Abbondanza
Abbondanza (in latino Abundantia) è nella mitologia romana la personificazione dell'abbondanza e della prosperità (confusa talvolta con Annona), nonché la custode della cornucopia, con cui distribuiva cibo e denaro. Secondo una descrizione di Ovidio, la dea seguì Saturno quando questi fu cacciato da Giove dai cieli.La principale versione dell'origine della cornucopia è simile nella mitologia greca e in quella romana, nelle quali il re degli dei, avendo rotto accidentalmente il corno della capra Amaltea, promise che questo non si sarebbe mai svuotato dei frutti del suo desiderio. Il corno venne in seguito passato alla custodia di Abbondanza.
Abbondanza superò le prove del tempo, prendendo la forma della francese Dame Habonde (nota anche come Domina Abundia, e Notre Dame d'Abondance), una figura fatata e benefica che si trova in tutta la mitologia teutonica, e nella poesia del Medioevo. Nei testi correlati a questa figura si dice che avrebbe elargito i doni dell'abbondanza e della buona fortuna a quelli che da lei venivano visitati, e nella società moderna è la patrona degli scommettitori.
Culto
Mentre ci sono pochi templi o segni del culto di Abbondanza rintracciabili a Roma, la dea venne descritta in passato anche come "la bella vergine del successo"[senza fonte], e come tale è stata ampiamente rappresentata nell'arte. Spesso ritratta mentre regge la cornucopia e delle pannocchie di granoturco e lascia che il contenuto ricada a terra, Abbondanza ha impreziosito in passato le monete dell'antica Roma.Una statua della dea è posta in cima ad una fontana di Palermo: la fontana del Garraffo. Questa fontana, opera dell'architetto Gioacchino Vitagliano nel 1698, fu spostata dalla sua sede di piazza del Garraffo alla Marina di Palermo nel 1862. Il nome della piazza dove era ubicata deriva dall'arabo "garraf" che equivale ad "abbondanza d'acqua".
Sopravvivenza del culto in epoca cristiana
Secondo alcuni studi ci potrebbe essere un'equivalenza tra la dea Abbondanza e la dea gallica Rosmerta, anche se le due figure non sono mai state direttamente accostate nelle iscrizioni. Guglielmo d'Alvernia, vescovo di Parigi, menziona una Domina Abundia (Signora Abbondanza), figura che compare anche nell'allegorico Roman de la Rose come Dame Habonde. Viene riferito che di notte le Dominae Abundia entravano nelle case dove erano preparate le offerte. Qui giunte, bevevano e mangiavano, pur lasciando per miracolo intatte le libagioni; se queste poi erano di loro gradimento, portavano prosperità e fertilità. Il vescovo Guglielmo d'Alvernia considerava queste pratiche come una forma d'idolatria. Tradizioni folcloristiche del XIX secolo identificano queste figure con le fate celtiche. Il cardinale Niccolò Cusano riferì che durante un suo viaggio attraverso le Alpi francesi, nel 1475, incontrò due vecchie donne, imprigionate per stregoneria, che gli rivelarono d'aver apostatato la fede cristiana per mettersi al servizio della Domina Abundia (Richella), alla quale si erano votate in cambio di buona fortuna. Il cardinale, tuttavia, reputò che le due vegliarde erano state illuse in sogno dal diavolo (che aveva fatto leva sulla loro debolezza mentale, ignoranza e povertà), ma che non fossero davvero delle streghe (maleficae), e che dunque dovessero far ammenda del proprio grave peccato, ma non essere mandate al rogo.
