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mercoledì 21 giugno 2017

Without Borders - ITALY - Milan

Milano

« A Mediolanum ogni cosa è degna di ammirazione, vi sono grandi ricchezze e numerose sono le case nobili. La popolazione è di grande capacità, eloquenza ed affabile. La città si è ingrandita ed è circondata da una duplice cerchia di mura. Vi sono il circo, dove il popolo gode degli spettacoli, il teatro con le gradinate a cuneo, i templi, la rocca del palazzo imperiale, la zecca, il quartiere che prende il nome dalle terme Erculee. I cortili colonnati sono adornati di statue di marmo, le mura sono circondate da una cinta di argini fortificati. Le sue costruzioni sono una più imponente dell'altra, come se fossero tra loro rivali, e non ne diminuisce la loro grandezza neppure l'accostamento a Roma. »
(Ausonio, Ordo urbium nobilium, VII.)

Donne milanesi

1. Non vestirti da straccione. La ragazza milanese ci tiene ad avere accanto a sé un uomo curato e ben vestito. Per la milanese, la cura con cui ti sei preparato per l'appuntamento dimostra quanto tenevi a uscire con lei. Se sei trasandato, le mandi un messaggio di disinteresse e la fai sentire poco importante. Con la camicia e i jeans vai sul sicuro. Se hai un tuo stile personale, puoi osare anche con qualcosa di hipster. La T-shirt del gruppo metal se la può permettere solo e soltanto un figo stratosferico il cui fisico da paura, sommato al viso d'angelo, compensano la trasandatezza. Non so se tu sia un figo stratosferico ma, se davvero sei così sicuro dei tuoi pettorali, presentati a torso nudo. Della tuta, non ne parliamo neanche.

MAGAZZINI GENERALI Milano
©2011 Davide Manea, all rights reserved

"Mi consenta, O signore!."
~ Preghiera in onore del santo patrono di Milano
"Qual è la capitale d'Italia? Facile: Milano!"
~ Spettatore medio del miglior telegiornale italiano
"Guardamilanochecielogrigio"
~ Pisapia chiede ad un gastroenterologo un parere circa l'area C
 "Polvere e sabbia grossolana pervadevano l’aria, sollevate dal terreno secco e morto dove non cresceva quasi niente. Una fitta foschia era sospesa su ogni cosa, mescolata al grigiore onnipresente in quel mondo ridotto a un perpetuo crepuscolo. Il cielo era nascosto da nubi basse da orizzonte a orizzonte; il panorama era tetro e scialbo, permeato da un odore fetido e da un gusto acre e amaro."
~ Terry Brooks su Milano


Milano – Veduta
Conte di Cavour - Opera propria

A Milano gli affari si combinano con un colpo di telefono, a Palermo anche con un colpo di lupara. (Enzo Biagi)

 Fotoperte Milano
Parco Sempione

 Gerardo Colombi, Il naviglio della Martesana

 Prostituta e cliente vicino alla scuola. Piazzale Bacone si ribella: "Basta"
Prostitute - e relativi clienti - non sono una novità nel quadrilatero "a luci rosse" tra viale Abruzzi e le vie Piccinni, Monteverdi e Paganini

em2ma


 2. Non andarla a prendere, riportala a casa. Per il primo appuntamento, non serve un autista che si presenti davanti a casa e che faccia ciao ciao allo sguardo vigile dei parenti o a quello pettegolo delle coinquiline. Ricordati che a Milano la metropolitana porta in qualsiasi zona della movida notturna: beccatevi direttamente sul posto. Alla milanese piace camminare con le proprie gambe e un ragazzo che si mostra fin da subito troppo premuroso, le mette ansia. A fine serata, però, proponiti assolutamente di riportarla a casa! Non è questione di galanteria, è che ormai si è fatto veramente tardi e la milanese ha molta paura di incorrere in qualche malintenzionato. È auspicabile che tu abbia un Porsche Cayenne per accompagnarla. Piuttosto che spezzare la magia del primo appuntamento con un'utilitaria, carica la bella sulla bici e pedala fino a casa sua. La bici è molto romantica. Oppure noleggia un'auto coi sistemi di car sharing: Car To Go, Enjoy. Non piantarla in balia delle sostitutive a tarda notte o farai la figura del cafone. Se proprio insiste per fare l'ultimo pezzo di strada da sola, chiedile di scriverti quando arriva a casa sana e salva.

MAGAZZINI GENERALI Milano
©2011 Davide Manea, all rights reserved

Milano è la capitale controvoglia della Polentonia o Padania.
È governata con benevolenza e saggezza da Sua Stalinianità Giuliano Pisapia, uomo molto aperto e devoto all'uguaglianza sociale, senza distinzione di sesso, razza e soprattutto religione. Per le sue attività culturali e il suo alto grado di civilizzazione Milano è altresì chiamata la Colombia del nord, che con i suoi 1.300.000 abitanti è una delle più grandi città del Mongo, del Congo e supera persino Napoli.
Il signore incontrastato di Milano è il Cavaliere Mascarato Polentone che, come ogni supereroe, difende la città dalla criminalità grazie ai suoi superpoteri, quali il sorriso eternamente smagliante (una dentiera?), i capelli di Medusa e le corna a sorpresa.
Molti vanno a lavorare a Milano con la faccia così ":D" e tornano con la faccia così ":|". Altrettanti sono dediti alla droga, che in questa città è reperibile quasi quanto nell'aria sospesa di Roma, e per loro il paragone vale al contrario.
I suoi abitanti si chiamano polentoni e sono occupati tutto il giorno a sputare sentenze sul resto degli italiani perché non hanno un cavolo da fare.
Secondo i polentoni tutto ciò che non è Milano non vale nulla.

 Panorama verso le Alpi ripreso dalle terrazze del Duomo
Nicolago - Opera propria
A parte qualche anziano tassista, chi lo parla più il dialetto, a Milano?
 (Guido Rossi)

Fotografo: Johnny Pixel Milano
Modella: Gloria Maggioni

1964-2014, amarcord in metrò

MILANO:Expo 2015, 15mila nuove prostitute in città

semplicissimi

Milano è una città che da molte possibilità a livello culturale, ma non solo: crea innumerevoli interessi e le donne milanesi sono sempre in movimento.

3. Arriva puntuale e... aspettala. Le attrici famose amano essere le ultime a mettere piede sul set, mentre tutti le aspettano con ansia. Con le milanesi ti capiterà esattamente la stessa cosa solo che, invece che sul set, ti toccherà girarti i pollici sulla gradinata del Duomo o appoggiato a una delle colonne di S. Lorenzo. Al limite, potrai passare il tempo facendo due chiacchiere con un suonatore di violino che chiede l'elemosina. Non c'è niente da fare: le milanesi godono nel lasciarti sulle spine e, al primo appuntamento, la mezz'ora di ritardo è assicurata. Passala in relax e non ti offendere perché le risulteresti pesante. Non provare a essere anche tu in ritardo perché le rovineresti l'entrata in scena.

MAGAZZINI GENERALI Milano
Pics by Meschina

Storia

Milano fu creata all'alba dei tempi da un gruppo di barbari ma si chiamava Mediolanum (dal latino: in mezzo all'ano) ed era solo un piccolo borgo di impiegati assicuratori molto poco dotati (questa caratteristica fisica si è mantenuta integra fino ai tempi moderni).
Successivamente prese il nome odierno Milano da un calabrese (terùn) in gita in tale città che scivolando su un volantino della lega cadde di fondoschiena sul grigio asfalto esclamando: "Miiiiii l'anoo!".
Durante l'Impero romano i milanesi facevano già gli assicuratori; questo provocò molta disoccupazione, dato che a quei tempi non si assicurava nessuno.
Poi più tardi vennero inventate le società assicurative e i milanesi, che avevano esperienza millenaria, divennero di botto leader mondiali del settore.
Negli anni '80 Milano subì un curioso fenomeno fisico: divenne improvvisamente un enorme bicchiere di Jack Daniel's (la famosa Milano da bere)! Fortunatamente negli anni '90 tutto tornò normale e nessuno degli abitanti si accorse dei 10 anni persi, indaffarati com'erano tutto il giorno.

Panorama di Milano e del Parco Sempione in ottobre
Nicolago - Opera propria

C'è della gente che parla male della nebbia di Milano. Io non conosco quella degli altri paesi, ma questa di Milano è una gran nebbia, simpatica, affettuosa, cordiale. Ti fascia tutto come una carezza. (Catene invisibili)

Fotografo: Johnny Pixel Milano
MODEL: Dinanda

La Martesana a Crescenzago

Milano - Ondata di prostitute dalla Romania «La criminalità impone il turnover»

Milf72

Milano donne al lavoro

4. A Milano non si fa alla romana. La dura realtà è che le milanesi non vogliono perdere tempo con disoccupati cronici che chiedono ancora la paghetta alla mamma. Farai sicuramente ottima figura con lei se le parli del tuo lavoro e delle tue ambizioni. Naturalmente a Milano non si fa alla romana: le devi offrire tu il cocktail e l'aperitivo. Così dimostri di essere in grado di darle quello che vuole e lei sarà ben contenta di farsi viziare dal ragazzo che le piace. Se insiste per fare a metà, chiediti se per caso non sei stato friendzonato. Se per ora le tue finanze non sono gran cosa, portala in un posto in cui sai che si spende poco. La città è piena di locali che offrono ricchi aperitivi a prezzi bassi e in cui puoi trovare una bella atmosfera. Non trascurare l'eleganza del posto in cui la porti.

MAGAZZINI GENERALI Milano
©2011 Davide Manea, all rights reserved

Monumenti... mmmpfahahAHAH

Una famosa marca di sigarette ha ispirato dei pacchetti a tale monumento.
Il monumento più famoso di Polentolandia (nonché unico) è il Duomo di Milano del quale i milanesi vanno fieri, e fanno bene: basti pensare che ogni anno ben 11 persone rischiano la morte per visitarlo, intraprendendo un avventuroso viaggio sin dalla lontanissima Brianza. Tale monumento non ha ovviamente nulla da invidiare a quelli di altre città: è infatti famoso in tutto il mondo, molto più del Colosseo.

