchismo, a Cuba come nel resto dell'America Latina, inizialmente ebbe sul movimento operaio un impatto più forte di quello avuto dal marxismo, che solo in un secondo momento cominciò ad esercitare la propria influenza egemonica. 
 

Il XIX secolo

Il colonialismo spagnolo

A partire dal XVI secolo Cuba fu conquistata dagli spagnoli e posta sotto il loro totale e completo dominio. Nel XIX secolo l'isola era ancora pienamente sotto il loro giogo , in balìa della classe dominante bianca, ovvero la nobiltà di origine spagnola, che sfruttava le principali risorse economiche del paese. La coltivazione della canna da zucchero, del tabacco e del caffè erano le principali ricchezze dell'isola, tutte totalmente in mano ai colonizzatori. Questi, in perfetta combutta con la corona iberica, erano inoltre attivissimi anche nell'importazione di schiavi dall'Africa da utilizzare come braccianti agricoli.

Per lungo tempo non ci fu alcuna resistenza cubana di fronte al colonialismo, ma dalla metà del 19 ° secolo cominciarono a svilupparsi diverse tendenze politiche anti-spagnole: indipendentismo nazionale; riformismo (con Cuba che rimaneva una colonia spagnola); integrazione negli USA o nell Stato spagnolo. Le classi sociali privilegiate oscillavano tra il riformismo e l'annessione agli Stati Uniti (l'invasione americana tentata nel 1850 non andò a buon fine), poi tra la ricca borghesia cominciò a serpeggiare l'idea che l'integrazione nella casa madre spagnola potesse essere il modo migliore per salvaguardare i propri privilegi. I cubani autoctoni, che di fatto appartenevano alle classi sociali subordinate, non avevano libertà di parola o di espressione politica.

L'avvento del socialismo e dell'anarchismo proudhoniano

A partire dal 1850 cominciarono a giungere nell'isola anche gli immigrati spagnoli più poveri, che venivano in cerca di fortuna ma spesso ricevevano lo stesso trattamento riservato agli sfruttati locali. I migranti diffusero nell'isola le idee socialiste e rivoluzionarie conosciute nella loro patria ed in Europa, in particolare fecero subito presa quelle del filoso ed economista francese Pierre Joseph Proudhon. Gli effetti della diffusione di queste dottrine si videro immediatamente e concretamente: nel 1857 venne fondata la prima società mutualistica proudhoniana di Cuba; nel 1865 si concretizzò il primo sciopero dell'isola: il 14 agosto 400 lavoratori della Hija de Cabañas y Carbajal e di El Fígaro, due fabbriche di tabacco dell'Avana, scesero in sciopero chiedendo un aumento salariale.

Grande opera di diffusione dell'anarchismo proudhoniano la si deve al giovane immigrato asturiano Saturnino Martínez, impiegato nel settore del tabacco e fondatore, nel 1865, de «La Aurora», una rivista per i lavoratori a cui collaborava anche José de Jésus Márquez (che però non era anarchico). Durante la guerra per l'indipendenza dalla Spagna (1868-1878), che terminò con la capitolazione dell'esercito indipendentista cubano , vennero fondate molte società libere (tipografi, falegnami, artigiani) e associazioni di lavoratori, tutte di ispirazione proudhoniana. Oltre agli impiegati nel settore del tabacco, in prima fila nella diffusione dei concetti rivoluzionari, si distinsero anche alcuni reduci dalla Comune di Parigi che portarono a Cuba le proprie esperienze e idee rivoluzionarie. Tra i leader dei ribelli cubani del periodo si distinsero Salvador Cisneros Betancourt e Vicente García, che avevano fatto propri i concetti proudhoniani di federalismo e di mutualismo.

Escludendo i seguaci di Proudhon, tra i quali vi erano anche socialisti che non si definivano anarchici, il primo esponente dell'anarchismo fu JC Campos, un tipografo cubano rifugiatosi a New York durante la guerra d'indipendenza, dove aveva avviato contatti tra anarchici cubani e spagnoli. La grande diffusione di opuscoli e giornali libertari e socialisti, che arrivavano clandestinamente soprattutto da Barcellona, contribuì alla creazione di organizzazioni come l'Alianza Socialista Revolucionaria (ARS) nella quale convivevano rivoluzionari di tutte le tendenze.

Diffusione del movimento anarchico

Intorno al 1880 il pensiero anarchico acquisì un'influenza senza precedenti tra i lavoratori in Francia, Italia, Russia, e Spagna. Tutto ciò ebbe ripercussioni notevoli anche a Cuba, dove l'anarchismo cominciò a diffondersi a macchia d'olio; in particolare presero piede le idee anarco-sindacaliste, collettiviste - sulla base dei principi della Federación de Trabajadores de la Región Española (Federazione dei Lavoratori della Regione Spagnola) - e anarco-comuniste. Nel 1882, gli anarchici cubani iniziarono a lottare contro il riformismo sindacale e in favore delle idee rivoluzionarie. Uno dei principali sostenitori dell'anarchismo, Enrique Roig San Martín, lottò strenuamente in favore delle idee anticapitaliste più radicali: nel 1885, grazie al lavoro svolto da anarchici come lui, nacque la Junta Central de Artesanos, fondata con l'intento di coordinare le lotte dei lavoratori cubani mediante apposite federazioni. I suoi primi scritti apparvero nel 1883 su «El Obrero» (Il lavoratore), giornale cubano che sposava posizioni anarchiche ed in favore delle classi lavoratrici cubane. Scrisse inoltre per «El Boletín» del Gremio de Obreros nel biennio 1884-1885 (un periodico che si rivolgeva ai lavoratori del tabacco) e soprattutto fondò a L'Avana il giornale «El Productor» (primo numero comparve il 12 luglio 1887). Oltre a San Martín, altri anarchici cubani corrispondevano da Santiago de las Vegas, Guanabacoa, Tampa e Cayo Hueso in Florida. I collaboratori più conosciuti dell'epoca furono Enrique Messonier, Manuel Fuentes e Creci Enrique.

«El Productor», sostenuto economicamente da Rafael García, aveva lettori soprattutto tra gli impiegati nel settore del tabacco ed aveva corrispondenti in molte città cubane; sulla storica rivista venivano pubblicati inoltre articoli di anarchici francesi, spagnoli, italiani ecc., che contribuirono a promuovere molti scioperi e rivolte in tutta l'isola. Al fine di facilitare e coordinare gli sforzi del giornale venne creata un organizzazione rivoluzionaria anarchica, l'Alianza Obrera (Alleanza dei Lavoratori). 

Il 1° ottobre 1887 si celebrò a L'Avana, sponsorizzato dalla neonata Federación de Trabajadores de Cuba (FTC-Federazione dei Lavoratori di Cuba), il primo Congreso Obrero de Cuba, che enunciò i sei punti fondamentali dei propri principi organizzativi:

  1. opposizione a tutte le vestigia del potere nelle organizzazioni di lavoratori;
  2. unità tra le organizzazioni dei lavoratori attraverso un patto federativo sulla falsariga della Federación Española Regional;
  3. completa libertà di azione tra tutti i gruppi aderenti;
  4. cooperazione per il mutuo soccorso;
  5. solidarietà tra tutti i gruppi;
  6. il divieto all'interno della federazione di tutte le dottrine politiche e dottrine religiose (che negli anni avvenire sarebbe stato il punto più discusso).

