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venerdì 9 giugno 2017

Without Borders - ITALY - Genoa

Genova


« Per i vichi marini nell'ambigua
sera cacciava il vento tra i fanali
preludii dal groviglio delle navi
i palazzi marini avevan bianchi
arabeschi nell'ombra illanguidita
ed andavamo io e la sera ambigua »
(Dino Campana, Genova
Canti Orfici, 1914)


1. Le genovesi stanno sul chi va là. Sono diffidenti per natura, caute come un felino selvatico e guardinghe come una lepre. In un primo momento possono sembrare "rigide". L'ho scritto, sì? Sì, sì, l'ho scritto. Lo sono davvero e per questo svettano orgoglioNE prime in classifica nella graduatoria regionale Top 20 delle "Fighe di Legno". Una categoria dunque prestigiosissima, che le incorona reginette assolute dell'artigianato all'inglese tipico delle scarpe Oxford: i modelli stringati in pelle lucida punzellata a coda di rondine, definiti con ironia dai maschi post Master anche "Scarpe di Legno". Un manufatto dunque prezioso e di valore, ricco di dettagli e da maneggiare con cura.

KAOBA disco

"A Prà foco"
~ Luca Giurato, noto anarchico romano, invita i suoi seguaci a dare fuoco alla zona Prà di Genova
"A Prè no" 
~ Scapolo genovese su citazione precedente
"Con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così, che abbiamo noi, che abbiamo visto Genova" 
~ Paolo Conte imbottigliato nel traffico sul raccordo A12/A7 che bestemmia rassegnatamente
 "¿Chi ha detto que sono nato en esta città de mierda? 
~ Cristoforo Colombo su Genova
Genova (Zena in ligure, Xena su Italia 1) è una città italiana, capitale della Tirchìa e situata in Francia. Tanto per fare una cosa alla tedesca.

Genova – Veduta
collection by DanieleDF1995 

Ahi Genovesi, uomini diversi | d'ogni costume e pien d'ogni magagna, | perché non siete voi del mondo spersi? 
(Dante Alighieri)

Guido Lusetti Fotografo

Porta s tommaso

Prostitute nel centro storico 

Cpsteana 

In corso Italia a Genova succede anche questo…
Genova. Non è dato di sapere perché questa persona abbia deciso di defecare in mezzo alla strada. Forse perché stava male? La cosa non è chiara, ma qualcuno ha scattato la foto e l’ha pubblicata su Facebook, quindi si posso facilmente immaginare i commenti.

2. La cantilena "stonata" è il loro marchio di fabbrica. Impara a seguirla oscillando sù e giù per le vocali, stando attento a non perdere il filo del discorso. Che poi son drammi.

KAOBA disco

Geografia 

Genova si trova su questa rotta inconcludente da se stessa a New York. Sorge al centro di un boomerang, a metà strada fra il Festival di Sanremo e la Torre di Pisa.

La zona di San Fruttuoso vista dalla villa Saluzzo Bombrini di Albaro, in un dipinto di Alessandro Magnasco, 1740, Musei di Strada Nuova
Alessandro Magnasco 

Case alte, fino a tredici piani, vie strettissime nella città vecchia, fresche e maleodoranti, di sera una fitta folla, durante il giorno quasi solo bambini. I loro panni sventolano come bandiere di una città in festa. Cordicelle tese da una finestra a quella di fronte. Durante la giornata sole pungente in quelle viuzze, riflessi metallici del mare, dovunque una luce abbagliante. Con tutto questo, le note di un organetto, un mestiere pittoresco. Attorno bambini che ballano. Il teatro nella realtà. Ho portato molta malinconia oltre il San Gottardo. Dioniso non ha effetti semplici su di me. 
(Paul Klee)

Guido Lusetti Fotografo



Recherche 

Festa della Donna con i California Dream Men

3. Da brave Aristo-Gatte non ci perdiamo un dettaglio. Scegli un look sbagliato, troppo colorato, troppo eccentrico, troppo young e sei già sulla sufficienza scarsa. Ti prego di avere un occhio di riguardo per le scarpe, dicono già molto di te e noi siamo più che ferratI sull'argomento. Lo stile appariscente è quanto di più lontano possa riuscire a sopravvivere nella biosfera marinara ligure.

KAOBA disco

Clima 

Genova gode di un clima "clima temperato caldo mediterraneo" ovvero torrido d'estate e glaciale d'inverno. Il tasso di umidità si aggira attorno al 120% - ovvero uscendo dall'acqua ci si bagna - mentre il vento si aggira mediamente attorno ai 25 nodi.

Veduta del ponte della Pila, di Luigi Garibbo, 1822
Bbruno - Opera propria
Panorama di San Fruttuoso nel 1822 (particolare da un acquerello di Luigi Garibbo)

Genova! La mia città natale – città gloriosa! Volgendo lo sguardo alle onde azzurre del Mediterraneo – non ti ricordi di me nella mia giovinezza, quando le tue scogliere e i promontori, il tuo cielo luminoso e gli allegri vigneti, erano il mio mondo?
(Mary Shelley, Transformation)

Guido Lusetti Fotografo


Forze dell'ordine e prostitute nei vicoli sulle tracce di un giovane sospettato di essere sieropositivo

silti

Genova, una donna si uccide in mare insieme al suo cagnolino

4. Sii caustico. Lo humour genovese al femminile è piuttosto secco e diretto, canzonatorio, velocissimo e cinico. Non eccedere con la melassa o all'umorismo da gag televisiva, o le toccherà prendere subito un appuntamento dal dentista e darti nel frattempo da bere un po' del loro famoso yogurt acido. Ah, e non sono per nulla figlie umoristiche di quel fagiolone rosso del Gabibbo, capito?

KAOBA disco

Turismo 


Fino a poco fa a Genova i turisti non ci venivano manco per il belino. Recentemente grazie a segrete e oscure politiche di incentivazione del turismo da parte di comune, provincia e regione (probabilmente pagano i turisti per venire a Genova) inizia a intravedersi qualche timido tedesco girare per i carruggi con una cartina in mano in attesa di essere rapinato in un vicolo oscuro. I genovesi sono soliti salutare questi turisti con la tipica frase di benvenuto locale: "Ma che ci sei venuto a fare a Genova?".