Scorcio di Milano verso nord, con le montagne del lago di Como
Gilberto Taccari - https://www.facebook.com/gilberto.taccari
Vista verso Nord di Milano dal 39° piano di Palazzo Lombardia

Che solitudine in questa affollata città rombante!
(Clemente Rebora)

Fotografo: Johnny Pixel Milano
MODEL: Laura Onano

Mlano - Sesto S. Giovanni Grand Hotel Villa Torretta

Milano > Prostituzione: al Ticinese regnano le ragazze dell’Est, in via Porpora le latine.

tory

Grandi Donne Milanesi - YouTube
5. Come scegliere le location. Non aspettare che sia lei a proporre qualcosa: scegli tu il locale. Dopo aver sorseggiato l'ultimo cocktail, potresti portarla in un posto più raccolto e romantico, per parlare vis a vis senza schiamazzi. Attento però agli inconvenienti. Non puoi assolutamente obbligare lei, tutta in tiro, a sedersi nel bel mezzo dei Giardini Indro Montanelli, senza neanche un plaid su cui appoggiare il bel vestito. Se vuoi sfruttare il potenziale romantico della natura, attrezzati prima dell'appuntamento di tutto ciò che può evitare le scomodità del caso. E ricordati che a una certa, si chiudono i cancelli: se rimanete imprigionati dentro Parco Sempione, non vi resterà che scavalcare le mura del castello, in stile Assassin's Creed.

MAGAZZINI GENERALI Milano
©2011 Davide Manea, all rights reserved

Popolazione 

Il milanese tipico lo si riconosce in quanto solitamente si vanta parecchio della sua città, Freud direbbe che i milanesi sono insicuri, normalmente quando uno è insicuro tende a vantarsi a dismisura, soprattutto quando, come nel caso del milanese, non si ha niente di cui vantarsi. Milano infatti è una città triste, il massimo che l'architettura del posto è riuscita a partorire è il Pirellone, ed è tutto dire. C'è traffico insopportabile 24 ore su 24[2], tangenziali a qualsiasi ora bloccate: sulla Pero-Cormano hanno tolto l'orologio e hanno messo il calendario in quanto l'unita di misura ore non era adeguata e le persone in coda nelle auto volevano sapere da quanti giorni erano fermi nel traffico. Secondo alcune leggende in realtà all'origine delle imprese di Marco Polo e di Cristoforo Colombo ci sarebbe stato il pianificatore di percorso del loro TomTom, che entrambi avrebbero utilizzato con destinazione "Milano centro", attivando anche la funzione per evitare automaticamente il traffico. La politica per risolvere questo annoso problema è una delle più intelligenti al mondo: semafori non sincronizzati, con il giallo che dura 1/2 secondo e che ti fa la foto. In tal modo l'automobilista non passa neanche se è verde. Nelle strade a quattro corsie poi hanno imposto limiti di velocità bassissimi. In opposizione ai tedeschi che non ne hanno, perché loro sono intelligenti, e in più hanno messo un autovelox starato che scatta le foto a due km sotto il limite, come l'autovelox sulla sopraelevata Monteceneri, che mi ha fatto la multa mentre andavo a 74 km/h ove vige il limite di velocità di 70km/. Ma è corretto ciò in quanto i politici si dovranno pagare le medicine per il cancro che gli verrà ai testicoli quando saranno ancora in giovane età (avete mai visto un politico giovane?).
Il milanese tipico ama moltissimo la propria città e, a dimostrazione di questo suo amore, ne scappa il più lontano possibile non appena ha un nanosecondo di tempo libero così da lasciare la possibilità a ignari turisti stranieri di visitare una città completamente deserta. Montagne, laghi, mari niente è troppo lontano per il milanese in vacanza: l'unica e sola necessità che realmente ha durante queste sue trasferte è solo che ci si sposti tutti insieme contemporaneamente così da non dover mai sentire nostalgia del traffico di casa propria.
La maggior parte degli abitanti è costituita da immigrati da Napoli, Reggio Calabria e Puglia, da Albanesi,
Un esemplare di milanese di razza purissima (anche se é nato a Bergamo e questo rappresenta un mistero).
Moldavi, Andorresi, Bulgari, Rumeni, Congolesi, fino a Zairesi e Zerbinigianesi, tutti insieme appassionatamente. Essi sono iperattivi perché sanno che i trans locali di cui sono implacabili clienti in qualche modo vanno pagati: ecco spiegato dove finiscono i soldi degli evasori fiscali.
Il milanese è noto come instancabile lavoratore. I più attivi di tutti sono i noti Umberto Bossi, noto giocatore di briscola e in seguito politico da osteria e Roberto Maroni, instancabile suonatore di strumenti a fiato. Essi infatti cominciarono a lavorare assiduamente come leccatori di francobolli alla tenera età di soli 78 anni. Invidiosi del fancazzismo napoletano si diedero allora alla politica attiva raccogliendo al seguito la classe produttiva del Nord, ma Sud se partiamo dalla Palermo, ovvero statali, evasori, politici falliti, razzisti e terroni rinnegati. Vale a dire gli odierni Milanesi.
La città sta subendo gravi perdite a livello di lavoro, sicurezza e quant'altro, ma le autorità e i fighetti ignorano il tutto: tanto loro sono nella zona Ecopass.

Vista aerea della città
Gilberto Gaudio from Rome, Italy - Grande Milano (SRN 7A)

È una città che, quando la pioggia la lava, si sporca.
(Giuseppe Genna)

Fotografo: Johnny Pixel Milano
MODEL: Camilla Cuzzoni

Milano - Laghetto di Santo Stefano -© Civica raccolta stampe Bertarelli.

Pretendevano il pizzo dalle prostitute Sgominate tre bande di sfruttatori
Maxi retata sui marciapiedi milanesi

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A Milano le donne fanno più sesso: 200 volte all'anno
Un recente sondaggio ha rivelato che le donne milanesi sarebbero quelle con una più intensa e fervente vita sessuale

6. Cosa fare se andate a Expo. Perché non farsi un giro tra i padiglioni? La sera costa solo 5 euro e, con tutto quello che c'è da visitare e assaggiare, non farete in tempo ad annoiarvi. La ragazza di Milano è curiosa e le piace scoprire cose nuove. Mostrati interessato alle esposizioni e non sbuffare se si cammina un po'. Bisogna specificare che molte milanesi saranno un po' spiazzate nel sentirsi proporre Expo per il primo appuntamento: andare alle fiere è una cosa da coppietta sposata! Mollami! La puoi convincere se le fai capire che sei seriamente interessato a scoprire le culture degli altri paesi e che la tua non è stata una scelta da marito annoiato, che ti porta nel posto di cui scrivono tutti i giornali perché non ha voglia di cercare qualcos'altro.

MAGAZZINI GENERALI Milano

Mini-Maranza 

Milano è considerata la città dei cosiddetti Mini-Maranza, ragazzini dotati di motorini 50cc o 125cc truccati e rielaborati con i quali vanno in giro a fare i fighi e a compiere bravate. Loro, la futura classe dirigente italiana, in perenne attesa dei 18 anni per potersi fare il SUV. Ma, visto che dove vivono non si riesce mai a superare la velocità media di 12.7 km/h, non è possibile arrivare ad innestare la seconda marcia e che l'unica salita che incontreranno è quella per uscire dal box, il SUV non impareranno mai a guidarlo per davvero.

Estate lungo il Naviglio Grande
Stefano Stabile - Opera propria
The Naviglio Grande in Milan - during fiera NavigaMi boat Show - salone nautico NavigaMi

I milanesi sono l'unico popolo che io conosca che ha perso il senso della propria provenienza. Non hanno più un rapporto di identità culturale con le proprie istituzioni. Il pubblico milanese è bonario, critica poco e se mai non consuma. Gli si può dare foie gras per due anni e se poi si passa alla buseca non è che quelli dicano vogliamo il foie gras; mangiano meno buseca e se ne vanno. Son così i milanesi.
(Philippe Daverio)

Fotografo: Johnny Pixel Milano
MODEL & MAKE UP: Elisa Daidone


Milano.Il racket del sesso invade la città è allarme per le baby prostitute

moschebianche


7. Quello che bevi mostra il tuo carattere. Alla milanese piace l'uomo che sa quello che vuole: leggere per dieci minuti il menù per poi ordinare un misero vodka lemon sarebbe una grave mancanza. Punta sicuro sul cocktail che più ti piace, meglio se è qualcosa di particolare che non c'è neanche sulla lista e magari dovrai spiegare tu stesso la ricetta al cameriere. Oppure fai sfoggio delle tue conoscenze di sommelier, ordinando una bottiglia di quel vino così delicato e corposo. Ancora meglio se sei un esperto di birre perché i birrifici artigianali sono all'ultima moda, qui a Milano. Se per sbaglio siete finiti in un posto dove servono solo la Beck's, mostra una certa delusione. Non chiedere una Corona, a meno che tu non abbia origini sudamericane che ti possano giustificare. O a meno che tu non sia Dominic Toretto. In realtà non so quante milanesi vorrebbero uscire con Dominic Toretto: troppo zarro.

MAGAZZINI GENERALI Milano

Economia  

Veduta di una città con deposito di zio paperone sullo sfondo.JPG
Vista panoramica di Milano con il Deposito del Cavaliere Mascarato sullo sfondo. Notare la gigantesca antenna radio con cui trasmette le sue trasmissioni in tutta Italia.
Il principale prodotto locale è il "tempo perso in attesa di...": qualunque cosa pensiate di fare a Milano (o a qualunque servizio pubblico pensiate di riuscire ad accedere), in qualunque giorno della settimana, a qualunque ora, in qualunque stagione, almeno un centiliardo di persone si sono già messi in coda davanti a voi.
Esempi molto ben rappresentativi si hanno: in auto sulle strade, negli uffici postali e dell'anagrafe, negli ospedali ("pronto soccorso" compresi) ed alla Fiera dell'Artigianato di Rho (MI) che si svolge durante il ponte di S.Ambrogio.
Quest'ultimo evento in particolare rappresenta anche un'incognita della fisica: eminenti scienziati si interrogano infatti su come una tale massa di persone concentrata in un così piccolo spazio riesca a non implodere nonostante sia oltre la propria massa critica. La soluzione dell'enigma attualmente più accreditata è quella secondo cui la rotazione dei genitali degli uomini presenti in loco sia tale da contrastare efficacemente il fenomeno.
Importanti anche le esportazioni di televisioni, sorrisoni del Cavaliere e nebbia. Si cerca di aumentare l'economia cittadina commissionando canzoni che parlano di Milano, o film e fiction ambientati in questa ridente città. Si prova anche con mostre, concerti o robe del genere. Ma puntualmente nessuno se la caca.
Per questo motivo la giunta comunale ha deciso di sfruttare i molti soldi a disposizione per pagare attori che recitino la parte dei turisti. Ciò non ha fatto aumentare l'economia cittadina, ma ha soddisfatto lo strabordante ego degli assessori.