Nell'ottobre 1887 la FTC, l'Alianza e «El Productor» indissero a L'Avana quattro scioperi; quello tenutosi nella fabbrica di tabacco Henry Clay, del 24 novembre, si protrasse per molto tempo. I lavoratori ricevettero il sostegno del Círculo de Trabajadores, un'altra organizzazione anarchica fondata a L'Avana nel 1885, e di altri gruppi libertari e rivoluzionari. Finalmente, sul numero del 18 ottobre di «El Productor», Roig San Martín annunciò che «la [Unione dei Produttori]... ha deciso di avviare negoziati con la commissione di fabbrica [i lavoratori]... [E che le cose in questo modo saranno] risolte in più di 100 fabbriche». Fu una grande vittoria per i lavoratori del tabacco.

Gli scioperi furono messi in atto in molte città e non solo a L'Avana, infatti, nello stesso anno, i lavoratori del tabacco di Key West organizzarono la Federación de Tabaqueros locale, guidata da due anarchici: Enrique Messonier ed Enrique Creci, che insieme a Enrique Roig San Martín erano conosciuti come i tre Enriques. A Tampa i militanti più attivi nel campo dei diritti dei lavoratori erano anarchici: Carlos Balino, Segura, Leal, Palomino e Ramón Rivero y Rivero. Nel 1889 scioperi si tennero in molte altre città, portando anche allo sviluppo di nuovi rapporti tra le varie realtà locali in lotta.

In quel periodo cominciava ad intensificarsi il dibattito sul separatismo: i cubani favorevoli a quest'idea, temendo che gli anarchici potessero distrarre la popolazione dalle lotte di liberazione, accusarono il movimento anarchico cubano di essere filo-spagnoli e si schierarono con i proprietari, giacché auspicavano l'unione di tutte le classi sociali e non certo la lotte di classe. La morte prematura di San Roig Martín, figura di riferimento per tutto il movimento, avvenuta il 29 agosto 1889 (era stato da poco rilasciato dal carcere), contribuì all'indebolimento del movimento anarchico, che costantemente doveva difendersi anche dalla violenza padronale. Nonostante le difficoltà, nel 1890 i lavoratori, spesso guidati nelle loro rivendicazioni dagli anarchici, ottennero alcune importanti vittorie sindacali.

Oggi, alcuni storici marxisti, al servizio del castrismo, diffamano tutti quegli anarchici che non si schierarono con i separatisti, accusandoli di essere stati filo-spagnoli e nazionalisti, ma in realtà essi si tennero distanti dal dibattito su separatismo-colonialismo-autonomismo o quantomeno non abbracciarono le tesi nazionaliste.

Gli anarchici e la guerra d'Indipendenza: repressione e conflitti interni al movimento

Sino alla notte del 20 aprile 1890 il movimento anarchico era stato tollerato dalle autorità, ma da quel momento, quando decine di lavoratori riuniti a L'Avana nella sala del Círculo de Trabajadores (Circolo dei Lavoratori) organizzarono una manifestazione per il primo maggio seguente, recependo le direttive della Seconda Internazionale di Parigi che per l'occasione aveva indetto una commemorazione dei Martiri di Chicago, le cose cambiarono drasticamente: il 1° maggio 1890, più di 3000 lavoratori e lavoratrici celebrarono per la prima volta sulle strade dell'Avana, e quindi anche di Cuba, il 1° maggio. Gli anarchici soffiarono sul fuoco della rivolta, parteciparono a molti scioperi e manifestazioni, ci furono scontri e diatribe con i riformisti fino a quando un leader di questi ultimi venne pugnalato a morte. Le autorità cubane arrestarono 11 anarchici con l'accusa di omicidio. Il processo li assolse, però le istituzioni, guidate dal generale García Polavieja, ne approfittarono per chiudere temporaneamente le sedi di «El Productor» e dell'Alianza Obrera.

Nonostante le difficoltà, dal 15 al 19 gennaio 1892 si riunì il Congreso Regional Cubano, che contemplava tutte le realtà libertarie dell'isola. Durante il congresso, alcune fazione anarchiche cominciarono a dare segni di apertura rispetto al separatismo, molti abbracciarono la causa indipendentista, pur mantenendo intatte le idee rivoluzionarie. Le autorità, preoccupate, arrestarono alcuni congressisti e vietarono nuove riunioni e la pubblicazione di «El Productor, che nel frattempo aveva ricominciato le proprie attività. È questa l'epoca di Jose Martí, leader separatista cubano, che intendeva riunire tutte le forze sociali anti-colonialiste. Egli aveva fondato nei primi mesi del 1892 il Partido Revolucionario Cubano (PRC), un partito autonomo, decentrato e rivoluzionario, con statuti e strutture prossime alla democrazia diretta. (Il PRC, secondo alcuni storici, fu per certi versi similare al Partido Liberal Mexicano, fondata dal messicano anarchico e rivoluzionario, Ricardo Flores Magón.).

Gli anarchici separatisti si ritrovarono in due organizzazioni: nel Club Roig San Martín e in un gruppo dedicato a Fermín Salvochea, un anarchico andaluso amato da Martí che difese strenuamente la causa cubana. Essi però pensavano all'indipendenza come ad un mezzo, ovvero un modo per poi compiere la rivoluzione sociale, mentre Martí considerava la repubblica un fine a sé stesso. La repubblica, secondo lui, avrebbe comportato una maggiore eguaglianza e giustizia sociale. Intanto, nel 1893, gli anarchici del Círculo de Trabajadores cambiarono il nome in Sociedad General de Trabajadores (SGT). Ci furono poi tentativi più o meno loschi per dividere anarchici e separatisti, ma il gioco non riuscì e le due fazioni rimasero alleate nel Partido Rivoluzionario Cubano di Martì.

Le proteste andarono avanti sia sul fronte sociale che in quello politico (separatismo): ci furono scioperi a Key West nel 1893, l'anno seguente il 1° maggio fu vietato dalle autorità e nel 1895 scoppiò la guerra d'indipendenza (1895-1898) a cui presero parte molti anarchici; alcuni invece vissero momenti di confusione rispetto alle posizioni da prendere, mentre altri non la sostennero per nulla. Intanto, il 19 maggio 1895, Martì era stato ucciso dagli spagnoli, gettando nello sconforto tutto il popolo cubano e non solo.

