José María Vargas Vila
José María Vargas Vila, Colombian writer and anarchist
José María Vargas Vila 1860-1933
"io non piego le ginocchia di fronte a nessun mortale"
ES)
«Sus restos, si es que existen, viven en la indiferencia de una cárcava del Cementerio Central, o habrán ido a parar quién sabe dónde, entre los huesos desplazados por las políticas urbanísticas recientes, que vaciaron 18.000 sepulturas para levantar un parque emperifollado por una estatua, hueca, renacentista y ecuestre, de Fernando Botero.»(IT) «I suoi resti, se esistono ancora, riposano nell'indifferenza di una tomba del Cimitero Centrale (di Bogotà, ndr), o sono andati a finire chissà dove, tra le ossa disseppellite a causa delle politiche urbanistiche recenti, che sfrattarono 18.000 sepolture per costruire un parco arricchito con una statua, rinascimentale ed equestre, di Fernando Botero.»
(ES)
«Vargas Vila, señor de rayos y leones, callado y solitario recorre las ciudades, y ninguno alimenta rebaño de ilusiones, como este luminoso pastor de tempestades.» |
(IT)
«Vargas Vila, signore dei fulmini e dei leoni, silenzioso e solitario attraversa le città, e nessuno alimenta un crogiuolo di illusioni, come questo luminoso pastore di tempeste.» |
(Rubén Darío) |
Vargas Vila
José María Vargas Vila.
"Ci sono anime che dormono in fantasticheria, come nella nuvola l'aquila; muoiono in piena estasi, affondano nella nebbia dopo aver vissuto nella nuvola; non sentono l'avvicinarsi dell'oscurità, entrano attraverso la porta del silenzio, nella barca dei sogni luminosi: anime forti e belle! Abbracciati a una passione unica, vivono su di essa, si assorbono nel loro culto, si ciondolano come un sacco e formidabili asceti, inginocchiati davanti a un idolo, insensibili al loro martirio, giungono a sentire la voluttà delle loro pene; mentre il condor porta la sua preda alla sommità brusca, si rifugia in solitudine, e là lo divora geloso, queste anime si impossessano del loro amore e si isolano con esso in un culto solitario; come la Fenice d'Arabia, vivono nel fuoco; la sua passione li illumina, non li brucia ".
- José María Vargas Vila, Fiore del fango
Sólo en las regiones de la fantasía es dado crear; crear es la misión del genio.
Solo nell'amore c'è l'uomo in ginocchio; perché l'amore è l'unica schiavitù che non disonora
Vargas
Vila was an autodidact, who, from an early age, participated in
political struggles as a journalist, political agitator, and orator. He
was considered one of the most controversial writers in the Americas at
the beginning of 20th century. Vargas Vila distinguished himself through
his radically liberal ideas and his criticism the Catholic clergy,
conservatism, and the imperialist policies of the United States of
America. Many of his ideas approached those of existentialism and were
claimed to be libertarian, although they were so close to anarchism that
at one time even Vargas Vila declared himself an anarchist. He defended
all causes and individuals who fought for their peoples' liberty and
justice, especially in Latin America, without harping on whether they
all shared his exact same philosophy, and knowing that they did not.
“Hay almas que duermen en el ensueño, como en la nube el águila; mueren en pleno éxtasis, se hunden en la bruma después de haber vivido en la nube; no sienten la aproximación de la penumbra, entran en ella por la puerta del silencio, en la barca de los sueños luminosos: ¡almas fuertes y bellas! Abrazadas a una pasión única, viven de ella, se absorben en su culto, se la ciñen como un cilicio, y ascetas formidables, de rodillas ante un ídolo, insensible a su martirio, llegan a sentir la voluptuosidad de sus dolores; como el cóndor lleva su presa a la cima abrupta, se refugia en la soledad, y allí la devora celoso, estas almas se apoderan de su amor y se aíslan con él en un culto solitario; como el Fénix de la Arabia, viven en el fuego; su pasión las ilumina, no las quema.”
― José María Vargas Vila, Flor del fango
― José María Vargas Vila, Flor del fango
"Ci sono anime che dormono in fantasticheria, come nella nuvola l'aquila; muoiono in piena estasi, affondano nella nebbia dopo aver vissuto nella nuvola; non sentono l'avvicinarsi dell'oscurità, entrano attraverso la porta del silenzio, nella barca dei sogni luminosi: anime forti e belle! Abbracciati a una passione unica, vivono su di essa, si assorbono nel loro culto, si ciondolano come un sacco e formidabili asceti, inginocchiati davanti a un idolo, insensibili al loro martirio, giungono a sentire la voluttà delle loro pene; mentre il condor porta la sua preda alla sommità brusca, si rifugia in solitudine, e là lo divora geloso, queste anime si impossessano del loro amore e si isolano con esso in un culto solitario; come la Fenice d'Arabia, vivono nel fuoco; la sua passione li illumina, non li brucia ".
- José María Vargas Vila, Fiore del fango
Sólo en las regiones de la fantasía es dado crear; crear es la misión del genio.
Sólo en las regiones de la fantasía es dado crear; crear es la misión del genio.
Sólo en el amor el hombre es grande puesto de rodillas; porque el amor es la única esclavitud que no deshonra.
Solo nell'amore c'è l'uomo in ginocchio; perché l'amore è l'unica schiavitù che non disonora
Honores a los restos de José María Vargas Vila, al momento de ser repatriados a Colombia en 1981.
pero se necesita uno aún mayor para escribirla.
J.M. VARGAS VILA – Ars Verba (1921)
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