Vista panoramica delle colonne di San Lorenzo e della statua di Costantino
Warburg - Opera propria
Roman Columns, San Lorenzo Maggiore in Milan

I milanesi sono produttivi, con una profonda visione etica del lavoro, un forte senso della giustizia sociale, della trasmissione del benessere alle generazioni future e con un rispetto totale della civiltà, dei diritti, della tolleranza e della solidarietà.
(Umberto Veronesi)

Fotografo: Johnny Pixel Milano
MODEL: Rosy

Milano. Fontana delle Quattro Stagioni 1929

Carpiano, vigile urbano finisce in manette: chiedeva il pizzo ai clienti delle prostitute

coppiasexmilano 

Milano capitale dell'infedeltà... anche al femminile: le statistiche
Milanese, quarantenne, uomo, a caccia anche in orario di lavoro: questo l'identikit del "traditore tipo" secondo le statistiche del sito per incontri extra-coniugali Gleeden.com. Ma le donne non sarebbero da meno: e Milano si rivela la vera capitale dell'infedeltà.

8. Devi imparare a tenerle testa. La milanese al primo appuntamento ama parlare di se stessa ma, prima o poi, verrà anche il tuo turno. Mentre racconti i tuoi interessi, lei non perderà occasione di contraddirti. Devi sapere che le milanesi hanno il vizio di sferzare battute all'acido muriatico. Tu stai al gioco e rispondi a tono. Non provare ad offenderti. Piuttosto, impara a giocare d'anticipo: prendila in giro tu per primo. Lei farà l'offesa ma, appena la addolcirai con delle scuse scherzose, sarà pronta a uno slancio di affetto che non avresti certo ottenuto facendole dei banali complimenti.

MAGAZZINI GENERALI Milano

Divertimento

Milano è famosa per essere la città più divertente dell'Europa transmeridionale. Centinaia, e forse addirittura decine di ragazzi durante la settimana affollano le strade financo alle dieci meno un quarto di notte (pioggia permettendo) (nebbia permettendo) (grandine permettendo) (neve permettendo) (uragano permettendo). Per il resto del tempo i ragazzi milanesi si auto-segregano in discoteche o bar davvero cool e trendy. Quando vengono buttati fuori per far spazio ad altri clienti spesso hanno eritemi sulla pelle e accecamenti. Alcuni si polverizzano. Per questo motivo, l'ex sindaco Letizia Moratti inviava ogni settimana a tutti i ragazzi milanesi scatoline contenenti collirio e creme con protezione 47. Tra le più famose discoteche della città ricordiamo:
Il "Prognosi Riservata"
Il "Frattura Multipla"
Il "Tangentopoli"
Il "Mare sul Naviglio"
Il "Sconvolgi Milano" vicino la stazione centrale frequentato da gay.
Il "Intoxic"
Il "Inquinament Zone"
Il "Eritema Solare"
Il "Extracomunitario Rapinante"
Il "Toxicville"
Il "Borgo dei pederasti"
Il "Crogiuolo dei sessualmente impotenti"
Tra i bar più cool e trendy ricordiamo:
Il "Madonna quanto sono cool e trendy"
Il "Essere cool e trendy è la mia ragione di vita"
Il "Sono cosi cool che mi scoperei"
Il "Oddio quanto sono trendy! Quasi mi sento male!"
Il "Mi vesto e comporto uguale a tutti gli altri! Sono troppo cool"
Il "Cannabis Street"
Il "Stasera mi butto, sotto un tram"

Un "Ambrosino", moneta milanese del 1300. Oggi la città premia con gli Ambrogini i cittadini benemeriti
Classical Numismatic Group, Inc. http://www.cngcoins.com

Io resto convinto che Roma sia la più avanzata capitale del Nord Africa. Milano una delle capitali più avanzate dell'Europa.
 (Giovanni Fava)

Marco Sampietro Fotografo
 Milano

Milano. Sottopasso provvisorio dell'Isola

Baby prostitute sfruttate e vendute: sgominata banda di 19 rom

gintan

Carlo Stragliati - Milano Le cinque giornate

9. Non metterle ansia. La cosa che più temono le ragazze di Milano, quando escono con un ragazzo, è l'ansia: quella sensazione di disagio che provano se, al primo appuntamento, sentono parlare di vacanze insieme, matrimonio e figli. Spesso hanno una carriera da portare avanti e non sono disposte a metterla in secondo piano per il primo arrivato. A questi classici argomenti off limits, se ne aggiungono molti altri da evitare. Non nominare tua madre troppo spesso o sembrerai mammone. Non farle sapere che hai passato un lungo periodo senza uscire con nessuna, o darai l'idea del disperato. Fai pure qualche battuta hot ma non pretendere che lei ci stia subito. Per le milanesi è una questione di stile: è volgare darla al primo appuntamento.

WALL Milano
ph: Ludidax

Cultura 

I milanesi adorano il Dio Denaro, che ha come incarnazione in terra la semidivinità, il Cavaliere Mascarato.
Milano è famosa per avere i monumenti di arte contemporanea più idioti della storia dell'urbanistica.
Vasta è la produzione, da parte di registi e produttori milanesi, di film che raccontano il mare e il divertimento in spiaggia. Non avendo uno sputo d'acqua in 4000 miglia circostanti la città, dedicano il loro tempo a cazzeggiare dietro la cinepresa. Ciò ha portato alla fondazione nel 20 d.C. di Milano Marittima, in Emilia Romagna, poiché la Liguria sarebbe stata troppo vicina per raggiungere velocità supersoniche con i SUVs.
I piatti tipici di Milano sono la "polenta con carne di terùn" e la "nebbia a fettine con sale e pepe".
A Milano esiste un museo del bottone, che rappresenta un punto di elevazione culturale.

Raffigurazione della Battaglia di Legnano, importante per la risurrezione della città
Battaglia di Legnano. particolare da un quadro di it:Amos Cassioli (1832-1891)

La gente guarda Milano e pensa: il lavoro, la moda, la Bocconi. Io qua vedo solo soldi sporchi. So' i soldi sporchi che tengono insieme i mattoni di questa città. 'na mazzetta e 'na mano a tia. È un virus, capisci?
(1992)

Federico Fotografo Glamour Milano

Gerardo-Colombi-Il-“tombon”-di-San-Marco-prima-del-marzo-1929

Milano. Prostitute di 13 anni vendute insieme al loro pezzo di marciapiede

goobert

Cristina BELGIOIOSO TRIVULZIO (1808-1871) raffigurata in una stampa dell’epoca a Milano durante Cinque Giornate, a capo di una mano di volontari napoletani. Patriota e scrittrice liberale antiaustriaca, tenne un salotto letterario a Parigi, partecipò alle insurrezioni del 1848 – 1849 a Milano e Roma .

10. La rosa dell'indiano: sì o no? A fine serata, mentre passeggiate sui Navigli mano nella mano, ci sarà l'immancabile momento in cui si appropinquerà un venditore di rose e cercherà di rifilarvi uno dei suoi fiori sbiaditi e privi di profumo. Se ti lasci subito convincere dell'acquisto e, a cosa fatta, porgi la rosa a lei, credendo di essere stato un gentiluomo, stai sbagliando tutto. Se volevi fare le cose fatte bene, non ti comportavi da poveraccio: andavi dal fiorista. Ma non era certo il caso di presentarsi con un bouquet, al primo appuntamento. Il momento "rosa dell'indiano" può venirti utile se te lo giochi in un altro modo: dopo resistenze di vario tipo, in cui tu e lei fingete di litigare o di essere fratello e sorella, alla fine cedi e le regali il fiore, accompagnando il gesto con una battuta di spirito. In questo modo, con un piccolo pensiero, la fai divertire.

WALL Milano
ph: Ludidax

Specialità culinarie  

Per realizzare piatti di quinta scelta, la cucina milanese vanta una varietà e una qualità che poche città al mondo si possono permettere. La straordinaria gastronomia milanese richiede una preparazione fuori dal comune che solo i veri milanesi posseggono e si tramandando gelosamente di generazione in generazione. Come esempio di piatti intricati possiamo contare:
La polenta: difficilissima prelibatezza che si prepara mettendo la farina gialla nell'acqua bollente e lasciandola lì senza far niente fin quando diventa simile al purè, ma più grumoso
Il risotto alla milanese: altro impervio piatto che si prepara mettendo il riso a bollire nell'acqua e quando è quasi cotto si aggiunge lo zafferano
La cotoletta alla milanese: piatto che non è costato niente in termini di creatività in quanto scippato impunemente alla cucina austriaca (la famosa Viennese, così si chiama l'originale)[3]. Si prepara immergendo la carne nell'uovo sbattuto, passandola nel pangrattato e infine friggendola nel burro. Ottimo modo per accorciarsi la vita di un anno ad ogni morso
Basta. Finito. Non c'è più niente di niente. Zero. Out. Stop. Finish.
Tuttavia, Milano esprime il meglio della propria gastronomia nella pasticceria, vero fiore all'occhiello che rende questa città famosa in tutto il mondo. Tra gli antichissimi e squisiti dolci possiamo citare, tra gli altri:
La torta di mandorle: il capolavoro assoluto, il dolce che esprime tutta la forza e il carattere della terra milanese. Il segreto è nelle mandorle, provenienti al 100% dalla Puglia
Il panettone: dolce natalizio originale creato a Milano e che giusto a Milano piace, in quanto tutto il resto dell'Italia ne è disgustata e preferisce dolci più sfiziosi o in alternativa il pandoro.