Veduta panoramica da nord dell'area di ubicazione della stazione meteorologica di Genova-Sestri Ponente
Bbruno - Opera propria
Panorama di Sestri Ponente dal monte Gazzo

Genova mia cara non ti preoccupare | tra le mille cose che ho da fare | sono sicuro che un giorno | troverò il tempo per tornare.
(Ex-Otago)

Guido Lusetti Fotografo


prostituta genova

walnot

5. Il campanilismo vale per ogni regione d'Italia. Ma stai sicuro che almeno un 20-30% di loro sarà concorde con te nel riconoscere che il potenziale di una città marittima come Genova rimane ad oggi, su parecchi fronti, inespresso. Ma non prenderci gusto: la loro città ci piace anche così, ruvida e delabrè, refrattaria ai cambiamenti rivoluzionari quanto basta per insegnarci ad apprezzare il fascino lento dello scorrere del tempo. Un tempo che consuma luoghi, oggetti e pensieri in una celebrazione silenziosa del ricordo. Che tradotto significa non poter rinunciare all'aperitivo al vecchio baretto sgarruppato dove arredi, lista dei cocktail e seggioline non cambiano da 30 anni; ad indossare, come un irrinunciabile evergreen, la maglia a girocollo blu oltremare della nonna di quando era ragazza. Oppure, nonostante abbiano girato il mondo, si ostinano a frequentare gli stabilimenti balneari di sempre, di cui si possono contare gli anni, come agli alberi del bosco, osservando il giallo delle foto delle mareggiate appese in reception. E potrei andare avanti all'infinito.

KAOBA disco


Storia



Narrano le leggende del luogo che alcuni UFO, sorpresi della forma a boomerang della regione, decisero di insediarsi in questa terra ricca di metropolitane che hanno un inizio ma "si perdono in un buco nero" (la versione del sindaco odierno nello spiegare ai cittadini il perché i lavori della metro non vanno avanti). Questi alieni mutarono in esseri umani e si innamorarono del luccichio delle monete, decisero cosi di immagazzinarne il più possibile conservandole sotto i materassi, finché non avvenne la prima alluvione che spazzò via tutti i soldi in mare. Questi umanoidi non si persero d'animo e cominciarono a costruire navi su navi per andare con i sub a recuperare più monete possibili, infatti i libri di storia parlano della Repubblica Marinara di Genova.




Genova in un dipinto del 1481 di Cristofaro Grasso



Ianuensis ergo mercator. 
(proverbio latino)
Genovese quindi mercante.




Guido Lusetti Fotografo







Genova, prostituzione nelle strade del centro storico. Via della Maddalena è la zona è preferita dai pensionati, e l’orario di punta va dalle 7 alle 10.




Alifabri1102 




Astoria Night Club - Genova



Origini
Le Origini di Genova non si sanno con precisione; ci sono varie ipotesi, le più accreditate sono: un mitico e fighissimo eroe troiano che salpò da Troia in fiamme e arrivò a Genova ma anche un ebreo, di nome Noè (no, non QUEL Noè, un altro), e questo dimostrerebbe la tircheria dei Genovesi, Paperon de Paperoni su tutti.
Genova in una xilografia del 1483 di Michael Wohlgemuth da Il Liber Chronicarum di Hartmann Schedel
Michel Wolgemut, Wilhelm Pleydenwurff - Scan from original book
Genova. Woodcut from the Nuremberg Chronicle

Io non ho mai visto nulla come questa Genova! È qualcosa di indescrivibilmente bello, grandioso, caratteristico: Parigi e Londra al confronto con questa divina città scompaiono come semplici agglomerati di case e di strade senza alcuna forma. Davvero non saprei da dove cominciare per darti l'impressione che mi ha fatto e continua a farmi tutto ciò: io ho riso come un fanciullo e non potevo nascondere la mia gioia! Per offrirti nel tuo compleanno il dono secondo me più grande, ti prometto oggi di farti fare nella prossima primavera una gita a Genova. 
(Richard Wagner)

Guido Lusetti Fotografo

6. Sono come motori alimentati a nafta, insomma, dei veri Diesel. Un motore che impiega molto a scaldarsi per poi performare nel tempo. Cerca di resistere alla cortina di ferro iniziale, Loro vogliamo solo che tu capisca che sono ragazze serie e che stanno saggiamente valutando una possibile intesa. Passato il momento di legnosità, non sarai più in grado di riconoscere la ragazza al tuo fianco: il fuoco represso divamperà da ogni poro. Ed è proprio qui che ti conviene approfittarne: proponile progetti folli, esperienze insolite e curiose. Lei dirà sì, vi divertirete e poi...good luck.
GENOVA - Piazza Terralba

Genova - foto rubate del racket della prostituzione genovese - prostitute in vico della Rosa, nel pieno centro storico

coppiagiochi 


Il Muro di Genova
Come per Berlino, la storia recente ha visto il capoluogo ligure separato in 2 settori da un muro, ma per motivi religiosi. Il tracciato del muro di Genova, detto anche Linea Immaginot, si erge lungo i 2 lati del fiume Polcevera. Lo stile architettonico delle torri di avvistamento gli ha fruttato anche il soprannome di Linea Gotica.
Le guardie preposte al controllo doganale sul Polcevera sono la "Milizia Kayakista di Mignanego", addestrate al calcioroto con pagaia.
Il guardiano del muro di Genova abita nella famosa dimora di Mignanego, il castello rosa.

Genova – StemmaGenova – Stemma

La voce del centro spirava dai suoi vicoli | la nave nel porto sembrava aspettare me | in questa città senza posto neanche per piangere | gli amanti stringevano al petto il loro lungo addio. 
(Timoria)

Guido Lusetti Fotografo

7. Per un primo appuntamento ti conviene puntare alla sostanza… gastronomica. Se siete a Genova il suggerimento è di organizzare ovviamente un aperitivo sul mare a cui far seguire una cena in un ristorantino intimo di qualità. Tieni in serbo per il futuro le location troppo alla moda. Questa sera è per voi, lontano dai soliti giri e dalle facce troppo conosciute. Ricorda, la riservatezza prima di tutto.

Terrazzo di Marmo

Sentenza storica del Tribunale di Genova: affittare bassi alle prostitute non è reato, Genova

lurobymalizia 

Mako Discotheque

Genova Est 

Wikiquote.png«Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i sampdoriani»
(motto dei Testimoni del Genoa)
Il settore orientale (Liguria Democratica Tedesca) è controllato Testimoni del Genoa, che passano la vita a bussare ai campanelli dei sampdoriani (per poi spernacchiarli) e solitamente ingaggiano anziani concittadini a testimoniare che gli scudetti dal 1899 al 1924 siano realmente esistiti. Attorno alla Lanterna sorge il futuristico quartiere di Chicago.


