C’era una volta in edicola, era il novembre 1972, una collana sexy che con goliardia e un pizzico di malizia proponeva ai lettori un grande classico, Biancaneve… rivisitato in chiave erotica. “Molto liberamente tratto dai Fratelli Grimm”, come si preoccupa di informare il frontespizio.
Erano quelli anni di “liberazione” dal conformismo e di rapida evoluzione del “comune senso del pudore”. I pocket erotici a fumetti iniziavano a dilagare e in questo senso Biancaneve è il tipico prodotto di quell’epoca.
Le “trasgressioni” disegnate da Leone Frollo oggi fanno sorridere, ma il tratto del maestro veneziano si fa apprezzare ora come allora e l’avventura fiabesca scorre leggera tra una scenetta con la strega cattiva e una con i sette nani che, per la cronaca, si chiamano: Anulo, Chiappolo, Occhiolo, Segolo, Montolo, Brutolo e Masoccolo.
Scansione ad opera di Charles (che ringrazio) di uno dei primi episodi (il quarto per la precisione) di questa splendida serie disegnata da Frollo (almeno nella sua prima "stagione"). Qui in una riedizione a colori che esalta i già magnifici disegni e dona ancora di più al fumetto un'atmosfera fantasy e fiabesca unica e sensuale al tempo stesso anche se le scene hard sono del tutto assenti.

































































































































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