Sfruttando la confusione momentanea, il nuovo capitano e generale dell'isola, Valeriano Weylerthe, arrestò e deportò molti anarchici, chiudendo anche la sede di SGT. Lo stesso governo spagnolo di Cánovas del Castillo, volendo attuare una repressione di tutti i movimenti antagonisti, non si fece pregare per mettere in atto metodi repressivi violenti ed il Decree Reconcetration fu lo strumento che legalizzò la repressione. Cánovas, inoltre, spinse i contadini ad abbandonare le campagne per le città, in modo da isolare i ribelli e creare difficoltà di convivenza tra i cubani di città e quelli di campagna. Molti soffrirono fame e indigenze varie: fu un vero e proprio genocidio messo in atto scientemente. In quella situazione c'erano anarchici come Adrian Del Valle, uno spagnolo trasferitosi a Cuba nel 1895, che si adoperava per pacificare i rapporti tra anarchici e separatisti o tra anarchici separatisti e anarchici non separatisti.

La repressione dei cubani ebbe un vasto eco anche in Spagna, dove gli anarchici spagnoli solidarizzarono coraggiosamente con i loro compagni cubani. Nel gennaio 1896 venne creato il Comitato Francese per una Cuba Libera, costituito a Parigi sotto la direzione di Betances, e con il sostegno di Charles Malato: aderirono anarchici francesi come Achille Steens, Élisée Reclus, Élie Reclus, Louise Michel, Lacour Léopold, Jean Grave, Sébastien Faure, Paul Adam e Charles Malato. Al contrario, Peter Kropotkin a Londra ed Emma Goldman negli Stati Uniti mantennero un atteggiamento di neutralità.

Ad un certo punto gli Stati Uniti dichiararono guerra alla Spagna, approfittando del caos che c'era in Spagna dopo l'assassinio del capo di governo Antonio Cánovas da parte dell'anarchico Michele Angiolillo (agosto 1897). L'anziano successore, Praxedes Mateo Sagasta, avanzò una politica ambigua nei confronti di Cuba, decretando un'autonomia che non accontentava nessuno, ma era troppo poco e troppo tardi e questo non dimostrò altro che la debolezza del colonialismo spagnolo. L'aprile del 1898 fu per il governo americano il momento più propizio per dichiarare guerra alla Spagna : invase Cuba, le Filippine e Puerto Rico. Con altrettanta velocità la Spagna si arrese e firmò la pace con gli USA. La guerra formalmente terminò con l'umiliazione degli spagnoli nel dicembre del 1898, costretti a firmare il Trattato di Parigi che stabiliva la perdita di tutti i territori d'oltremare della Spagna: «Cuba si avvia a diventare una repubblica (la Republica mediatizada), stavolta sotto il giogo degli USA» . I separatisti cubani in buona parte stettero con gli americani, pensando che sarebbe bastato emanciparsi dagli spagnoli per migliorare la loro situazione, che invece non migliorò per nulla.

Il XX secolo

Dopo la guerra ispano-americana, che diede a Cuba l'indipendenza dalla Spagna, molti rivoluzionari furono abbastanza delusi dal mancato miglioramento delle condizioni socio-economiche. Il nuovo governo parve non interessarsi alle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici, addirittura furono soppressi i movimenti sindacali, peggiorò la condizione delle scuole e il paese divenne una sorta di protettorato americano. Nel 1899 gli operai anarchici si riorganizzarono nell'Alianza de Trabajadores; nel settembre dello stesso anno, cinque dei gruppi più organizzati furono bloccati dalle autorità per aver sostenuto uno sciopero dei muratori. Durante questo periodo, l'italiano Errico Malatesta visitò Cuba tenendovi discorsi e rilasciando interviste a vari giornali, ma molte altre attività furono represse dal governatore civile Emilio Nuñez. Intorno al 1902-03, gli anarchici e i sindacalisti cominciarono ad organizzare i lavoratori dell'industria dello zucchero, suscitando l'immediata e violenta reazione del padronato che commissionò l'assassinio di due operai.

Nel campo dell'istruzione, attivisti anarchici criticarono la pedagogia istituzionale propugnando in sua vece quella libertaria; in particolare furono oggetto di contestazione, le scuole gestite dai religiosi per via della diffusione dei principi cristiani, e quelle pubbliche per l'apologia di idee come patria, nazionalismo ecc.

In un numero di «¡Tierra!», un settimanale anarchico (pubblicato dal 1899-1915), furono denunciate le condizioni miserevoli in cui era ridotta la scuola pubblica e l'obbligo imposto agli studenti di giurare fedeltà alla bandiera. Dal 1906 gli anarchici diressero alcune scuole presso il Círculo de Trabajadores e dal 1908 pubblicarono su «¡Tierra!» e «La Voz del Dependiente» i loro programmi riguardo alla pedagogia e all'istituzione di scuole moderne ispirate ai principi di Francisco Ferrer y Guardia.

Gli anarchici tra repressione e attività sindacale (1911-1930)

Nel 1911, dopo un infruttuoso sciopero dei lavoratori del tabacco, sostenuto anche dai panettieri e dai carrettieri, il nuovo segretario governativo, Gerardo Machado, deportò molti anarchici spagnoli e incarcerò molti altri loro compagni cubani. La politica repressiva andò avanti per 20 anni: quando Mario García Menocal prese il controllo del governo cubano nel 1917, diversi scioperi generali furono repressi dallo Stato facendo un ampio uso della violenza; sindacalisti anarchici come Robustiano Fernandez e Luis Diaz Blanco pagarono con la loro vita il loro impegno sindacale. Per conto, altri loro compagni decisero di rispondere alla violenza con la violenza, ma ciò non riuscì ad impedire che un gruppo di 77 anarco-sindacalisti, definiti dal governo “mafia anarco-sindacalista”, fossero deportati in Spagna.

Allo stesso modo le pubblicazioni anarchiche furono proibite (compresa ¡Tierra!, chiusa nel 1915), il Centro Obrero fu costretto a chiudere ufficialmente le proprie attività. Dopo il congresso anarchico del 1920 de L'Avana, ci furono diversi attentati, tra cui uno al Teatro Nacional mentre cantava Enrico Caruso, accusato di guadagnare 15-20 volte di più di un lavoratore medio cubano. L'anno successivo, Menocal fu sostituito alla guida del governo da Alfredo Zayas y Alfonso, il che portò ad un nuovo fermento di attivismo anarchico. Il gruppo di ¡Tierra!, per esempio, ricominciò a pubblicare con successo libri e riviste.

Durante questo periodo, gli anarco-sindacalisti stavano comunque alla testa del movimento operaio, in particolare i lavoratori dell'industria marittima, quelli della ristorazione, i ferrovieri e gli operai del tabacco erano iscritti ad organizzazioni anarco-sindacalisti, tuttavia bisognerà aspettare sino al 1925 per vedere la nascita di una grande federazione anarchica organizzata a livello nazionale: ispirati dalla Confederación Nacional del Trabajo di Spagna, alcuni membri della Confederación Nacional Obrera Cubana fondarono il Partido Socialista Popular proprio nell'agosto del 1925. Per tutto questo tempo, molti anarchici (inclusi Alfredo López e Carlos Baliño) erano stati travolti dall'entusiasmo per la rivoluzione russa e avevano sostenuto organizzazioni autoritarie. Scioperi ebbero luogo durante l'autunno del 1925, che il governo, ancora una volta sotto la guida di Machado, si affrettò a reprimere con la solita violenza. Diversi dirigenti sindacali furono assassinati, e moltissimi anarchici spagnoli subirono la deportazione forzata.