Il biscione presente nello stemma dei Visconti sull'Arcivescovado, è diventato uno dei simboli della città di Milano
G.dallorto - Opera propria
Stemma visconteo sul palazzo dell'Arcivescovado in Piazza Duomo a Milano. Il palazzo arcivescovile fu ricostruito per volere dell'arcivescovo Giovanni Visconti [1342-1354], del cui nome si vedono sullo stemma le iniziali IO.<HANNES>. In questa immagine si vede meglio del solito come l'animale araldico di questo stemma sia un basilisco, ovvero una specie di drago, piuttosto che un semplice serpente. Foto di Giovanni Dall'Orto

Lascia pure che il mondo parli, | ma Milano è una gran Milano | Porta Cicca [Ticinese] e la Bovisa | che dintorni proprio sani | e la nebbia che bellezza, | la va giù per i polmoni.
Lassa pur ch'el mond el disa | ma Milan l'è un gran Milan | Pòrta Cicca e la Bovisa | che d'intorni pròpi san | e la nebbia che bellezza, | la va giò per i polmon. (Giovanni D'Anzi)

Federico Fotografo Glamour Milano

Zibaldonne: le donne migranti raccontano le milanesi illustri ...
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Zibaldonne: le donne migranti raccontano le milanesi illustri.

 “Andiamo a prendere un caffè a Bellagio?”

Bellagio è il posto più scomodo da raggiungere su lago di Como. Tu azzardi: “Ma non possiamo fare tutto il week end?”. Risposta di lei: “No, mi va solo un caffè”.

 le cinque vie, un secolo fa

Milano

cpmaturaconamica 

Milano

The Beach Club - Milano

Scrittori milanesi 

Carlo Porta, poeta dialettale milanese, ispirò Bruno Vespa nel suo Porta a Porta.
Scrisse questa lirica (di cui c'è giunta solo questa versione, dalla grammatica incerta, probabilmente trascritta da un terrone) qualche anno fa, in un suo particolare momento milanese:
"Me truvaj en piaza Virgilio. 
A vun trat me ven de scagar de brut, 
al bar chiesi venia
per entrar feci e la toilette cercai
ma quando sul pusee bel moment de la vida 
me ven a ciamà la sciura del bar 
-Oè, Carlo gli ausiliari della sosta! Porta la machina al segur de tuta freta...-
Dio scannato, dissi meco! 
mi caghi n'altra volta
se no me ciapi la multa.
E cunt ul strunz de cacca ndel cu 
scapi fora cunt i braghetun calati. 
Ostia che vita de merda a Milan."
Porta Carlo, se vuol venire.

La Torre del Filarete con lo stemma degli Sforza e la statua di Sant'Ambrogio
Rapallo80 - Opera propria
Statua di Sant'Ambrogio, scolpita da Luigi Secchi sulla ricostruzione ottocentesca della Torre del Filarete del Castello Sforzesco di Milano. E' fiancheggiata da stemmi sforzeschi, opera di Enrico Lattes, come apparivano dopo il restauro (2014).)

L'unico luogo che forse potrei scambiare con Napoli è Milano, l'altra grande metropoli italiana.
 (Toni Servillo)

Federico Fotografo Glamour Milano

La-Rinascente-a-Milano

Milano, prostitute vendute con il marciapiede: arrestati 19 rom

diwine


“Ci sono i collant in offerta da Calzedonia a Serravalle”

Tu: “Cazzo, sono 100 km ad andare, 100 a tornare, con quello che spendo ti regalo tutte le calze che vuoi”

Ma lei: “Sì, ma hanno proprio l’offerta del colore che voglio io”

The Beach Club - Milano

Zone turistiche nei pressi di Milano

Milano è la città più turistica d'Italia: in confronto Roma è Brescia. Orde di turisti invadono la città per osservare le sue meravigliose opere d'arte: in confronto Napoli è Vercelli. Di seguito un elenco delle più belle zone turistiche di Milano: in confronto Venezia è Vergate sul Membro:
Arcore, sede alternativa del Governo Italiano
Batto sul Naviglio, specializzata nel turismo sessuale
Buccinasco, detta anche Bucci Beach, è l'area balneare di Milano
Bocchinasco, detta anche Bocchi Bitch è l'area sessuale di Milano
Catamarano sul Naviglio, con i suoi relitti
Carugà, el paes di disgrasià, con la sua concentrazione di ipermercati insuperata nel mondo
Cascina Burrona, ma davvero qualcuno sale o scende qui?
Cernusco sul Naviglio, dove i medici tutto curano con l'ingessatura.
Cesano Boscone, con i suoi boschi e i suoi depositi di rottami
Cinisello Balsamo, dove piccoli cinesi vendono prodotti per la cura dei capelli
Colcazzo sul Naviglio
Cologno Monzese, con le sue antenne
Corsico, che non ha nulla a che fare con l'isola mediterranea
Gangiano, zona a vocazione agricola.
Gessate, ci va la metro ma si dubita esista davvero.
Glande sul Naviglio
Idroscale, area di vendita di scale per piscine
Inter
Melegnano, coi suoi tipici caselli autostradali
Melzo, dal cui ospedale si entra in verticale e si esce in orizzontale.
Milan
Milanello, luogo di allenamento di una famosa squadra di Hockey su erba milanese
Milano Marittima
Milano 01: L'origine
Milano 02: La Vendetta
Milano 03: La Resurrezione
Naviglio Mortesana, per tranquilli suicidi nel weekend
Pasquale sul Naviglio
Pero, con i suoi orti e inceneritori
Pessano con Bornago, in perenne guerra civile.
Pioltello, con i suoi nordafricani e romeni.
Prepuzio sul Naviglio
Prognosi riservata sul Naviglio
Rozzano, con le sue case popolari
Rozzangeles, con il suo ghetto
Scopate nel Seveso
Sucate di Sopra
Sucate al centro
Sucate di Sotto
Sucate sul Naviglio
Trezzano sul Naviglio, con i suoi fiumi
Truzzano sul Naviglio
Varano sul Naviglio, con i suoi rettili
Vice City
Vomito sul Naviglio, movidas notturna milanese
Milano può vantare inoltre grandi bellezze naturali. Ad esempio l'imponente fiume (ah ah ah) Naviglio, dotato di una portata d'acqua di tre sputi al minuto. Oppure il vasto lago (ah ah ah) Idroscalo, che 70 anni fa ai tempi del Duce era una pista per idrovolanti, e che ora s'è trasformato in meta di Trans brasiliani (viados) che in estate ballano il samba in tanga e suonano il berimbau, tra mangiate di churrasco, bevute di capirinha, e inculate a trenino molto ammirate presso i maggiori voyeur cittadini (presenti anche a Parco Lambro). Ormai non vola più nulla sull'Idroscalo, tranne le zanzare tigre, che in estate insanguinano le piacevoli serate. Munirsi quindi di zampironi al napalm e retine, nonché lanciafiamme. Comunque si può passare una piacevole serata con una cenetta a lume di candela in compagnia della fauna locale: pantegane di fogna che fanno il bagno e aspettano di mangiare i vostri avanzi se non mentre cenate, come l'orso Yoghi a Yellowstone. Inoltre, Milano vanta una posizione strategica: con sole 4 ore di macchina ci si può divertire sciando sulle Alpi e con sole 7 ore si può andare a fare una nuotata nel mare.

L'ingresso a Milano di Napoleone, il 15 maggio 1796, dipinto da Giuseppe Pietro Bagetti
Giuseppe Pietro Bagetti

Ma, dico, se i milanesi, a Milano, quando c'è la nebbia, non vedono, come si fa a vedere che c'è la nebbia a Milano?
 (Totò, Peppino e... la malafemmina)

Federico Fotografo Glamour Milano


Infermiere nisseno strangolato in auto a Milano: prostituta assolta dall'accusa di omicidio

SIGIMI

“Vediamoci stasera. Sei libero?”

Tu rispondi:  “Sì certo. Dammi solo 10 minuti”. In quei 10 minuti sposti gli appuntamenti con primi ministri, papi e persone con cui ci sono voluti 5 mesi per avere l’appuntamento. Ma quando sei pronto ad uscire, lei: “Scusa ma possiamo fare un’altra volta? C’è il gatto che non sta bene”. Alle tue rimostranze, lei, gelida: “Tanto avevi detto che eri libero”

B38 Club Milano

Hinterland (o Provincia)

L'Hinterland di Milano è più vasto della Cina sub-meridionale. Con città come Bovisio Masciago, Quarto Oggiaro, La Barona (detto "Labbarrona"), Lissone, Carate Brianza, Albiate Cusano Milanino, Truccazzano (non è un parolaccia: esiste davvero), Seregno, Veduggio con Colzano, Seveso, Cesano Boscone, Buccinasco (Bucci Beach), Rho, Cormano, Cogliate, Meda, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese (Il paese con più antenne paraboliche dell'universo), Sesto San Giovanni, Paderno Dugnano, Pioltello (dove inspiegabilmente c'è il mare!), Mediglia, Giussano, Paina, Birone e Legnano è sicuramente una delle aree più estese dell'Europa trans-meridionale. Da non dimenticare Rozzano, che è la località di appartenenza del tifo rossonero.
L'hinterland è noto ai milanesi come provincia, campagna, campi di grano e di mais. In realtà in provincia di Milano non viene coltivato un campo da quarant'anni, ma i milanesi non escono mai da Milano quindi non lo sanno; tra loro vige infatti la convinzione che il titolo della famosa canzone di Fabrizio De Andrè (cantautore di Ascoli Piceno) sia "La Guerra Di Pero", per via del ritornello "dormi sepolto in un campo di grano..."
L'Hinterland o campagna (attraversato dal fiume più inquinato del mondo, l'Olona), come preferite, non è però del tutto inutile: questo fornisce una quantità di tamarri, tamarretti, zarri, burini, tasci, truzzi, rappusi, ermafroditi o stermafogliatori dir si voglia impressionante. Dati dell'Istat affermano che il 97% dei tamarri italiani sia originato dalla provincia di Milano. È inoltre confermato che più dell'80% della popolazione della campagna sia di origine terrona. Città come Seregno e Desio sono composte al 99% da Calabresi e Pugliesi, il restante 1% è il pizzaiolo egiziano della città.
Una grande tragedia sconvolse nel 1997 Seveso, ridente cittadina prevalentemente sarda: il peto di un abitante della vicina Shelbyville distrusse e rase completamente al suolo la città che venne dichiarata radioattiva circa 1 anno dopo. Gli abitanti di Seveso presentano dunque segni particolari come 3 dita o 4 ani, peli viola in tutto il corpo, lingua doppia e occhiali da truzzo.
Il mezzo di locomozione più diffuso tra i provinciali è il Buster a specchio.

