SEX TING - teaser
“Cyber-sex”, termine attuale di origini americane che nasce non solo
come un gioco a tutti gli effetti nel vortice dello sviluppo tecnologico
compresa la sessualità a titolo gratuito, ma anche una delle cause
scatenanti della bolgia che si è creata all’interno della libido di ogni
suo consumatore e spettatore. La fantasia diventa padrona del corpo e
della mente entrando in un continuo tunnel fatto di curiosità e piacere.
Un processo “pop-porno” che si sviluppa non solo con la sessualità, ma
anche con il gioco, l’ingenuità, le malinconie e i diversi stati d’animo
che percorrono gli esseri umani, vittime di una società che condanna
con grande pregiudizio la sessualità svenduta gratuitamente sul web
insieme alla pornografia, criticata dagli albori per la sua sporca
apparenza, sfasciata e danneggiata alla sua epidermide, punita per la
sua veste e mai realmente nei contenuti di chi fa, crea e produce sesso
telematico. Lo scandalo della forma, il desiderio ecceduto, il corpo che
diventa oggetto ma subito disponibile ad annullarsi ed esibirsi allo
stesso tempo. Un lavoro condiviso e pieno di paradossi, con dei cliché
voluti e senza eccessi. Ma quale miglior modo se non raccontarlo
attraverso la scena e l'espressione artistica. L'arte è uno degli
strumenti più efficaci per sfaldare gli stereotipi concettuali che
concorrono a marginalizzare il porno nelle solite categorie rozze e
noiose. Proprio perché considerata alta e privilegiata, essa gode di
quella legittimità sociale che permette di affrontare l'argomento
secondo molteplici punti di vista. Per il mondo intero noi siamo corpi
fatti di “carne senza concetto”.
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