Machado, esplicitando il proprio odio nei confronti dell'antagonismo della sinistra, annunciò la repressione dicendo: «... io non so cos'è l'anarchismo, cosa è il socialismo, cos'è il comunismo. Per me sono tutti la stessa cosa. Tutti sono anti-patriottici...». Infatti, l'allora segretario generale della CNOC Alfredo Lopez fu arrestato una prima volta nell'ottobre del 1925 ed invitato a sostenere il governo; subì un nuovo arresto nel luglio 1926 e per un periodo non si seppe niente di lui. Il suo cadavere sarà ritrovato nel 1933, subito dopo la caduta di Machado.

Riorganizzazione del movimento anarchico (1930-1956)

Con la scomparsa di Lopez, la gestione del CNOC generò un conflitto tra anarchici e comunisti. Nel biennio 1930- 31, il CNOC fu in mano dei comunisti, approfittando del fatto che molti anarchici erano spesso in prigione o subivano la repressione del governo Machado. Con la promulgazione di una nuova legge cubana, che diceva che almeno la metà dei dipendenti di ogni datore di lavoro dovevano essere nati a Cuba, molti anarchici spagnoli decisero di tornare in patria. Il movimento anarchico cubano risentì profondamente della fuga degli spagnoli, ma nonostante i problemi alcuni giovani riuscirono a fondare la Juventud Libertaria.

Con l'inizio della guerra civile spagnola (1936), anarchici cubani diedero vita alla Solidaridad Internacional Antifascista con l'obiettivo di sostenere i rivoluzionari spagnoli. Molti di loro emigrarono in Spagna per prender parte direttamente alla rivoluzione.

La nuova Costituzione cubana del 1940 garantì agli anarchici maggior libertà d'azione, giacchè permetteva la costituzione di libere associazioni politiche. Questa nuova fase storica portò l'L'ASI e la Federación de Grupos Anarquistas de Cuba a decidere di auto sciogliersi e dar vita all'Asociación Libertaria de Cuba (ALC). Questa, dopo il Primo Congresso Nazionale libertario del 1944, elesse un segretario generale e uno dell'organizzazione. Nel 1948 si tenne un secondo congresso, in cui l'anarchico tedesco Augustin Souchy lesse il discorso programmatico e dove venen ufficializzata la nascita di un suo organo di propaganda, «Solidaridad Gastronómica», un mensile che sarà pubblicato fino a quando il governo di Castro ne vietò la stampa nel dicembre 1960. Una terza conferenza si tenne nel 1950, che fu in gran parte incentrata sull'apartiticità del movimento operaio e sulla necessità di tenerlo libero dalle interferenze di politici e burocrati. 

La rivoluzione cubana (1956-1959)

Nel 1952 Fulgencio Batista tornò al potere (era stato presidente dal 1940 al 1944) con un colpo di stato. Molti anarchici entrarono a far parte di gruppi anti-Batista, ma le lotte contro il dittatore iniziarono ufficialmente solo con l'assalto alla Caserma Moncada del 26 luglio 1953. Molti ribelli furono uccisi nell'attacco, mentre i sopravvissuti (tra loro Fidel Castro e il fratello Raul) furono arrestati poco dopo e condannati a una lunga permanenza in carcere. Rilasciati nel 1955, il 25 novembre dell'anno seguente con la partenza da Tuxpán (Messico) della nave Granma (il nome deriva dalla contrazione di "grand mother" = nonna), che sbarcò il 2 dicembre a Playa de Las Coloradas, iniziò la durissima e lunghissima marcia nella Sierra dei rivoluzionari (detti "Barbudos") decisi a rovesciare Batista. Nacque così il Movimento 26 Luglio di Fidel Castro e Che Guevara, a cui aderiranno anche alcuni libertari.

Il 30 agosto 1957 iniziarono le battaglie contro l'esercito cubano; il 28 dicembre 1958 l'esercito del "Che" arrivò a Santa Clara, il cuore di Cuba. Il 1º gennaio del 1959, il dittatore, dopo aver festeggiato il Capodanno, fuggì nella Repubblica Dominicana e le forze di Castro presero L'Avana: ha inizio il governo di Fidel Castro.

Immediato periodo post-revoluzionario (1960-1961)

Dopo la vittoria dei rivoluzionari, Fidel Castro espulse molti anarco-sindacalisti della Confederación de Trabajadores de Cuba. A causa di questo, e per il sospetto generale verso il governo, il Consiglio nazionale dell'Asociación Libertaria de Cuba pubblicò un manifesto di denuncia del castrismo. Il periodico «Solidaridad Gastronomica», esplicitando il suo scontento, accusò il governo di non essere veramente rivoluzionario. Nel mese di gennaio 1960, l'ALC, durante un'assemblea, nonostante la diffidenza verso Castro, chiese ugualmente sostegno in favore della rivoluzione cubana e contro i nemici reazionari della stessa. Il numero finale di «Solidaridad Gastronomica» commemorava la morte dell'anarchico spagnolo Buenaventura Durruti e conteneva un editoriale in cui si affermava che la "dittatura del proletariato" era impossibile da attuare, se non creando un regime liberticida.

Durante l'estate dello stesso anno, l'anarchico tedesco Augustyn Souchy fu invitato dal governo di Castro ad ispezionare il settore agricolo del paese. Non fu impressionato da quanto vide e lo dichiarò pubblicamente in un opuscolo intitolato Testimonianze sulla rivoluzione cubana, in cui denunciava le similitudini tra il regime cubano e quello sovietico. Tre giorni dopo la partenza di Souchy, l'opuscolo fu sequestrato, anche se ciò non impedì ad una rivista anarchica argentina di ripubblicarlo. All'incirca nello stesso periodo, l'ALC, allarmato dall'avvicinamento di Castro verso il marxismo-leninismo, rilasciò una dichiarazione contro questa possibilità firmandosi Grupo de Sindicalistas Libertarios al fine di prevenire un'eventuale reazione del governo. Nel documento dichiarò la sua opposizione al centralismo, all'autoritarismo e al militarismo.

Subito dopo la presa del potere, diversi sindacalisti furono arrestati dai castristi, perché come disse Che Guevara nell'ottobre 1960 «il destino dei sindacati è di scomparire»; lo stesso "Che", una volta varata la legge agraria 647, sostenne che «il Ministro del Lavoro può prendere il controllo di qualsiasi sindacato, dimettendo i funzionari e nominandone altri...» (Sam Dolgoff, The Cuban Revolution). La stampa libertaria venne proibita nel 1961, e molti anarchici finirono in esilio, in galera (nei campi di rieducazione) o morirono. Fra questi, come riportato da Sam Dolgoff in The Cuban Revolution, anche diversi compagni che diedero il loro contributo al successo della rivoluzione cubana combattendo nel Movimento 26 Luglio.