Palazzo Reale di Milano
Geobia - Opera propria

Milano da bere, Milano da pere, amori interinali, poliziotti di quartiere.
(Le luci della centrale elettrica)

Federico Fotografo Glamour Milano



simolady

 “……”

Tu: “Tutto bene?”. Silenzio. “Perché non rispondi?”. Silenzio. “Cosa ne faccio dei biglietti di Formentera?”. Silenzio. Il silenzio di lei è calato all’improvviso, senza segnali premonitori, perdura di fronte a qualunque domanda, nessun cenno di vita malgrado tuoi tentativi infiniti di sapere almeno se è viva.

Dopo questo periodo che va dai tre mesi ai due anni lei riappare, sulla chat di Facebook, con la frase: “Ciao, come stai?”

Fontana delle Quattro Stagioni

Tratta, "lo sfruttamento oggi è nascosto": viaggio tra le prostitute a Milano

Coppiaduo

 “Saremo solo noi due”

Lei insiste per andare a Sankt Moritz promettendo mari e monti e soprattutto intimità. Per tutto il viaggio ti fai strani viaggi, mentre lei parla di baite e di amplessi al suono del camino. Arrivati c’è la parata degli ex, con code come all’Expo per salutarla che vanno avanti tutto il fine settimana. Non riesci a stare solo con lei neppure in seggiovia. Anzi, non puoi nemmeno assentarti 5 minuti perché rischi che se la faccia qualcuno. E che diventi lo stambecco dell’hotel.

B38 Club Milano The Power of Music. A Charity Night.

Economia della Provincia 

L'economia si basa al 90% su disco per truzzi o sulle attività dei transessuali, o entrambe come nel caso del Mazùm. Quest'ultimo è un noto centro di divertimento per tutti i provinciali in cerca di sballo di pasticche e di kebab a basso costo. Il restante 10% si divide in occupazioni di bassa manovalanza svolte dagli autoctoni provinciali, tra cui ricordiamo un 4% di meccanici trucca-buster, 5% di carnezzieri, 1% di mangia-magrebini.

Panoramica di Milano nella seconda metà dell'Ottocento
Anonimo

Milano di oggi non è certo un luogo dove si sostiene la cultura. E neanche il resto, date le condizioni di degrado ambientale in cui versa. Peccato, meriterebbe ben di più.
(Claudio Abbado)

Copyright ©2014 Francesco Francia Photography


 Expo 2015 Sono in arrivo 15mila nuove prostitute a Milano ?


Ma perché mi fidanzo sempre con quelli sbagliati?”

Tu vorresti risponderle: “Perché ti fidanzi con tutti tranne che con me!”. Però intanto sei l’unico pirla a tirarla su alla fine di ogni storia sbagliata.

Old Fashion Milano
Pictures © Cattura

Miti milanesi 

Essendo i vigili urbani molto amati dai milanesi, vige la tradizione natalizia di regalare loro panettoni, dolci arricchiti con veleno per topi, o guttalax. La Polizia locale è molto selezionata; pare che gli unici accoppiamenti consentiti siano quelli tra agente maschio e agente femmina, al fine di garantire la continuità della razza.[6] Il pensiero che più domina il vigile urbano medio (specie se automunito o motomunito) alla vista del misero cittadino sulla sua autovettura è: "Io sono il tuo Dio e la cintura di sicurezza il tuo credo, indossala anche a traffico fermo, in quanto potresti costare alla collettività e non garantirci più il pane". Da non sottovalutare anche l'uso comune di piazzarsi a 20 all'ora in mezzo alla strada creando code infinite in attesa che qualcuno osi effettuare un sorpasso per multarlo. L'ausiliario della sosta, altro non è che il fratello povero del poliziotto locale, anch'egli ha funzioni inibitorie sui milanesi che parcheggiano dove possono, in quanto tutti i parcheggi sono saturi dei catorci degli extracomunitari lasciati ovunque.

L'Alfa Romeo, un'industria simbolo per Milano tra le due guerre mondiali
Yorick39 - Opera propria
A "réclame" of Alfa Romeo (1932), Milano

PIANO ATMOSPHERE 2011
Copyright ©Francesco Francia Photography

“Dimostrava più della sua età”

Lui 15 enne.

Milano

Prostitute pendolari Bucarest-Milano: un weekend di sesso, 30mila euro

marcosimona

Old Fashion Milano
Pictures © Cattura

Piazza del Duomo 

La Piazza principale di Milano meta di piccioni vagabondi scacazzanti, il sindaco Pisapia ha in serbo un progetto che prevede di alimentare gli animali a base di croccantini al fine di far fare escrementi solidi che non sporcano e facilmente rimuovibili. Il vento cambia la merda resta sempre uguale.

Piazza San Sepolcro nel 1919, riunione celebrativa di Benito Mussolini con Camicie nere
Celebration 'Adunata di Piazza San Sepolcro, date unknown, probably post 1936 considering uniforms of soldiers

Milano è un enorme conglomerato di eremiti.
 (Eugenio Montale)

PIANO ATMOSPHERE 2014
Copyright ©Francesco Francia Photography

“Devo preparare le valigie”

Finalmente si parte per la vacanza che hai pagato tu. Il primo segno è che si prende una giornata intera per preparare le sue cose. Tu devi lasciare le tue cose, tipo la tavola da surf nonostante andiate nel paradiso dei surfisti e dove dovrai noleggiarne una per lasciare spazio alle sue valigie.

E quando le fai notare che hai portato qualcosa in meno, lei fa la vittima: “Ma non hai visto che ho portato meno costumi?”

Metro 1 Milano

Milano: prostituta ricatta cliente" paghi o metto video on line"

Tema96

Gattopardo Milano
Ph: S.T.

Milano per l'EXPO 2015

Di recente Milano ha avuto l'onore di essere scelta come città per il prossimo presidio della fiera mondiale, in concorrenza con una turca (meno male che abbiamo vinto altrimenti questi cominciavano a rompere gli zebedei...). Ciò farà sicuramente la gioia di imprenditori, pubblicitari, imprenditori, pubblicitari, appaltatori pubblicitari e appaltatori imprenditori. Si preannunciano grandi opere che verranno presentate, finanziate, forse realizzate e comunque mai utilizzate, allegre colate di cemento che rimpiazzeranno gli inutili boschi pieni di verde e vita, palazzi concepiti da un architetto idiota e dislessico e soprattutto introiti che verranno subito utilizzati per grandi opere e azioni importanti come la riabilitazione dell'aereoporto di Malpensa. Quindi buttati nel cesso.

Panzer tedeschi presenti in Piazza del Duomo nel 1943
Bundesarchiv, Bild 183-J15480 / Rottensteiner

Milano è una corsia di un ospedale.
 (Calcutta)

REGARDEZ MOI
Copyright ©Francesco Francia Photography

“Chiamami quando esci di casa”

Tu chiami, parti, arrivi, aspetti sotto e aspetti. Lei ha il telefono occupato. Non risponde al citofono. Tu aggiorni lo status 15 volte. Vedi vari video su Youtube. Le mandi messaggi. Alla fine basta, cedi e vai a casa. Dopo due ore lei manda il messaggio: “dove sei finito?”.

Poi spiega: “Ho dovuto chiarire con il mio ex”

Milano

Milano: sequestrata una rivista nazionale, pubblicizzava annunci di prostitute

 Morgana69

Gattopardo Milano
Ph: albertofeltrin.com

La riapertura dei Navigli

A Milano non si sta mica con le mani in mano, piuttosto che no si passa il tempo a scavare buche e poi a coprirle, e se ancora non è abbastanza si usano le buche per farci passare l'acqua dalla Svizzera a Venezia, ed ecco che abbiamo i Navigli: degli azzurri ruscelli dove saltano le trote e cadono le biciclette.
E non è abbastanza: adesso è il periodo della riapertura delle buche, e il sindaco annuncia festante: "Si andrà in nave da Locarno a Venezia via Milano!"; poi ci ripensa e rettifica: "in effetti non saranno delle normali navi, ma delle imbarcazioni più piccole, tipo transatlantico o superpetroliera; inoltre così anche la Svizzera potrà avere la sua flotta di sottomarini nucleari, che risalendo sotto piazza del Duomo - dando la precedenza alla metro gialla - attraccheranno alla loro base svizzera, fatta di cioccolato svizzero con latte munto da mucche svizzere, che mangiano erba svizzera che cresce su suolo svizzero calpestato da piedi svizzeri che indossano scarpe svizzere fatte da mani svizzere che agiscono mosse da pensie..." (non è riuscito a terminare la frase, svenuto per carenza di ossigeno nel sangue - causa ipoventilazione). Alcuni sospettano un atteggiamento eccessivamente filosvizzero da parte del sindaco, ma solo perché non sono svizzeri; per tutti gli altri è un vero italiano, che in quanto tale pensa alla svizzera per distrarsi dallo stato dell'italia.

La zona compresa tra San Babila e Largo Augusto dopo un bombardamento aereo nel 1943
Bombard Milano

Milano ha delle zone belle, è bella con la nebbia, è un po' una donna con la veletta. 
(Ornella Vanoni)

PONTILE DI LEGNO
Copyright ©Francesco Francia Photography

“Facciamo una follia d’amore”


Questa è la fine di tutto. Partire all’improvviso, arrivare a destinazione, percorrere tutta la costa per trovare l’hotel giusto, perché non va bene niente, nonostante siate nel posto più ricco di disponibilità del mondo, non si riesce a trovare nulla, uno non va bene perché è troppo isolato, nell’altro c’è troppa gente, uno è sporco, l’altro sembra un ospedale, uno è da barbone, l’altro è troppo pettinato, a questo punto meglio tornare a casa.