Il gonfalone comunale

Mi trovo ora in una bella città, una vera bella città: Genova. Si cammina sul marmo, tutto è marmo: scale, balconi, palazzi. I suoi palazzi si susseguono fitti; passando per le vie, si scorgono grandi soffitti patrizi tutti dipinti e dorati.
(Gustave Flaubert)

Guido Lusetti Fotografo

8. Il menù nouvelle cousine sarà anche di gran tendenza, ma alla fine, alle ragazze genovesi, piace ritrovare le radici anche nel cibo. Dove c'è Pansoto al Sugo di Noci, c'è casa. E quando si parla di focaccia, la si puccia nel caffè. L'apoteosi sensoriale provocata dall'unione dolce/salato è un mistero della chimica universale a cui gli studiosi non sanno ancora dare spiegazioni plausibili. È un fatto divino e non si discute. Se fate l'alba stupiscila con la colazione dei genovesi: lei non potrà che sciogliersi davanti a un gesto simile.


Porta d'Arco


Violentò prostitute nei vicoli, maresciallo dei carabinieri condannato a 4 anni


nemotraleanemoni


Mako Discotheque

Genova Ovest 

Wikiquote.png«Dormi sepolto in un campo di sassi, o genoano che approdi al Marassi»
(Motto delle Pie Anime di San Pdorio figlio di Kmerio.)
Il settore occidentale (Liguria Federale Francese) è controllato dalle Pie Anime di San Pdorio figlio di Kmerio, dedite ai rituali di sacrifici umani al loro gran druido, Don Boškov. L'altra divinità adorata dai locali, santone della "Trimurti blucerchiata", è Braccio di ferro.

La cattedrale di San Lorenzo
Jensens - Opera propria

Nido di rapaci e bellicosi mercanti.
 (Osip Ėmil'evič Mandel'štam)

Guido Lusetti Fotografo

9. Offrile la serata. Ci sarà tempo per smezzare cene, viaggi, hotel, pieni di benzina e spese del sabato al super. Genovesi uguale Avarizia è sì una mezza verità, a cui va aggiunta per dovere di cronaca anche una punta di Oculatezza e una spruzzata di Parsimonia. Il cliché di offrire una serata alla ragazza con cui si esce per la prima volta è più che assodato e forse anche obsoleto al giorno d'oggi, ma quando c'è di mezzo una genovese  non si sa mai come fare. Per non tirare in ballo la storia dell'avarizia, con il rischio di metterla in imbarazzo in un senso e in un altro, tu scegli la strada della galanteria e farai la tua figurona.




Genova, prostituzione nelle strade del centro storico. vico Salvaghi


Awaken2012 


Mako Discotheque

Fatti del G8 di Genova

A Genova non c'è mai stato alcun G8. Ripetete:
Bolzaneto è una cittàdina del Trentino Alto Adige
I Black bloc sono sono la sezione negra della Croce Rossa
Carlo Giuliani è un amaro medicinale
Non c'è stata alcuna manifestazione che i poliziotti hanno represso con spranghe, manganelli e blindati
Tutto quanto è stato distrutto è stato causato da eventi tellurici non rilevati dai sismologi che erano in ferie
Tutto quello che è andato bruciato è stato per autocombustione e anche i pompieri erano in ferie
La democrazia non è stata intaccata in alcun modo
Bolzaneto è una cittàdina del Trentino Alto Adige
LODE AL BISPENSIERO ! Fine comunicato.


Il sontuoso interno della Basilica della Santissima Annunziata del Vastato

Sailko - Opera propria

Questa straordinaria città divorante il mondo è la più grande avventura umana del secolo XVI. Genova sembra allora la città dei miracoli. 
(Fernand Braudel)


Marco Frino Fotografo

10. La fede è una cosa seria. Certo, e parlo di quella calcistica.  Per te resta fondamentale scoprire a quale delle due fedi calcistiche la tua preziosa e adorata amica sia devota. E sappi che la spaccatura tra le tifoserie è profonda. Ci sono le ragazze "bruciacchiate", come disse una volta Crozza-Ferrero, nella parodia di Massimo Ferrero, l'attuale presidente della Sampdoria, e ci sono le genoane, cuore rosso/blu dall'antico battito visto che il Genoa Cricket and Football Club esiste dal 1893: 53 primavere in più dell'antagonista Samp. Rispetto alle posizioni in classifica, non farti mai trovare in defiance, specialmente nei momenti difficili, il supporto nello sport è tutto.


Genova


Ricerca sul quartiere Maddalena: “Per pagare prostitute i clienti ricorrono agli usurai”


libero99


Mako Discotheque

Trasporti e infrastrutture

Come per il calcio, Genova è divisa da un'antica rivalità campanilistica anche nel settore ferroviario, fra gli ultrà della stazione Piazza Principe e quelli della stazione Brignole. La città, che conta una miriade di stazioni sulla linea Roma-Nizza (che può aprire chiunque in licenza GFSDL, datosi che tale linea è una wiki), dopo aver perso il tram a poker, s'è dotata di una metropolitana di cui qualunque essere umano sulla faccia della Terra (Genova inclusa) ignora l'esistenza. Voci non confermate [citazione necessaria] affermano trattarsi in realtà di scavi greci, condotti dall'equipe di Illinois Jones.
Altre importanti infrastrutture sono la GTAutostrada, l'Aeroporto sottomarino e i 2 porti. Anche qui vige un'aspra rivalità campanilistica fra il Porto Nuovo e il Porto Antico, che dà origine al termine "Derby della Lanterna".

La Basilica di Santa Maria dell'Assunta in Carignano
Groumfy69 - Opera propria
Eglise Santa Maria Assunta di Carignano à Gênes

Ritornerai come sempre | ritornerai accanto a me | ritornerai come sempre| ritornerai a Genova. (Timoria)

Marco Frino Fotografo


genova 57 


Per contrastare la prostituzione in strada, il sindaco di Genova ha emesso un'ordinanza che vieta alle prostitute di assumere “atteggiamenti di richiamo.