Altri anarchici ricorsero all'azione diretta clandestina, secondo Casto Moscú, «un numero infinito de manifesti scritti denunciavano i falsi postulati della rivoluzione di Castro e chiamavano il popolo ad opporsi ad essa...». In seguito Manuel Gaona Sousa, uno dei fondatori dell'Asociación Libertaria de Cuba e vecchio anarchico, iniziò a sostenere pubblicamente il governo, bollando come “traditori” tutti coloro che si opponevano al governo; Moscú e un altro anarchico, Manuel González, furono arrestati all'Avana. Dopo la liberazione, chiesero ospitalità allo Stato messicano, che li accolse. In seguito dal Messico raggiunsero Miami, in Florida, dove si riunirono con altri anarchici cubani presenti in zona.

Dagli anni '60 alla fine del secolo

A partire dall'inizio degli anni '60, molti anarchici cubani emigrati negli Stati Uniti diedero vita a New York al Movimento LIbertario Cubano in Esilio (MLC), che aveva stretto rapporti anche con alcuni compagni spagnoli rifugiati negli States per scampare alla violenza del franchismo. Il MLC venne a contatto con Sam Dolgoff e la Libertarian League, con sede a New York. Dopo il manifesto di Gaona, pubblicato dallo stesso Movimento, gli anarchici cubani ricevettero solidarietà internazionalista da diversi gruppi libertari di vari paesi. Grazie al sostegno della Libertarian League e della Federación Libertaria Argentina (FLA), il MLC pubblicò il Boletín de Información Libertaria. La stessa organizzazione argentina pubblicò un saggio di Abelardo Iglesia intitolato Revolución y Contrarevolución, in cui venivano rimarcate le differenze tra i rivoluzionari anarchici e marxisti. Tuttavia, mentre esuli cubani negli Stati Uniti raccoglievano fondi per sostenere gli anarchici cubani detenuti, alcuni libertari statunitensi accusarono il Movimento Libertario Cubano di essere manovrato dalla C.I.A e di essere semplicemente anti-comunisti. Inoltre, quando il periodico anarco-pacifsta «Liberation», al contrario, pubblicò alcuni articoli in favore di Castro, il MLC e la Libertarian League reagirono con aspre critiche e denunce delle malefatte del castrismo.

Il 28 ottobre 1962, con l'articolo Giù le mani da Cuba, scritto da Armando Borghi per «Umanità Nova» immediatamente dopo il tentativo di golpe filoamericano appoggiato dalla CIA e conosciuto come lo "Sbarco alla Baia dei Porci" , i libertari cubani accusarono Borghi di filocomunismo. Nel congresso della FAI dello stesso anno, tenutosi a Senigallia, Borghi rispose alle critiche ottenendo il consenso dei congressisti: fu condannata l'involuzione della rivoluzione castrista ma si volle difendere l'isola dagli attacchi reazionari provenienti dall'esterno. Anche «L'Adunata dei Refrattari», storico giornale libertario statunitense, accusò gli anarchici cubani esuli in Florida di essere al servizio degli USA, in quanto, pur riconoscendo gli eccessi di Fidel Castro, bisognava difendere le posizioni anticapitaliste e antimperialiste del governo castrista.

Molti anarchici cubani del MLC furono quindi per molto tempo ritenuti ambigui , ma nel 1965 le cose parvero cambiare, specie dopo il viaggio di Abelardo Iglesias in Italia, dove incontrò i militanti della Federazione Anarchica Italiana ed espose loro la posizione del MLC sulla rivoluzione cubana. L'organizzazione italiana parve convincersi della buona fede dei cubani e pubblicò alcuni articoli in loro favore su «Umanità Nova», che portarono anche all'appoggio solidaristico della Federación Libertaria Argentina, della Federación Libertaria Mexicana, della Anarchist Federation di Londra, della Sveriges Arbetares Centralorganisation, della Fédération Anarchiste e del Movimiento Libertario Español.

Gradualmente, nonostante persistettero le accuse di filo-americanismo, l'opinione degli anarchici rispetto agli esuli cambiò, anche grazie alla pubblicazione nel 1976 del libro The Cuban Revolution: A Critical Perspective di Sam Goldoff. Tre anni dopo, nel 1979, il MLC diffuse anche una nuova rivista intitolata «Guángara Libertaria», dove rilanciò l'articolo di Alfredo Gómez The Cuban Anarchists, or the Bad Conscience of Anarchism. Ciò permise agli anarchici cubani di stringere nuove relazioni con il mondo anarchico, in particolare con gruppi del Messico, Hawái, Spagna e Venezuela. La rivista raggiunse le 5.000 copie nel 1987, diventando il periodico anarchico più diffuso in tutti gli USA. Nel 1992 il collettivo che curava la pubblicazione della rivista cessò l'attività, anche se molti suoi militanti proseguirono in altre sedi a diffondere scritti e testi anarchici. Negli anni '90 giunsero dall'isola la notizia dell'arresto di cinque sindacalisti agrari del Grupo Emiliano Zapata, un gruppo anti-autoritario che aveva iniziato le proprie attività intorno tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli'80, che da un lato dimostrava la spietatezza repressiva del regime cubano ma dall'altro dimostrava anche che le idee anarchiche erano ben dure a morire.

Attualità

Di tanto in tanto nella stessa Cuba si svolgono manifestazioni o convegni organizzati da libertari locali: nel 2003 una delegazione di sindacalisti francesi è stata accolta nell'isola da Pedro Ros Leal, segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba, suscitando le dure critiche del Movimento Libertario Cubano secondo i quali la loro visita avrebbe avuto solo una funzione propagandistica in favore di Castro ; il 13 novembre 2009, alcuni anarchici e anarchiche hanno marciato nelle strade della capitale sfidando apertamente il regime di Castro, chiedendo a tutti i libertari del mondo di solidarizzare con loro; nel 2011 gli anarchici del Laboratorio Libertario Alfredo López dell'Avana hanno convocato una pubblica assemblea per discutere del "fenomeno" degli indignados, approfittando della presenza di uno spagnolo che stava partecipando a quegli eventi .

Obiettivo degli anarchici cubani, in esilio e non, è quello di combattere qualunque forma di oppressione, al di là che la sua base ideologica sia il castrismo oppure il capitalismo. Rispetto a questa problematica, il movimento libertario ha assunto una posizione non neutrale ma anarchica. I militanti denunciano tanto il regime del Partido Comunista di Fidel Castro quanto la politica invasiva degli USA, che vorrebbero far ritornare l'isola quella che era ai tempi di Fulgencio Batista: una colonia americana.

Il 21 e 22 marzo 2015 nella città di Santiago De Los Caballeros, Repubblica Dominicana, è nata la Federazione Anarchica del Centroamerica e del Caribe (F.A.C.C.). A tale congresso hanno partecipato anche i cubani del Taller Libertario Alfredo Lopez. 

“My freedom is only valid if yours is too”.
Canek Sanchez Guevara.