Corso e piazzale Lodi


Milano: arrestato il rapinatore delle prostitute
Armato di pistola, si finge cliente e rapina le prostitute: lo "incastrano" due giovani donne
Arrestato un ventottenne italiano, già noto per reati contro il patrimonio, residente a Bollate (Mi)


MAXTAM


VIBE Room Milano
ph: Mauro Montana

Resti della Galleria Vittorio Emanuele II bombardata nel 1943
Foto Pessina - SkyScraperCity - Milano Sparita

Milano non è più il centro nevralgico del jazz italiano di una volta. Eppure ci sono tanti musicisti che vengono da qui: ci vorrebbe più iniziativa da parte delle istituzioni, non dico più soldi, ma almeno la capacità di spenderli meglio.
(Stefano Bollani)


MERRY WIDOW
Copyright ©Francesco Francia Photography


Stampa d'epoca (1845 ca.). Raffigura il laghetto di Santo Stefano per il quale transitarono per oltre quattro secoli i materiali per il cantiere della Fabbrica del Duomo. Fu interrato nel 1857 per "insalubrità".
Thomas Higham - Archiv "Deutschland und die Welt"

Il porticciolo oggi scomparso che sorgeva nell'attuale via Laghetto a Milano, utilizzato per lo scarico del carbone e per secoli anche dei materiali da costruzione del Duomo di Milano, che si intravede al di sopra dei tetti. Disegno di W. Leitch, incisione di T. Higham. Circa 1845.


prostituta-notte-fermata-autobus

RESET76

banditiamilano di Carlo Lizzani

VIBE Room Milano
MattiaPistoiaFotografo

I corpi di Benito Mussolini e di Claretta Petacci esposti in Piazzale Loreto nel 1945
Vincenzo Carrese
Il corpo senza vita di Benito Mussolini accanto a quello della sua compagna Claretta Petacci e a quelli di altri gerarchi fascisti fucilati, esposti a Milano il 29 aprile 1945, in piazzale Loreto, nello stesso luogo in cui i fascisti avevano fucilato alcuni partigiani. Fotografia di Vincenzo Carrese. I corpi, da sinistra verso destra: Nicola Bombacci Benito Mussolini Claretta Petacci Alessandro Pavolini Achille Starace

Milano non è una bella città. Perché non è curata, è caotica, non ha armonia. E pensare che era bellissima, una delle più belle città d'Italia. [«Quando è diventata "brutta"?»] Dagli anni '30 del 900. La bruttezza è frutto di un misto di grettezza e avidità. È l'avidità che ha fatto coprire i Navigli, demolire le mura spagnole, sfasciare le periferie. Milano è stata ed è terra di scorrerie per gli avidi, che messi insieme non producono niente di bello.
(Philippe Daverio)

LINGERIE
Copyright ©Francesco Francia Photography

Milano


Milano: "Sei la mia fidanzata", 42enne picchia e rapina prostituta: arrestato

Ad allertare i carabinieri è stata la vittima che ha raccontato come si è svlta la vicenda. L'uomo è un suo cliente abituale ed è stato rintracciato poco distante dal luogo dell'aggressione




youngandmature 




(Una foto “da bordello” di Elvira Rosa Ottorina Andressi “LA ROSETTA”… unica immagine della donna.)

(“LA ROSETTA”)

Molti vedono un simbolo nella “povera Rosetta”.
Un simbolo contro chi pugnalava il “non unito popolo lombardo”, un popolo che però si unisce nei “momenti più gravi”.

Questo tema lo affronteremo nella seconda parte dell’articolo. 

Cominciamo a “parlare della ROSETTA e del suo mondo”.

A inizio ‘900 il Ticinese e tutta l’area di Piazza Vetra era il cuore della Milano nera, malfamata, violenta, fatta di osterie, trani e bettole tra i peggiori e di tanti, troppi bordelli con le prostitute più disperate. Un ideale “ventre molle” del Bottonuto, il quartiere poco più a nord, verso il Duomo che era un altro emblema della Milano da evitare.

Qui era nata e viveva Elvira Rosa Ottorina Andressi figlia di una madre della quale si sapeva che era forte bevitrice scostumata e avida di denaro. Pare addirittura che avesse venduto la figlia a un ricco signore, quando era ancora una ragazzina di tredici anni, esibendosi poi come canzonettista al Sammartino in piazza Beccarla, con il nome d’atre di Rosetta de Woltery e infine prendendo la via del marciapiedi quando era ancora di parecchio minorenne.

Col nome d’arte di Rosetta batteva sotto casa, in Piazza Vetra, e precisamente alla colonnetta.

Non è chiaro se fosse un’osteria sita nei pressi della “colonna infame” del Mora o di una colonnetta rimessa nel posto di quella più celebre e poi scomparsa a sua volta, o come nella canzone di Nanni Svampa un semplice parcheggio nei pressi della ex casa di Gian Giacomo Mora.

Nella notte del 13 agosto (o secondo altri il 24 o del 26) del 1914 la Rosetta venne uccisa.

Incolpato dal popolo è il questurino Musti, calabrese o napoletano, che innamorato della Rosetta si vede respingere ogni volta, sino appunto ad una calda notte d’estate, quando il Musti, respinto per l’ennesima volta, si vendica colpendo la Rosetta alla testa col calcio di un fucile sino a renderla agonizzante.

Viene portata gravissima al Niguarda, confida ad altre prostitute accorse al capezzale d’essere stata picchiata ma il Musti nega ogni addebito e anzi rilancia dicendo che la Rosetta ha tentato il suicidio.

Rosetta muore e l’intera “ligera”, la malavita del Ticinese, insorge.

Quando vengono celebrati i funerali alla Vetra l’intera malavita milanese si presenta vestita di nero. Dietro al feretro della Rosetta sfilano tutte le prostitute milanesi vestite di bianco.

Minacce di morte vengono riferite al questurino Musti, che viene accusato dalla malavita d’essere un camorrista.


Articolo degli anni ’80/CORRIERE DELLA SERA – CORRIERE MILANESE



(Finito il grandioso funerale la Rosetta entra direttamente nella leggenda della mala milanese con una canzone che in parecchie versioni sarà cantata per decenni in tutte le osterie milanesi.

LIGERA73 LA POVERA ROSETTA - YouTube

https://www.youtube.com/watch?v=SlPFDEyb54E


30 set 2010 - Caricato da CRIBASS73
io son de la ligera e poco me ne importa che vadan in su l'ostia la fabbrica e i padrun. Read more. Show ...


La Povera Rosetta (testo canzone)

Il tredici di agosto,

in una notte scura,

commisero un delitto

gli agenti di questura.

Hanno ammazzato un angelo:

di nome la Rosetta.

Era di piazza Vetra,

battea la Colonnetta.

Chi ha ucciso la Rosetta

non è della Ligera:

forse viene da Napoli,

è della mano nera.

Rosetta, mia Rosetta,

dal mondo sei sparita,

lasciando in gran dolore

tutta la malavita.

Tutta la malavita

era vestita in nero:

per ‘compagnar Rosetta,

Rosetta al cimitero.

Le sue compagne, tutte,

eran vestite in bianco:

per ‘compagnar Rosetta,

Rosetta al camposanto.

Si sente pianger forte

in questa brutta sera:

piange la piazza Vetra

e piange la Ligera.

Oh, guardia calabrese:

per te sarà finita;

perché te l’ha giurata

tutta la malavita.

Dormi, Rosetta: dormi

Giù nella fredda terra;

a chi t’ha pugnalato,

noi gli farem la guerra;

a chi t’ha pugnalato

noi gli farem la guerra.


JOIN THE GAP  Milano

Palazzo Mezzanotte sede della Borsa Italiana
Stefano Stabile - Opera propria
Palazzo Mezzanotte - Piazza Affari - Borsa Italiana - Milan - Italy; de minimis non curat lex is applicable to the Cattelan sculpture in the centre of the square (on the left in the picture)

Milano non piace quasi a nessuno di quelli che ci vivono. Non amano il ritmo che li spinge sempre di corsa. Hanno problemi di stomaco per i panini alla piastra e i piattini di verdura. Non sopportano la puzza di piscio dei sottopassaggi, l'odore del vomito dei tossici, il lastricato di preservativi nelle viuzze, la moquette di cacche di cane. Sognano il verde e trovano solo qualche albero morente e i parchi strapieni di polizia pronta a dirti che non sta bene sedersi sulla poca erba a farti i cavoli tuoi. Sono disorientati dalla mancanza di punti di ritrovo, dalle poche piazze senza panchine, dagli stili architettonici accrocchiati, dalle case a forma di cubo, di ananas, di pigna, di finto rococò e finto gotico. Non capiscono che Milano non è una città, ma un grumo di lava che ha subito tutte le Furie. Che è sterile, come il deserto, e per starci bisogna essere attrezzati. Che non è adatta ai dilettanti. Per questo la amo. 
(Sandrone Dazieri)

PLAYBOY
Copyright ©Francesco Francia Photography


1880 Fiera di Milano




Un'operazione delle forze dell'ordine contro la prostituzione nel sud Milano




cpluxury 




Una foto scattata in via Osoppo subito dopo la celebre rapina. 



"Allora eravamo in guerra contro il padrone, lo sfruttamento, la madama. Oggi invece c'è una guerra senza quartiere, ed è impossibile distinguere i buoni dai cattivi."
Se oggi si pensa alla criminalità organizzata milanese la prima cosa che viene in mente è sicuramente l'intreccio di interessi tra mafie e poteri finanziari, le infiltrazioni della 'ndrangheta e le vicende delle famiglie Tatone, Barbaro e Papalia. Ma non è sempre stato così: fino a non molto tempo fa, la malavita milanese era tutta un'altra cosa.
Il periodo d'oro della ligera—termine che identifica la prima malavita milanese—va dall'immediato dopoguerra agli anni Ottanta, quando questa venne definitivamente soppiantata dalle mafie provenienti dal sud Italia. Per quanto riguarda l'origine del termine, non esiste un'etimologia certa: la tradizione popolare lo fa derivare dall'aggettivo "leggero"—riferito, di volta in volta, a una persona instabile, a un borseggiatore che "alleggerisce" la gente del portafogli, o a una persona povera, con le tasche vuote e quindi leggere.
La ligera identificava un sottobosco di piccoli criminali—papponi, rapinatori, sequestratori, biscazzieri, allibratori, ladri d'appartamenti, truffatori, spacciatori, strozzini, contrabbandieri, ricettatori—disorganizzati e spesso in conflitto tra loro. Secondo Danilo Montaldi, autore di Autobiografie della leggera, sarebbe nata in seguito all'inurbamento e all'emarginazione del proletariato agricolo dell'immediato dopoguerra, che avrebbe cercato nell'illegalità una nuova forma di sostentamento pur rimanendo ancorato a determinati "valori" condivisi.