Coppia70-71


Mako Discotheque

Metropolitana 


I lavori di costruzione della metropolitana di Genova sono cominciati con la sua fondazione in data non determinabile a memoria umana. Inizialmente il progetto era di poter allargare le braccia, ma vista la sua efficacia si è pensato di farlo diventare un sistema di trasporto di massa. Purtroppo i risultati confermano che la metropolitana va bene solo per allargare le braccia. Dopo una serie di bosse incredibili, la metropolitana è stata aperta. Adesso il cittadino genovese medio --gli altri non possono per ovvi motivi-- può scegliere se andare da piazza de Ferrari al porto a piedi (7 min), oppure fare due fermate di metrò (8-12 min a seconda di quando arriva il treno). Tutto ciò nell'ottica di dare più libertà al cittadino. Date le sue dimensioni e la sua capienza, è soprannominata Centimetropolitana.

Cupola e campanile della Basilica di Santa Maria delle Vigne

Se ripenso a te | a volte sai mi viene male | Italia mia | a Genova c'è un altro sole | non mi chiedere di spiegare | cosa provo quando devo ritornare. 
(Ex-Otago)


Marco Frino Fotografo

Genova Voltri

Scomparsa giovane prostituta, aperta inchiesta

motosex6769 


BLUNT Beach Club
Foto di Sara Valastro

Strade 


Le strade di Genova, seguendo l'ormai consolidato sistema livornese, sono ottimizzate per creare percorsi fantasiosi e divertenti per artisti di gran classe che si dilettano a seguire il percorso delle macchine da un elicottero. Ad esempio, per ottenere la forma a fiorellino, basta andare da piazza Brignole a piazza Corvetto, che sono adiacenti. Le strade "lineari" invece servono solamente ad aumentare il tasso di stress che, secondo l'associazione arteriosclerotici Vittorio Sgarbi, si sta abbassando in tutto il popolo ligure.
La Sopraelevata di Genova è una via panoramica che congiunge il levante e il ponente della città con vista sui fumi e sulle piazze del porto, con l'intento di evitare l'odissea della vecchia via Aurelia. State attenti al Codice della strada. Evitatelo finché potete. Occupate sempre il lato sinistro della strada altrimenti, se girate a destra al momento meno opportuno, finirete senza via di scampo sull'autostrada Milano-Genova. Oltre a portarvi fuori mano, quest'autostrada, per i raggi di curvatura, i dislivelli e le scalate in terza, tradisce la vicinanza geografica con Monte Carlo.


La Lanterna, simbolo cittadino

Sotto la torre orientale, ne le terrazze verdi ne la lavagna cinerea | Dilaga la piazza al mare che addensa le navi inesausto | Ride l'arcano palazzo rosso dal portico grande: Come le cataratte del Niagara | Canta, ride, svaria ferrea la sinfonia feconda urgente al mare: | Genova canta il tuo canto! (Dino Campana)


Totem Collective Studio Photographer


Piazza De Ferrari


Prostitute in piazza a Genova


Wikkan 


BLUNT Beach Club
Foto di Sara Valastro


Autostrade

Artistici svincoli connettono la viabilità cittadina genovese con la rete autostradale. Ad esempio, la rampa che permette di entrare in autostrada a Genova est sull'autostrada Genova-Livorno contiene una curva elicoidale a 360 gradi ottima e abbondante. Da segnalare anche lo svincolo di Genova Aeroporto, sull'A10 Genova-Ventimiglia: la rampa di uscita inizia in una galleria tatticamente curva e senza corsia d'emergenza.

Le autostrade genovesi sono molto trafficate, sia per i viaggiatori provenienti dalla Francia, sia per quelli Milanesi che ogni estate invadono le spiagge deridendosi l'un l'altro per il fatto di non saper nuotare. Difficoltose le comunicazioni per chi volesse telefonare senza auricolare in una autostrada genovese, poiché è elevata la presenza di lunghe gallerie.


Pierangelo66 - Opera propria
Palazzo Ducale di Genova

Superba ardeva di lumi e cantici | nel mar morenti lontano Genova | al vespro lunare dal suo | arco marmoreo di palagi. 
(Giosuè Carducci)


Studio 63 rosso Photographer


GENOVA - San Pietro alla Foce




rere 


BLUNT Beach Club
Foto di Sara Valastro

Conversazione al cellulare in una autostrada genovese
Ciao, come va, quiffzzzzzz
Son ti senfzzzzzz
ffzzzzzzzz
ffzzzzz...tanto bene
Eh?
Ho detto che ffzzzzzz
Veramente io ho ffzzzzzzzz
ffzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
fzzzzzzzzzz
ffzzzzzzffanculffzzzzzzzzz

Click!* Tu tu tu tu tu...


Porta Soprana, nelle Mura di Genova
 Rinina25 Twice25 - Fotografia autoprodotta

Vedrai una città regale, addossata a una collina alpestre, superba per gli uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare. 
(Francesco Petrarca)


Studio 63 rosso Photographer


Sampierdarena


Genova, arrestati autori di una violenta rapina ai danni di una prostituta


HelenBob 


BLUNT Beach Club
Foto di Sara Valastro

"Genova per noi che stiamo in fondo alla campagna. "
~ Paolo Conte dopo essersi cappottato a Molassana.
 "Òmmo picìn, tùtto belìn!"
(L'uomo piccolo ha il pisello grande.)
~ Il ministro Brunetta in visita ufficiale a Palazzo Ducale.
 "Abelinou no ti o l'é, ma i fùrbi gh'àn âtra faccia"
(Tonto non sei ma i furbi hanno un'altra faccia.)
~ Marinaio di Sottoripa rivolto a Sandro Bondi

I Genovesi sono gli abitanti di Genova. Pur essendo italici, le loro usanze sono curiose e bizzare e del tutto analoghe a quelle degli Ouandè del basso Mali. L'antropologo e industriale Levi-Strauss ne ha studiato costumi e pantaloni a lungo, addivenendo, nella sua famosa opera "Ouva", a questa lapidaria conclusione: "Sti zeneixi a mi me pan tùtti bulicci."