 Canek Sánchez Guevara (1974–2015) è stato un autore, fotografo, musicista e dissidente cubano. Nipote del rivoluzionario argentino Che Guevara, è cresciuto nella fascia alta della società cubana post-rivoluzionaria, ma ben presto si è disilluso dal governo di Fidel Castro. Dopo la morte della madre, andò in esilio in Messico, dove lavorò come scrittore per Proceso, criticando il governo cubano. Morì nel 2015, a seguito di complicazioni con un intervento di cardiochirurgia.

Biografia

Canek Sánchez Guevara è nato nella capitale cubana dell'Avana il 22 maggio 1974. Era il figlio dell'attivista di sinistra messicano Alberto Sánchez Hernández e Hildita Guevara Gaesa, la figlia maggiore del rivoluzionario argentino Che Guevara. Prende il nome dal Kan Ekʼ (Serpente Nero), un titolo per un'antica stirpe di monarchi Maya.

Sánchez Guevara è cresciuto in una villa nell'esclusivo quartiere di Miramar, dove sua madre lavorava in un centro di propaganda del governo. È stato portato all'estero per studiare in Italia, Spagna e Messico, prima di tornare a Cuba nel 1986. Durante la sua adolescenza, ha ammirato il suo defunto nonno, anche se ha anche lottato con l'aspettativa di essere all'altezza dell'eredità del Che, come hanno raccontato i cubani. lui "come comportarsi, cosa fare e cosa dire". Crescendo, Sánchez Guevara è diventato sempre più disilluso dal governo di Fidel Castro, che ha paragonato a una monarchia, a causa della sua repressione di attivisti e artisti dissidenti. È entrato nella sottocultura punk dell'Avana e ha formato una band heavy metal, che lo ha portato sotto la sorveglianza della polizia cubana. Un concerto illegale a cui ha partecipato è stato bloccato dalla polizia, che lo ha arrestato e condotto in caserma e gli fanno subire una perquisizione della cavità corporea. 

 Quando ha compiuto 21 anni, la madre di Sánchez Guevara stava morendo di cancro in un ospedale dell'Avana, dove i due hanno discusso dello stato della rivoluzione cubana. Hildita considerava il regime esistente stagnante, ma sognava ancora un futuro "sistema comunista dal volto umano". Canek è stato più pessimista, dichiarando che il Che "non avrebbe mai approvato quello che è successo a questa rivoluzione", osservando che la repressione politica era molto più dura di quanto non fosse ai tempi di suo nonno. Dopo la morte di sua madre, nel 1996, Sánchez Guevara andò in esilio autoimposto. Si stabilì nella città messicana di Oaxaca, dove lavorò come artista, musicista e autore.

 Nella sua rubrica per la rivista Proceso, ha criticato il regime cubano non solo per essere antidemocratico, ma anche per essere anticomunista. Nell'ottobre 2004 scriveva in Proceso che: "La rivoluzione cubana ha dato vita ad una borghesia, ad apparati repressivi destinati a difendere dal popolo una burocrazia molto lontana da quello stesso popolo. Ma soprattutto è stata antidemocratica perché il messianismo religioso del suo capo». Ha inoltre denunciato "la criminalizzazione della differenza, mezzo di persecuzione di omosessuali, hippy, liberi pensatori, sindacalisti e poeti" e l'insediamento di "una borghesia socialista". Ha concluso con una dichiarazione che: "Tutte le mie critiche a Fidel Castro partono dal suo allontanamento dalle idee libertarie, dal suo tradimento commesso contro il popolo di Cuba e dallo spaventoso sistema di vigilanza istituito per preservare lo Stato schiacciando il popolo". Per le sue critiche al regime cubano, è stato insultato e denunciato da vari attivisti pro-castristi, tra cui sua zia Aleida Guevara. Ha risposto paragonando il castrismo al fanatismo religioso.

Nel 2006 scrisse che "sono solo una persona egoista che aspira ad essere un uomo libero, un egoista che sa che l'egoismo fa parte di tutti noi e [...] che la mia libertà è valida solo se lo è anche la tua ."

 Il 21 gennaio 2015, Sánchez Guevara è morto a causa di complicazioni con un intervento di cardiochirurgia. Nel 2016, alcuni dei suoi libri sono stati pubblicati postumi. Questi includevano la sua autobiografia Diary without a motorcycle e il romanzo 33 Revolutions.

Lavori

 Sanchez Guevara, Canek (17 ottobre 2004). "Cuba: "Un ideale falsificato"". Processo (in spagnolo). N. 1459.  

Sanchez Guevara, Canek (2016). Diario senza moto (in spagnolo). 

Logroño: semi di zucca. ISBN 9788415862628. OCLC 964456979.  

Sanchez Guevara, Canek (2016). 33 rivoluzioni. Tradotto da Curtis, Howard. New York City: Edizioni Europa. ISBN 9781609453480. OCLC 945483048.  

Sanchez Guevara, Canek (2019). I sopravvissuti (in spagnolo). Barcellona: Penguin Random House. ISBN 9788417906078. OCLC 1129216138.  

Sanchez Guevara, Canek (2020). Confessioni di un artista insanguinato (in spagnolo). Barcellona: Penguin Random House. ISBN 9788417906207. OCLC 1139277967.

 



Fernando Tarrida del Mármol (L'Avana, 2 agosto 1861 – Londra, 1915) è stato un anarchico cubano di origine spagnola. Intellettuale (autore di La teoria revolucionaria), ingegnere, ricercatore, insegnante e direttore della Escuela Politecnica di Barcellona, Tarrida del Mármol è conosciuto anche per aver proposto e diffuso l'idea dell'anarchismo senza aggettivi. 

Biografia

Fernando Tarrida del Mármol nasce a L'Avana (Cuba) il 2 agosto 1861 da una coppia di ricchi immigrati catalani (Spagna) emigrati a Cuba per incrementare le loro fortune economiche. Cugino del generale cubano Donato Marmol (partecipante della guerra dei dieci anni, Cuba 1868-1878), Fernando accompagna il padre quando questi decide di rientrare nella penisola iberica. La famiglia Tarrida si ferma nella località catalana di Sitges, dove aprono una fabbrica di scarpe. Fernando studia nel collegio Isabel la Católica de San Gervasio e nel Liceo Francese di Tolosa, prima di intraprendere gli studi di ingegneria all'Università.

Dalle idee repubblicane all'anarchia

Da ragazzo abbraccia le idee federali e repubblicane, abbandonate poi all'età di 18 anni in favore dell'anarchia, a cui viene introdotto da Anselmo Lorenzo, uno dei padri dell'anarchismo spagnolo. Sarà proprio Lorenzo a consigliargli la lettura di Bakunin, Kropotkin e Proudhon, che gli faranno prendere consapevolezza sulle sue idee anarchiche. Questo determinerà però la rottura con la famiglia e i parenti.

Terminati gli studi di ingegneria a Madrid, ritorna a Barcellona, dove partecipa ai suoi primi incontri e dibattiti su anarchia e rivoluzione: diventerà uno dei più importanti propagandatori dell'anarchismo. Il suo prestigio tra gli anarchici spagnoli sarà legato ai processi di Montjuich e alla teoria dell'anarchismo senza aggettivi, grazie ad un articolo da lui pubblicato nel giornale anarchico parigino «Le Révolté» (1889). Tale idea troverà accoglimento in esponenti come Max Nettlau, Ricardo Mella e V. Clairac.

