EBOLLIZIONE - trailer
EBOLLIZIONE
autrice e interprete Irene Russolillo
All’inizio del processo creativo, ho lavorato sul meccanismo di richiesta d’attenzione altrui. Meccanismo
non sempre volontario anzi, talvolta, innescato dal tentativo di non farsi notare o da una situazione di
imbarazzo; un tempo-luogo intimo che si realizza sì in solitudine, ma anche sotto lo sguardo e il giudizio
degli altri.
Ho cercato di dare forma e voce ad una figura femminile che agisce come in un flusso di coscienza
piuttosto fisico-corporeo, lasciando emergere gli eterni dualismi mascolino/femmìneo ed
erotico/nevrotico, così spesso martoriati di cliché. Una donna che cerca di farsi ascoltare. Buffamente
aggressiva, affannandosi nel proprio dramma e dicendo più del dovuto, passa dallo stereotipo della donna
sull’orlo di una crisi di nervi, alla determinazione da lesbo power, alla stucchevolezza da fiaba romantica.
Così percorre diversi ambienti e stati emotivi, mettendo in luce le proprie fragilità, i momenti di titubanza,
le gote che arrossiscono, gli sguardi che fuggono.
----------------------------------------------------------------------------------------------autrice e interprete Irene Russolillo
All’inizio del processo creativo, ho lavorato sul meccanismo di richiesta d’attenzione altrui. Meccanismo
non sempre volontario anzi, talvolta, innescato dal tentativo di non farsi notare o da una situazione di
imbarazzo; un tempo-luogo intimo che si realizza sì in solitudine, ma anche sotto lo sguardo e il giudizio
degli altri.
Ho cercato di dare forma e voce ad una figura femminile che agisce come in un flusso di coscienza
piuttosto fisico-corporeo, lasciando emergere gli eterni dualismi mascolino/femmìneo ed
erotico/nevrotico, così spesso martoriati di cliché. Una donna che cerca di farsi ascoltare. Buffamente
aggressiva, affannandosi nel proprio dramma e dicendo più del dovuto, passa dallo stereotipo della donna
sull’orlo di una crisi di nervi, alla determinazione da lesbo power, alla stucchevolezza da fiaba romantica.
Così percorre diversi ambienti e stati emotivi, mettendo in luce le proprie fragilità, i momenti di titubanza,
le gote che arrossiscono, gli sguardi che fuggono.
…insistere sulla differenza sessuale tra femmine e maschi danneggia le prime in più di un modo, a partire
da una lunga serie di dualismi, di cui la differenza si è nutrita e continua a nutrirsi, sebbene lo faccia più
implicitamente, o ipocritamente, rispetto a un tempo. Mascolino/femmineo, razionale/irrazionale,
attivo/passivo, culturale/naturale, oggettivo/soggettivo, e via dicendo, non solo risultano dualismi
inappropriati per la maggior parte degli individui, ma giungono altresì a destituire le donne della loro
appartenenza al genere umano: per esempio, se si è esseri umani nel caso in cui si possegga cultura e
razionalità e se le donne vengono considerate, allʼopposto, naturali e irrazionali, occorre concluderne che
le donne non rientrano tra gli esseri umani...
…spetta purtroppo al corpo delle donne (ma anche a quello di alcuni uomini) il dovere di rivelare
forzatamente qualcosa…
Gli stereotipi fisici ci appaiono ormai molti. Eppure, a prevalere si attestano quelli della donna-madonna e
della donna-maddalena, giovani donne, sostanzialmente prive di una qualche intellettualità. A tratti, è vero,
compare qui e là, qualche Ipazia, dove mente, razionalità e cultura risaltano su corpo, irrazionalità e
natura, ma, se non viene assassinata da fanatici cristiani – è il caso di Ipazia dʼAlessandria – la sua
filosofia e la sua scienza risultano eccezioni, mentre il suo corpo, che sceglie di non riprodursi, non viene
preso ad esempio.
Per di più, le Ipazie, inizialmente ammirate, finiscono con lʼirritare…
"Donne-madonne, donne-maddalene "
di Nicla Vassallo
Italianieuropei 3/2010
…siamo tutti così disperatamente alla ricerca di qualcuno da sedurre, anche nel senso etimologico, per
condurre qualcuno verso di noi, per portarlo a guardarci, a vederci, così che le nostre vite, riflesse nello
sguardo altrui, prenderanno forse quella giustificazione, quel senso che sembra troppo evanescente per
afferrarlo da soli, chiusi a chiave dentro di noi…
Rossana Campo
Il manifesto 08/2012
S…sei come un purosangue che non ha mai perso una corsa, sei tu che vieni avanti, sei rara come una
sorpresa. Ma che buffa che sei, ma che buffa che sei, ogni cosa che fai ha troppi strani motivi, tranne una,
e la sai: l'amore. Ma che amore che sei, ma che cara che sei, quando dici "son due le anime mie"…
"Ma che buffa che sei"
Piero Ciampi
----------------------------------------------------------------------------------------------
Contact:
M. +39 348.3213504
produzione@aldesweb.org
aldesweb.org
A L D E S c/o via Don Minzoni 34
55016 Porcari (Lucca) ITA
Nessun commento:
Posta un commento