Forte Sperone
Bbruno - Opera propria

Vengo da Amburgo, vengo da Francoforte, vengo dalla Sardegna ma vengo soprattutto da Genova. Genova, che tutte le volte che ti ci trovi fuori ti rendi conto che è una città soprattutto da rimpiangere. Nel senso che ci nasci e ci vivi fino a vent'anni – dove un nostro amico poeta diceva che si arde di inconsapevolezza – poi a vent'anni cerchi di trovare lavoro e [...] ti rendi conto che è difficile lavorarci. Allora te ne vai. E dopo che te ne sei andato cominci a rimpiangerla.
 (Fabrizio De André)

Studio 63 rosso Photographer

Via Milano Anni 30 

Nullatenente con un tesoro

Tursi incastra la prostituta

Escort da 250 euro l'ora prima vittima dei controlli




sambafallramo 




Virgo Discoclub



Caratteristiche fisiche principali 

L'evoluzione della specie ha reso i genovesi piccini e minuti. In questo modo riescono a risparmiare sul cibo, sulla stoffa per i vestiti e riescono ad entrare al cinema pagando il biglietto ridotto. Inoltre hanno acquisito la visione notturna, così da non dover pagare la bolletta dell'Enel. Una percentuale consistente della popolazione genovese è infine dotata del potere "ipnotismo", che viene usato per non pagare il conto al ristorante e anche altrove.




Forte Diamante con la mulattiera che porta all'ingresso
Bbruno - Opera propria



Via, mettiamo via | questa città | ne ho nostalgia | andando via | non è più mia | o forse non lo è stata mai | magari un po'. 

(Negramaro)




Francesca Alberico Photography


Genova - Scomparsa giovane prostituta, aperta inchiesta

TheRo 

BLUNT Beach Club
Foto: Veronica Zappia

Habitat 

La stanza più importante della dimora del genovese è senz'altro la dispensa/magazzino/garage, ovvero tutti quei luoghi dove si possono ammassare le cose utili e soprattutto quelle inutili. Infatti il genovese, per principio, "non butta via mai niente". Alla luce di ciò non importa se la cucina è un loculo e nel salotto c'entrano solo due sedie e il gatto. Il fattore importante, che determina anche il valore della casa, è poter disporre di un ripostiglio capiente.
In dispensa vengono accantonati, oltre a prodotti alimentari che permettono l'autosufficienza fino al 2035, altri articoli non di prima necessità. A titolo di esempio possiamo elencare:
la collezione completa di Diabolik, così "quando ne ho voglia li rileggo";
la vanga rubata durante il servizio militare "mi può venir bene per uccidere la suocera";
il vecchio telefono analogico "che poi prende valore come modernariato";
i quaderni della scuola elementare "che sono un ricordo";
il primo dildo in lattice naturale "questo è proprio da conservare!";
Sono inoltre presenti, in qualsiasi dispensa genovese che si rispetti, migliaia di vestiti di tutte le fogge e di tutte le misure, derivanti da lasciti, eredità, legati, comodati d'uso e donazioni, la carrozzina di ferro usata dalla zia Aldemira e alcune anfore tramandate dagli antenati che vivevano sotto Teodosio il Grande.

La Lanterna con la centrale elettrica sottostante e, dietro, la collina di San Benigno, in parte demolita per far spazio all'omonimo quartiere
I, GrazianoU
Sbancamento della collina di San Benigno. 


La processione senza croce, ma coi moccoli! Bisogna dirlo, pel mulo, è regola genovese, un santo tirato giù di paradiso è un pungolo alla groppa.
Ambrogio Bazzero

Francesca Alberico Photography

Corso Italia pedonale

foto rubate prostituzione genovese

rossoge 

Virgo Discoclub

Temperamento del genovese

Parsimonia

Il luogo comune relativo alla parsimonia dei genovesi è assolutamente privo di ogni fondamento. I genovesi sono soltanto attenti e previdenti pater familias. Anche se hanno in banca 100 milioni di euro e 12 appartamenti lussuosi ad Albaro, i genovesi conducono una vita frugale, magari indossando i vestiti che chiedono come finti poveri alla Caritas. In questo modo i genovesi tendono a non dare nell'occhio, essendo la loro primigenia paura quella di essere rapiti dalla ndrangheta o dagli alieni.
Va rilevato, a titolo di cronaca, che ai genovesi piace molto vedere i film porno alla rovescia e specialmente la scena che raffigura la prostituta nell'atto di dare del denaro al cliente prima di aver una relazione peccaminosa con lui.

Piazza Dante come appariva negli anni quaranta. La ristrutturazione edile-urbanistica di quello che era l'antico quartiere popolare di Ponticello-Via Madre di Dio (ora "cuore" della moderna city) è caratterizzata dall'edificazione dei nuovi imponenti grattacieli, innalzati a inizio decennio, e dalle costruzioni in marmo tipiche del razionalismo italiano

O Genova! o Genova! Chi può mai descrivere i tuoi palazzi di via Balbi, della Nunziata, della Nuova o della Nuovissima, e le casette a otto piani nelle strettucce che sembrano scolatoi al mare? Chi ti dirà il nobile effluvio dei cedri e il plebeo fetore del baccalà; la splendida pace dei pensili orti e l'arrabattarsi lucroso nel porto: la vita opulentemente stanca nelle sale d'ozio e la insaziabile voluttà della marmaglia saettata dal sole: la bianca melanconia degli atri, degli scaloni, delle corti solitarie e l'immensa gazzarra delle mille navi?
Ambrogio Bazzero

Francesca Alberico Photography


Chiavari: multate quattro prostitute, tre rumene e una albanese

esibizionistiestrosi

BLUNT Beach Club

Carattere introverso
Il genovese prima di farsi un amico ci pensa bene. Un amico, infatti, si deve di tanto in tanto invitare a cena, magari ti può chiedere una pinza in prestito o peggio ancora, dei soldi. Quindi il genovese prima di intraprendere un rapporto amichevole dovrà avere la certezza che il rapporto sia a lui favorevole.
Se l'amico chiede la pinza, lui chiederà una tenaglia, se l'amico chiede un libro, lui chiederà un'enciclopedia. A causa di questa esigenza i genovesi hanno usualmente come amici i naixaneggia[6] che sono pieni di palanche e non chiedono mai niente.
Anche rispetto alle semplici conoscenze il genovese accorto ci va con i piedi di piombo. Un saluto è sempre un saluto. Bisogna muovere le labbra, addirittura fare un sorrisetto di convenienza, dire qualche frase di rito: "come va, come non va...". Alla fine dei conti il genovese preferisce non salutare o se proprio deve, fa un movimento impercettibile delle sopracciglia e un ammiccamento inespressivo.
Sono talmente longevi che fin dai tempi antichi hanno creato una popolazione gerontocomio compatibile solo con se stessa; le mummie che girano per la città vestono solo abbigliamento filo-scozzese per non dare nell'occhio: infatti" Sembrano dei plaids camminanti o delle coperture da cavalli"
(parere della gente che è rimasta a Genova almeno due settimane da farsi un'idea della moda).