Instancabile attività anarchica

Prima ancora della repressione catalana, Tarrida del Marmol era noto per essere stato collaboratore di «El Productor» e direttore di «Acracia», ma anche per aver partecipato nel 1888 al Congresso laico di Barcellona. L'anno seguente è presente alla Conferenza di Parigi, in qualità di rappresentante della Spagna. Durante quegli anni partecipa al Congresso del Libero Pensiero e al Congreso del Pacto (Madrid, 1891), in cui polemizza duramente con i socialisti, ai quali però farà mai mancare la propria solidarietà nei momenti di repressione.

Oltre che con «Acracia», collabora con la celebre «Revista Blanca». Diviene intimo amico di Anselmo Lorenzo e Ricardo Mella, collaboratore con Francisco Ferrer y Guardia (Fernando è stato uno degli iniziatori della Escuela Moderna) ed instancabile attivista (incontri, conferenze, articoli, didattica ecc.). Oltre a queste attività, Tarrida del Marmol dirige la Regia Accademia del Politecnico di Barcellona, almeno fino a quando non sarà imprigionato, insieme a tanti altri anarchici e rivoluzionari, il 21 luglio del 1896: egli è ritenuto implicato in un attentato contro una processione religiosa, compiuto a Barcellona il 7 giugno.

In esilio

Rimesso in libertà il 27 agosto, probabilmente grazie all'appoggio fornitogli da un qualche ricco famigliare, sfugge alle torture di Montjuich inflitte invece ai suoi più sfortunati compagni di detenzione. Decide di andare in esilio in Francia, scrive Los inquisidores españoles (Gli inquisitori spagnoli) nel 1897, una denuncia della repressione dello Stato spagnolo con prefazione dell'amico Charles Malato, che gli costa l'espulsione dal paese.

Trasferitosi in Belgio, precisamente a Bruxelles, Liegi e Anversa, si ferma poi a Londra, dove continua a diffondere l'anarchia. In quest'ultima città stabilisce la sua residenza, partecipando ad una grande manifestazione, il 30 maggio 1897, contro il terrorismo governativo, a Londra partecipa a diverse conferenze organizzate nel circolo di Charlotte e viene coinvolto, solo in quanto anarchico, in accuse su sue partecipazioni a diverse trame organizzate contro la monarchia e in favore del comitato per Cuba libera; aveva inoltre partecipato al congresso sindacale di Londra, con Negre, ed era stato portavoce del "gruppo Benevento", frequentato da anarchici italiani residenti a Londra.

L'ultimo periodo

Diviene amico di Kropotkin, con cui condivideva l'amicizia con Anselmo Lorenzo e lo studio della scienza come mezzo per la comprensione delle questioni sociali (in alcuni numeri di «Acracia» e della «Revista Blanca», Tarrida sostiene che la società libertaria permetterà il progresso scientifico). Con Kropotkin e Jean Grave condividerà il discusso Manifesto dei Sedici, ovvero quel documento in favore alla Prima guerra mondiale, scritto, approvato e firmato da celebri anarchici .

L'anarchico catalano-cubano, conosciuto anche per aver tradotto alcune opere di Lev Tolstoj, pubblica sul «Daily Mail» le cronache di guerra sulle atrocità commesse durante la guerra del Transvaal, ricevendo molte lodi e l'offerta di gestione del giornale, da lui rifiutata con la motivazione «che un anarchico non ha come obiettivo se non l'azione rivoluzionaria».

Fernando Tarrida del Mármol muore a Londra nel 1915.

Il pensiero: l'anarchismo senza aggettivi

«Siamo anarchici e difendiamo l'anarchismo senza aggettivi. L'anarchia è un assioma e il problema economico è secondario. Alcuni diranno che è a causa del problema economico che l'anarchismo è una verità, ma noi anarchici crediamo che significa essere nemico di ogni autorità ed imposizione, e quindi, qualunque sia il sistema proposto, la migliore difesa dell'anarchia è la non imposizione della stessa a coloro che non l'accettano» (Fernando Tarrida del Mármol, Le Révolte, 1890).

La sua teoria di anarchismo senza aggettivi viene presentata in vari articoli del giornale «Le Révolté» e su opuscoli vari. Egli aveva considerato questo pensiero poiché vedeva da una parte il declino del movimento anarchico in alcuni paesi - come per esempio in Inghilterra, in cui risiedeva - e, dall'altra, il rapido sviluppo in Spagna dell'anarco-sindacalismo e del collettivismo: questo suo modo di intendere l'anarchismo era funzionale al superamento delle controversie, soprattutto tra anarco-individualisti e collettivisti-comunisti, che proliferavano sempre più, rompendo l'unità dei lavoratori e degli anarchici.

Alcune opere

  • Anarquía, ateísmo y colectivismo, 1885;
  • Anselmo Lorenzo. Estudio crítico-biográfico, (1897);
  • Les inquisiteurs d'Espagne, 1897;
  • Programa socialista libertario y la constitución del mundo, 1908;

 
Fernando Tarrida del Mármol est un écrivain anarchiste cubain, d'origine espagnole. Né le 2 août 1861 à La Havane, il est décédé à Londres le 14 mars 1915.
Unknown author - http://www.estelnegre.org/anarcoefemerides/0208.html
 
Fernando Tarrida del Mármol, libertário espano-cubano fundador da vertente Anarquismo sem adjetivos. 
Unknown author - http://www.anarkismo.net/newswire.php?story_id=4570
 
La tomba di un anarchico nel cimitero di Ladywell Ci sono oltre 17mila tombe nei cimiteri di Ladywell e Brockley, per la maggior parte (sembra) di comuni cittadini del sud di Londra. Il poeta Ernest Dowson è tuttavia sepolto qui e nascosto in modo poco appariscente è questo luogo di riposo di Fernando Tarrida del Marmol (1861 o 2 - 1915), un intellettuale e scrittore anarchico cubano/spagnolo che si trasferì a Londra dopo essere stato arrestato e imprigionato in Spagna. Condivide la tomba con la sua giovane moglie e la figlia piccola, entrambe morte nel 1900. Alla base ci sono le parole "Per la libertà e la causa degli umiliati ha dato tutto se stesso".
 
Il Movimiento Libertario Cubano (MLC) è una rete di gruppi e individualità anarchiche cubane in esilio e residenti a Cuba. Fondato nel 1961 a New York con il nome di Movimiento Libertario Cubano in Esilio, negli anni 90 ha cambiato il suo nome nel più semplice Movimiento Libertario Cubano (MLC).

Principi

Il Movimento Libertario Cubano non si definisce un'organizzazione libertaria e nemmeno un circolo anarchico autonominatosi rappresentante del movimento anarchico cubano. Il MLC è una rete di collettivi ed individualità di diverse città del mondo, che si pone l'obiettivo di coordinare al meglio le variegate correnti dell'anarchismo cubano: anarco-sindacalismo, comunalismo, comunismo-anarchico, l'anarchismo verde e insurrezionalismo.