Abundantia (ca. 1630) by Rubens
Abundantia
In ancient Roman religion, Abundantia (Latin pronunciation: [abʊnˈdantia]) was a divine personification of abundance and prosperity. She was among the embodiments of virtues in religious propaganda that cast the emperor as the ensurer of "Golden Age" conditions. Abundantia thus figures in art, cult, and literature, but has little mythology as such. She may have survived in some form in Roman Gaul and medieval France.In Rome
The Augustan poet Ovid gives Abundantia a role in the myth of Acheloüs the river god, one of whose horns was ripped from his forehead by Hercules. The horn was taken up by the Naiads and transformed into the cornucopia that was granted to Abundantia. (Other aetiological myths provide different explanations of the cornucopia's origin.) On Neronian coinage, she was associated with Ceres and equated with Annona, who embodied the grain supply. Like Annona, Abundantia was a "virtue in action" in such locations as the harbor, where grain entered the city.Abundantia occurs in the context of Mithraic iconography on a vase from Lezoux, in the Roman province of Gallia Aquitania, which presents the most complete depiction of the act of bull-slaying that was central to the religion. Abundantia is seated and holds a cornucopia as an image of "the abundance that stems from Mithras' act."
Possible survivals
It has been suggested that the Gallic goddess Rosmerta had a functional equivalence to Abundantia, but the two are never directly identified in inscriptions. William of Auvergne (d. 1249), a bishop of Paris, mentions a Domina Abundia ("Mistress Abundia"), who also appears in the Roman de la Rose as "Dame Habonde." The bishop derives her name from abundantia, but he may be in error. At night the dominae enter houses where offerings have been set out for them. They eat and drink from the vessels, but the contents are undiminished. If they are pleased, they bring prosperity and fertility. William regarded these practices as a form of idolatry. Folklorists of the 19th century saw these figures as Celtic fairies.Nicholas of Cusa reports that on his travels through the French Alps in 1457, he met two old women who told him they were in the service of Domina Abundia. They identified themselves as apostate Christians, and had been imprisoned for witchcraft. Nicholas felt that they had been deluded by the devil, but should be allowed to receive penance rather than burning at the stake.
Later art and allegory
In later Western art Abundantia is often portrayed holding her cornucopia and sheaves of corn or wheat.
Arras
Autun, musée Rolin : statuette de l'abondance
Jan Brueghel the Younger - Allegory of Abundance
Abundance, Palace of Versailles; Saint-Leu stone, H. 2,98 m, W. 2,03 m, D. 1,72 m
Noël Coypel - Abundantia, 1700
Musée historique de Haguenau (Bas-Rhin) : déesse de l'Abondance (Gebolsheim). N° : R191
Abundantia the gifts of the earth 1870
Abundantia the gifts of the sea 1870
Silver statuette of goddess of Abundantia - treasure found at Vaise - Lyon Gallo'roman museum - Lyon - France
Ауреус.
Траян Деций. Ок. 249—251 гг. (реверс). Надпись ABVNDANTIA AVG.
Абунданция (персонификация изобилия) стоит, вправо; высыпает монеты из
рога изобилия.
Victoire avec corne d'abondance, Musée national de Carthage.
Goddess Abundantia
abundance
goddess-of-abundance-by-judith-shaw
Goddess of Abundance by Karl Bang
Goddess-of-abundance
“Goddess of Abundance”By Sara Catena
Abundantia, ink on illustration board; the original
is about three inches across.
is about three inches across.
Abundance Goddess
Habondia Goddess of Abundance
Goddess of Abundance Pendant in Sterling Silver - Motherhood Midwife Pregnancy Pendant - small version with Rainbow Moonstone
Goddess of Abundance
India: Uttar Pradesh, Kausambi
1st century B.C.
ABUNDANCE: height 7.5 inches, electroformed bronze, entitled ABUNDANCE
and signed by the artist M Rotellini. Attributed to Pompeian Bronze,
circa 1915.
The Goddess of Abundance
Goddess of Abundance
by Tim Lukowiak
by Tim Lukowiak
ABUNDANCE GODDESS
The goddess of abundance, by Giacomo Cestaro (1718-1778), fresco
"goddess Of Abundance" By Mary Tressler
Anna Price-Oneglia: Goddess Series: Abundance Goddess, 1992.
°Goddess of Abundance by Isabel Bryna
Abundantia
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