La cattedrale di San Lorenzo

O genovesine bellocce, per amore dei vostri occhi desiosissimi, vi prego d'una cosa: date un buffetto al damo quando vi compare innanzi col solo pizzo, e dite che i bersaglieri lombardi hanno i baffi audaci alla Manara
Ambrogio Bazzero

Fabrizia ex studio Chiaro scuro
Fuoco

La Lanterna


giariel 

Virgo Discoclub

Mugugni
Il genovese tipico deve sempre lamentarsi di qualcosa. È questo l'atto del mugugnare, che si differenzia dal lamento perché è indipendente da qualsiasi dato oggettivo. Ecco un esempio.

Se piove, il genovese esclamerà "piove, piove, sempre pioggia!", se invece è una giornata di sole: "che caldo, che afa!", se c'è un clima temperato: "non piove, quest'anno ci razionano l'acqua!", se c'è un clima temperato piovoso: "che umido, come è bello quel freddo secco che c'è a Torino!", se c'è un freddo secco: "che gelo tremendo!".
Una regola del galateo genovese vuole che ad un mugugno è necessario rispondere con un mugugno consono. Chi rispondesse ad un mugugno con un: "ma no, signora, guardi che all'ospedale c'era una fila accettabile" potrebbe essere linciato sul posto. È invece tollerato un mugugno su un altro argomento: " già, che fila! E pensi che al mercato orientale hanno aumentato di prezzo i pomodori".


Fermata della metro davanti al teatro Carlo Felice
Twice25/Rinina25 - Fotografia autoprodotta
Piazza De Ferrari (Genova), Teatro Carlo Felice, fermata della metropolitana

Voglio conoscere la potenza di Genova? Vado a gustare la grandiosa poesia del suo Porto.
Ambrogio Bazzero

Fabrizia ex studio Chiaro scuro
Acqua


Il dilemma "Bocca di rosa" tra multe e accordi

giannimarta 

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Schiettezza
Il genovese non è diplomatico. Lo ripeto: il genovese non è diplomatico. Se vi deve dire qualcosa di spinoso lo farà. Se vi deve insultare lo farà. Se vi deve mandare a cagare lo farà. Se vi deve dare una testata lo farà.
Allora, pezzenti, siete degli stronzi, andate a cagare, tumb, crock!

Statua di Cristoforo Colombo
Alex2015Genova - Opera propria

Con quella faccia un po' così, | quell'espressione un po' così | che abbiamo noi | prima di andare a Genova, | che ben sicuri mai non siamo | che quel posto dove andiamo | non c'inghiotte e non torniamo più.
Paolo Conte

Fabrizia ex studio Chiaro scuro
Aria



FriCip 

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Disagio psichico 

A Genova è presente il più alto numero di psichiatri e di scuole psichiatriche di tutta Italia esclusa Arcore.
A parte gli psichiatri che sono diventati tali per autocurarsi, ciò viene considerato un indice ragionevole per considerare i genovesi ad alto rischio di disagio psichico.
Le cause di questo male oscuro sono ancora indefinite. Alcuni ritengono che ciò sia dovuto alla mancanza di spazio, aggravata dalla discesa degli unni nei mesi estivi. Altri credono che dipenda da un principio attivo presente nel basilico. Alcunaltri risalgono infine ad una maledizione lanciata da Fantozzi durante una crisi mistica.

La "sopraelevata"
Twice25 e Rinina25 - nostra immagine
Panorama di Genova dal Castello d'Albertis: visibile il tracciato della strada sopraelevata nel suo tratto terminale in direzione di Sampierdarena.

Genova per noi | che stiamo in fondo alla campagna | e abbiamo il sole in piazza rare volte | il resto è pioggia che ci bagna. | Genova, dicevo, è un'idea come un'altra.
Paolo Conte

Fabrizia ex studio Chiaro scuro
Terra

GENOVA - Congresso Eucaristico Nazionale - 9 settembre 1923

Una notte lungo le strade della prostituzione | Liguria | Genova

biggame13 

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Foto di Alessandro Vulcano


Pietanze tipiche 



Salame di Sant'Olcese. Salame uguale a tutti gli altri, però con la scusa di andare a comprarlo dal produttore a Sant'Olcese si può fare un giro con la tipa e da cosa nasce cosa; sconsigliata la frase: "Lo sai che ho un salamino proprio qui."

Prescinseua. Formaggio ibrido, metà prodotto caesario, metà essere vivente dotato di anima. Non dovete mai dargli le spalle. Una volta acqustato mangiatelo subito prima che si riorganizzi ed inglobi la vostra casa fra le sue proteine.

Pandolce. Su questo c'è poco da scherzare. Tenetevi pure il panettone e il pandoro.

La stazione di piazza Principe

Twice25 e Rinina25 - Twice25 e Rinina25



Lasciaci tornare ai nostri temporali, | Genova, ai giorni tutti uguali.

Paolo Conte




Giampiero Crozza fotografo non professionista


GENOVA - Via Balbi 

Genova - Ordinanza antilucciole Punito il "saluto allusivo"

sposinigolosi

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Polisemantica del "belin"

La parola belin è la parola principale del vocabolario genovese e può essere usata quasi sempre visto che significa tutto e il contrario di tutto. Alcuni etnolinguisti assicurano che usando le seguenti cinque parole è possibile conversare amabilmente con gli autoctoni: "belin", "ohua"[È un'interezione molto comune, non significa niente.], "mussa"[Bugia, frottola ma anche organo riproduttivo femminile.], "fugassa"[La mitica focaccia.], "salùo"[Ciao.].
Ma ecco i significati più diffusi, fra gli oltre 8000, della parola belin:
Belin. È l'organo riproduttivo maschile ma anche un'esclamazione per indicare felicità, rabbia, consenso, entusiasmo, nostalgia, depressione, maschilismo, servilismo, onnipotenza, femminilità, indignazione, coscienza del proprio valore.
Belan. Come sopra ma con un tocco di classe. Chi dice belan non dice le parolacce. Sta tornando di moda fra i giovanissimi, alla ricerca di nuove terminologie per dire le stesse cose.
Belandi. Usato soprattutto a Castelletto e dagli ecuadoriani per darsi un tono con i loro conterranei appena arrivati.
Porcu Belin. Espressione forte attraverso la quale si mostra disappunto verso il belino che provoca spesso dissapori e nascite non autorizzate. Molto usato dai coltivatori di basilico.
Me ne batto u belin. Non mi interessa.
Abelinato/Abelinou. Reso tonto a causa di un evento o una persona: un incantesimo, un venditore porta a porta, una bagascia.
Belin d'un belin. Termine che esprime sorpresa: Oh, belin d'un belin, che belin grossu che ti ghè!
Nileb. Usato dai satanisti liguri durante le loro cerimonie nelle quali cercano di trasmutare il pesto in sangue demoniaco.