Sono proprio questi valori, insieme alla pressoché totale assenza di legami con le potenze del crimine organizzato italiano, la caratteristica fondamentale della ligera. I suoi appartenenti erano spesso disoccupati che ricorrevano al crimine per sopravvivere oppure artigiani che cercavano di arrotondare, e non si consideravano dei criminali ma piuttosto dei banditi. Seguivano un codice e cercavano per quanto possibile di non fare del male a nessuno—tanto che il boss dell'Isola Ezio Barbieri si vantava di non aver mai commesso omicidi.

Questo evitare di ricorrere alla violenza, unito al fatto che i banditi e i poliziotti provenissero dallo stesso contesto sociale, faceva sì che tra ligera e polizia ci fosse un grande rispetto reciproco. "Fino a quando la malavita locale si è mantenuta in certi ambiti, come qualità e caratteristiche, il rapporto con le forze di polizia è stato dei più corretti," ha ricordato l'ispettore di polizia Arnaldo Petronelli in un'intervista contenuta in Malamilano, un documentario sulla ligera. "Era tacitamente escluso che ci fosse della violenza gratuita, e quindi questo determinava un rispetto reciproco."

JOIN THE GAP  Milano

Funerali delle vittime della Strage di piazza Fontana nel 1969
ignoto

ILENIA SCULCO
Copyright ©Francesco Francia Photography

Milano. Arrestato un dirigente assicurativo: "Ha violentato decine di prostitute"

danoncredere 

Malamilano - Dalla liggera alla criminalità organizzata - YouTube

https://www.youtube.com/watch?v=10P2HTCad4U

07 nov 2014 - Caricato da RadioRock Revolution
Un documentario di Tonino Curagi e Anna Gorio con Primo Moroni, Bruno Brancher. Italia, 1997. Dalla ...


La prima fase della storia della ligera va dall'immediato dopoguerra all'inizio degli anni Sessanta, quando il sottobosco criminale milanese, fino a quel momento dedito a piccoli furti e rapine non violente comincia pian piano ad aggregarsi e organizzarsi. Nascono le prime bande, compaiono le prime armi e anche gli obiettivi si fanno più ambiziosi. Il punto di svolta, che segna una prima trasformazione della ligera in una malavita organizzata, è la celebre rapina di via Osoppo del 1958, definita dalla stampa di allora "il colpo del secolo."



La rapina di via Osoppo fu un vero e proprio salto di qualità per la ligera: per la prima volta si trattò di un colpo organizzato e per la prima volta vennero usate delle armi—anche se non venne sparato un colpo, e i banditi si limitarono a puntare i mitra e a fare ta-ta-ta con la bocca. Autori della rapina furono i "sette uomini d'oro" capitanati da Ugo Ciappina, un ex partigiano gappista sopravvissuto alle torture naziste e già leader della "Banda Dovunque," così chiamata perché spostandosi su auto sportive rubate colpiva in tutto il nord Italia. I sette uomini d'oro appartenevano a diverse bande e si erano uniti solo per quella rapina, un'altra cosa mai avvenuta prima nel mondo della ligera.



L'obiettivo della rapina fu un furgone blindato della Banca Popolare di Milano, che vene accerchiato da un camioncino e da tre auto—tutti mezzi rubati e con targhe false—da cui scesero i rapinatori, a volto coperto, vestiti con delle tute blu da operai e armati di mitra. Una di queste auto, per un errore rivelatosi poi fondamentale per la riuscita della rapina, andò a schiantarsi contro un muro attirando l'attenzione dei passanti e consentendo ai rapinatori di appropriarsi del carico del furgone blindato indisturbati e fuggire a bordo del camioncino.

La stampa definì il colpo "la più sensazionale rapina che mai la cronaca milanese abbia registrato" e arrivò a proclamare che Milano si era "messa alla pari con Chicago." I rapinatori fuggirono con un bottino per l'epoca enorme, 614 milioni di lire, ma furono arrestati un mese dopo quando, presi dall'entusiasmo, si misero a fare la bella vita. "Ci sentivamo i padroni di Milano, avevamo addosso una grande spavalderia. In fondo è stato meglio che ci abbiano presi altrimenti chissà dove saremmo arrivati," ha detto anni dopo in un'intervista Luciano De Maria, uno dei componenti della banda.



Loolapaloosa Milano

Foto aerea dei grattacieli di Porta Nuova in costruzione, 2012
Conte di Cavour - Opera propria

Milan's skyline.

Milano sta vivendo un momento di oscurantismo, ma ne verrà fuori. Ci impiega poco a tornare grande: deve solo liberarsi dei politici che non capiscono la cultura ambrosiana o che l'hanno ripudiata.
(Antonio Mazzi)


Elisabetta Rosso Studio Photography Milano


Ricordi di un Ferragosto a Milano


Le “ragazze capre” vendute come prostitute per 7mila euro a Milano
Costrette a violenze di tipo psicologico e fisico, con ripetuti stupri di gruppo e ferite evidenti anche sul volto, come nel caso di una ragazza sfregiata dopo aver tentato di ribellarsi


LAMIASIGNORA


 a prima pagina de La Notte del 1/3/1958 sulla rapina in via Osoppo. 


Porta Romana (Dalla - Guccini - Vecchioni) - YouTube

https://www.youtube.com/watch?v=kxNrNRF4mk4
25 nov 2008 - Caricato da Pino Greca
... un video rarissimo del 1977 PORTA ROMANA Porta Romana bella, Porta Romana ci stan ... e ...

"Ufficialmente sì, tutti scrivono e proclamano che sono contenti, anzi entusiasti del fatto che i criminali sino stati smascherati in modo tale da togliere a chiunque la voglia di imitarli," scrisse Montanelli al riguardo. "Ma, sotto sotto, senza osare dirlo o dicendolo a bassa voce, la maggioranza tifava per i rapinatori."
Uno dei tratti distintivi della ligera era il suo grande radicamento nei quartieri popolari di Milano, dove i banditi erano considerati quasi degli eroi. Questo radicamento si esprimeva anche in una grande vicinanza agli ambienti della cultura "popolare" di Milano, dai teatri ai locali notturni dove si esibivano giovani cantautori che sarebbero diventati poi i cantori della mala—come I Gufi, Nanni Svampa e Didi Martinaz. A riprova di questa commistione tra malavita e musica popolare ci sono le numerose canzoni popolari dedicate alla ligera, tra cui la più celebre è senza dubbio "Porta Romana bella."
"Porta Romana bella" cantata da Nanni Svampa, una delle canzoni più famose dedicate alla ligera. I versi "E sette e sette e sette fanno ventuno / arriva la volante e non c'è nessuno" si riferiscono alla banda del boss dell'Isola Ezio Barbieri.
Di "Porta Romana bella" esiste una versione alternativa con una strofa dedicata a uno dei primi grandi protagonisti della stagione della ligera: Ezio Barbieri, il boss dell'Isola-Garibaldi, la stessa zona che oggi è stata riempita di grattacieli e venduta a un fondo quatariota e che nel dopoguerra era un quartiere popolare molto povero e ancora in parte in macerie per i bombardamenti.
"Mi sono chiesto anch'io tante volte perché sono diventato un bandito," ha detto Barbieri molti anni dopo, nel 1971, in un'intervista. "Penso che l'unica ragione sia stata la Milano di allora. Sono diventato un bandito perché vedevo tutte le mattine mia madre alzarsi alle quattro e fare la coda per per avere mezzo chilo di pane. C'era una metà della città che viveva sull'altra metà, una prendeva all'altra e l'altra subiva".
Almeno in un primo momento, il sentimento malcelato che stava dietro alle azioni della ligera era una sorta di odio di classe e di desiderio di riscatto sociale. La banda di Barbieri, attiva tra il 1945 e il 1946, girava su una Lancia targata 777 (il numero del centralino della polizia di Milano) e faceva rapine in banca e rapine a mano armata tramite posti di blocco improvvisati.
Alcune azioni erano particolarmente spregiudicate—come la celebre " rapina della donna nuda," in cui la banda fece entrare in banca una ragazza nuda e mentre lei attirava l'attenzione svaligiò l'istituto. Il bottino di tutte queste rapine veniva spesso distribuito tra la gente del quartiere, dove la figura di Barbieri era associata a quella di Robin Hood e il bandito era protetto da un muro di omertà. Dopo il suo arresto, avvenuto a Pero nel 1946, Ezio Barbieri fu detenuto a San Vittore, dove prese parte all'organizzazione della "Pasqua Rossa"—la più grande rivolta nella storia delle carceri italiane.


Bobino Club Milano


 La Galleria Vittorio Emanuele II di sera
Alterboy - Opera propria


 Non è vero che sono brutta. Non è vero che sopra di me c'è sempre la nebbia. Non è vero che sono fredda e penso solo ai soldi. [..] Per chi mi avete preso? Io sono Milano. E sono una bella signora. (Un giorno a Milano – Raffaella Rietmann, Michele Tranquillini)

Vittore Buzzi | Fotografo Milano


Sei troppo bella per dirti addio | tu chiami e poi | noi tutti ubbidiamo. 
(Articolo 31)

Offre una rosa a tutte le prostitute di Milano

gabrieletop

L'arresto di Ezio Barbieri. Foto

Un altro personaggio leggendario della stagione della ligera è Luciano Lutring, detto "il solista del mitra" per l'abitudine di nascondere l'arma nella custodia di un violino. Negli anni Sessanta, Lutring ha fatto circa 500 rapine in negozi e banche, tra Italia e Francia. Alla sua vita è stato dedicato un film con Alain Delon, Lo zingaro.