Così facendo, il MLC cerca di sviluppare e diffondere attività rivoluzionarie di stampo libertario, sia a Cuba che in tutto il continente americano; l'obiettivo è quello di costruire un vero e forte movimento anarchico in grado di far sì che le sue proposte di autogestione e cooperazione divengano i pilastri della nuova società cubana, che dovrà essere libera tanto dall'autoritarismo castrista quanto da quello del capitalismo tanto caro agli USA, che vorrebbero fare nuovamente dell'isola una propria colonia.

Hanno lungamente diffuso le proprie idee avvalendosi del periodico Guángara libertaria, attualmente non più pubblicato, mentre in tempi più recenti si sono dotati di sito web.

Accuse di ambiguità al MLC

Sin dalla sua fondazione, il MLC ha dovuto difendersi dalle accuse di essere al servizio della C.I.A e della reazione yankee. Negli anni '60 accuse più o meno velate giunsero dal periodico statunitense «L'Adunata dei Refrattari» e da quello italiano «Umanità Nova», che il 28 ottobre 1962, a firma di Armando Borghi, pubblicò l'articolo Giù le mani da Cuba. Addirittura, Secondo Gianpiero Berti, «anche se dati certi non ne esistono, pare che, fra i partecipanti al tentativo di sbarco (... alla Baia dei Porci...) vi siano stati anche degli anarchici cubani esiliati in Florida», ipotizzando quindi un'alleanza tra libertari e reazionari uniti dall'odio verso il comunismo.

Le cose cominciarono a cambiare dopo il viaggio di Abelardo Iglesias in Italia, dove incontrò i compagni della Federazione Anarchica per illustrare la loro posizione critica sia nei confronti di Castro che degli USA. Grazie a quest'incontro ricevettero solidarietà dalla Federación Libertaria Argentina, dalla Federación Libertaria Mexicana, dalla Anarchist Federation di Londra, della Sveriges Arbetares Centralorganisation, dalla Fédération Anarchiste e dal Movimiento Libertario Español.

Le critiche di ambiguità, seppur sfumate però rimasero, infatti, durante un convegno anarchico di Carrara del 1968, Daniel Cohn-Bendit Jean-Jacques Lebel interruppero il delegato messicano che parlava a nome dei cubani, accusandolo di essere al servizio della reazione americana.

Assai più recentemente, il Colectivo Kaos en la Red ha deciso di non pubblicare gli scritti di Gustavo Rodríguez ritenuto vicino a al MLC, che Kaos en la Red ritiene sia un'organizzazione che avrebbe rapporti con la C.I.A.

Bibliografia

  • Frank Fernandéz, Cuba libertaria. Storia dell'anarchismo cubano, edizioni Zero in Condotta, 2003
Enrique Roig San Martín. 
This is a drawing of Enrique Roig San Martin from an 1889 issue of El Productor, a Cuban anarchist magazine. The issue was published to commemorate Roig San Martin's death. The image was scanned from the book Bread of Bullets! by Joan Casanovas.  
Created: 1 January 1889
 
Cover of El Productor commemorating the Haymarket martyrs

The image was scanned from the book Bread or Bullets! by Joan Casanovas.

The cover of the November 11, 1891 issue of El Productor, a Cuban anarchist magazine, commemorating the execution of the Haymarket martyrs.

 Created: 10 November 1891

A modern impression of one of the flags of Fidel Castro's 26th of July Movement, an anti-Batista organization which recruited many Cuban anarchists in the 1950s.

over of the Winter 1990 issue of Guángara Libertaria.




We are excited to reprint the below statement from our Cuban anarchist comrades announcing the opening of the ABRA social center and library in Habana today May 5, 2018. Comrades with the Taller Libertario Alfredo López and allied groups have been working for over 10 years to rebuild an anarchist presence in Cuba and the establishment of a permanent space for social and political activities represents a tremendous step forward. The International Relations Committee of Black Rose/Rosa Negra (BRRN) has sent a message of revolutionary greetings and solidarity – we wish the comrades of ABRA great success!

(Versión Español Debajo)



The ABRA Social Center and Libertarian Library.
 
An anarchist-organized guerrilla garden—part of the new phenomenon of environmentalism in Cuba, which carries an anti-authoritarian current within it. This garden was established on what used to be a neighborhood trash heap.

An anarchist infoshop in Cuba.
 
History stands still for no one—but we can choose to keep up with it if we wish.

“MIEDO”

Desde que nací,
Estoy escuchando algo,
Algo que susurra y nadie hablando,
Shhh las paredes tienen oidos
Shhh las paredes tienen oidos,

Miedo en la escuela,
Miedo en la casa,
Miedo en la calle
Miedo en el aire,

Yo quiero gritar
Quiero respirar
Pero es imposible volver a soñar
Es un miedo que asfixia
Es un control social
Disturbio cerebral
Shhh las paredes tienen oidos
Shhh las paredes tienen oidos
Oyeeé no te calles
Oyeee no te calles
_Yo quiero gritar.…

Ever since I was born,
I’ve been listening to something,
Something that whispers and no one is talking,
Shhh the walls have ears
Shhh the walls have ears,

Fear in the school,
Fear in the house,
Fear in the street
Fear in the air,

I want to shout
I want to breathe
But it’s impossible to dream again
It’s a fear that suffocates you
It’s social control
A riot in the brain
Shhh the walls have ears
Shhh the walls have ears
Heyyy don’t shut up
Heyyy don’t shut up
I want to shout………


 "PAURA" Da quando sono nato, S

to ascoltando qualcosa  

Qualcosa che sussurra e nessuno parla,  

Shhh i muri hanno le orecchie  

Shhh i muri hanno le orecchie  

paura a scuola  

paura in casa 

 paura per strada  

paura nell'aria

  voglio urlare  

Voglio respirare 

 Ma è impossibile sognare di nuovo  

È una paura che soffoca  

È il controllo sociale disturbo cerebrale 

 Shhh i muri hanno le orecchie  

Shhh i muri hanno le orecchie 

 Ehi, non stare zitto  

Ehi, non stare zitto _

Voglio urlare.…  

Da quando sono nato,  

ho ascoltato qualcosa, 

 Qualcosa che sussurra e nessuno parla,  

Shhh i muri hanno le orecchie  

Shhh i muri hanno le orecchie,  

Paura a scuola,  

Paura in casa,  

Paura in strada  

Paura nell'aria, 

 voglio gridare 

 Voglio respirare  

Ma è impossibile sognare di nuovo 

 È una paura che ti soffoca 

 È il controllo sociale 

 Una rivolta nel cervello  

Shhh i muri hanno le orecchie  

Shhh i muri hanno le orecchie  

Heyyy non stare zitto 

 Heyyy non stare zitto 

 voglio gridare………

“Every government is an enemy of its people.”
 


 

 
 

  
 
   

Nessun commento:

Posta un commento