La stazione Brignole
Michele.V - Opera propria

Ma quella faccia un po' così, | quell'espressione un po' così | che abbiamo noi mentre guardiamo Genova | ed ogni volta l'annusiamo, | circospetti ci muoviamo, | un po' randagi ci sentiamo noi.
Paolo Conte

Giampiero Crozza fotografo non professionista


GENOVA - San Pietro alla Foce




Una prostituta cammina per i vicoli del centro storico




Topini

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Genovesi famosi 

Su Cristoforo Colombo non credo sia il caso di dilungarci. Ecco invece alcuni genovesi non così famosi ma comunque degni di essere ricordati.
Il Gabibbo. Giullare mezzosangue. Come molti genovesi è dovuto emigrare perché a Genova lavoro non c'è. Come molti genovesi fa il buffone alla corte di un signorotto lombardo.
Donato Bilancia. Rockstar e cazzaro dell'hinterland genovese. Quando si rese conto che come musicista nessuno se lo filava, si arrabbiò di brutto ed iniziò ad uccidere alcuni fans di Micheal Jackson. Un suo recente epigono si chiama Luca Delfino.
Bocca di Rosa. Cortigiana. Bocca di Rosa è un personaggio reale. L'epiteto con il quale è conosciuta è dovuto ad una sua proverbiale abilità che non può essere qui specificata nel dettaglio, ma intanto voi che leggete l'avete capita. In virtù di questa abilità si attrasse però l'ira funesta delle cagnette a cui aveva sottratto l'osso... poi le cornute furono apostrofate... arrivarono quattro gendarmi... qualcuno si prenotò per due ore... e perfino il parroco non la disprezzava.
Giobatta Bracciocorto de' Paperoni. Magnate ed avo del più noto Paperon de' Paperoni. Sposò Avarizia de' Paperoni, un'ebrea scozzese. I loro figli sono Bracciocorto jr., Spendopoco, Parsimone e Tirchiolino.
Mazinga Zetto. Supereroe. A differenza del suo omologo giapponese, Mazinga Zetto è un robot costruito in casa con materiale di scarto. È comunque altrettanto valido ed efficace. La sua base principale è situata sul Monte Fasce.

Panorama del Porto Antico
Alessandro Vecchi - Opera propria

Giampiero Crozza fotografo non professionista


Una delle prostitute in via Puccini

lip135 

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"Hai saputo? Paolo ha venduto sua madre a un nano "
~ Little Tony rivolto a Fabrizio De Andrè

  "Bei tempi, non c'era tutto l'inquinamento di oggi, certo volavano un po' di pallettoni ma il cibo era genuino"
 ~ Don Raffaé intervistato da Giovanni Minoli
La malavita genovese classica si sviluppò nella città della lanterna dagli anni ’50 agli anni ’70, allorquando divenne appannaggio esclusivo dei socialisti e dei loro  degni eredi. A differenza della malavita odierna, avida e spietata, la malavita “vintage” aveva un suo codice d’onore, una sua anima, istituzioni giuridiche, culturali e militari parallele e un cuore grande così.


Atrio del palazzo Doria-Tursi, sede del Municipio
MaxMXS - Opera propria


Giampiero Crozza fotografo non professionista
Alluvione 2014 due gioni dopo!

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zenale 

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Foto Midass Agency

Gennaro Santalucia

La malavita sbarca a Genova, attratta dai grandi traffici del porto e dal desiderio di copiare il pesto genovese e produrlo con basilico contraffatto. Il primo boss fu Gennaro Santalucia, detto “lo smilzo”, considerato che pesava solo 120 chilogrammi da nudo, interiora escluse. I suoi primi traffici si svilupparono verso lo smercio di contrabbando di figurine dei calciatori e poi lentamente passò al contrabbando dei calciatori stessi, fino a contrabbandare stadi interi, comprensivi di massaggiatori e raccattapalle.
Gli affari andavano benone, Gennaro era benvoluto da tutti, compresi i tutori dell'ordine ai quali inviava sempre un'album di figurine completo. Nel 1954 accadde però il fattaccio. Il Santalucia mancò di rispetto al boss siciliano, Concetto Papalìa, in vacanza con tutta la Famiglia a Portofino. Non avendolo riconosciuto, gli schiacciò inavvertitamente un callo durante la coda per comprare la cassata. Sul momento, Concetto Papalìa non disse nulla ma nel 1958 fece rapire il Santalucia che fu insufflato dentro un pilastro portante dell’Albergo “Bella Rimini” di Crotone. Il Santalucia, a causa del notevole quantitativo di cemento e calcestruzzo ingerito non riuscì a liberarsi in tempo ed è quindi attualmente un inquilino a tempo indeterminato del suddetto albergo. A seguito di questo evento spiacevole, la famiglia Santalucia si trasferì nei pressi dell'eremo avellinese di San Regolino per meditare sulla filosofia avverroistica e sul suo significato nella società moderna.

A Genova intanto il potere era passato in mano a Joe Pisciotta.
Joe Pisciotta era tornato dagli Stati Uniti dove aveva maturato una grossa esperienza come guardia del corpo e venditore porta a porta di aspirapolveri. Del suo passato aveva mantenuto un aspirapolvere potenziato da una ditta tedesca con il quale si divertiva ad aspirare i rivali.