Anche Luciano Lutring proveniva dallo stesso contesto sociale che ha prodotto Barbieri, Ciappina e gli altri esponenti della ligera. Stando a quanto ha raccontato lui stesso, la sua carriera da fuorilegge è iniziata per caso: una volta era stato mandato in posta da sua zia per pagare una bolletta, l'impiegato era lento e lui aveva dato un pugno sul bancone. Nel movimento si era vista la pistola giocattolo che Lutring portava alla cintura, l'impiegato aveva creduto fosse una rapina e gli aveva consegnato i soldi. 
Da quel giorno era cominciata la sua carriera criminale, che tra soggiorni in alberghi di lusso, fuoriserie e belle donne lo porterà a diventare una leggenda popolare e a ottenere il titolo di "nemico pubblico numero uno" sia in Italia che in Francia. Verrà arrestato a Parigi nel 1965 e sconterà 12 anni di carcere in Francia, durante i quali inizierà a dipingere e si scambierà lettere con Sandro Pertini.


Nello stesso periodo in cui Lutring faceva le sue rapine, però, la ligera stava cambiando profondamente, allontanandosi sempre di più da quei valori e dagli ideali di giustizia sociale su cui era fondata. Da una malavita povera e disorganizzata che faceva crimini per sbancare il lunario si sarebbe presto trasformata in una vera e propria organizzazione criminale, legata al mondo della finanza e alle mafie.

 Tocqueville 13 Milano
ph: Giulia Virgara


Duomo di Milano, simbolo della città
© José Luiz Bernardes Ribeiro /
Facade - Duomo - Milan

Se quand'era tempo avessi potuto compiacere ad un mio desiderio, io sarei andato a vivere alcuni anni a Napoli, alcuni a Milano. Queste due città, una per la sua grande popolazione, l'altra per molte particolari condizioni, sono da qualche tempo la stanza del pensare filosofico in Italia. Esse furono abitate da quasi tutti i nostri scrittori che s'innalzarono ad una certa elevatezza d'idee, ed abbracciarono una certa estensione di principii.
(Giuseppe Bianchetti)


Sara Aletti
2014
INTO THE MYSTIC 1


Milano -  Duomo

Sì, Milano è proprio bella, amico mio, e credimi che qualche volta c'è proprio bisogno di una tenace volontà per resistere alle sue seduzioni, e restare al lavoro. Ma queste seduzioni sono fomite, eccitamento continuo al lavoro, sono l'aria respirabile perché viva la mente; ed il cuore, lungi dal farci torto non serve spesso che a rinvigorirla. Provasi davvero la febbre di fare; in mezzo a cotesta folla briosa, seducente, bella, che ti si aggira attorno, provi il bisogno d'isolarti, assai meglio di come se tu fossi in una solitaria campagna. E la solitudine ti è popolata da tutte le larve affascinanti che ti hanno sorriso per le vie e che son diventate patrimonio della tua mente.
(Giovanni Verga)


Prostitute a Milano


noidueunsolocuore


La Stampa sulla rapina in largo Zandonai. Foto dall'archivio de La Stampa.

Il vero punto di svolta di questo processo fu la rapina in largo Zandonai, fatta dalla Banda Cavallero. La Banda Cavallero era formata da quattro operai torinesi—Pietro Cavallero, Sante Notarnicola, Donato Lopez e Adriano Rovoletto—di simpatie anarchiche, che si dedicavano alle rapine tra Torino e Milano. Il 25 settembre 1967 i quattro assaltarono una filiale del Banco di Napoli in largo Zandonai a Milano e fuggirono sparando all'impazzata inseguiti dalla polizia, uccidendo tre passanti.
Il ricorso alla violenza e alle armi era qualcosa di inedito e con la rapina in largo Zandonai—che pure c'entrava poco o niente con la ligera, ed era stata fatta con motivazioni esclusivamente politiche—iniziò il declino della malavita milanese: da quel momento i metodi si sarebbero fatti sempre più violenti e la criminalità organizzata si sarebbe strutturata sempre più sui modelli della camorra e della mafia siciliana. Del resto, nel frattempo anche Milano era cambiata: la città in macerie dell'immediato dopoguerra si stava pian piano trasformando nella Milano da bere degli anni Ottanta.
Nel periodo tra gli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta, la città sarebbe stata saldamente nelle mani prima di Francesco "Francis" Turatello (detto "Faccia d'angelo") e poi del suo luogotenente Angelo Epaminonda (detto "il Tebano"), entrambi uomini legati agli ambienti di Cosa Nostra e alla P2, a cui era tesserato Turatello
La banda di Turatello, formata prevalentemente da immigrati di origine catanese, non si dedicava più alle rapine ma gestiva il racket del gioco d'azzardo e della prostituzione in tutta la città. Parte dello spirito della prima malavita milanese sopravviveva ancora negli stretti legami di Turatello con gli ambienti della musica e della cultura popolare, primo tra tutti il suo rapporto di amicizia con Franco Califano—che mise il figlio del boss sulla copertina del suo album più famoso, Tutto il resto è noia.
Alla figura di Turatello si contrapponeva quella di Vallanzasca, che si può considerare l'ultimo esponente della ligera. La banda di Vallanzasca si occupava di rapine e sequestri di persona ed era radicata profondamente sul territorio, nel quartiere periferico della Comasina—due caratteristiche tradizionali della ligera diventate col tempo anacronistiche. Dopo una guerra sanguinosa, l'arresto dei capi dei due gruppi e il brutale assassinio di Turatello per conto del boss della camorra Raffaele Cutulo, Milano sarebbe caduta nelle mani delle mafie meridionali e il periodo della ligera sarebbe finito per sempre.


The Club Milano


La basilica di Sant'Ambrogio, seconda chiesa per importanza della città
MarkusMark - Opera propria

Sono russa, ma vivendo qui ho capito appieno la milanesità fatta di gentilezze silenziose e concrete. C'è una gran voglia di aiutare gli altri. Parlo in base alle mie esperienze. A Parigi o a Londra quando chiedi fanno finta di non capirti.
(Natasha Stefanenko)


fotografia Milano – Gennaro Sorrentino Nature’s


Porta Vercellina


Stringo il culo con mille cazzi intorno: | questo è il clima a Milano, sembra il set di un film porno. (Fabri Fibra).


Soffiate a prostitute per metterle in fuga, indagato ex poliziotto
Chiuse le indagini in Procura a Milano per ex commissario capo di Busto Arsizio che secondo l'accusa entrava nel data base delle forze dell'ordine e aiutava le prostitute a scappare


Meneghini


Francis Turatello (a destra) al matrimonio di Renato Vallanzasca (a sinistra). Dopo essere stati acerrimi nemici, i due si erano avvicinati in carcere.

La sua fine era inevitabile, del resto, perché le stesse condizioni sociali da cui era nata non esistevano più, come ha spiegato lo stesso Luciano Lutring in una delle ultime interviste rilasciate prima di morire: "Era una Milano che oggi come oggi non esiste più. [...] A quei tempi c'era una Milano più di ringhiera, c'era un approccio di simpatia tra i banditi e i derubati. Quando andavo in banca a fare una rapina portavo via pure le cambiali, così facevo un favore a quelli che dovevano pagarle."

Un pensiero espresso anche da Pelè, uno degli ultimi esponenti della ligera, che oggi gestisce una trattoria fuori Milano: "Allora eravamo in guerra contro il padrone, lo sfruttamento, la madama. Oggi invece c'è una guerra senza quartiere, ed è impossibile distinguere i buoni dai cattivi."

        Mattia


El Besito


Castello Sforzesco
Jakub Hałun - Opera propria

Castello Sforzesco in Milan

Sul marciapiede era ormai un misto di schifo e lastre di ghiaccio. Erano ventiquattro ore che non nevicava più ma il cielo prometteva bufere scandinave.
La città non riposava, comunque. Ubriachi di spirito controriformistico i milanesi sfidavano gli dei continuando ad andare al lavoro come fosse una qualsiasi giornata di primavera.
(Gianni Biondillo)

Angelo Bajlini Fotografo Milano
Anni '70


MILANO - S.CRISTOFORO AL NAVIGLIO

Tutto il mondo è paese | e siamo d'accordo | ma Milano è una gran Milano [cioè, unica].

Tutt el mond a l'è paes | e semm d'accord | ma Milan l'è on gran Milan. 
(dalla canzone popolare La Madunina)

Prostituzione, dalla Cina a Milano: l'evoluzione del sesso a pagamento

GIGETTINI

 L’Eco di Bergamo


 Silvio Berlusconi e la mafia, in essere da 50 anni!!!


Bambu Club
photo zoom HD


Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci, due dei più grandi interpreti della canzone italiana e milanese del dopoguerra

Vorrei che Milano tornasse la città insorta del 1848, piena di virgulti e voglia di cambiamento, una Milano dove l'interesse privato e particolare venisse messo da parte per fare spazio al bene comune. (Antonio Scurati)


Cesare Colombo, Supermercato quartiere Baggio, 1967


Milano

Una volta girovagavo nei desolati quartieri periferici e vagabondavo lungo i terrapieni delle ferrovie, affascinato dal pittoresco romantico di Porta Ticinese, dei canali. Adesso c'è la metropoli dei grattacieli, la city un po' avveniristica, un po' provinciale: un misto tra il risotto e l'acciaio, che mi diverte. 
(Alberto Lattuada)


Milano


Stelleaccese 



E' stata bloccata all'aeroporto di Fiumicino con 24 chili di cocaina Federica Gagliardi, nota come "la dama bianca". Ex modella e membro del comitato elettorale della Polverini, era nella delegazione italiana che accompagnò Silvio Berlusconi al G8 di Toronto (nella foto)

AMARANTA CLUB
PHOTOGRAPHY Entretenimiento Total

Panorama di Milano
Conte di Cavour - Opera propria
Milan's skyline.

Milano, ormai è chiaro, è il mio Canada il paese straniero dove vorrei andare illudendomi forse di evadere le grane italiane. Bisognerebbe andarsene dall'Italia.
 (Michele Valori)

Emilio Secondi - Carnevale, Via delle Forze Armate - Milano 1977

Milano-Piazza Cordusio

Milano. Sulle strade non c’è la crisi Boom di prostitute

Intreccioaedi

Irruzione Un gruppo punk protesta a un convegno di sociologi a Palazzo Isimbardi nel 1984, in primo piano «Gomma» Guarneri



CHI LAVORA, CHI MANGIA A SBAFO....E  TUTTI GLI ALTRI

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