Stadio Luigi Ferraris
Gabriel Rinaldi - Opera propria

Giampiero Crozza fotografo non professionista

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Genova, coppia di nigeriani gestiva traffico di prostitute clandestine

mmredpassion 

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Joe Pisciotta



Joe Pisciotta elaborò insieme al suo braccio destro Nick Culatiello “mano di fata” tutta una serie di regolamenti e leggi che resero il centro storico di Genova al di fuori di ogni giurisdizione statale e parastatale. Praticamente i negozi pagavano le tasse ad un certo Vincenzo Scornuto che le rigirava al centro di potere della malavita, il quale gestiva quei soldi per migliorare il quartiere e comprare i fuochi artificiali per la festa dell’Assunta. Tutto filava liscio fin quando non si presentava la Guardia di Finanza. A questo punto nascevano interminabili dispute fra chi dovesse incassare le tasse che neppure il parrocco di San Matteo riusciva a risolvere.


Fu quella "l’age d’or" della malavita genovese. Essere malavitosi era onorevole come oggi essere politici corrotti. I malavitosi potevano entrare gratis al cinema, avevano la panca personalizzata in chiesa ed era loro concesso di imitare il nitrito del cavallo ogni volta che lo desiderassero. 
Fu in quell’epoca che nacque la festa della “mala”. Tutti potevano vestirsi con gessati grigi, farsi chiamare Santino o Vito o Micheal, spararsi addosso con i mitragliatori Thompson lasciati dagli alleati e mangiare a strippapelle. Durante la festa veniva eletto il malavitoso dell’anno, distintosi per attività di volontariato e buone azioni. 
Durante queste feste furono notati fra la folla alcuni bei nomi del jet-set di allora come Jean Paul Belmondo, Amintore Fanfani, Brigitte Bardot e i Brutos.
Purtroppo Joe Pisciotta era omosessuale, partner fedele di Nick Culatiello, e per questo motivo non potè lasciare eredi, anche se provò a recarsi a Casablanca per un trapianto dell’utero, ma a quel tempo un intervento del genere non era stato ancora perfezionato e si rischiava di essere trasformati in cammelli. 



Genova!

by patano



Giampiero Crozza fotografo non professionista

GENOVA - La Foce 

Cornigliano, calci e pugni a prostituta: rapinatori in manette
Brutale aggressione poco dopo la mezzanotte

mikyemindy 

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Ph: MATTIA VANNINI


La guerra dei vicoli 



Proprio a causa della mancanza di eredi, nel 1968 si scatenò la famosa "guerra dei vicoli”. Tutte le bande rimaste nell’ombra cercarono di ottenere il loro posto al sole.

Il primo a proporsi fu Gavino Piras, dell’Anonima Sequestri. Il suo piano, che propose lealmente a tutti gli altri capi-mandamento, era quello di rapire tutti i genovesi e chiedere un riscatto ai milanesi. Si trattava di un piano piuttosto abominevole e infatti il Gavino fu condotto presso un ristorante cinese e tagliato a fettine sottili, preparato al carpaccio e servito come tonno pinna gialla a degli ignari ed entusiasti turisti tedeschi. 
Il secondo tentativo fu quello di Pasquale Friscitiello, da Foggia, detto “il dottore” perché aveva finito la terza media. Il Friscitiello tentò il tutto per tutto. Riunì tutti i capicosca a casa sua e poi iniziò a sparare con una mitragliatrice Maxim del 1916. Purtroppo la mitragliatrice non era proprio in buono stato, avendo saltato gli ultimi 80 tagliandi. Pasquale Friscitiello fu pertanto invitato a suicidarsi facendosi incornare durante la festa dei tori di Villadolid, cosa che puntualmente accadde. 
La guerra finì quando il leader dei primi marocchini della città, Rachid Burghiba detto il “Profeta dalla mano misericordiosa”, per via dell'affascinante vezzo di lasciare un corano accanto alle sue vittime, si alleò con Onofrio Badalamenti da Ragusa. A seguito dell'alleanza vi fu in una modernizzazione di tutto l’apparato malavitoso e purtroppo si perse l’aura romantica degli anni 50 e 60.

25 marzo 2010 - Demolizione sottostazione elettrica stazione ferroviaria Genova Terralba
Stefano Mazzone

Karen Boscolo Photography


Vico del Duca, rapina prostituta

sognatori2011 

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Trasformazione della malavita genovese

All’inizio degli anni 70 si assistette così ad un fenomeno di burocratizzazione della malavita. In alcuni ambienti per diventare malavitoso occorreva ormai iscriversi ad un concorso per titoli ed esami. Conoscere almeno una lingua fra spagnolo, albanese e napoletano, saper fare salsicce di carne umana e mangiare una confezione di peperoncino di Vibo Valentia senza prendere fuoco erano considerati titoli preferenziali dalla commissione esaminatrice.





Pietro Gambadilegno.jpeg
Il leader del Partito Socialavido italiano
In questo nuovo contesto, il malavitoso classico, quello con la spider, la bambola vertiginosa accanto e la pistola sempre pronta, stava tramontando. Il malavitoso si trasformò lentamente in un impiegato:
  1. timbratura del cartellino alle ore 8.00;
  2. omicidio su commissione alle ore 9.00;
  3. ritiro tangenti dalle 10.00 alle 11.00;
  4. giro degli avvocati per le cause in corso;
  5. pausa pranzo;
  6. riunione di staff e successivo planning della settimana;
  7. Invio di notizie fresche alle agenzie di stampa e alle Forze dell’Ordine;
  8. Timbratura del cartellino.
Il colpo di grazia alla belle époque della malavita genovese fu sparato dal Partito Socialavido Italiano. In un’epica riunione del 1979, i maggiori rappresentanti di quel partito intimarono alla malavita genovese di sloggiare:

Quote rosso1.png qui c’è posto per una sola malavita. Se proprio volete restare potrete fare i lavori sporchi, perché la differenza fra noi e voi è che noi siamo delinquenti istruiti, voi invece usate ancora le pistole, le prostitute, che schifo…A noi basta una firma e guadagniamo come voi tutti messi insieme, uahr uahr uahr… Quote rosso2.png


~ Il capo del partito socialavido italiano, un certo Pietro Gambadilegno.
Dopo quella riunione vi fu l’ennesimo rivolgimento della malavita genovese: alcuni si riciclarono come politici, altri preferirono continuare la loro vita romantica diventando banditi in Messico o in Arizona, altri ancora aprirono dei ristorantini tipici che riscossero un certo successo fra la bassa borghesia e l'alto proletariato.

 Il Carcere di Marassi visto da S. Bartolomeo
Gabriel Rinaldi - Opera propria
Studio Fotografico f/Zero, Genova


Prostituta bastonata a Genova

cpfelixgenova

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